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La storia siamo noi… SOPRAVVIVERE ALLA SEPSI

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Presentazione sul tema: "La storia siamo noi… SOPRAVVIVERE ALLA SEPSI"— Transcript della presentazione:

1 La storia siamo noi… SOPRAVVIVERE ALLA SEPSI
NEL POLICLINICO DI MODENA: 3 ANNI DOPO Motivazioni, storia ed attività Dott. M. Marietta - Ematologia La storia siamo noi…

2 Andreotti assolto dalla Cassazione
Rinvio a giudizio per Callisto Tanzi Crisi di governo Sandra Lonardo Mastella eletta Presidente del Consiglio Regionale della Campania Alitalia: chiuso con 812 min di perdita il bilancio 2004, via libera dell’UE al piano di rilancio da 1,2 mld Pil -0.2% annuo, è recessione Petrolio a 66 $ il barile, il doppio del 2003!!

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5 Fase 1: Dichiarazione di Barcellona
Fase 2: Linee guida EBM Fase 3: Implementazione e formazione

6 SSC: III Fase

7 JAMA. 1999;282:

8 Clinical Inertia: Tales from the Past
National Registry MI 2 84,663 MI patients eligible for reperfusion 24% got NO form of reperfusion 10 years after therapy shown to save lives 1 of 4 not treated 10,000 lives lost/year Estimated 100,000 lives lost due to failure to treat Background—There is clear evidence that reperfusion therapy improves survival in selected patients with an acute myocardial infarction. However, several studies have suggested that many patients with an acute myocardial infarction do not receive this therapy. Whether this underutilization occurs in patients appropriate for such therapy remains unclear. Methods and Results—We examined the use of reperfusion therapy in patients with an acute myocardial infarction hospitalized at 1470 hospitals participating in the National Registry of Myocardial Infarction 2. We identified patients who were eligible for reperfusion therapy as defined by diagnostic changes on the initial 12-lead ECG, presentation to the hospital within 6 hours from symptom onset, and no contraindications to thrombolytic therapy. Twenty-four percent of these eligible patients did not receive any form of reperfusion therapy (7.5% of all patients). When multivariate analyses were used, left bundle-branch block (odds ratio [OR]=0.22; 95% CI=0.20 to 0.24), lack of chest pain at presentation (OR=0.22; 95% CI=0.21 to 0.24), age >75 years (OR=0.40, 95% CI=0.36 to 0.43), female sex (OR=0.88, 95% CI=0.83 to 0.92), and various preexisting cardiovascular conditions were independent predictors that the patient would not receive reperfusion therapy. Conclusions—Reperfusion therapy may be underutilized in the United States. Increased use of reperfusion therapy could potentially reduce the unnecessarily high mortality rates observed in women, the elderly, and other patient groups with the highest risk of death from an acute myocardial infarction. Barron, HV. Circulation. 1998;97: Reperfusion therapy improves survival in selected patients with an acute myocardial infarction. However, several studies have suggested that many patients with an acute myocardial infarction do not receive this therapy.

9 The eight “A” of the evidence pipeline
Awareness Acceptance Applicable Available Able Acted on Agreed to Adhered to Survey of physician’s use of vaccine guidelines (pertussis) 90% aware 67% agree 46% adopt 35% adhere

10 SSC: III Fase

11 Lotta alla Sepsi in Emilia Romagna
IN-HOSPITAL PROGRAM 2004 REGIONAL PROGRAM 2005 L A S E R Lotta alla Sepsi in Emilia Romagna

12 OBIETTIVO PRIMARIO: migliorare la prognosi dei pazienti con sepsi grave nel Policlinico di Modena
OBIETTIVI SECONDARI: ottimizzare il trattamento della sepsi e l’utilizzo di nuovi farmaci ad alto costo ridurre i tempi di degenza (e quindi la spesa sanitaria) per il paziente con sepsi sviluppo e attivazione di eventuali progetti di ricerca.

13 Setting an action plan using S.M.A.R.T. targets
Specific Well defined Clear to anyone that has a basic knowledge of the project Measurable Know if the goal is obtainable and how far away completion is Know when it has been achieved

14 Agreed upon Agreement with all the stakeholders what the goals should be Realistic Within the availability of resources, knowledge and time Time based Enough time to achieve the goal, but not too much time, which can affect project performance

15 Plan-Do-Study-Act (PDSA) cycles
The New Economics for Industry, Government, Education (2nd edition) Deming WE, Cambridge, Massachusetts, USA: The MIT Press; 2000

16 Plan-Do-Study-Act (PDSA) cycles

17 PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Attività da fare Responsabile Data termine Individuazione gruppo progetto P. Marchegiano Ottobre 2004 Individuazione gruppo di lavoro Dicembre 2004 Analisi del problema e individuazione fasi e strumenti M. Girardis Corsi di formazione base ed avanzato Dicembre 2005 Rilevazioni dati sepsi stato attuale L. Donno Definizione linee guida, percorsi e protocolli di diagnosi e terapia Giugno 2005 Diffusione linee guida, percorsi e protocolli di diagnosi e terapia Rilevazione dati sepsi stato post-intervento L. Rinaldi Dicembre 2006

18 CREAZIONE DI UN GRUPPO DI PROGETTO
Dott. M.Codeluppi Malattie Infettive Prof. M.Girardis Anestesia/Rianimazione 1 Dott. P.Marchegiano Direzione Sanitaria Dott. M. Marietta Ematologia Dott. L. Rinaldi Anestesia/Rianimazione 1 Dott. Claudia Venturelli Serv. Microbiologia Dott. Lara Donno Anestesia/Rianimazione 1

19 CREAZIONE DI UN GRUPPO DI LAVORO
Dott. F. Baraghini Ufficio Assicurazione Qualità CS M. Barbieri Ufficio Igiene Ospedaliera Dott. D. Bonucchi Nefrologia Dott. A. Borghi Medicina2 Dott. S. Cattani Neonatologia Dott. M. Cellini Pediatria Dott. A. Donelli Ematologia IP O. Fratti Anestesia /Rianimazione 1 Dott. N. Guaraldi Pediatria IP E. Lo Fiego Pediatria Dott. M. Moretti Pneumologia Dott. S. Morselli Pronto Soccorso e Med Urgenza Dott. B. Petocchi Farmacia IP N. Russo Malattie infettive Prof.G. Tazzioli Chirurgia1

20 PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Attività da fare Responsabile Data termine Individuazione gruppo progetto P. Marchegiano Ottobre 2004 Individuazione gruppo di lavoro Dicembre 2004 Analisi del problema e individuazione fasi e strumenti M. Girardis Corsi di formazione base ed avanzato Dicembre 2005 Rilevazioni dati sepsi stato attuale L. Donno Definizione linee guida, percorsi e protocolli di diagnosi e terapia Giugno 2005 Diffusione linee guida, percorsi e protocolli di diagnosi e terapia Rilevazione dati sepsi stato post-intervento L. Rinaldi Dicembre 2006

21 CORSO BASE OFFERTA FORMATIVA
Si propone di diffondere concetti generali relativi al problema sepsi e ad elementi di base per una gestione corretta e tempestiva di questi pazienti Rivolto a tutte le professioni sanitarie: medici clinici, infermieri, microbiologi, farmacisti e tecnici. Propedeutico al corso avanzato Articolato in quattro lezioni frontali svolte da relatori interni all’Azienda

22 CORSO AVANZATO OFFERTA FORMATIVA
Si propone di approfondire le problematiche legate alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento dei pazienti con sepsi severa e shock settico Lezioni frontali e scenari clinici e applicativi Possono partecipare a questo corso solo le persone che hanno già seguito il corso base Max 30 pax Preferibile che il medico di un reparto si iscriva insieme ad un infermiere della stessa U.O.

23 Corso Avanzato (max. 30 pers)
FORMAZIONE CORSO BASE (max. 50 pers) 2 edizioni 2004 4 edizioni 2005 3 edizioni 2006 2 edizioni 2007 Corso Avanzato (max. 30 pers) 3 edizioni 2005 2 edizioni 2006

24 Medici IP Medici in formazione 60 Altre categorie Totale

25 CORSO Base Avanzato M IP M Reparto TIPO/Rianimazione/Anestesia 16 23
TIPO/Rianimazione/Anestesia 16 23 12 28 39 Malattie infettive 4 17 3 9 7 26 Chirurgia (I-II-III-Urgenza) 14 2 18 Urologia 1 Chi Vascolare Ginecologia-ostetricia 6 22 ORL-oculistica-odonto-maxillo 21 Ortopedia-riabilitazione 8 Chirurgia mano Neurologia/NCH NBT-poliambulatori chirurgici  nv 15 nv Medicina (I-II-III-gastro-geriatria) COM-Ematologia 25 30 40 Nefrologia-dialisi 5 19 Pneumologia 10 Cardiologia Pediatria-neonatalogia PS-Medicina d'urgenza 13 Medicina trasfusionale Microbiologia Farmacia Altro (laureati, tecnici, etc) Esterni

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27 PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Attività da fare Responsabile Data termine Individuazione gruppo progetto P. Marchegiano Ottobre 2004 Individuazione gruppo di lavoro Dicembre 2004 Analisi del problema e individuazione fasi e strumenti M. Girardis Corsi di formazione base ed avanzato Dicembre 2005 Rilevazioni dati sepsi stato attuale L. Donno Definizione linee guida, percorsi e protocolli di diagnosi e terapia Giugno 2005 Diffusione linee guida, percorsi e protocolli di diagnosi e terapia Rilevazione dati sepsi stato post-intervento L. Rinaldi Dicembre 2006

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30 Che ci faccio io qui? Bruce Chatwin 32 32

31 Sensibilizzare la Comunità
Ridurre la Mortalità per Sepsi Grave (del 25% in 5 anni – [2009]) Migliorare le cure (terapia standard, gestione e organizzazione) PATROCINIO: SCCM (“Society of Critical Care Medicine”), ESICM (“European Society of Intensive Care Medicine”), ISF (“International Sepsis Forum”).

32 Fase 1: Dichiarazione di Barcellona
Fase 2: Linee guida EBM Fase 3: Implementazione e formazione

33 Barcelona Declaration
Barcelona, Spain, 2nd October 2002 E’ una dichiarazione di intenti: fu stabilito che era arrivato il momento di dare la giusta rilevanza al problema sepsi. Problema fino ad allora sottovalutato nella sua enorme gravità e rilevanza e misconosciuto per quanto riguardava la diagnosi e perfino nelle definizioni.

34 the five-point action plan
Barcelona Declaration: the five-point action plan Facilitare la diagnosi precoce ed accurata mediante l’utilizzo di definizioni il più possibili semplici e chiare. Migliorare la precocità e l’accuratezza del trattamento dei vari interventi mediante applicazione di protocolli clinici. Identificare delle linee guida nel trattamento della sepsi universalmente applicabili in tutti i paesi del mondo. Fornire supporti di leadership, educazionali e di formazione per ciò che riguarda la gestione del paziente con sepsi. Assicurare la continuità di un trattamento adeguato anche nel periodo successivo al ricovero in Terapia Intensiva.

35 Fase 1: Dichiarazione di Barcellona
Fase 2: Linee guida EBM Fase 3: Implementazione e formazione

36 SSC Guidelines for Management of Severe Sepsis/ Septic Shock
Marzo 2004 SSC Guidelines for Management of Severe Sepsis/ Septic Shock Dellinger, et al. SCCM/ESICM. Crit Care Med 2004;32: Intensive Care Med 2004;30:


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