Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoGiordano Gentili Modificato 10 anni fa
1
Vesu…viaggiando Progetto Continuità alla scoperta del nostro …
a.s. 2004/05 – classi 1E 1L
2
Le eruzioni vulcaniche
Il Vesuvio Rocce Minerali Flora Fauna
3
Eruzioni vulcaniche Un’eruzione vulcanica è la fuoriuscita sulla superficie terrestre di magma. L’eruzione può avvenire con differenti fenomenologie che variano da tranquille effusioni a violente eruzioni. Tipi di eruzione: Eruzioni hawaiiane Eruzioni stromboliane Eruzioni pliniane Eruzioni freatomagmatiche
4
Il Vesuvio La storia eruttiva Il Parco
5
“Crederà la generazione ventura degli uomini, quando rinasceranno le messi e rifioriranno questi deserti, che sotto i loro piedi sono città e popolazioni e che le campagne degli avi si inabissarono?” (Publio Papinio Stazio) Il Vesuvio ha una tipica forma a cono con cratere sommitale di ca. 500 m. di diametro e profondo ca. 300 m. Il cratere del Vesuvio è situato a circa 15 Km dal centro della città di Napoli, verso E – SE. Il Vesuvio è noto soprattutto per la grande eruzione del 79 d.C., che distrusse in soli due giorni Pompei, Ercolano, Oplonti e Stabia. Il Somma-Vesuvio è uno strato vulcano di medie dimensioni che raggiunge un’altezza massima di 1281 m s.l.m. E’ costituito dal più vecchio vulcano del Monte Somma e dal più recente vulcano del Vesuvio.
6
Storia eruttiva 79 d.C. 1631 1805-99 1944 (Eruzione pliniana)
Il comportamento del Vesuvio nel corso della sua storia è stato caratterizzato dall’alternanza tra periodi di attività eruttiva e periodi di quiescenza. Il comportamento passato e lo stato attuale del Vesuvio suggeriscono che il vulcano può riprendere la sua attività eruttiva, e che se un’eruzione avverrà nelle prossime decine di anni, potrà essere di tipo esplosivo. Pertanto il Vesuvio è un vulcano altamente pericoloso. Storia eruttiva 79 d.C. (Eruzione pliniana) 1631 (Eruzione sia dal vertice che da bocche laterali) (costruzione del Colle Umberto) 1906 (eruzione che coprì buona parte della funicolare da poco inaugurata. I materiali di lancio arrivarono fino ad Ottaviano e S. Giuseppe V.) 1944 (Crollo del conetto eruttivo. Riapertura del condotto. L’eruzione provocò ingenti danni alle campagne e agli edifici)
7
Il Parco del Vesuvio L'istituzione del Parco Nazionale del Vesuvio, avvenuta con decreto del Presidente della Repubblica del 5 giugno del 1995, giunge dopo oltre venti anni di iniziative degli ambientalisti italiani. Il Parco Nazionale del Vesuvio, di grandissimo interesse geologico e storico, è stato istituito al fine di salvaguardare i valori del territorio, di applicare metodi idonei a realizzare una corretta integrazione tra uomo e ambiente, di promuovere attività di educazione ambientale e di ricerca scientifica. Il Parco nasce, però, anche dall'esigenza di difendere il vulcano più famoso del mondo: il Vesuvio.
8
Rocce Le rocce sono aggregati naturali formati da più minerali (raramente da uno solo) e anche da sostanze non cristalline. Le rocce che affiorano sulla superficie terrestre derivano da tre processi chimico-fisici fondamentali: precipitazione da una soluzione (sedimentarie), ricristallizzazione allo stato solido (metamorfiche) e cristallizzazione da un fuso (magmatiche).
9
Le rocce vesuviane rinvenute in pozzi di perforazione sono generalmente quaternarie e possono essere suddivise tenendo conto di diversi intervalli litostratigrafici: Da 180 m a 350 m: tufi pomicei subaerei (II e III periodo di attività) Da 650 m a 750 m: tufiti caolitiche formate da conglomerati tufacei più o meno coerenti Lave trachitiche e latitiche con intercalazione di tufi e tufiti. Sequenza vulcanico-sedimentaria subaerea e marina formata da tufiti caotiche, sottili strati arenacei-siltitici marnosi, tufi e lave latitiche
10
Carta geologica schematica del Somma-Vesuvio
11
Alcuni minerali vesuviani
I minerali sono composti naturali formatisi attraverso processi geologici. Il termine “minerale” comprende non soltanto la composizione chimica ma anche la struttura cristallina del materiale. La composizione dei minerali varia dai semplici elementi chimici a semplici sali fino ad arrivare a silicati molto complessi. Lo studio dei minerali è detto mineralogia. Phillipsite Alcuni minerali vesuviani Leucite Vesuvianite
12
Condronite Pirite Zolfo
13
Flora I due versanti del complesso Somma-Vesuvio presentano due tipi di vegetazione. La vegetazione spontanea di tipo mediterraneo prevale sul versante rivolto al mare (vesuviano); l’altro, (il sommano), più umido, mostra una vegetazione boschiva di tipo appenninico (castagno, querce, ontano, aceri, lecci). Esistono 906 specie tra le quali 18 endemismi, come l’acero e l’ontano napoletani e l’elicriso, 22 specie di orchidee e numerose ginestre. Castagno: albero alto sino a 25 metri con chioma rotondeggiante e tronco massiccio che può raggiungere anche i 10 m di circonferenza. Stereocaulon vesuvianum: lichene grigio argenteo (prima specie ad insediarsi sulle lave del 1944) Betulla: in natura è un albero pionere, ovvero cresce solitamente al di fuori dei boschi, sui terreni ancora da colonizzare da parte delle piante; quindi preferisce posizioni soleggiate, molto luminose, ad una certa distanza da altre piante.. Ginestra dell’Etna: importato dall’uomo all’inizio del ‘900, si sono rapidamente diffuse sulle pendici del vulcano dove si sono mescolate alle altre specie di ginestre.
14
Alcuni Fiori vesuviani
Biancospino Orchidea maculata Senecio Rosa selvatica Oleandro Prugnolo
15
Erica Asfodelo Mirto Valeriana rossa
16
Elicriso Romice rossa Artemisia
17
La macchia mediterranea dei versanti vesuviani
Leccio Corbezzolo Fillirea Pino domestico Alloro
18
Fauna Se paragonata alla flora, la fauna del Vesuvio è decisamente più povera. Grazie comunque ad alcuni studi recenti si può presumere la presenza di circa 100 specie di uccelli, 30 specie di mammiferi, 10 di rettili e due di anfibi. Non sono purtroppo più presenti lo scoiattolo e il gatto selvatico tra i mammiferi, l'astore e il gufo reale tra gli uccelli; d'altro canto le specie superstiti cominciano a far registrare un certo incremento numerico grazie alla tutela e alla corretta gestione naturalistica assicurata dal Parco. Tra gli invertebrati vanno citate le coloratissime farfalle diurne e notturne che frequentano in gran numero le fioriture della flora mediterranea vesuviana. Corvo imperiale Cardellino Gheppio
19
Barbagianni Cinciallegra Scricciolo Cornacchia
20
Volpe Cervone Ghiro Coniglio selvatico Topo quercino
21
Faina Lepre Moscardino
22
Ramarro Biacco Saettone
23
Hipparchia Statilinus
Euchloe Ausonia Nel Parco Nazionale del Vesuvio vivono 44 specie di farfalle diurne (Rhopalocera) che si distinguono dalle notturne (Heterocera), oltre che per le diverse abitudini, anche per le antenne a forma di clava e per il fatto che le ali, nella posizione di riposo, si riuniscono sul dorso. Gonepteryx Cleopatra Hipparchia Statilinus
24
Iphiclides Podalirius
Iolana Iolas Iphiclides Podalirius Glaucopsyche Alexis
25
Colias crocea Macaone Vanessa atalanta
26
Previsione dell’attività vulcanica
L’Osservatorio Vesuviano gestisce il sistema di sorveglianza dei vulcani attivi dell’area napoletana sia attraverso reti geofisiche che geochimiche. Reti geofisiche Controllo dell’attività sismica Controllo delle deformazioni del suolo Controllo del campo gravimetrico Reti geochimiche Controllo del flusso gas delle fumarole Controllo della composizione dei gas delle fumarole Controllo del livello e della temperatura della falda Il rischio vulcanico può essere mitigato pianificando rigorosamente lo sviluppo del territorio, in modo da contenere il valore esposto e favorendo gli interventi per la riduzione del rischio, come ad esempio l’evacuazione preventiva della popolazione in caso di eruzione imminente.
27
Prof.ssa De Rosa M. - Prof. C. Lombardo - Prof.ssa R. Luise
Hanno partecipato Anacleria Marco Alfiero Valentina Pavia Giada Sannino Loreda Brunese Rosmery Cardone Rita Iacomino Francesco Desii Massimiliano Di Buono Noemi Simeone Pasquale Leone Fabiana Di Stefano Alessandro Coppola Anna Piro Gennaro Maiello Giuseppe Esposito Adriano Oliviero Luisa Martinelli Ciro Gallo Luigi Di Fiore Marco Tammaro Federica Fabbricino Raffaele Fusco Annarita Verolino Federica Spinazzoli Oreste Guercia Gianluca Pagliuso Anatoliy Carrella Stefano Nocerino Sabrina Zobel Flora Riccardi Nunzia Onda Maria Savino Vincenza Pianese Angelo Battaglia Ciro La Fontana Teresa Palomba Emiliana Onorato Adelaide Cautiero Giuseppina Marfè Massimiliano Cozzolino Mariarca Scarpato Antonio Oliviero Martina Pignatiello Maria Coppola Vincenzo Ferone Giovanna Console Roberta Cozzolino Ilaria Romano Enrico Savino Lucia Bossa Pietro Reale Vincenzo Prof.ssa De Rosa M. - Prof. C. Lombardo - Prof.ssa R. Luise
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.