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Quadri di riferimento e prove Invalsi

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Presentazione sul tema: "Quadri di riferimento e prove Invalsi"— Transcript della presentazione:

1 Quadri di riferimento e prove Invalsi
Daniela Notarbartolo

2 Che cosa misurano UN ANGOLO (COMPRENSIONE) DI UN SETTORE (PADRONANZA),
DI UN SEGMENTO (ITALIANO) DI UNA PARTE (SCUOLA) DEL TUTTO (PERSONA) Fattori cosiddetti “predittivi” del successo nel tempo Strumenti indispensabili per l’apprendimento permanente d.notarbartolo

3 Dalla docimologia… Problema: Pierino e Giovannino trattati con metri diversi, i professori si conducono in modo arbitrario, danno giudizi immotivati Ergo bisogna Dare una definizione dell’esito che bisogna raggiungere, cioè di cosa si sta valutando Fissare a priori i parametri e le risposte ammissibili

4 …alla valutazione di sistema
Problema: se anche i criteri fossero equanimi potrebbero essere tutti inadeguati Ergo bisogna controllare ANCHE in che misura la scuola fa crescere adeguatamente sia Pierino sia Giovannino ? (es. disparità territoriali) fissare standard empirici (derivanti dalla realtà): comparazioni a livello internazionale, comparazioni nazionali, esiti lavorativi

5 1. Prove standardizzate In una prova scolastica di profitto
si cerca di verificare quello che attiene alla materia anche sovrapponendo gli oggetti si tende a dare un grado di difficoltà abbastanza uniforme e tarato sulla classe e puntando su obiettivi minimi comuni In una prova standardizzata si misura uno e un solo oggetto, altrimenti il test non funziona quanto alla difficoltà, sapendo già quanto pesa basterebbe un solo peso; si usano molti pesi perché la popolazione è vasta e non si sa quanto pesa La valutazione nel consiglio di classe in termini di voto tiene conto della totalità della materia e di altri fattori oltre la “performance” (val. “formativa”) d.notarbartolo

6 premessa: il “range” In una prova standardizzata per poter “misurare” tutta la popolazione nazionale si deve avere un range ampio: domande a cui risponderanno pochissimi bravissimi domande a cui risponderà la quasi totalità Ergo = certe domande sembrano “impossibili” ! ma è importante vedere quanti in tutta Italia ci arrivano Ergo 2 = certe paiono “banali” ma è importante vedere quanti risponderanno solo a quelle d.notarbartolo

7 Grado di difficoltà delle domande ed abilità degli studenti
70% risposte esatte difficoltà abilità 50% risposte esatte 30% risposte esatte difficoltà abilità Abilità studenti Difficoltà domande bravi difficili medie somari facili d.notarbartolo

8 Livello medio di abilità degli studenti
Test PP2 – Italiano I media inferiore Livello medio di abilità degli studenti Item di livello relativamente semplice rispetto all’abilità degli studenti d.notarbartolo

9 Conseguenza: test e voti
Il test standardizzato non ha “punteggi” differenziati (tranne III media) né valori parziali da sommare fra loro; dice “quanto pesa” ma non se è “sovrappeso” o “sottopeso” La misura media fatta sul campione statistico offre un “metro” comune (come il Grand Kilo a Parigi) con cui misurarsi, non un livello di sufficienza i valori della scuola sono “ciò che si misura” e non alterano la validità del campione d.notarbartolo

10 Il caso della III media I punteggi servono a bilanciare le domande perché il “gruppo medio” della classe non sia penalizzato dalla presenza di alcune domande molto difficili (necessarie alla misurazione) Le domande a cui rispondono solo in pochi hanno punteggio inferiore Il “peso” reale di ogni domanda si ricava dai risultati del pretest e non sempre corrisponde esattamente alla percezione a priori d.notarbartolo

11 d.notarbartolo

12 Test “validati” Sono state pretestati su campioni significativi
Non ci sono domande che funzionano male (selezionano i non-bravi invece che i bravi, gli studenti rispondono a caso, …). Le domande che nel pretest danno cattivi risultati vengono eliminate I test comprendono domande differenziate su tutte le gradazioni di difficoltà e tutti gli ambiti e i processi da testare d.notarbartolo

13 scopo Migliore leggibilità della competenza
Contro l’opacità del voto, l’osservazione e delle competenze coinvolte nelle conoscenze Maggiore attendibilità del risultato Gli standard empirici e i livelli di competenza

14 Padronanza: le domande clou
Chi è padrone della materia, cosa sa fare? Descrizione del campo (v. Quadri) Descrizione del compito Descrizione dei livelli (minimo>massimo) La certificazione segue il percorso Passi intermedi in ordine di difficoltà Compiti specifici (test fattoriali) Daniela Notarbartolo 14 14

15 2. le prove e la leggibilità (contro l’opacità del voto)
Il quadro di riferimento per mettere a fuoco gli ambiti, gli aspetti (o sottocompetenze) e i compiti Ambiti: testuale / morfosintattico / lessicale-semantico Ambiti: numeri / spazio e figure / relazioni e funzioni / misura dati e previsioni L’osservazione delle aree critiche a livello nazionale nella propria scuola (e classi) L’immedesimazione nelle difficoltà delle domande > occasioni didattiche d.notarbartolo

16 Dal Quadro al test Gli ambiti in cui si scaletta il “campo”
es dimensione testuale della comprensione Diventano aspetti es. cogliere le relazioni di coesione Che si traducono in compiti es. “con quale espressione può essere sostituito il gerundio …” d.notarbartolo

17 Un quadro di riferimento
Precisa alcune competenze ritenute indispensabili (per scelta politica es. tecnologia – per evidenza empirica es. comprovata correlazione con output sociali) Capacità di leggere interpretare valutare un testo scritto per fini personali o di lavoro Capacità di servirsi del linguaggio e dei procedimenti della matematica per impostare e risolvere problemi d.notarbartolo

18 Tenere presente che A 15 anni: domande particolarmente problematiche per gli studenti italiani sono quelle aperte a risposta articolata dove bisogna motivare, argomentare, uscire dalla routine basate su processi di riflessione/valutazione e di interpretazione. A 9 anni: Situazione rovesciata - nell’indagine IEA PIRLS i bambini italiani di 9 anni hanno ottenuto risultati migliori nella capacità di Interpretare, Integrare e Valutare informazioni e concetti . d.notarbartolo 18 18

19 Colmare il divario Saper argomentare (in tutte le materie)
Dal solo calcolo alla impostazione di un problema Dalla soluzione giusta al procedimento per arrivarci Dall’esercizio meccanico alla sfida alle capacità dell’alunno Il curricolo Alcune mete devono essere raggiunte entro una certa età (automatismi, abilità di base) La scuola deve raggiungere alcuni standard di livello prima della conclusione dell’obbligo Fra fare molto o fare bene, privilegiare il fare bene (le acquisizioni di metodo sono più stabili) d.notarbartolo

20 Dalle “domande sul testo” …..
Domande dei libri di testo: supporto al riassunto, alla individuazione di sequenze e caratteristiche dei personaggi Chi era Arione ? Con quali aggettivi potresti descriverlo ? Dove e perché ricevette un premio ? Chi e perché lo buttò in mare ? Chi lo salvò ? Dove comincia la parte narrativa ? d.notarbartolo

21 …agli “aspetti di lettura”
1.Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni; riconoscere le relazioni tra parole. (lessico) 2.Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. 3.Fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore. 4.Cogliere le relazioni di coesione (organizzazione logica entro e oltre la frase) e coerenza testuale. (aspetti grammaticali e testuali) 5a.Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse. 5b. Ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse. 6. Sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/o dalla sua forma, andando al di là di una comprensione letterale. 7. Valutare il contenuto e/o la forma del testo alla luce delle conoscenze ed esperienze personali (riflettendo sulla plausibilità delle informazioni, sulla validità delle argomentazioni, sulla efficacia comunicativa del testo, ecc.) d.notarbartolo

22 1. Significato di espressioni
B9. L’espressione «Il colosso ... viene dall’alba dei tempi» (righe 50-51) significa che il bue muschiato A. è apparso improvvisamente B. è venuto da un luogo molto lontano C. esisteva già in epoca preistorica D. si può vedere solo all’alba (Dall’era glaciale, ecco il bue muschiato, I secondaria ) d.notarbartolo

23 2. Informazioni esplicite
B14. Osserva l’illustrazione. L’evaporazione dovuta alla forte insolazione ha l’effetto di A. distruggere le sostanze nutrienti B. far salire i sali in superficie C. favorire la formazione di nubi D. prosciugare il suolo permettendone la coltivazione (Foreste e desertificazione, III secondaria ) d.notarbartolo

24 3. Inferenza diretta A4. Dove viveva la protagonista prima di andare a Mantova? Scrivilo: ……………………………. (rif.: “…..la separazione forzata da mio padre che era rimasto a Torino…”). (Mantova, seconda infanzia, I secondaria ) d.notarbartolo

25 4. Relazioni di coesione e coerenza
A10. Quale funzione hanno i due punti ( : ) nella frase «Fu silenzio: l’animale doveva avere sentito che un estraneo si avvicinava e stava zitto per non farsi scoprire»? A. Introdurre un elenco dei comportamenti dell’animale B. Introdurre una spiegazione del perché c’era silenzio C. Introdurre un discorso diretto D. Introdurre una spiegazione di quello che era successo prima (L’Useliera, V primaria ) d.notarbartolo

26 Altro es.: relazioni logico-semantiche
d.notarbartolo

27 Altro es.: i nessi impliciti
d.notarbartolo

28 5a. Integrare informazioni e concetti
A6. Perché il protagonista non dice alla mamma dove va? A. Va a caccia di animali feroci B. Si sente grande e pieno di coraggio C. Ha paura che la mamma non lo lasci andare D. Non vuole dare un dispiacere alla mamma (L’Useliera, V primaria ) d.notarbartolo

29 5b. Significato globale A17. Se volessi riassumere in una sola frase questo testo, perché un tuo compagno ne capisca subito il senso, quale sceglieresti tra le seguenti? A. L’Useliera è un luogo pieno di pericoli per gli animali B. I ragazzi hanno sempre un grande bisogno di avventura C. L’Useliera è un posto adatto per studiare le abitudini delle volpi D. Un luogo di morte diventa un luogo di amicizia (L’Useliera, V primaria ) d.notarbartolo

30 6. Interpretare A19. L’autore scrive principalmente per
A. comprendere meglio un’esperienza ricordandola B. sconsigliare a qualcuno di ripetere la sua stessa esperienza C. spiegare che ogni rapporto ha qualche lato positivo D. comunicare i propri sentimenti all’amico di un tempo (Le estati del rancore, III secondaria ) d.notarbartolo

31 7. Riflettere e valutare Con quale delle due autrici delle lettere sei d’accordo? Spiega la risposta con parole tue, facendo riferimento a quanto affermato in una o in entrambe le lettere. In una lettera possiamo riconoscere il contenuto (le cose che dice) e lo stile (il modo in cui sono scritte). Indipendentemente da quella con cui sei d’accordo, secondo te quale lettera è migliore? Giustifica la tua risposta facendo riferimento allo stile in cui è scritta una delle due lettere, o entrambe. (prove rilasciate OCSE PISA, Graffiti) d.notarbartolo

32 La matematica: RAGIONARE, NON RIPETERE
saper individuare le informazioni utili in un testo, tener conto dei vincoli, controllare la coerenza tra risultato e dati, dare la giustificazione delle affermazioni e lo sviluppo delle argomentazioni… tutto questo consente ai concetti e alle procedure di connettersi in modo sensato, suggerisce possibilità nella risoluzione dei problemi e favorisce il confronto fra argomentazioni diverse fra loro. d.notarbartolo

33 Argomentare in matematica
Analisi di testi con dati sovrabbondanti o mancanti. Quali dati sono inutili ? Che dati ti mancano?... Confronto di testi diversi di una stessa situazione problematica . Cosa c’è di diverso? Cosa c’è di simile? Ricerca di argomenti a sostegno della scelta fatta Spiega perché le affermazioni scartate sono sbagliate d.notarbartolo

34 Perché tanta enfasi su questa area di criticità?
Anche nelle ricerche internazionali PISA il dato delle omissioni alle risposte aperte degli studenti italiani è preoccupante VALORE EDUCATIVO DELL’ARGOMENTAZIONE: perché gli allievi riconoscano il peso concreto delle parole perché capiscano che alle parole corrispondono azioni e intenzioni, che si può agire con il discorso proprio perché “gli enunciati” vincolano d.notarbartolo

35 Domanda clou Quando abbiamo occasione di riflettere sui “processi cognitivi” richiesti da certi tipi di domande? Come lavorarci ? Es. i ragionamenti degli studenti sulle domande (cosa vuole esattamente) e sulle risposte (perché è giusto / perché sembra quasi-giusto / perché è sbagliato) d.notarbartolo

36 3. I risultati e l’attendibilità (il problema degli standard)
Il “metro” attendibile è costituito dal risultato nazionale restituito a luglio, costruito sul campione statistico e monitorato dagli osservatori esterni I risultati di scuola vengono paragonati col “metro” d.notarbartolo

37 Alcune indicazioni generali
Prova nazionale 2010 d.notarbartolo

38 Andamento delle singole scuole
d.notarbartolo

39 OCSE PISA è più avanti Descrizione dei compiti operativi collegati ai diversi livelli di difficoltà Esempio: rintracciare informazioni A livello 1 = risposta data con le stesse parole della domanda, in posizione centrale, su argomento noto A livello 5 = informazione implicita da raccogliere in diverse parti del testo e su argomento poco familiare

40 Esempio: La griglia dell’ambito lettura!!!!
40

41 Percentuali e livelli Si ipotizza che una domanda a cui risponda (a livello nazionale) il 75-85% degli studenti è di livello basso il 50-60% degli studenti è di livello medio meno del 40% degli studenti è di livello alto d.notarbartolo

42 “Narrative statement “
In alcuni paesi dopo che è stata svolta la prova i giornali possono pubblicare alcuni esempi delle domande (qui si riferisce alle domande aperte). Il ministero dell’educazione poi pubblica gli esempi di risposta che ottengono i punteggi più alti. In questo modo gli studenti, i genitori e gli insegnanti prendono visione di ciò che viene considerato di livello alto, e gli studenti possono confrontare il loro compito con un esempio chiaro di compito che raggiunge quegli standard. In questo modo gli standard consistono in “formulazioni narrative” (narrative statements) di ciò che gli studenti dovrebbero sapere ed essere capaci di fare, attraverso le domande poste nella prova e le risposte date dagli studenti che ottengono valutazioni alte. (vol. 4 Results PISA 2009, p. 107) d.notarbartolo

43 percentuali di risposta (Prova Nazionale 2010)
d.notarbartolo

44 percentuali di risposta (SNV cl.V primaria 2010)
d.notarbartolo

45 V primaria 2010 (L’Useliera, V 2010)
Esternamente, lungo i lati del quadrato, ci sono delle piccole casermette con feritoie, evidentemente per sparare. Così i cacciatori potevano stare al riparo dalle intemperie e cacciare non visti da nessuno, tanto meno dalle loro vittime, i poveri uccelli che venivano a posarsi sui rami delle piante che si ergevano entro il quadrato. d.notarbartolo

46 domanda A2. Le “casermette” di cui si parla alle righe da 6 a 10 servivano ai cacciatori per □ A. proteggersi dalla pioggia 31,7 □ B. studiare il volo degli uccelli 6,6 □ C. vedere se qualcuno li attaccava 9,7 □ D. sparare ai nemici 50,5 Saremmo portati a credere che la domanda è fatta male, invece discrimina molto bene gli eccellenti d.notarbartolo

47 cosa guardare Esternamente, lungo i lati del quadrato, ci sono delle piccole casermette con feritoie, evidentemente per sparare. Così i cacciatori potevano stare al riparo dalle intemperie e cacciare non visti da nessuno, tanto meno dalle loro vittime, i poveri uccelli che venivano a posarsi sui rami delle piante che si ergevano entro il quadrato. d.notarbartolo

48 percentuali di risposta (SNV cl.I sec. I grado 2010)
d.notarbartolo

49 integrare informazioni presenti in modo esplicito o implicito in punti diversi del testo
A2. Quali persone della famiglia vivono a Mantova insieme alla protagonista? Scegli la risposta più completa in base a ciò che dice il testo. □ A. I nonni, la mamma e due fratelli 3,8 □ B. I genitori, la nonna e due fratelli 6,5 □ C. Due fratelli, la mamma e la nonna 29,9 □ D. La nonna, la mamma e un fratellino 59,0 d.notarbartolo

50 Dove si trova l’informazione
Ricordo epiche cacce al topo a cui partecipavamo tutti con scope, spazzoloni, battipanni e altre armi improprie. Persino mia nonna, che per molte cose si sentiva vecchia, in questo caso ritrovava la sua giovinezza. Solo il fratellino doveva contentarsi di seguire quelle cacce dal suo seggiolone, emettendo gridolini di esultanza, perché non sapeva ancora camminare. In un anno cambiammo casa tre volte. Io a Mantova scoprii la strada. La strada come libertà di giocare, spazio per incontrare altri bambini. Per non studiare, non fare i compiti, non obbedire alla mamma. (rr.8-16 vers rapporto) (…) I pattini a rotelle in realtà non erano solo miei, ma anche di mio fratello; lui però era timido e non osava andare a suonare il campanello della villa per recuperarlo. (rr vers rapporto) (…) … conobbi Venturini, un compagno di scuola di mio fratello Roberto, che faceva la prima media. Io facevo la quarta elementare. (rr vers rapporto) d.notarbartolo

51 cosa guardare Ma non fu l’unico incontro importante di quell’anno magico. Proprio all’inizio dell’autunno che doveva concludere il nostro soggiorno mantovano, conobbi Venturini, (…) (r.35 vers rapporto) d.notarbartolo

52 ricostruire il significato dell’intero testo, integrando più informazioni
A11. Perché la protagonista definisce “magico” l’anno trascorso a Mantova? □ A. Perché le esperienze vissute l’avevano fatta cambiare e crescere 37,5 □ B. Perché aveva incontrato un uomo celebre come Nuvolari ,0 □ C. Perché aveva conosciuto un compagno di suo fratello ,7 □ D. Perché aveva imparato a superare le difficoltà della vita d’ogni giorno ,3 d.notarbartolo

53 cosa guardare Ma non fu l’unico incontro importante di quell’anno magico. Proprio all’inizio dell’autunno che doveva concludere il nostro soggiorno mantovano, conobbi Venturini, (…) (r.35 vers rapporto) d.notarbartolo

54 alcuni spunti didattici 1
Lettura globale, non solo sequenziale (informazioni che è necessario legare fra loro) Comprensione del senso complessivo e non solo dei dettagli Esplicitazione degli impliciti linguistici (es. un aggettivo!) d.notarbartolo

55 alcuni spunti didattici 2
Familiarità con strategie diverse di lettura: come è organizzato il testo? Es. integrazione di figure, tabelle .. Organizzazioni testuali diverse chiedono ragionamenti diversi (narrativo > introspettivo: diversi piani temporali) d.notarbartolo

56 occasioni didattiche e competenza
Tenere in sottofondo gli ambiti es. dimensione testuale (di una lettura, di un tema, …) Sotto-scalettati in aspetti es. mettere sotto osservazione sistematica le relazioni di coesione (sapere quali sono) Immaginare dei compiti es. esercizi di esplicitazione dei riferimenti pronominali, dei connettivi, del valore semantico delle implicite … d.notarbartolo

57 Per esempio: dimensione testuale
progettazione i tre ambiti Che cosa uso Che cosa faccio fare Che cosa osservo Comprensione Articoli, letture, … Riconoscere rapporti logico-semantici Capacità di analizzare le parti e sintetizzare il senso generale Scrittura Esercitazioni e riscritture Scrivere su consegna (es. utilizzando un connettivo) Coerenza e congruità del ragionamento Interazione Presentazioni in classe Discorso strutturato Ordine della successione degli argomenti D.Notarbartolo 8 novembre 2010

58 Parte sulla grammatica
le domande privilegiano la capacità di analisi funzionale e formale, e la capacità di corretto utilizzo, rispetto a una classificazione astratta e fine a sé stessa (ndr si avvicina alla comprensione e alla scrittura) le domande di riflessione sulla lingua puntano a verificare la capacità di descrizione esplicita dei fenomeni grammaticali, utilizzando, ove possibile, la terminologia specifica più condivisa (N.b. domande con o senza terminologia specifica) d.notarbartolo

59 modelli teorici Riferimento alla “tradizione” per la terminologia e gli oggetti (v. tabella 4) Alcune grammatiche innovative di riferimento (Prandi, Schwarze, Renzi-Salvi-Cardinaletti, Sabatini, …) Caute inserzioni concettuali Concetto di “connettivo” Frase minima valenziale Livelli logico-semantico e pragmatico d.notarbartolo

60 Domanda classica C2. Quale funzione logico-sintattica (ad esempio: soggetto, complemento di specificazione, ecc.) svolgono le parole sottolineate nelle due frasi seguenti? Scrivilo nello spazio accanto a ognuna. a. Ai miei amici piace molto il gelato. …………… b. Mi ricorderai qualche volta mentre sei lontano? ……………………… PN 2010 (nb la più difficile!) d.notarbartolo

61 semiclassica C12. «…». Indica quali parole di questa frase concordano in genere o numero, o in entrambi, con il soggetto “amiche”. (V prim ) Non concorda Concorda Le � � amiche � � più � � care � � di � � mia � � sorella � � sono � � venute � � a � � trovarci � � d.notarbartolo

62 Subordinata di II grado 1…………………. 1………………….. 2………………….. 3…………………..
ESEMPI SECONDARIA II GRADO Leggi la seguente frase: “Mentre era seduto al tavolino del bar e leggeva il giornale sorseggiando un cappuccino, si ricordò che proprio quel pomeriggio aveva appuntamento dal dentista”. Ora distingui all’interno del periodo le varie frasi e completa la tabella inserendole al posto giusto. Principale Subordinata di 1 grado Subordinata di II grado 1…………………. 1………………….. 2………………….. 3………………….. d.notarbartolo

63 Vedere la gerarchia del periodo
Mentre era seduto al tavolino del bar e leggeva il giornale sorseggiando un cappuccino, si ricordò che proprio quel pomeriggio aveva appuntamento dal dentista d.notarbartolo

64 Nelle frasi seguenti il pronome “ne” sostituisce una o più parole
Nelle frasi seguenti il pronome “ne” sostituisce una o più parole. Per ogni frase indica quali parole sostituisce. Osserva bene l’esempio. Nella frase: “ne” sostituisce … Esempio: Gli si avvicinò un venditore di fiori freschi e gliene offrì un mazzo. di fiori freschi a Il clima caldo e umido non fa bene alla salute, anzi ne derivano molte malattie. b. Ho avuto delle difficoltà ma preferisco non parlarne. c. Ho scritto la relazione di storia: te ne ho portato una copia. d. Credo che tu abbia sbagliato ma non ne sono sicuro. e. Assumiti la responsabilità delle tue parole e di tutto quello che ne consegue d.notarbartolo

65 studiava suonò Dura nel tempo sì no sì no È momentanea sì no sì no
Leggi la frase “Mentre Giorgio studiava matematica, improvvisamente qualcuno suonò il campanello della porta di casa”. In questa frase sono usati differenti tempi del verbo. Per ognuno di essi indica se l’azione: studiava suonò Dura nel tempo sì no sì no È momentanea sì no sì no Avviene nel passato sì no sì no Comincia prima dell’altra sì no sì no (grafica diversa) d.notarbartolo

66 Insième (segue il testo)
Leggi la seguente voce del dizionario …… Quali delle seguenti informazioni si ricavano dalla lettura della voce? Insième (segue il testo) Può essere sia un nome sia un avverbio sì no È una parola che deriva dal latino sì no Assume significati particolari in certi settori sì no È divisibile in tre sillabe sì no d.notarbartolo

67 Utilizzo possibile per la certificazione
Dai quadri di riferimento e dalle guide alla lettura: leggibilità sottocompetenze, indicatori, … compiti legati alle competenze Dai risultati: attendibilità livelli basso-medio-alto delle domande collegate a specifici compiti e processi aree di criticità generali e delle proprie classi d.notarbartolo

68 Precauzioni sull’uso Servirsi dei documenti Invalsi: dubbio valore della simulazioni su test non validati non si sa se le domande funzionano o no, e se sono ben distribuite non si conoscono le difficoltà e le percentuali Servirsi dei test vecchi: delle prove dell’anno in corso i dati nazionali comparativi arrivano a giugno e quelli di scuola a settembre non si conosce il diverso peso delle domande d.notarbartolo

69 GRAZIE ! d.notarbartolo


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