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Corso per Esperta in Orientamento per le Pari Opportunità

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Presentazione sul tema: "Corso per Esperta in Orientamento per le Pari Opportunità"— Transcript della presentazione:

1 Corso per Esperta in Orientamento per le Pari Opportunità
Counseling di supporto

2 Consulenza psicologica
A favore di: Persona Gruppo Istituzione Scopi: Formativo Diagnostico Riabilitativo/supportivo Organizzativo

3 Istituzione/Organizzazione
Progetto (Consultante) Consulente Utenza

4 orientamento Acquisizione di più ampi livelli di conoscenza e di consapevolezza circa le proprie motivazioni, aspirazioni, attitudini e capacità, in relazione con la propria storia personale e il proprio contesto.

5 consulenza Forma di rapporto interpersonale in cui un individuo che ha un problema, ma non possiede le conoscenze o le capacità per risolverlo, si rivolge ad un altro individuo, il Consulente, che grazie alla propria esperienza e preparazione è in grado di aiutarlo a trovare una soluzione. Il rapporto di consulenza, che è limitato nel tempo e generalmente relativo ad uno specifico problema, fa parte delle varie forme di modalità di intervento della psicologia clinica, e può assumere varie forme, a seconda del cliente cui si rivolge. U. Galimberti

6 counseling Da to counsel → consigliare, fornire consulenza
Il counselling è un’azione di sostegno terapeutico nel prendere decisioni, allo scopo di creare le condizioni per un’autonomia decisionale, affinché il soggetto acquisti consapevolezza dei propri interessi, dei propri gusti, delle proprie aspirazioni e delle proprie dinamiche interne che s traducono nel modo di esistere e di adattarsi al mondo.

7 counseling ... Scopo del counseling è consentire all’individuo una visione realistica di sé e dell’ambiente sociale in cui si trova ad operare, in modo da poter meglio affrontare le scelte relative alla professione, ai rapporti interpersonali, etc... Disnan, Fava Vizziello

8 Counseling / Psicoterapia
mobilitare il Cliente verso una presa di decisione riguardo a scelte di carattere personale o a problemi o difficoltà particolari. intervenire sul disagio psichico inteso come sistema cronico di atteggiamenti disfunzionali nei confronti della realtà

9 Counseling / Psicoterapia
(clinica: situazione di crisi) Salute/patologia Scopo Tempo Focus Modalità (di sostegno / espressiva)

10 Orientamento: si focalizza su risorse interne per affrontare bisogni esterni
Psicoterapie: si focalizza su risorse interne per risolvere problemi “interni” Azioni di supporto: si focalizza su risorse esterne per affrontare bisogni esterni

11 professioni professioni professioni cliniche di aiuto sociali
problemi interni problemi esterni problemi esterni risorse interne risorse interne risorse esterne

12 Oggi (crisi del mercato del lavoro):
Contesto... Fase di apprendimento Lavoro, carriera, sviluppo professionale Uscita dal mercato del lavoro e conclusione della vita Oggi (crisi del mercato del lavoro): Porsi più volte in condizioni di apprendimento Diverse uscite e reinserimenti nel mondo del lavoro Incertezza della condizione professionale/lavorativa

13 Cerniere e ... Momenti di passaggio da una condizione ad un’altra:
Scuola media → scuola superiore Scuola superiore → università Disoccupato ↔ occupato Trasferimento Spostamento organizzazione lavorativa Pensionamento Cambiamenti nella vita relazionale ...

14 ... fasi di transizioni Ciò che generalmente precede e segue le “cerniere”. Richiesta: ristrutturare i propri atteggiamenti ed i propri comportamenti nei confronti delle situazioni nuove. Es: Imparare a vivere l’università Ricerca di un’occupazione

15 Alle cerniere sono associate specifiche procedure attraverso le quali gli attori organizzativi valutano il soggetto, lo sostengono e lo aiutano ad assumere decisioni. Alle fasi di transizione sono associati interventi finalizzati ad assicurare il massimo livello di coerenza tra soggetto e mondo esterno.

16 Counseling e counselor
Nei primi anni del ‘900 nasce negli Stati Uniti la figura del counselor Negli anni ’50 Rogers sviluppa tecnica e teoria della consultazione Libera espressione dell’emotività del cliente sostenendolo senza influenzarlo nella comprensione della propria realtà psichica. Negli anni ’70 la figura del counselor viene introdotta in Europa

17 Il consulente clinico La figura del consulente clinico non esiste a livello giuridico Pochi lavori scientifici, letteratura, corsi di formazione, corsi universitari Alta diffusione nella pratica quotidiana Diversità ed eterogeneità degli ambiti di applicazione e delle funzioni svolte Relazioni d’aiuto (Helping profession) Operatore? Psicologo? Psicoterapeuta?

18 Competenze: Assistere il cliente nel chiarire obiettivi ed esigenze
Identificare opzioni che soddisfino esigenze del cliente Mettere in grado i clienti di scegliere un’opzione Verificare con i clienti la realizzazione del progetto Stabilire il contratto di consulenza Rendere i clienti capaci di identificare i problemi Rendere i clienti capaci di lavorare sui problemi Controllare il processo di consulenza Portare a termine il processo di consulenza

19 Il counselor è mantenuto a tenere la relazione nel quadro dell’”aiuto” senza indulgere ad approcci che avvicinerebbero la sua azione al versante psicoterapeutico.

20 Relazione d’aiuto Si intende qualsiasi rapporto tra due (o più) persone quando sia caratterizzato da una particolare divisione di ruoli: una (o più) persona chiede aiuto, l’altra (o più) è disposta fornirlo. Si tratta di un rapporto non reciproco: dare vs ricevere → differenze di ruolo, di potere. Pagamento: contribuisce ad evitare una condizione di passività e dipendenza → avere un sostanziale diritto all’aiuto

21 Relazione d’aiuto Professioni d’aiuto: non si tratta di fornire prestazioni che sono ascolto, conforto, consigli, etc. Le professioni d’aiuto sono particolari perché implicano un rapporto interpersonale più stretto e coinvolgente, non si possono solo applicare le tecniche. Il rapporto professionale di aiuto ha sempre qualcosa di impegnativo, di precario e di faticoso. Si tratta di un tipo di investimento umano e di partecipazione alle difficoltà del vivere che non troviamo in nessun altro tipo di attività.

22 Finalità / scopi Acquisizione di maggiore consapevolezza di se stessi e delle proprie caratteristiche Apprendimento degli strumenti e delle strategie necessarie per reperire informazioni utili alla scelta SERVIZIO DI COUNSELING: supporto informativo, formativo, logico e psicologico

23 L’operatore interviene attraverso azioni che hanno come obiettivo ultimo lo sviluppo di strategie decisionali per l’elaborazione del progetto di cambiamento, o transizione. Gestione di fasi di transizione e di disagio psichico dovute a fattori contingenti... ... promuovere e rinforzare le capacità autonome del cliente di far fronte a tali contingenze

24 Il counseling favorisce la presa di coscienza dei meccanismi interiori che spesso portano a comportamenti disfunzionali, a momenti di stallo, all’adozione di strategie di evitamento e alla presenza di ansia e conflitto. Far sperimentare nuove soluzioni, stimolare la creatività del cliente rispetto alle sue modalità di adattamento.

25 Lo scopo non è solo quello di risolvere un problema particolare ma di aiutare l’indiduo a “crescere” perché possa affrontare sia il problema attuale sia quelli successivi in maniera più integrata.

26 Relazioni di aiuto (counseling) come intervento:
Problemi connessi: Setting Screening della domanda Ruolo dell’operatore Confini dell’intervento

27 Ambiti applicativi Ricerca del lavoro e inserimento lavorativo
Guida nelle fasi di crisi e transizione lavorativa Sostegno alla scelta e durante il percorso universitario Sostegno offerto a fasce deboli (anziani, bambini, etc) Sostegno nelle situazioni di disabilità Sostegno nelle fasi di cambiamento e/o crisi dello sviluppo evolutivo (es: maternità, etc.)

28 FASI DIFFERENZIATE Esistono all’interno del percorso di counseling diversi momenti operativi: Raccolta e analisi della domanda Supporto nella conoscenza e consapevolezza di sé Stabilire gli obiettivi e il contratto d’aiuto Supporto nell’analisi dei problemi in vista delle soluzioni Essere con il cliente nella fase di presa della decisione o nel momento della scelta, sostegno nel passaggio all’azione

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30 Raccolta e analisi della domanda
Accogliere la domanda iniziale e comprendere gli effettivi bisogni del cliente per concordare quali attività possono essergli più utili nell’ambito del servizio offerto o della rete dei Servizi presente sul territorio.

31 Accoglienza

32 Accoglienza Momento iniziale della relazione: delicato, cruciale e complesso. Soggetta molti condizionamenti sia organizzativi sia temporali cliente “disorientato” Sistema di aspettative che se non riconosciute, esplicitate e analizzate possono influenzare l’intero percorso e i suoi esiti. Analisi della domanda

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34 Accoglienza Creare un setting adeguato, instaurare e gestire la comunicazione con il cliene Presentare le caratteristiche del servizio Definire il reale bisogno del cliente Raccogliere le informazioni relative al cliente Ridefinire la domanda del cliente e concordare gli obiettivi Stabilire il contratto della relazione d’aiuto

35 Accoglienza Materiali di supporto: Scheda anamnestica
Informazioni anagrafiche Profilo delle caratteristicheò Protocollo di assessment Intervista libera, semistrutturata, strutturata Test

36 Assessment Psicosociale Delle competenze Fattori personologici
Motivazioni Risorse dell’io, rappresentazione del sé Rappresentazioni esterne Interessi Valori Delle competenze Capacità Attitudini

37 Assessment Attività di diagnosi e attività di restituzione:
Far emergere aspetti profondi dell’esperienza del soggetto: Blocchi e resistenze dovute a false rappresentazioni; Alterate percezioni di sé e/o della realtà; Tendenza a amplificare/sottovalutare vissuti emotivi

38 Confronto tra test self-report e percezioni del counselor in relazione a:
Vissuti Sentimenti Motivazioni Interessi Analisi dei punti di forza e dei punti di debolezza

39 TEST Test attitudinali Test motivazionali Test psicometrici
Test rappresentazioni del soggetto Sé; Famiglia; Contesto lavorativo; Contesto territoriale e sociale Test di personalità Test proiettivi

40 Fornire informazioni relative al servizio prestato
relative alle condizioni esterne di specifica pertinenza rispetto al problema relative ai sistemi disponibili per acquisire informazioni e conoscenze relative allo specifico problema

41 Fornire informazioni L’offerta informativa secondo un sistema di autoconsultazione presuppone da parte dell’operatore un’attività di recupero dei materiali e l’organizzazione di questi in funzione dei clienti. In certi casi, per ragioni riconducibili alle caratteristiche del cliente oppure al tipo di info, è preferibile che sia l’operatore stesso a comunicare le informazioni.

42 Tecnica del counselling
“una decisione è tanto più appropriata quanto più rispetta il mondo interno ed esterno del soggetto”. Esplorare 4 dimensioni: Cosa voglio Quali sono i miei punti di forza/debolezza Su cosa posso contare Com’è l’ambiente in cui mi trovo

43 Tecnica del counselling
Cosa voglio: Valori Desideri Interessi Motivazioni Conoscere desideri e aspirazioni, che spesso sono solo apparentemente chiare. Processi difensivi (razionalizzazione) possono rendere i soggetti confusi o poco consapevoli rispetto questa dimensione. Conoscere cosa si desidera ma anche quanto si desidera, dato che l’intensità delle motivazioni è un fattore di cruciale importanza nel conseguimento degli obiettivi o nella risoluzioni dei problemi.

44 Tecnica del counselling
Su cosa posso contare personalità capacità attitudini competenze ... Esplorare il livello più “profondo” del soggetto, quello delle risorse e delle potenzialità, dei limiti o dei conflitti interni che rallentano o bloccano il soggetto. Favorire una riflessione critica e ridurre l’opacità soggettiva rispetto al proprio mondo interno, concordando con il soggetto il livello di approfondimento cui intende raggiungere.

45 Tecnica del counselling
Quali sono i miei punti di forza/debolezza Familiari Sociali Economici Curriculari Esplorazione del sistema di riferimento, conoscere quali elementi fanno parte della propria realtà. Costruzione di una mappa della propria realtà di più immediato riferimento. Individuare vincoli e possibilità che derivano dal proprio sistema familiare, dalle proprie risorse economiche e sociali.

46 Tecnica del counselling
Com’è l’ambiente in cui mi trovo territorio contesto situazione politico sociale Individuare vincoli e possibilità che derivano dal quadro contestuale più allargato in cui il soggetto si trova inserito.

47 Tecnica del counselling
Compiti del counsellor: Ampliare la visibilità delle 4 aree indicate Aiutare a comprendere le reciproche connessioni e interferenze tra le stesse:

48 Tecnica del counselling
Esiste una relazione sistemica tra le varie dimensioni, per cui una decisione comporta un modificazione della posizione del soggetto rispetto alle stesse; Questo sistema di relazioni non è immodificabile; L’azione di counselling è sempre in qualche modo diretta anche al sistema di riferimento del soggetto; L’attività di counselling dovrà costantemente tendere a rappresentarsi il soggetto e il sistema in cui è inserito.

49 Problem solving costruzione da parte del soggetto di un proprio progetto teso ad affrontare le fasi di transizione.

50 Esiste una situazione problematica quando:
Meta da raggiungere Stato iniziale diverso dalla meta Set di comportamenti da attivare Incapacità di elaborare i comportamenti

51 Fasi del problem solving
Percezione del problema Accettazione del problema Definizione del problema (oggettivizzazione- individuazione dello stato di meta) Produzione di soluzioni Valutazione Analisi delle conseguenze Esecuzione ed implementazione della soluzione scelta Verifica

52 Accettazione del problema
Un problema può non essere accettato se: Struttura fatalistica o errata attribuzione Pensiero tutto o nulla ( cioè pensare che un problema debba essere risolto al 100% oppure non fare nulla !!) Etica delle priorità Ansia-fobia-panico

53 Definizione del problema
Oggettivare (usare un linguaggio comportamentale ed operazionale) Avere chiaro lo scopo, la meta che deve essere,utile, misurabile , raggiungibile, attuabile ed economica Definire lo stato iniziale Definire lo stato di meta Programmare obiettivi intermedi

54 obiettivo Specifico Misurabile Accessibile Realistico Tempestivo SMART

55 Valutazione delle soluzioni e delle loro conseguenze
Analisi delle risorse disponibili Attuabilità Realismo Probabilità Positività Economia Concordanza /discordanza con altri progetti desiderabilità

56 Scelta della soluzione (requisiti--decisione)
Una soluzione adeguata dovrebbe avere i seguenti requisiti: Alta probabilità di realizzazione a livello operativo per risorse personali, disponibilità e condizioni positive per l’ambiente e dall’ambiente Rispetto degli obiettivi Creazione di una condizione altamente positiva nel tempo Costo minimo Soddisfazione/ benessere

57 Se si incontrano ostacoli imprevisti:
Ritornare a stadi precedenti e trovare alternative più efficaci Considerare l’ostacolo un nuovo problema e superarlo

58 Interventi Espressivi: rendere i pazienti consapevoli di elementi che si trovano fuori dalla loro coscienza (es: interpretazione) Supportivi: aiutare il cliente a trovare dentro di sé le risposte attraverso la possibilità di affrontare nel qui e ora del presente il problema.

59 Interventi supportivi
Confrontazione: portare l’attenzione su temi che il cliente di solito evita. Chiarificazione: portare chiarezza in temi che appaiono vaghi, confusi o sconnessi, può aiutare il cliente a riconoscere pattern comportamentali. Incoraggiamento a elaborare e validazione empatica: raccogliere informazioni e stimolare il cliente, immergersi nello stato interno del cliente. Aiutano a rendere più solida l’alleanza e a far sentire al cliente di essere compreso.

60 Capacità del counselor
Adattabilità: flessibilità alle problematiche portate dal cliente, al suo stile di vita, al suo modo di affrontare e di risolvere i problemi e le situazioni di crisi Ascolto: prestare attenzione a ciò che il cliente dice, non limitando l’ascolto al paino semantico ma cogliendo e comprendendo ciò che il paziente esprime e ciò che avviene nella relazione stessa.

61 Comunicativo: comunicazione efficace e chiara che evita distorsioni o fraintendimenti nella ricezione da parte del cliente. Direttivo: tendono in generale ad accrescere le difese e a determinare interazioni distorte. Non direttivo: accettazione senza valutazione e interrogazioni,

62 ASPETTI DELLA RELAZIONE
Professioni d’aiuto: non si tratta di fornire prestazioni che sono ascolto, conforto, consigli, etc. Le professioni d’aiuto sono particolari perché implicano un rapporto interpersonale più stretto e coinvolgente, non si possono solo applicare le tecniche. Il rapporto professionale di aiuto ha sempre qualcosa di impegnativo, di precario e di faticoso. Si tratta di un tipo di investimento umano e di partecipazione alle difficoltà del vivere che non troviamo in nessun altro tipo di attività.

63 La persona che si rivolge all’operatore presenta delle caratteristiche proprie della sua personalità. Questi elementi entrano in gioco nel dinamismo relazionale del rapporto di consultazione, in cui l’operatore a sua volta possiede caratteristiche personali che contribuiscono a delineare il complesso scambio.

64 La relazione è il più importante fattore comune delle psicoterapie, l’ottenimento di un esito positivo nelle psicoterapie è dovuto per circa il 30% allo stabilirsi di una buona relazione terapeutica.

65 Una buona relazione permette al cliente :
Avere fiducia nell’operatore e nell’attività Self-disclosure Autenticità Sentirsi ascoltato e compreso Non sentirsi giudicato

66 Relazione nei percorsi di counselling
Necessità del rapido stabilirsi di una buona relazione tra operatore e cliente; Attenzione al livello di profondità e alla qualità della relazione (dipendenza); Gestione della chiusura

67 Relazione Da cosa è costituita la relazione tra operatore e cliente?
Alleanza di lavoro Empatia Relazione reale Transfert Controtransfert

68 Alleanza di lavoro «qualità e forza della collaborazione fra cliente e operatore; include il loro legame affettivo, la fiducia reciproca, il rispetto e la cura. L’alleanza fa riferimento anche ad elementi più cognitivi della terapia quali: consenso, accordo, e impegno attivo rispetto agli obiettivi. Senso di collaborazione in cui ciascuna delle parti è impegnata attivamente secondo il proprio ruolo e le proprie responsabilità»

69 Empatia Capacità di entrare con il pensiero e con il sentimento nella vita interiore di un’altra persona, di vivere l’esperienza che l’altro vive, anche se in grado attenuato. Conoscenza emotiva dei sentimenti dell’altro.

70 Relazione reale La relazione reale esiste dal primo momento di contatto tra paziente e terapeuta, in quanto percezione autentica dell’altro presente in ogni relazione la relazione personale esistente tra due o più persone, il modo e il grado con cui ognuno è autentico con l’altro e percepisce l’altro con modalità che si adattano ad esso

71 Transfert Pattern tipici delle relazioni infantili si ripetono nel presente con il terapeuta. Al terapeuta vengono attribuite caratteristiche proprie di una figura del passato, e sentimenti associati a questa figura vengono vissuti col terapeuta secondo le stesse modalità. Transert co-costruito: i comportamenti del terapeuta contribuiscono a generare la percezione che il paziente ha di lui.

72 Controtransfert L’insieme delle reazioni che il terapeuta ha nei confronti del paziente. Contribuiscono a determinare il controtransfert i sentimenti indotti dal comportamento e dal transfert del paziente, ma anche le relazioni del suo passato che vengono riprodotte nella dinamica col paziente.


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