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Gli integratori nelle patologie dell’anziano

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Presentazione sul tema: "Gli integratori nelle patologie dell’anziano"— Transcript della presentazione:

1 Gli integratori nelle patologie dell’anziano
Prof. V. Santilli Dott.ssa Francesca Costabile

2 Paziente geriatrico Fattori genetici Fattori ambientali Comorbidità
La senilità comporta ridotta autonomia funzionale e coesistenza di più malattie croniche con conseguente assunzione di molti tipi di farmaci. Paziente geriatrico Fattori genetici Fattori ambientali Comorbidità Politerapia Problemi nutrizionali La senilità comporta una perdita di autonomia per la coesistenza di più patologie con assunzione di più farmaci che vanno a complicare l’individuazione di quadri clinici e scompensi a cascata. I quadri clinici sono di difficile identificazione con tendenza al rapido aggravamento per la assunzione di molti farmaci per le comorbidità degli anziani che spesso ovattano, sfumano dei quadri clinici diventando di difficile diagnosi e quindi gestione. Presentazione clinica atipica Tendenza a rapido aggravamento, complicanze e scompensi a cascata

3 “fragilità” dell’anziano
Condizione di estrema instabilità omeostatica che comporta gravi complicanza Perdita dell’autosufficienza istituzionalizzazione Morte Stato funzionale Difatti il 40% degli anziani è considerato fragile, intendendo per fragilità una condizione di estrema instabilità omeostatica che comporta gravi complicanze…perdita di autosufficienza, istituzionalizzazione e morte.. tempo

4 Malattie neurologiche
contribuiscono in modo rilevante sulla fragilità dell’anziano compromettendo l’autonomia: Cognitiva Motoria Linguaggio Alimentazione Igiene personale Preponderante sulla condizione di fragilità dell’anziano è la malattia neurologica in quanto ne compromette l’autonomia motoria, cognitiva, di esressione

5 Alimenti: una forma di “medicina”
Questo è propedeutico per quanto diremo ci rca l’introduzione deli integratori nell’anziano. Una chiave di lettura particolare del Il sistema culturale giapponese si fonda sulla concezione che il cibo possa condizionare sia in senso positivo che negativo la salute Integratori?

6 Ridotta autonomia motoria
La dieta dell’anziano La dieta dell’anziano Ridotta autonomia motoria Declino cognitivo Ridotta (pericolosamente) l’ assunzione di liquidi Monotona e poco variata edentulia Infatti la dieta dell’anziano presenta diversi 2 aspetti importanti Ridotta (pericolosamente) l’ assunzione di liquidi per la perdita del senso della sete Monotona e poco variata. Le cause sono diverse , spesso associate: la solitudine, la depressione ed il declino cognitivo, problemi masticatori dovuti ala edentulia o all’utilizzo di protesi incogrue, la ridotta autonomia motoria solitudine

7 Differenze nell’assorbimento degli anziani
Fisiologicamente i villi intestinali degli anziani hanno cellule scarsamente differenziate che hanno scarsa funzione assorbente Mancano alcuni enzimi: delta 6 desaturasi Sono diffusi deficit di vitamine e micro-macroelementi I villi intestinali non sono funzionali come nei giovani sia perché scarsamente differenziati, sia perché l’enzima alfa desaturasi che a partire dall’acido linoleico e linolenico sintetizza gli acidi omega 3 e 6 è scarso e l’anziano ha meno risorse antiossidanti favorite da questi. Anche i microelementi e le vitamine sono scarsamente assorbiti.Infatti..

8 …conseguenze Osteoporosi (Deficit di vitamina D e calcio)
Ridotto apporto proteico Deficit di vitamina (B12 …..) Deficit di acido folico Le conseguenze sono diverse, e ne parleremo nello specifico in modo più preciso: deficit di acido folico e b12 che determinano danni ematologici (anemia megaloblastica), deficit dell’assorbimento di calcio e vitamina d (osteoporosi), deficit dell’apporto proteico che con la ridotta mobilità dell’anziano contribuiscono alla insorgenza della sarcopenia dell’anziano

9 Le membrane cellulari sono particolarmente vulnerabili ai danni radicali liberi. Questa circostanza richiede l'uso di antiossidanti lipofili come la ,, vitamina E (tocoferoli), o acidi grassi essenziali della serie omega 3 (antiossidanti indiretti). Di particolare pregio comuni antiossidanti, luteina, licopene, acido tioctico, acido alfa lipoico, coenzima Q10, polifenoli del tè verde o caffè, bioflavanoidi e isoflavoni. HarmanD.,Aging.Atheorybasedonfreeradicaland radiation chemistry. J. Gerontol. 1956;11: : Coenzima Q10 (ubichinone) è un potente antiossidante con ben documentati vantaggi nella gestione delle malattie cardiovascolari (angina, insufficienza cardiaca congestizia, ipercolesterolemia.. Gaby AR. Enzyme CoQ10. In Pizzorno JE, Murray MT, eds. Textbook of Natural Medicine. New YorkHarcourt, Brace and Co Ltd; 1999; 2(1): I danni sono maggiormente evidenti nell’anziano in quanto I processi-fisio e parafisiologici dell’invecchiamento sono rappresentati dalla forazione di radicali liberi che devono essere costantemente ridotti da donatori di protoni quindi il ruolo degli antiossidanti è principale., l’esempio del coenzima Q10 è utile a proposito. Ma I bersagli preferiti dei radicali liberi cono le membrane cellulari.

10 AGE Risultati glicazione o glicosilazione dalla combinazione di aldeidi, glucosio, fruttosio o con proteine. 24 Durante danni membrana cellulare dai radicali liberi, vengono rilasciati aldeidi (malondialdeide MDA), Queste aldeidi possono attraversare gli zuccheri link e proteine, provocando l'aggregazione delle proteine con la conseguente perdita della integrità funzionale e strutturale delle proteine dei tessuti diversi. Il collegamento di proteine con zuccheri o aldeidi implica un processo di carbonilazione, innescando ulteriori danni dei radicali liberi, causando la formazione di avanzati prodotti finali della glicazione (AGE) Le aldeidi che vengono prodotte come risultato dei danni della glicazione sono responsabili dei legami con proteine strutturali di membrna, compromettendo le strutture dei diversi tessutie innescando ulteriori danni da radicali liberi, formando I prodotti avanzati, finali della glicazione (AGE)

11 AGE Questi AGE rendono allegati cellulari che inducono la distruzione del tessuto e la generazione di dirompente prodotti finali (ad esempio, l'ossido di azoto o di mediatori infiammatori, tra cui il fattore di necrosi tumorale [TNF] e interleuchine indesiderabili [iL-6]) . La generazione di AGE può essere interrotto con l'uso di carnosina che provoca "carnosinylation.” Questa reazione chimica è protettivo contro il processo di carbonilazione. La carnosina può combinarsi con MDA, inibendo così il processo di glicazione. Risultati glicazione nel compromesso gravi della struttura dei tessuti e la funzione di molti organi. Lo sviluppdi AGE nella sindrome X metabolica e diabete mellito spiega la presenza caratteristica di invecchiamento precoce in questi glicazione disorders.24 è chiaramente legata allo sviluppo di aterosclerosi, deposizione di beta amiloide nel cervello (tipica del morbo di Alzheimer), e l'invecchiamento della pelle. 8 Inoltre, glicazione può comportare cross-linking di zuccheri o di aldeidi con entrambe le proteine e DNA. Questa circostanza pregiudica le normali funzioni di genetica DNA.8, 2

12 Acido tioctico, acido alfa lipoico
Aumento del NGF quindi della velocità di conduzione dei nervi periferici 600 mg /die Azione mitocondriale

13 demenza Uno studio in pazienti con demenza di Alzheimer di vitamina E (2000 UI / die) e selegilina riportato benefici modesti da vitamina E non ha mostrato alcun beneficio sulla progressione di demenza (Sano M, Ernesto C, Thomas RG, et al. A controlled trial of selegiline, alpha-tocopherol, or both as treatment for Alzheimer’s disease. The Alzheimer’s Disease Cooperative Study. N Engl J Med 1997;336: 1216–22) Non esistono studi umani su larga scala fino ad oggi hanno specificatamente affrontato l'influenza di varianti di tocoferolo sui risultati cognitivi. vitamina E non può impedire il declino cognitivo. Alte dosi di vitamina E sono anche associati ad alcuni effetti negativi, come sanguinamento dovrebbero essere presi in considerazione il rapporto rischio/beneficio C'è abbastanza evidenza, a questo punto da giustificare studi randomizzati per esaminare gli effetti delle varianti tocoferolo da solo e in combinazione con la vitamina C in relazione ai risultati cognitivi.

14 OMEGA 3 gli omega 3 rappresentano un valido
supporto per chiunque, ma addirittura indispensabile per l’anziano, favoriscono la produzione di buoni eicosanoidi, inibiscono l’aggregazione piastrinica e la circolazione sanguigna tramite vasodilatazione e prevengono quindi problemi cardiovascolari. sono antinfiammatori controllano la proliferazione cellulare e possono essere di aiuto nella prevenzione dei tumori; migliorano la funzione immunitaria (che nell’anziano tende a deprimersi) migliorano nettamente il rapporto tra colesterolo Hdl ed Ldl. addizionato da vit.E, che funziona da antiossidante difende la struttura di questi grassi polinsaturi dall’azione dei radicali liberi. il cervello nonostante rappresenti 1/20 del peso di tutti gli organi consuma 1/5 delle calorie assunte quotidianamente ed in particolare la cellula nervosa è costituita da colesterolo, fosfolipidi ed acidi polinsaturi (omega 3-6) Gli effetti dell’acido eicosapentanoico sono stati ampiamente dimostrati, in particolare il ruolo antinfiammatorio agendo sulla down regulation della risposta infiammatoria, sulla aggregazione piastrinica,. E’ contenuto nell’olio di fegato di pesce

15 Integrazione alimentare:
Fabbisogno di Sali minerali I minerali di cui è più facile sviluppare carenza sono: Calcio, Ferro (donne) e Zinco. Calcio (RDA: M1000-F1200 mg/die): diete ipocaloriche, scarsa esposizione al sole (aggiungere Vit.D), esclusione di latticini dalla dieta Ferro (RDA M10-F15 mg/die): Aumentato catabolismo, sanguinamento, vegetariani Zinco (RDA M15-F12 mg/die): L’assunzione è carente anche nella popolazione generale, meglio supplementare. Non meno importanti sno I micronutrienti come il calcio, il ferro e lo zinco. Tra questi l’integrazione con lo zinco è utile nella stragrande maggioranza dei casi. Per il ferro e il calcio è opportuno accertarsi dello stato carenziale. In particolare l’anziano in una elevata percentuale dei casi presentadiscrete riserva di ferritina, per varie motivazioni, da stati infiammatori a condizioni di insuffucienza renale cronica in cui vi è un mancato utilizzo . Per cui sarebbe opportuno che la supplementazione di ferro sia preceduta dalla constatazione di una reale deplezione marziale. Così la corretta integrazione di calcio secondo me giusto per la corretta integrazione che sia quantificato il deficit dopo il dosaggio di calcemia, calcio ionizzato , vitamina D e PTH: vero è che le più comuni cause di ipocalcemia non sono che espressione di una ipo-disprotidemia

16 Calcio Costituente essenziale del tessuto osseo
Contrasta la demineralizzazione indotta dall’immobilità Fabbisogno : 1000 mg/die nell’adulto mg/die nell’adolescente o in donne in gravidanza /allattamento Il calcio è il costituente essenziale dell’osso, dove in particolare l’immobilità non consente il regolare turnover osseo. Il fabbisogno è di 1000 mg die, con le ovvie eccezioni degli stati di iperconsumo quali la gravidanza e l’allattamento

17 Aumenta la capacità del PTH di riassorbire Ca a livello renale
VITAMINA D3 Favorisce l’assorbimento di Ca e P a livello intestinale Fabbisogno giornaliero: 400 UI/die (10 μg/die) Aumenta il riassorbimento osseo (stimola il differenziamento degli osteoclasti) Aumenta la capacità del PTH di riassorbire Ca a livello renale Sappiamo che il calcio è assorbito in associazione alla vitamina D attivata. E vedremo nella diapositiva successiva I meccanismi di attivazione con I possibili blocchi. Il fabbisogno giornaliero della vitamina D è 400 UI . Gli effetti positivi sullìosso sono di apposizione di minerale Ha un effetto netto positivo sull’osso, in quanto fornisce Ca e P per la formazione di osso mineralizzato

18 Scarsa esposizione alla luce solare
Deficit di idrossilazione della vitamina D a livello epatico o renale (insufficienza epatica o renale di variabile entità) Come si desume da questa diapositiva, il primo passo della attivazione della vitamina D da / deidrocolesterolo a 25 colecalciferolo avviene con l’esposizione alla luce solare. Successivamente il fegato idrossila la vitamina D da 25 colecalciferolo a 25 idrossicolecalciferolo e il rene infine eseguel la seconda idrossilazione 1,25 DIIDROSSICOLECALCIFEROLO. Gli ultimi studi attribuiscono un ruolo sul sistema immunitario sula differenziazione delle cellule del SI e sulla replicazione cellulare in senso inibitorio

19 vitamine Le vitamine sono sostanze che l’organismo non è in grado di produrre, vengono introdotte con gli alimenti Si distinguono in vitamine liposolubili (A, D, E, K) e idrosolubili (gruppo B e vit. C) Sono indispensabili per i processi di costruzione, utilizzo ed eliminazione dei nutrienti Non esistono studi clinici che dimostrino un reale effetto delle vitamine contro la stanchezza muscolare o come ergogenici Un’alimentazione adeguata fornisce all’organismo il fabbisogno necessario di vitamine A parte negli accertati casi di carenza, la supplementazione di vitamine non è necessaria e può provocare fenomeni di tossicità da sovradosaggio Delle vitamine è importnte classificarle in 2 gruppi per la deficizione del rischio di accumulo in idro e liposolubili. Il loro ruolo è fondamentale per il rifornimento di energia in quanto le più comuni giocano un ruolo nella reazioni cellulari-mitocondriali e come antiossidanti

20 Fabbisogno di vitamina B12
Sorgenti di vitamina B12 Fabbisogno di vitamina B12 modesto ma comunque essenziale. dose giornaliera richiesta per l'adulto è di circa 2 - 2,5 µg, i depositi presenti nell'organismo ammontano a circa 4 mg. Cause Malassorbimento intestinale Ridotto legame con il fattore intrinseco: Risezione gastrica, Gastrite atrofica Basso consumo Succinil coa entra nella porzione fosfatidica della fosfatidilcolina, creando delle porzioni anomale Conseguenze: Anemia perniciosa Perdita di memoria Ridotta coordinazione motoria miopatia

21 ipovitaminosi Sono a rischio di sviluppare ipovitaminosi soggetti:
Che seguono diete ipocaloriche estreme Diete ipolipidiche Vegetariani (o esclusione di cibi specifici) Anziani (difficile assorbimento di B12) Scarsa esposizione al sole (Vit. D) I casi di ipovitaminosi sono fortunatamente rari, ma le condizioni estreme come le dieta fortemente ipocaloriche vanno citate. E nell’anziano, a parte l’atleta che è una eccezione, sono comuni I casi di malassorbimento di vitamina B12 ad esempio, così coma per la vitamina D

22 Sintesi: antiossidanti
alla catena respiratoria partecipano: Coenzimi (NADH, FADH2, FMN) Coenzima Q, molecola diffusibile nel doppio strato proteine integrali di membrana come - citocromi (contenenti gruppi eme) - proteine ferro-zolfo In questa slide sono sintetizzati I più comuni antiossidanti e nello specifico in rosso sono definite le vitamine che partecipan alla catena respitratoria, niacina o vitamina PP, riboflavina o vitamina B2

23 Nicotinamide (Vit.PP) Precursore di coenzimi indispensabili nelle catene respiratorie (NAD) Incrementa la produzione di energia nelle cellule muscolari striate Migliora la circolazione sanguigna

24 La Nicotinamide, amide della niacina (vitamine idrosolubili) costituente di due coenzimi: nicotinamide adenina dinucleotide (NAD) e nicotinamide adenina dinucleotide fosfato (NADP). vettori di idrogeno e di elettroni attraverso ossidazioni e riduzioni reversibili ed hanno un ruolo vitale nel metabolismo. attivita` preventiva in alcuni modelli sperimentali di mutagenesi e di oncogenesi. La Nicotinamide, amide della niacina, come e` noto fa parte del gruppo delle vitamine idrosolubili e funge da costituente di due coenzimi: nicotinamide adenina dinucleotide (NAD) e nicotinamide adenina dinucleotide fosfato (NADP). Questi coenzimi fungiono da vettori di idrogeno e di elettroni attraverso ossidazioni e riduzioni reversibili ed hanno un ruolo vitale nel metabolismo. Il profilo tossicologico e` favorevole, sia per l`elevato indice terapeutico, che per l`assenza di attivita` mutagena ed oncogena, e la presenza di attivita` preventiva in alcuni modelli sperimentali di mutagenesi e di oncogenesi.

25 Riboflavina (Vit.B2) Precursore di coenzimi indispensabili nelle catene respiratorie (FAD) Incrementa la produzione di energia durante esercizio fisico Ha effetti trofici sul tessuto nervoso

26 Acido Pantotenico (Vit.B5)
Precursore del Coenzima A Indispensabile per l’estrazione di energia dal metabolismo lipidico Ha effetto neuroprotettivo

27 Coenzima Q10 Importante fattore antiossidante
Ruolo fondamentale nella catena respiratoria ai fini della produzione di energia Migliora la performance muscolare durante l’esercizio fisico Migliora le performance cardiovascolari Effetto neuroprotettivo

28 sarcopenia Instabilità posturale Aumento della massa grassa
Skelton et al. (1994) Instabilità posturale Aumento della massa grassa Riduzione della potenza sarcopenia Riduzione della forza Accelerazione della perdita di massa ossea Riduzione della resistenza muscolare Minore capacità di termoregolazione Tra i 65 e i 90 anni la forza muscolare diminuisce dell’12% all’anno, mentre la potenza muscolare 34% all’anno. La potenza muscolare declina più della forza massima forza muscolare a 80y la forza del quadricipite è al limite per alzarsi senza mani da una sedia Muscle Mass: % from age 30 to 80 femural quadriceps or brachial biceps Muscle strength: - 0,5-1% per year from 30 to 80 Muscle power (strength x speed) and total work in 30’: - 6% per decade since 30 years old Riduzione del metabolismo basale

29 Rischio di cadute: cofattori e interventi

30 Ipotonotrofia muscolare
In caso di ipocinesia prolungata… Riduzione della forza muscolare: 5% al giorno Diminuzione dei depositi di glicogeno Si riduce la lunghezza fibre muscolari Si riduce lunghezza e peso delle masse muscolari

31 Trials begun in recent years clearly indicate a beneficial effect of vitamin D supplements on mortality, cardiovascular risk,development of tumors and prevention Vitamin D levels were significantly lower in subjects with sarcopenia than in those without, regardless of obesity. We found a strong inverse association between 25(OH)D level and sarcopenia in the older Korean population. Dosaggio del livello di Pth e sarcopenia (massa muscolare dello scheletro appendicolare e peso corporeo) Conclusioni non esiste comunque la definizione di una soglia circolatoria per il benessere dell’osso

32 Studio francese: settembre 2011
Solo il 15% degli anziani raggiunge il terget ematico di vitamina D La vitamina D riduce il rischio di cadute e di fratture

33 L-Carnitina Mantenimento della massa muscolare
Favorisce il metabolismo energetico e la differenziazione degli osteoblasti Favorisce l’anabolismo proteico e il trofismo delle cellule muscolari Inibisce la proteolisi nel tessuto muscolare Mantenimento della massa muscolare

34 L-carnitina: sintetizzata dal fegato a partire dalla lisina, la sua funzione è quella di trasportare gli acidi grassi all’interno dei mitocondri. Si trova in particolare nel muscolo scheletrico e nel miocardio. L’ipotesi che la sua assunzione abbia degli effetti ergogenici non è supportata da evidenze scientifiche. Può causare nausea, vomito e crampi addominali.

35 Propionil-L-Carnitina
Migliora l’utilizzazione dei substrati energetici a livello muscolare Interviene direttamente sul Ciclo di Krebs nelle cellule muscolari striate Migliora il microcircolo a livello dei vasa nervorum

36 CREATINA Derivato aminoacidico con funzione di riserva di fosfati energetici a livello muscolare e di ottimizzazione della disponibilità di ATP necessario per la contrazione muscolare. Migliora la performance durante l’esercizio fisico Riduce l’affaticamento muscolare

37 Prodotti finalizzati ad una integrazione di proteine
Le calorie fornite dalla quota proteica devono essere dominanti rispetto alle calorie totali fornite dal prodotto Deve essere presente vitamina B6 Avvertenze: l’apporto proteico (dieta+integratore) non superiore a 1,5 gr/die/Kg di peso corporeo Controindicati nei casi di patologia renale, epatica

38 Favorisce la produzione di energia
Integratore alimentare a base di Creatina, Propionil-L-Carnitina, Coenzima Q10, Riboflavina, Nicotinamide e Acido Pantotenico Favorisce la produzione di energia Migliora il microcircolo a livello neuronale e muscolare Utile per favorire la produzione di energia e migliorare il recupero del tono muscolare Formulazione: Propionyl-L-Carnitina HCl mg Creatina mg Riboflavina mg Nicotinamide mg Acido Pantotenico mg Coenzima Q mg

39 Integratori alimentare a base di calcio,
Magnesio, Vitamina D3, L-Carnitina, L- Leucina Migliora il metabolismo dell’osso Aumentandone la densità Rafforzandone la struttura Favorisce il mantenimento della massa muscolare Aumentando la sintesi proteica Riducendo la proteolisi Formulazione: L-Carnitina fumarate mg Calcio mg Magnesio mg Vitamin D3 5 ug L-Leucine mg

40 L-leucina Aminoacido essenziale che incrementa la sintesi proteica e inibisce la proteolisi nel tessuto muscolare Favorisce il mantenimento della massa muscolare

41 Somministrazione per un mese e mezzo:
Riduzione del 40% dell’uso di analgesici Miglioramento della albumina e della emoglobina, Recupero funzionale >del 50%. Riduzione di 2,5 gg di giornate di degenza anticipazione di 2,2 gg dell’inizio della deambulazione

42 In fase di riabilitazione l’apporto di micronutrienti essenziali
Limita la perdita di massa ossea e muscolare Rende più rapidi ed efficienti i processi riparativi Migliora il recupero funzionale

43 Integratori Può essere vantaggioso l’utilizzo di
Integratori (Prodotti a base di vitamine, minerali ed altre sostanze di interesse fisiologico in particolare ma non in via esclusiva aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale sia monocomposti che pluricomposti in forme predosate destinati ad integrare la comune dieta) Medical food Cibi funzionali

44 Pazienti allettati La “ Critical Illness Polyneuropathy” (CIP) è una complicanza neurologica frequente nei pazienti ricoverati in Rianimazione a seguito di una prolungata degenza nel reparto di terapia intensiva, in cui può subentrare sepsi, shock settico o danno multi-organo. la CIP ostacola il recupero e la guarigione ed in alcuni casi può provocare esiti invalidanti

45 Linee guida: nutrizione e ulcere da pressione
assicurare un adeguato apporto calorico e proteico. È possibile calcolare il fabbisogno energetico con la formula di Harrison-Benedict È necessario considerare il rischio di malnutrizione il BMI l’anamnesi alimentaree la comorbilità Se il paziente è malnutrito si deve incoraggiare l’assunzione di cibo e somministrare integratori contenenti vitamine ed oligoelementi. Se l’introito calorico continua ad essere inadeguato, si dovrebbe con la nutrizione enterale assicurare 30 Kcal/kg/die

46 Sarcopenia e Fragilità
sono inevitabile conseguenze dell’invecchiamento ma L’attività fisica/esercizio fisico può posticiparla e contrastarla Esercizio aerobico: Vantaggi cardiovascolari Questo studio evidenzia che durante l’ospedalizzazione i pazienti presentano una riduzione del picco di forza, della forza media e della resistenza

47 omocisteina Il mantenimento della integrità strutturale e funzionale di diversi composti chimici chiave nel corpo comporta la donazione di gruppi metilici Esempi di composti che richiedono la metilazione vitali per il funzionamento ottimale sono lipoproteine ad alta densità (HDL), DNA, fosfolipidi, serotonina e adrenalina. Senza una continua capacità del corpo di metilato di molti composti cardine, le funzioni di tessuto normale non può procedere. Un risultato comune di metilazione compromessa è l'accumulo di omocisteina dannoso. L'omocisteina si accumula a causa della sua mancanza di conversione a metionina (un donatore di metile) . Elevati livelli di omocisteina si trovano in stati di infiammazione e associati alle malattie, tra cui malattie cardiovascolari, la demenza, l'osteoporosi, il diabete mellito, lupus eritematoso sistemico (LES), e altri autoimmuni disorders.25, 26 Queste circostanze vantaggio dalla disponibilità di metil donatori come la S-adenosil metionina (SAMe) o tri-metil-glicina (TMG), che sono presenti nella dieta popolare.25 Miller AL, Kelly GS. Homocysteine metabolism: nutritional modulation and impact on health and disease. In Pizzorno JE, Murray MT, eds. Textbook of Natural Medicine. New York: Harcourt, Brace and Co Ltd; 1999; 2(1):

48 consigli La deregolamentazione della metilazione tende a verificarsi con l'età l'esercizio fisico aumenta la necessità di donazione gruppi metilici I tessuti possono soffrire di proteine e danno al DNA. (Kyriazis M. Anti-Aging Medicines. London, UK: Watkins Publishing; 2005) Un particolare problema si verifica con la distruzione del collagene negli individui impegnati nello sport. atleti impegnati o d'elite possono trarre beneficio da metil-donatori

49 L'ottima "dieta anti-aging " deve essere una dieta ridotta in zuccheri semplici e grassi saturi, pur essendo integrato con omega-3, acidi grassi essenziali (EFA) . La dieta dovrebbe contenere modeste quantità di proteine di origine mista (vegetale , carne, latticini e pesce di origine), ad alto contenuto di fibre e densi di nutrienti vitali, come vitamine, minerali e sostanze fitochimiche. Forse le regolazioni più importanti nella dieta comporta la riduzione di inutili calorie alimentari (ad esempio, gli zuccheri semplici, grassi saturi, AGE Willcox B, Willcox D, Suzuki M. The Okinawa Program. New York, NY: Clarkson Potter; 2001. Walford R. The 120 Year Diet: How to Double Your Vital Years. New York, NY: Simon & Schuster;1986. Atkins R, Buff S. Dr. Atkins’ Age-Defying Diet Revolution. New York, NY:St. Martin’s Press; 2000.

50 Ci sono molti resoconti del ruolo di arricchimento minerale nella dieta di alcuni gruppi etnici che godono di longevità. . L'uso combinato di melatonina con DHEA potrebbe aver aggiunto benefici anti-invecchiamento . La melatonina è un ormone potente antiossidante che può migliorare la menopausa (Yu HS, Reiter RJ, Eds. 35. Melatonin Biosynthesis, Physiological Effects and Clinical Applications. Boca Raton, FL: CRC Press; 1993) Kyriazis M. 8. Anti-Aging Medicines. London, UK: Watkins Publishing; 2005. Willcox B, Willcox D, Suzuki M. The Okinawa Program. New York, NY: Clarkson Potter; 2001

51 conclusioni Un focus su un approccio olistico alla anti-invecchiamento con un cambiamento positivo dello stile di vita e la medicina naturale è un'iniziativa fondamentale nella sanità moderna. Il medico coinvolto nella medicina anti-aging dovrebbero prendere in considerazione "messo in scena strategie" di intervento a partire con l'approccio più naturale e semplice di raccomandazioni stile di vita sano, l'approccio nutrizionale ben progettato e adattato. Popolari interventi ormonali possono essere esercitati in queste strategie ma con supervisione medica

52 Necessari gli integratori? Quando usiamo integratori proteici..
dieta spesso eccessivamente ricca dal punto di vista calorico

53 Integrazione alimentare:
È veramente necessaria? Se l’alimentazione è varia ed adeguata, si ritiene che non lo sia. Particolare attenzione a Ca, Fe e Zn. Utile/necessaria: Diete fortemente ipocaloriche Vegetariani Esclusione di latticini Atleti anziani Stati patologici particolari un'alimentazione è in grado di fornire tutti i macro e micronutrienti indispensabili per la piena efficienza metabolica, ma oggi questo non è sempre del tuttovero, per diverse ragioni.

54 conclusioni Introdurre integratori in relazione alle reali necessità della persona e sotto stretto monitoraggio medico Eseguire una corretta valutazione nutrizionale Eseguire uno studio delle comorbidità Fare attenzione alle vitamine liposolubili e ai micronutrienti da accumulo Ragionare anche in senso preventivo (evitare una caduta per quanto possibie a 80 anni..) considerare che dopo una certà età può essere necessario introdurre una supplementazione alimentare”

55 GRAZIE per l’ascolto


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