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I° Anno Scuola di estetica Iside

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Presentazione sul tema: "I° Anno Scuola di estetica Iside"— Transcript della presentazione:

1 I° Anno Scuola di estetica Iside
IGIENE I° Anno Scuola di estetica Iside

2 Definizione di salute e igiene

3 COSA SI INTENDE PER SALUTE?
La salute è uno stato totale di benessere fisico, psichico e sociale non la semplice assenza di malattia.

4 La tutela della salute è affidata alla:
Medicina Preventiva o Igiene; Medicina Curativa

5 Educazione Sanitaria Attraverso una buona educazione sanitaria gli individui possono orientarsi alle “condotte sane” e “condotte da evitare”. Tenendo in considerazione lo stile di vita: Alimentazione; Attività fisica; Fumo; Alcool ….

6 L’ IGIENE L’igiene utilizza conoscenze mediche e non mediche per individuare e rimuovere le cause ed i fattori di malattia e per potenziare i fattori di benessere. Obiettivo del Servizio Sanitario Nazionale è la PREVENZIONE. L’igiene si divide in: Igiene individuale Igiene speciale (es. scolastica, lavoro) Igiene pubblica (comunità es, vaccini)

7 L’igiene si articola in: Epidemiologia. Profilassi (Studio teorico)
L’igiene si articola in: Epidemiologia Profilassi (Studio teorico) (Studio applicativo)

8 Epidemiologia Profilassi
E’ lo studio dell’incidenza di una malattia in una popolazione, cercando di risalire alle cause che la determinano, e quindi all’agente che la provoca si può cercare di combatterla. E’ l’insieme delle norme che cerca di prevenire e attenuare gli effetti di una malattia (es. vaccinazioni).

9 CARATTERISTICHE DEI MICRORGANISMI

10 I microrganismi sono esseri viventi piccolissimi, possono appartenere:
Al regno animale protozoi Al regno vegetale batteri A nessuno dei due virus I microrganismi sono molto diffusi in natura: si trovano nell’aria, nell’acqua, negli alimenti, nelle superfici… Sono organismi unicellulari.

11 I microrganismi possono esser:
Patogeni: 1)parassiti facoltativi (possono vivere sia negli esseri viventi che nell’ambiente); 2)parassiti obbligati (vivono solo negli esseri viventi ) Non patogeni : es. microrganismi che operano la fermentazione, la lievitazione.

12 I batteri sono organismi procarioti unicellulari di dimensioni microscopiche caratterizzati dall’assenza di un nucleo morfologicamente definito. Possono avere forma sferica (cocchi), cilindrica (bacilli), a virgola (vibrioni) o a spirale (spirilli). I cocchi sono di forma cilindrica e possono trovarsi isolati, a coppie (diplococchi), a catena (streptococchi), a grappolo (stafilococchi) o a gruppi di otto cellule in uno spazio cubico (sarcine).

13 STRUTTURA DEI BATTERI: ELEMENTI OBBLIGATORI
Sono costituiti da elementi strutturali obbligatori: Membrana citoplasmatica: costituita da proteine e fosfolipidi. Citoplasma: aspetto granulare cosparso di ribosomi e sostanze di riserva, non contiene nucleo ma DNA. Parete cellulare: è un involucro esterno che dà rigidità al batterio

14 ELEMENTI FACOLTATIVI DEI BATTERI
Ciglia e flagelli: sono organi di motilità; Fimbrie o pili: sono elementi che consentono al germe di attaccarsi ad una superficie; Capsula:è fattore di patogenicità dei batteri.

15 RIPRODUZIONE DEI BATTERI
La riproduzione dei batteri è asessuata e avviene mediante la divisione di un individuo in due cellule figlie uguali tra loro e identiche alla progenitrice e viene definito scissione binaria. Da più cellule batteriche vicine tra loro si forma una colonia batterica.

16 COLONIE BATTERICHE I batteri si duplicano ogni 20-30 minuti.
Un batterio patogeno inizialmente si trova in una fase di incubazione per poi sfociare e dar luogo alla malattia.

17 TERRENI DI COLTURA I terreni di coltura sono ambienti favorevoli allo sviluppo dei batteri facoltativi. Esempio i brodi addizionati con agar. Molte sostanze che usiamo quotidianamente sono ottimi terreni di coltura (creme, lozioni, sciroppi…) Qualunque cosa dove ci sia: acqua, zucchero, sale. Motivo per cui si usano i conservanti per preservare i prodotti.

18 CONDIZIONI DI CRESCITA
pH in generi i batteri prediligono un pH neutro o debolmente acido; Temperatura: batteri psicrofili (crescono a temperature < 25° C) ma possono moltiplicarsi anche a 0 °C, in alcuni casi, anche a – 7 °C. Il loro habitat è rappresentato dagli oceani e dalle regioni antartiche; inoltre sono in grado di svilupparsi nei cibi refrigerati e congelati; Batteri mesofili (crescono a temperature comprese tra °C) è importante sottolineare che i batteri mesofili non crescono a temperature di frigorifero. Le basse temperature, in genere, rallentano lo sviluppo dei batteri presenti senza ucciderli; Batteri termofili (crescono a temperature > 45 °C) Gli habitat da cui si possono isolare tali batteri comprendono le sorgenti calde, i suoli tropicali, i sistemi di riscaldamento dell’acqua e le correnti calde di alcuni oceani.

19 I batteri patogeni sono quasi tutti mesofili
I batteri patogeni sono quasi tutti mesofili. Comunque per maggiore sicurezza è bene conservare un prodotto a basse temperature (frigorifero). Oppure l’elevata temperatura (100°C) è un ottimo sterilizzante. Il calore infatti in taluni casi uccide i microrganismi e blocca la crescita. Ossigeno: i batteri possono vivere taluni in presenza di ossigeno (aerobi) altri in assoluta assenza (anaerobi).

20 La colorazione di Gram (dal nome del patologo danese che la mise a punto alla fine dell’800) è un metodo che classifica i batteri in base a differenze nella loro parete cellulare. I batteri vengono dapprima trattati con cristal-violetto e poi con una soluzione iodo-iodurata (liquido di Lugol KI= ioduro di potassio); quindi decolorati con alcool etilico o acetone e ricolorati con un colorante diverso dal primo (fucsina). Quelli che cedono il primo colore sono detti Gram-negativi (Gram -), quelli che lo trattengono Gram-positivi (Gram +). Alcuni bacilli (es. clostridium ) in determinate condizioni ambientali dà origine a spore. Le spore sono forme di resistenza che consentono al batterio di sopravvivere in un ambiente a lui sfavorevole.

21 PATOGENICITA’ E MALATTIA
Quando un organismo è attaccato da un germe l’ospite interviene con fattori specifici ed aspecifici. I Fattori aspecifici sono difese di tipo generico quali: cute, lacrime, polvere, secrezioni … Essi hanno il compito di far preparare l’organismo all’attacco patogeno. I Fattori specifici sono gli anticorpi e le difese personalizzate. Hanno lo svantaggio di non intervenire immediatamente poichè devono esser prodotti dai globuli bianchi.

22 Sia le difese specifiche che quelle aspecifiche sono costituite da sostanze chimiche e da cellule ad azione immunitaria: Anticorpi: sono molecole che bloccano i corpi estranei; Enzimi: sono proteine che attivano reazioni chimiche. Fagociti: sono globuli bianchi cui è dato il compito di fagocitare, cioè mangiare i batteri. Quando si forma il pus vuol dire che i fagociti non son riusciti a distruggere i germi e sono morti. Tessuti epiteliali: sono definiti barriere atomiche perché quando sono integri non possono essere perforati.

23 Fattori di patogenicità di un batterio:
Un germe per essere patogeno deve possedere almeno uno dei seguenti fattori: - Capsula - Tossine - Enzimi

24 La capsula: agisce bloccando la fagocitosi.
Le tossine: sono sostanze tossiche prodotte dai germi che una volta versate dentro l’ospite creano violente intossicazioni debilitanti. Si dividono in: Endotossine sono possedute dai Gram- e vengono liberate dopo la lisi del batterio; Esotossine sono possedute dai Gram+ e vengono liberate anche quando questo è in vita. Enzimi: attraverso le reazioni chimiche generano sostanze nocive all’ospite.

25 INFEZIONE E MALATTIA L’Infezione è l’invasione e la riproduzione dei batteri nell’organismo umano o animale. Infezione latente: stato di equilibrio tra ospite e patogeno, si manifesta occasionalmente (Es. Herpes); Portatore cronico: dopo la guarigione il patogeno si localizza in un particolare organo, al riparo dalla reazione immunitaria e raggiunge l’esterno con i secreti ( S. Tiphy nella colecisti) La malattia è un’infezione ben precisa che si manifesta con una sintomatologia caratteristica.

26 Clostridium Botulinum
Il microrganismo è un batterio Gram + anaerobico che produce tossine. I paesi in cui il rischio era maggiore sono: USA, Cina, Giappone, Svezia, Danimarca…. Il germe deve il suo nome al primo isolamento da salsicce (botulus). Principalmente oggigiorno viene isolato dai vegetali e dai prodotti ittici.

27 Come intervenire per ridurre i rischi?
Le basse temperature bloccano il germinare delle spore ma non appena si ritorna a temperature ottimali i microrganismi producono tossine. Le alte temperature > 100° agiscono in presenza di pH acido < 4,5. La conservazione sotto-sale diminuisce il rischio di tossine se la concentrazione di sale oscilla intorno al 10%.

28 Patologia Il Botox ® ha rappresentato una vera rivoluzione nell’ambito della medicina estetica; per la prima volta, infatti, un farmaco è capace di dare risultati superiori a quelli della chirurgia. E’ costituito da tossina botulinica di tipo A purificata, la cui iniezione provoca il blocco della contrazione muscolare. Il botulino è quindi utilizzato per eliminare le cosiddette rughe d'espressione, causate dalla contrazione dei muscoli mimici. Il botulismo si manifesta dopo 2 ore – 8 giorni dall’ingestione del pasto. I primi sintomi riguardano l’apparato gastroenterico (nausea, vomito, difficoltà digestive) e subito dopo i sintomi sono a carico dell’apparato nervoso. La ricerca della tossina viene eseguita sull’alimento e sui campioni di feci.

29 Pseudomonas Si trovano: suolo; materiale organico in decomposizione ;
Sono bacilli, con flagello, Gram -, aerobi. Si trovano: suolo; materiale organico in decomposizione ; vegetazione ; acqua; Lavandini; Toilette; strofinacci da pavimento; attrezzature e respiratori di terapia intensiva

30 Patologia Patogeni opportunisti presenti in molti ambienti ;
Hanno richieste nutrizionali minime Tollerano temperature comprese tra 4°C e 42°C Resistenti ad antibiotici e disinfettanti. L'utilizzo degli antibiotici deve quindi essere specifico e mirato. Commensale nelle prime vie respiratorie e nel materiale fecale Nei cosmetici può provocare formazione di H2S (cattivo odore) oppure formazione di CO2 (deformazione del contenitore).

31 Escherichia Coli E’ un microrganismo Gram -, con ciglia.
Il suo habitat naturale è l’intestino. Come si manifesta? La diarrea del viaggiatore, ad esempio, è spesso causata da ceppi di Escheria coli , che tra i bambini dei Paesi in via di sviluppo rappresentano la prima causa di diarrea batterica. L'incubazione è breve (12-72 ore) e la diarrea, francamente acquosa, si accompagna a dolori addominali crampiformi, talvolta vomito. Escherichia Coli

32 Trasmissione L'adulto può venire a contatto con ceppi patogeni di Escherichia coli per ingestione di acqua o cibi contaminati, in modo particolare verdure fresche e carne di manzo macinata non adeguatamente cotta. Hamburger, salami, latte crudo (non pastorizzato), vegetali (in particolare lattuga e germogli) e succhi di frutta non pastorizzati sono altri tipici alimenti a rischio. Normalmente si deve intervenire integrando i liquidi persi.

33 SALMONELLA La Salmonella è una malattia alimentare piuttosto contagiosa, provocata da batteri patogeni, flagellari. Il loro habitat è il lume intestinale dei rettili (selvatici i di allevamento). La principale fonte di diffusione della salmonella sono: ovini, suini, pollame; Mangimi contaminati; Pesci, molluschi ( a causa di acque contaminate)

34 Cibi ad alto rischio e trasmissione
Carne cruda, pollo, carne macinata; Prodotti a base di uova; Insalate con maionese È un’infezione oro-fecale; L’assunzione avviene con cibo mantenuto a 10-40°C; L’incubazione è di 12-48h. Provoca: diarrea, febbre, vomito. Il batterio si elimina con le feci.

35 Come si possono distruggere le salmonelle negli alimenti:
Pastorizzazione a 60° C per minuti; Temperature più elevate nella salsiccia e nel pollo; La refrigerazione <5° C blocca la moltiplicazione; Sono sensibili al congelamento. Optimum di temperatura 37° C.

36 I VIRUS

37 Il virus si può considerare come il più piccolo elemento vivente.
Virus in latino significa veleno, questo è costituito da: un acido nucleico ( DNA o RNA); un involucro proteico detto capside; e all’interno un cromosoma. I virus possono parassitare cellule animali, vegetali e anche batteri: In questo caso si chiamano batteriofagi.

38 Riproduzione virale I virus possono replicarsi solo all'interno di una cellula ospite, sfruttandone l'apparato metabolico ed utilizzando informazioni genetiche proprie. Il processo di riproduzione si divide in diverse fasi: Attacco del virus alla membrana cellulare; Penetrazione del virus nel citoplasma della cellula; Perdita dell’involucro virale (capside)

39 Subito dopo inizia la fase di parassitismo, in cui la cellula obbedisce al cromosoma virale.
La cellula infatti inizia a produrre cromosomi virali e capsidi. Gli acidi nucleici generati entrano in un capside e formano nuovi virus. I virus prodotti forano la membrana e vanno all’attacco di nuove cellule, dove il ciclo si ripete.

40 Un virus per poter crescere e riprodursi ha bisogno di una cellula viva.
Un prodotto alimentare o un cosmetico non può essere contaminato da virus. I virus sono resistenti sia al congelamento che agli antibiotici, essi vengono uccisi solo dalle alte temperature e dagli antivirali (es. ossido di zinco nel caso dell’herpes labiale)o chemioterapici.

41 I FUNGHI

42 Cosa sono? I funghi sono piante prive di clorofilla.
Essi infatti si procurano l’energia da sostanze organiche che trovano: nel terreno e nel materiale in decomposizione (funghi saprofiti); da animali o piante vive (funghi parassiti).

43 Fungo Il fungo è costituito da:
Cappello: che è detto anche corpo fruttifero, è costituito da tante lamelle disposte a raggiera che contengono le spore; Spore: si occupano della riproduzione del fungo; Ife: sono le radici del fungo, queste unendosi e intrecciandosi formano il micelio. Micelio: si occupa di raccogliere il materiale organico.

44 Funghi saprofiti I batteri saprofiti non devono essere considerati sempre portatori di danno; basti pensare, ad esempio, a quelli che vivono in simbiosi con la flora batterica intestinale dell'uomo: per merito della loro presenza, viene garantita l'integrità dell'intestino e la difesa dalle malattie, grazie alla sintesi di vitamine ed oligoelementi importantissimi per il benessere dell'intestino

45 Saprofiti Sono i responsabili della scomparsa di residui vegetali come foglie, rametti o resti organici di animali. Per questo loro instancabile lavoro, vengono definiti i “pulitori dei boschi”. Appartengono a questa categoria la maggior parte dei funghi, sia microscopici come le muffe ed i lieviti, che macroscopici come per esempio i Prataioli

46 Candida Albicans La candidosi è una patologia che può potenzialmente colpire qualsiasi parte del corpo. Il fungo che la causa è un comune, commensale, saprofita (organismo che si nutre di materia organica morta) che vive in formaggi, cereali (cibi contenenti zuccheri), terreni e sulle mucose intestinali di molti individui sani. Si calcola che colonie di candida siano presenti sulle mucose (orofaringe, tratto gastrointestinale, vagina) dell'80% degli individui sani. Normalmente le colonie si moltiplicano in presenza di una dieta ricca di zuccheri quindi va evitato anche l’alcol.

47 Quando la candida si trasforma in candidosi?
La candida che può essere contenuta dalle nostre difese immunitarie si trasforma in candidosi quando: Eccessivo uso di antibiotici; Iperglicemia ; Calo delle difese immunitarie; Stress . Per combattere la candidosi si procede cercando di ristabilire la flora batterica.

48 Perché i funghi aggrediscono la pelle?
Le ife necessitano di sostanze organiche e poiché la cute è formata da cellule e sostanze organiche è un ottimo terreno di coltura per i funghi. I funghi che parassitano l’uomo sono gli stessi che parassitano i boschi. La differenza sta nelle dimensioni, infatti quelli che aggrediscono la specie umana sono microscopici e non maturano mai il gambo e il cappello, ma producono solo macchie cutanee.

49 Sintomi dei funghi I primi sintomi dei funghi della pelle, sono macchie di colore biancastro o giallastro, prurito, bruciore, arrossamento, e screpolatura della parte interessata. Il fungo ha sempre una forma tondeggiante, con una zona più concentrata al centro e più sfumata nel segmento esterno. Un fungo della pelle è dunque “facilmente” riconoscibile, poiché manifesta un’alterazione e un fastidio nella zona colpita da esso.

50 Funghi Parassiti Sono quelli che si sviluppano su vegetali e animali viventi provocando talvolta gravi malattie e anche la morte dell’ospite. Si tratta in gran parte di forme microscopiche che costituiscono un serio pericolo per l’agricoltura e la silvicoltura (conservazione dei boschi).

51 Funghi Simbionti Sono quelli che vivono in simbiosi sia con gli alberi che con arbusti o piante inferiori; il micelio di questi funghi entra in contatto con le radichette della pianta, stabilendo con queste uno scambio di sostanze nutritive con vantaggio reciproco: la pianta fornisce quelle sostanze che il fungo non riesce a sintetizzare (soprattutto zuccheri) ed il fungo, in cambio, fornisce alla pianta acqua e sali minerali.

52 Il risultato dell’unione tra radici della pianta e micelio fungino, viene chiamato micorriza. I funghi che si nutrono in questa maniera sono circa il 30% del totale e rappresentano un importante indicatore biologico in quanto se un bosco è ricco di funghi simbionti, significa che è un bosco sano e crescerà rigoglioso. Tra i funghi simbionti ci sono sia specie ottime commestibili come Boletus edulis (“Porcino”) e Cantharellus cibarius (“Galletto”),

53 Muffe Il principale elemento della crescita di una muffa è l’ifa. Il micelio aereo quello visibile sulle superfici delle strutture e degli impianti alimentari che determina spesso patine nerastre o di varie colorazioni in funzione della specie e del genere. Il micelio aereo è anche quello che si genera visibilmente sulla superficie degli alimenti che sono stati colonizzati dalle muffe (formaggi, vegetali inscatolati, vegetali freschi, salumi, pane, ...).

54 Condizioni crescita delle muffe
La temperatura gioca un ruolo fondamentale nella sporulazione, nella germinazione delle spore e nello sviluppo del micelio. La maggior parte delle muffe si sviluppa tra 15 e 30°C, con una crescita ottimale intorno ai 20-25°C. La maggior parte delle muffe si sviluppa a pH compresi tra 4 e 8. La maggior parte delle muffe è aerobia.


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