La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

a cura di Marta Manfredi

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "a cura di Marta Manfredi"— Transcript della presentazione:

1 a cura di Marta Manfredi
L' ORO a cura di Marta Manfredi

2 Moneta d'oro di Settimio Severo 193 d.C.
Introduzione L’oro è un elemento che ha entusiasmato le popolazioni per migliaia di anni. Uno dei tanti motivi è che l’oro è uno dei pochi elementi che si possono trovare in natura in forma metallica. E’ un elemento davvero poco reattivo, non reagisce facilmente con l’ossigeno né con la maggior parte degli elementi e, pertanto, può esistere in natura in condizioni in cui gli altri metalli si combinerebbero con l’ossigeno o con altri metalli per formare minerali. E’ un atomo abbastanza grande perché è collocato molto in basso nella tavola periodica, per cui non forma legami molto forti ed è proprio formando legami forti che i legami diventano reattivi.                                            Moneta d'oro di Settimio Severo 193 d.C.

3 Caratteristiche Chimiche
L’oro è l’elemento chimico di numero atomico 79 e quindi rientra tra i metalli di transizione. Il suo simbolo chimico è Au, dal nome latino Aurum. Nella Tavola Periodica è preceduto dal Platino (Pt) ed è succeduto dal Mercurio (Hg). Gruppo, periodo, blocco: 11, 6, d Peso Atomico: 196,96655 Configurazione elettronica: [Xe]6s14f145d10 e- per livello energetico: 2; 8; 18; 32; 18; 1 N° di ossidazione: +3, +1 Struttura cristallina: cubica L’oro è anche un ottimo conduttore di elettricità, inferiore solo al rame e all’argento. Per queste sue proprietà viene utilizzato anche nell’industria elettronica. Non è attaccato dalla maggior parte degli agenti chimici; si ossida però in soluzioni come l’acqua regia. Inoltre, se viene a contatto con il mercurio, si scioglie formando amalgami. Grazie alle sue particolari caratteristiche l’oro rientra tra i “metalli preziosi” (oro, argento, platino, iridio, rodio e palladio)

4 Aspetto L’oro è un metallo di colore giallo, ma può assumere anche una colorazione diversa a seconda delle sue leghe: con il rame sono rossastre; con il platino sono bianche; con l’alluminio sono violacee; con il ferro sono verdi. E’ il metallo più duttile e malleabile, infatti è molto tenero e, per questo, viene lavorato in lega con altri metalli per conferirgli maggiore resistenza meccanica. Da sempre la sua elevata inerzia chimica ne ha fatto un materiale ideale per il conio di monete e per la produzione di ornamenti e gioielli.

5 Da dove Arriva? L’oro si trova allo stato nativo come metallo in piccole masse tondeggianti (pepite) o in polvere fine sottoforma di pagliuzze, spesso accompagnato da una frazione di argento. Si trova soprattutto in mezzo a formazioni di rocce quarzifere, alluvionali, di cui esistono importanti giacimenti a livello mondiale nel Sud Africa, negli Urali, in Siberia, in California e anche in altri paesi minori; fra questi anche la Sardegna.

6 La Lavorazione L’ oro viene estratto dalla roccia frantumata, polverizzata e sommata con il mercurio. L’amalgama che si forma viene poi trattata con una soluzione di cianuro sodico (un sale di Idrossido di Sodio e dell’Acido Cianidrico) che discioglie l’oro; dalla soluzione, l’oro viene fatto precipitare in forma insolubile e viene poi raffinato e fuso. Poi, sottoforma di lingotto, l’oro parte per la lavorazione nelle fabbriche e dagli artigiani orafi. Da lì, macchine meccaniche particolari ne fanno fili o lastre. Questo processo si chiama laminazione: il metallo rovente passa attraverso cilindri d’acciaio che lo rendono sempre più sottile. Le operazioni minerarie e metallurgiche sono molto dure per i lavoratori. Mercurio e cianuro sodico sono sostanze molto tossiche e in molti paesi si sono avuti gravi fenomeni di contaminazione d’interi fiumi a causa delle scorie dell’estrazione dell’oro.

7 Il Carato Il termine carato è usato in oreficeria e metallurgia con un duplice significato; quale di unità di misura del peso dei metalli preziosi, pari a 0,2 grammi, oppure indica la concentrazione dell’oro in una lega espressa in 24/24. Si dice che l’oro puro ha un “titolo” di 24 carati e si indica con la sigla 24kt. Per quanto riguarda il peso, espresso in grammi, è utile la seguente proporzione: 24 carati (24 kt) corrispondono a 999 grammi di oro su 1000 grammi di leghe complessive. Si indica con 18 carati una lega che contiene 18 ventiquattresimi di oro, cioè ha un “titolo” di 750 millesimi.

8 La Produzione La produzione mondiale di oro da miniere si aggira intorno a 2500 tonnellate l’anno: i principali produttori sono la Cina, seguita dagli USA e Australia e poi dalla Russia e Sud Africa. Una crescente quantità d’oro è ottenuta per riciclo: le saldature d’oro dei circuisti stampati dei calcolatori elettronici, dei televisori, dei telefoni, ecc., buttati via dopo l’uso, diventeranno sempre più le nuove “miniere” da cui recuperare questo metallo. Da secoli il nostro Paese è al primo posto nella produzione degli oggetti preziosi ottenuti dall’oro, in Italia si ricostruiscono tutte le tecniche antiche e moderne della trasformazione di questo tesoro giallo in collane, bracciali, anelli e fantasie d’arte che esportiamo in tutto il pianeta. L’Italia è la prima nella produzione di artigianato orafo, con l’India, la Turchia, gli Stati Uniti, il Giappone ed altri stati.

9 Il Commercio: la quotazione
Come è determinato il prezzo dell’oro? L'oro non è più quotato in Borsa dal Le quotazioni dell'oro è determinato dalla London Bullion Market Association (LBMA), il centro londinese di riferimento sul mercato dell'oro e dell'argento. L'oncia d'oro viene quotata in dollaro due volte al giorno da un processo chiamato "fixing" (alle GMT poi alle GMT). Il fixing è una procedura di quotazione quotidiana che definisce il prezzo dei metalli preziosi a partire dal confronto tra domanda ed offerta in maniera che il massimo dell’offerta e della domanda sia bilanciata in tal corso. All’apertura ci sono dei compratori e dei venditori: se il numero dei lingotti venduti e comprati non trova equilibrio il corso viene modificato fino a trovare tale equilibrio. Così, l’oro è un mercato globale ma centralizzato: il corso ottenuto dal fixing è una misura chiara tra il numero della domanda ed il numero dell’offerta.

10 La Storia Troviamo monili d’oro già 3000 anni prima di Cristo. Molte civiltà ci hanno lasciato bellissimi gioielli e manufatti in oro, come gli egizi, i romani, gli assiri, gli atzechi ecc. Praticamente tutte le civiltà progredite che sapevano fondare i metalli lo hanno usato. Ma è alla fine del ‘700 che lo si usa per fini commerciali. Nei tempi antichi, gli alchimisti cercavano di trasformare metalli non preziosi (come il piombo) per diventare ricchi o, ancora meglio, per vendere il processo ai re in modo che essi potessero creare l’oro. La gioielleria industriale nasce in Francia nel 1782 dove viene costruita la prima macchina industriale per la produzione della catena a “coda di volpe”. Negli ultimi anni si è scoperto che l’oro può essere usato come catalizzatore per diversi tipi di reazioni, alcune molto semplici come il monossido di carbonio (CO) che reagisce con l’ossigeno per formare CO2. Questa è una reazione molto difficile da catalizzare, ma l’oro lo catalizza molto bene.

11 “Sono i piedi d'argilla che valorizzano l'oro della statua.”
Fine “Sono i piedi d'argilla che valorizzano l'oro della statua.” (Oscar Wilde)


Scaricare ppt "a cura di Marta Manfredi"

Presentazioni simili


Annunci Google