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LA RELATIVITÀ RISTRETTA

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Presentazione sul tema: "LA RELATIVITÀ RISTRETTA"— Transcript della presentazione:

1 LA RELATIVITÀ RISTRETTA
V° Edizione del Concorso Scienza PerTutti Edizione speciale WYP 2005 Anno mondiale della Fisica LA RELATIVITÀ RISTRETTA di Albert Einstein Padova: Luglio 2005 Relatore: ing. Danilo Calaon

2 SOMMARIO LA FISICA ANTICA E LA FISICA MODERNA;
LO SVILUPPO DELLA FISICA MODERNA, I SISTEMI DI RIFERIMENTO ; LE ONDE ELETTROMAGNETICHE LA VELOCITÀ DELLA LUCE I LIMITI DELLA FISICA CLASSICA LA TEORIA DELLA RELATIVITÀ; LE TRASFORMAZIONI DI LORENTZ LE CONSEGUENZE DELLA TEORIA DELLA RELATIVITÀ. CONCLUSIONE

3 … l’uomo studia i fenomeni con strumentazione sempre più potente.
FISICA ANTICA E FISICA MODERNA Nell’antichità l’uomo pensava che ogni cosa nel mondo fosse un composto dei quattro elementi: NELL’ANTICHITÀ Aristotele Eraclito … l’uomo studia i fenomeni con gli strumenti forniti da madre natura: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. …. ,“buon senso” NEL XIX SECOLO …. L'uomo è giunto a capire che la materia è in realtà un agglomerato di ~100 elementi fondamentali, che costituiscono tutto il mondo della natura. ~100 elementi … l’uomo studia i fenomeni con strumentazione sempre più potente.

4 LA FISICA ANTICA, CLASSICA E MODERNA
AVANTI CRISTO DOPO CRISTO FISICA MODERNA 1900 Planck Einstein Compton Rutherford De Broglie 1930 FISICA CLASSICA AVANTI CRISTO DOPO CRISTO FISICA ANTICA

5 LA FISICA MODERNA La fisica classica studia fenomeni su scala umana. La fisica moderna studia anche l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande.

6 LO SVILUPPO DELLA FISICA MODERNA
L’atomo: all’inizio del 1900 L’atomo di Thompson:1905 L’atomo quantistico:1927 L’atomo di Rutherford e Bohr :1912 Il nucleo oggi “MODELLO STANDARD” La struttura del nucleo: 1930

7 Ma che cosa è la relatività?
Albert Einstein Albert Einstein, nel 1905, ha pubblicato tre articoli rivoluzionari, e precisamente: Ha spiegato l'effetto fotoelettrico Ha dimostrato l'esistenza degli atomi Ha introdotto la teoria della Relativita Ma che cosa è la relatività?

8 (in moto con Velocita=V= cost.)
PREMESSA : SISTEMI DI RIFERIMENTO A che servono? Osservatore 2 (in moto con Velocita=V= cost.) My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk. Servono a descrivere il moto da due diversi punti di vista: Uno con l’osservatore fermo e l’atro in moto. Osservatore 1 (fermo)

9 SISTEMI DI RIFERIMENTO
Osservatore 2 (in movimento) Osservatore 1 (fermo) My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk.

10 SISTEMI DI RIFERIMENTO
A quale velocità si muove la sfera? V2= 2 km/s Osservatore 2 (In movimento) Vtras= 3 km/s Vrel = 2 km/s V1= 5 km/s * My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk. Osservatore 1 (fermo) * V1= Vrel+Vtras= 2+3 = 5 km/s

11 SISTEMI DI RIFERIMENTO
A quale velocità si muove la sfera? V2= 10 km/s Osservatore 2 (In movimento) Vtras= 20 km/s Vrel = 10 km/s V1= 30 km/s * My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk. Osservatore 1 (fermo) * V1= Vrel+Vtras= 10+20=30 km/s

12 SISTEMI DI RIFERIMENTO
La relatività newtoniana e le trasformazioni galileiane comportano: My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk.

13 SISTEMI DI RIFERIMENTO
Trasc. trascin trasc My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk.

14 Nei sistemi di riferimento non inerziali…il peso varia.
Osservatore 3 (fermo) Osservatore 2 in moto acc. = - a Osservatore 1 in moto acc. = +a My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk.

15 LE ONDE ELETTROMAGNETICHE
Nel 1864 lo scienziato inglese James Clerk Maxwell scopre: 1) Le leggi che governano l’elettricità e il magnetismo 2) L’esistenza delle onde elettromagnetiche es: un elettrone che oscilla nello spazio genera un campo elettromagnetico che si propaga sotto forma di onda. 3) La velocità di propagazione delle onde è pari a circa km/sec

16 LA VELOCITÀ DELLA LUCE Maxwell vide che la velocità delle onde elettromagnetiche era identica a quella della luce. Da questo fatto ne dedusse che la stessa luce era un onda elettromagnetica che viaggia alla velocità C= km/sec.

17 Frequenza (v) = cicli/sec= Hz
LA RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA La luce è un’onda elettromagnetica, a cui è associata una lunghezza d’onda (distanza fra due picchi consecutivi) , un’ampiezza (altezza dei picchi) e una frequenza (v) lunghezza d’onda (λ) Ampiezza (A) Frequenza (v) = cicli/sec= Hz = c / ν E = h ν La luce trasporta un’ energia che aumenta al diminuire della sua lunghezza d’onda ().

18 RELAZIONE FRA ENERGIA E FREQUENZA
E = h x v dove :            E, è l'energia dell’onda (joule)            v , la frequenza (cicli/s ovvero Hz)                h, e' la costante di Plank (j s)                (h = 6, joule sec) E = c / ν E = h ν

19 LA LUCE è un’onda elettromagnetica
E = h ν La luce visibile è solo un tipo di radiazione elettromagnetica emessa dai corpi. Ogni tipo di radiazione elettromagnetica viaggia alla velocità della luce: V= km/sec

20 NATURA DUALISTICA DELLA LUCE (Onda/Particella)
Alcuni fenomeni si possono spiegare solo assumendo che la luce sia costituita da un’onda e altri da una particella. Onda o Particella appaino come aspetti differenti della stessa cosa. L'equazione di Planck (onda) E = h v L'equazione di Einstein ( particella) E = m c2

21 NATURA DUALISTICA DELLA LUCE (Onda/Particella)
Onda o Particella appaino come aspetti differenti della stessa cosa. Particella Possiede massa Localizzata in un punto (dimensioni finite) Caratterizzata da: Energia, ?; Onda Priva di massa Diffusa nello spazio (dimensioni mal definite) Energia,ampiezza A, Lungh.d’onda , Frequenza v Similitudine: trasporto di energia tra due punti….. Anche se le particelle lo possono fare con velocità diverse a seconda della loro massa-energia.

22 Scambio di energia in modo continuo Scambio di energia per quanti
ENERGIA DI UN’ONDA Scambio di energia in modo continuo Scambio di energia per quanti Quanto dove: v= Frequenza(n° cicli/ sec) ; h = cost. di Plank ; C = velocità della luce E = Energia ; m = massa ; v= Velocità del corpo ; P= Quantità di moto E = mc2 = h n v = mc2/h l = c / n l = h / mc Per un qualsiasi corpo in movimento: l = h/(mv) = h/p

23 LA VELOCITÀ DELLA LUCE

24 IL PROBLEMA DELL’ETERE
Tutti i movimenti ondulatori si propagano in qualche elemento: le onde del mare si propagavano attraverso l'acqua, le onde sonore attraverso l'aria… ecc. Convinto che le onde non potessero propagarsi nel vuoto, si vide bene di teorizzare l'esistenza di una sostanza che permettesse di trasportare le onde elettromagnetiche: questo elemento fu chiamato “etere luminifero” .....ma che cosa è l’etere ?

25 VELOCITÀ DELLA LUCE = Cost.
Per 40 anni si è cercato di rilevare l’esistenza dell’etere…. Michelson-Morely , nel 1887, dopo molti esperimenti, riuscirono a dimostrare: l’etere non modifica la velocità della luce …. l’etere non esiste …. - la luce viaggia sempre alla stessa velocità !!! C= km/s

26 VELOCITÀ DELLA LUCE = Cost.
Per l’Osservatore sul treno V= km/s Per l’Osservatore sul treno V= km/s A quale velocità si muove la luce della torcia ? My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk. LA VELOCITÀ DELLA LUCE HA LO STESSO VALORE C= km/s IN TUTTI I SISTEMI DI RIFERIMENTO !!! Per l’Osservatore fermo V= km/s

27 VELOCITÀ DELLA LUCE = Cost.
A quale velocità si muove la luce del Laser? km/s km/s ** My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk. Osservatore 2 (In movimento) V= km/s LA VELOCITÀ DELLA LUCE HA LO STESSO VALORE C= km/s IN TUTTI I SISTEMI DI RIFERIMENTO !!! Osservatore 1 (fermo) ** Non a km/s !!

28 V LUCE= cost , CHE FARE ? Si aprono varie possibilità:
La teoria dell’elettromagnetismo è sbagliata; 2) Per l’elettromagnetismo non vale un principio di relatività; 3) La meccanica e l’elettromagnetismo hanno principi di relatività diversi; 4) La meccanica newtoniana è sbagliata.

29 LA VELOCITÀ DELLA LUCE Per spiegare questo risultato, nel 1905 Einstein propose la Teoria della Relatività basata su due postulati: le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi inerziali. la velocità della luce nel vuoto ha lo stesso valore c in tutte le direzioni e in tutti i sistemi di riferimento inerziali. (C= km/s è una costante universale)

30 FISICA CLASSICA – FISICA MODERNA che cosa cambia?
Per spiegare questo risultato, nel 1905 Einstein propose la Teoria della Relatività basata su due postulati: le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi inerziali. la velocità della luce nel vuoto ha lo stesso valore c in tutte le direzioni e in tutti i sistemi di riferimento inerziali. (C= km/s è una costante universale) FISICA CLASSICA: (durata evento) t1=t2 Osser. fermo Vpalla= Vrelativa + Vtreno Vluce= km/s , per tutti gli osservatori FISICA MODERNA: (durata evento) t1<t2 t1= TEMPO rilevato dall’osservatore sul treno. t2= TEMPO rilevato dall’osservatore fermo.

31 LA TEORIA DELLA RELATIVITÀ I
La teoria di Einstein è basata su due postulati fondamentali: Le leggi della fisica classica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali; Principio di relatività. La luce si propaga nel vuoto a una velocità "c" che è indipendente dal moto della sorgente; La velocità della luce è una costante UNIVERSALE. Nel vuoto, c = m/s My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk. NB:Nei Sistemi di Riferimento Inerziali V= cost

32 CONSEGUENZE DELLA TEORIA DELLA RELATIVITÀ
Le principali conseguenze della relatività sono: La durata di un intervallo temporale vista da un sistema di riferimento in moto è diversa (non esiste il “tempo universale”, dilatazione della scala dei tempi); La lunghezza di un oggetto vista da un sistema di riferimento in moto è diversa da quella rilevata da fermo,(contrazione delle lunghezze). La massa non si conserva, ma varia con la velocità. La massa è una forma dell’energia; E= m c2 Einstein (1905 circa) elaborò dapprima la teoria della relatività ristretta o speciale, cioè relativa ai sistemi di riferimento inerziali. Dopo elaboro la teoria della relatività generale.

33 LA “RIVOLUZIONE” DI EINSTEIN
Come decidere se due eventi sono simultanei? Sono simultanei se la luce da essi emessa raggiunge nello stesso istante un punto equidistante dai due eventi. fulmini colpiscono estremi treno e lasciano bruciature sia su treno che sulla terra. Osservatore fermo in punto medio sulla terra (A) vede i due lampi simultanei. Per A l’osservatore sul treno (B) viene raggiunto prima dal lampo dalla testa e poi da quello dalla coda, che è proprio ciò che B rileva. Per B il lampo dalla testa arriva prima e quindi poiché è nel punto di mezzo del treno deve concludere che i due eventi non sono simultanei. un osservatore percepisce in anticipo (rispetto ad un altro osservatore immobile rispetto all’evento) un evento verso cui si dirige ed in ritardo uno verso cui si allontana Per l’osservatore fermo sono simultanei, per quello sul treno No. Chi ha ragione ? Entrambi, la simultaneità è relativa!

34 La simultaneità è relativa!
LA “RIVOLUZIONE” DI EINSTEIN La simultaneità è relativa! fulmini colpiscono estremi treno e lasciano bruciature sia su treno che sulla terra. Osservatore fermo in punto medio sulla terra (A) vede i due lampi simultanei. Per A l’osservatore sul treno (B) viene raggiunto prima dal lampo dalla testa e poi da quello dalla coda, che è proprio ciò che B rileva. Per B il lampo dalla testa arriva prima e quindi poiché è nel punto di mezzo del treno deve concludere che i due eventi non sono simultanei. un osservatore percepisce in anticipo (rispetto ad un altro osservatore immobile rispetto all’evento) un evento verso cui si dirige ed in ritardo uno verso cui si allontana

35 DILATAZIONE DEL TEMPO Un impulso luminoso è emesso da un dispositivo sul pavimento del treno. L'impulso luminoso rimbalza dallo specchio sul soffitto ed è riflesso su un rivelatore sul pavimento. Il tempo t’, dall’emissione alla rilevazione del segnale, è rilevato dall'osservatore sul treno. Osservatore sul treno t’= 1 sec My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk.

36 DILATAZIONE DEL TEMPO Il treno si muove a velocità costante.
ENTRA IN GIOCO IL TEMPO !!! DILATAZIONE DEL TEMPO Il treno si muove a velocità costante. Due osservatori, uno sul treno in moto e l’atro fermo a terra, rilevano i tempi t’ e t , dall’emissione alla rilevazione del segnale. Osservatore fermo t = 1,2 sec Osservatore in moto t’= 1 sec My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk.

37 DIMOSTRAZIONE t’ t

38 DILATAZIONE DEL TEMPO PARADOSSO DEI GEMELLI
Orologio dell’osservatore a terra sull’astronave

39 DILATAZIONE DEL TEMPO Orologio dell’osservatore a terra sull’astronave L’orologio della stazione Russa MIR, che viaggiava alla Velocità di 7,7 km/s , in un anno ha ritardato di 0,01sec ….. valore molto piccolo perché il rapporto v/c era piccolo. (V/c = 2,566 E-5) Con v/c=0,991 avremmo avuto: - Orologio a terra =365 di (1di = 1 giorno) - Orologio nella MIR = 48 di (ritardo= 317 di)

40 DILATAZIONE DEL TEMPO Con v→ 0 abbiamo t → t’ Con v→ c abbiamo t’→ 0
Orologio dell’osservatore a terra ( t ) sull’astronave ( t’)

41 DILATAZIONE DEL TEMPO t t’ Con v→ 0 abbiamo t → t’
Orologio dell’osservatore a terra sull’astronave DILATAZIONE DEL TEMPO Con v→ abbiamo t → t’ Con v→ c abbiamo t’→ 0 t t’

42 CONTRAZIONE DELLE LUNGHEZZE

43 CONTRAZIONE DELLE LUNGHEZZE

44 CONTRAZIONE DELLE LUNGHEZZE
Un oggetto in moto si contrae lungo la direzione del moto rispetto ad uno identico a riposo …… v = 0,1 c v = 0,865 c v = 0,99 c v = 0,999 c

45 LA CONTRAZIONE DELLE LUNGHEZZE
Come misuro la lunghezza di una asta se questa è in movimento? Devo simultaneamente determinare la posizione del punto iniziale e del punto finale dell’asta Una lunghezza è relativa! La simultaneità è relativa Diminuzione, nel senso della direzione di moto, della lunghezza di un oggetto in movimento, misurato da un osservatore che determina la distanza tra le estremità dell’oggetto allo stesso istante

46 LE TRASFORMAZIONI DI LORENTZ

47 MASSA RELATIVISTICA

48 RAPPORTO = m/m’

49 DINAMICA RELATIVISTICA

50 DINAMICA RELATIVISTICA

51 ENERGIA RELATIVISTICA

52 …moto alle alte velocità.
I LIMITI DELLA FISICA CLASSICA …moto alle alte velocità. Massa=1 kg V=(2E/m)0.5 My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk. E= ½ *m*v2 ovvero v= (2E/m)0,5

53 Il problema del moto alle alte velocità ….
I LIMITI DELLA FISICA CLASSICA Il problema del moto alle alte velocità …. My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk.

54 I LIMITI DELLA FISICA CLASSICA
Il problema del moto alle alte velocità …. La massa varia con la velocità Fisica classica : Massa = cost. Fisica moderna : Massa = γ m’ V=0,999C dove : = 1/(1-v2/c2)1/2 m’= massa a riposo Rapporto masse= m/m’ My talk consist: In an introduction. In a description of the radiation tolerant FPIX chip developed at Fermilab. In a briefly review of radiation effect in CMOS devices with more detailed regarding radiation induced SEE’s. In a look to the experimental setup of 200MeV proton irradiation tests with chip prototypes. In a discussion of the results on … On the impact on the BTeV pixel vertex detector. The conclusions and what next will close the talk. E=mc2 Rapporto Velocità=v/c

55 …..La materia è una forma dell’energia.
EQUIVALENZA TRA MASSA ED ENERGIA …..La materia è una forma dell’energia. Sapendo che, Ek = ET – mc con velocità = 0 ed Ek= 0 si ottiene: ET = mc2 , l’energia totale relativistica. … la più famosa formula della Fisica moderna!!! ( ) E = m x c2 dove :            E, è l'energia prodotta (joule)            m, la massa trasformata in energia (kg)                c, e' la velocità della  luce (m/sec)                (c = m/sec) E(1kg) = jaule= TEP

56 FISICA CLASSICA FISICA MODERNA … cos’è in conflitto e che cosa cambia?
Newton dice: Gli intervalli di tempo e dello spazio sono assoluti ed indipendenti dal movimento dell'osservatore ….. La velocità della luce è relativa. Einstein dice: La velocità della luce è assoluta ed indipendente dal movimento dell'osservatore ….. Gli intervalli di tempo e dello spazio sono relativi.

57 Questa è la Teoria della relatività!
Newton dice: (1°teoria) Gli intervalli di tempo e dello spazio sono assoluti ed indipendenti dal movimento dell'osservatore ….. La velocità della luce è relativa. Einstein dice: (2°Teoria) La velocità della luce è assoluta ed indipendente dal movimento dell'osservatore ….. Gli intervalli di tempo e dello spazio sono relativi.

58 ESEMPIO Si parte per un pianeta che dista 8 anni luce dalla terra. La velocità dell’astronave è di 0,8c , calcolare : t , t’, L’.

59 CONCLUSIONE SRI SRI’ Galileo - Newton : Stesse leggi della MECCANICA
in ogni SRI (Sistema Riferimento Inerziale) Relatività di Einstein (1905): Stesse leggi della FISICA in ogni SRI Trasformazioni di Galileo: Tempo assoluto Composizione lineare delle velocità Trasformazioni di Lorentz: Tempo relativo (Entra in gioco il Tempo) c = velocità ass. ~ km/s PROBLEMI: Sperimentalmente “c= cost” Massa = cost V2 = 2E/m, V = tutti i valori !!! Moto alle alte velocità. CONSEGUENZE: Non-conservazione della massa Dilatazione dei tempi Contrazione delle lunghezze ……….

60 Newton e Einstein Newton: gravità è una forza
La Terra si muove su orbita curva intorno al Sole perché la gravità solare la costringe ad allontanarsi dal suo cammino rettilineo naturale Einstein: gravità è curvatura La massa del Sole distorce la geometria dello spazio vicino alla Terra e questa si muove liberamente lungo un cammino il più possibile rettilineo ( ellisse ) in questo ambiente deformato.

61 CONTRAZIONE DELLE LUNGHEZZE
Newton e Einstein Newton: gravità è una forza La Terra si muove su orbita curva intorno al Sole perché la gravità solare la costringe ad allontanarsi dal suo cammino rettilineo naturale Einstein: gravità è curvatura CONTRAZIONE DELLE LUNGHEZZE + DILATAZIONE DEI TEMPI = SPAZIO-TEMPO SONO ELASTICI TESSUTO IN GOMMA

62 CONTRAZIONE DELLE LUNGHEZZE
CAMPI GRAVITAZIONALI Einstein CONTRAZIONE DELLE LUNGHEZZE + DILATAZIONE DEI TEMPI = SPAZIO-TEMPO SONO ELASTICI TESSUTO IN GOMMA

63 CAMPI GRAVITAZIONALI Lo spazio dice alla materia come muoversi ….
Einstein Lo spazio dice alla materia come muoversi …. ….. la materia dice allo spazio come piegarsi.

64 Tutto chiaro fin qui? FINE DELLA PRESENTAZIONE
Relatore: ing. Danilo Calaon


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