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Metodologia della ricerca EPG PSICOMETRIA II

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Presentazione sul tema: "Metodologia della ricerca EPG PSICOMETRIA II"— Transcript della presentazione:

1 Metodologia della ricerca EPG PSICOMETRIA II
Università “G.d’Annunzio” di Chieti-Pescara Dott.ssa Sergi Maria Rita

2 Obiettivi formativi Il presente modulo si propone l’obiettivo di introdurre lo studente alla metodologia utilizzata nella ricerca in Psicologia. Programma del corso Programma del corso: 1) come sviluppare una domanda di ricerca 2) ricerca non sperimentale 3) i veri esperimenti: disegni sperimentali ad un solo fattore.

3 Organizzazione didattica:
Il presente insegnamento prevede lezioni teoriche. Le frequenza è facoltativa anche se è fortemente consigliata. Modalità d’esame: L’esame consiste in una prova scritta relativa all’intero programma (Psicometria II + EPG per SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE; Psicometria II per SCIENZE PSICOLOGICHE I LIVELLO) con questionario a scelta multipla (PRIMA PARTE) ed esercizi da svolgere (SECONDA PARTE). Il superamento della prima parte è indispensabile per accedere alla valutazione della seconda parte.

4 Testi di riferimento: Frequentanti: dispense sui contenuti del programma distribuite dal docente. Non frequentanti: D.H. MCBURNEY, T.L. WHITE : Metodologia della ricerca in psicologia. Il Mulino, 2008, Euro 27,00. (Capitoli 9 e 10).

5 LA RICERCA SCIENTIFICA
E’ un processo creativo di scoperta, che si sviluppa secondo un itinerario prefissato e secondo procedure prestabilite consolidate all’interno della comunità scientifica (Corbetta, 1999). Ha una impostazione DEDUTTIVA, ovvero dalla TEORIA alla OSSERVAZIONE (dalla letteratura alla definizione di variabili) vs INDUZIONE.

6 2 REGOLE PER LA RICERCA SCIENTIFICA
CONTROLLO = i concetti e le procedure devono essere verificati anche da altri (Merton 1968); CUMULATIVITA’ = la ricerca scientifica è determinata da una accumulazione sistematica di conoscenza (Merton, 1965).

7 Perché è importante la RICERCA SCIENTIFICA? Tre questioni di fondo…
Questione ontologica (ontologia è quella parte della filosofia che studia l’essere in quanto tale): ci si chiede se il mondo dei fatti sociali è reale ed oggettivo; Questione epistemologica (epistemologia è la riflessione sulla conoscenza scientifica): analizza il rapporto tra studioso e realtà studiata; Questione metodologica (metodo è una serie di tecniche) relativa ai “mezzi” per conoscere la realtà sociale.

8 LE CARATTERISTICHE DELLA SCIENZA
EMPIRICA: si fa affidamento all’esperienza; OBIETTIVA: le conoscenze si ottengono tramite osservazioni obiettive (oggettività della scienza); SI AUTOCORREGGE: l’empirismo dà la possibilità di ottenere nuovi dati che contraddicono quelli precedenti; FA PROGRESSI; POSSIBILISTA, perché non si afferma mai di avere la verità assoluta su una questione; PARSIMONIOSA, perché si dovrebbe usare una spiegazione semplice per dar conto di un dato fenomeno.

9 FASI DELLA RICERCA SCIENTIFICA (1) 1) Analisi della TEORIA
Proposizione che definisce la relazione tra CONCETTI e/o COSTRUTTI. CONCETTO ENTITA’ ASTRATTA SEMPLICE, ovvero il CONTENUTO SEMANTICO (significato)dei segni linguistici e delle immagini mentali (es. memoria, ragionamento, fluidità verbale).

10 FASI DELLA RICERCA SCIENTIFICA (2) 1) Analisi della TEORIA
Proposizione che definisce la relazione tra CONCETTI e/o COSTRUTTI. COSTRUTTO INSIEME DI CONCETTI SEMPLI ASTRATTI (es. costrutto di intelligenza è caratterizzato da una serie di concetti, quali memoria, ragionamento, fluidità verbale). I concetti ed i costrutti sono i “MATTONI” DELLA TEORIA, Perché da essi inizia il processo di operitivizzazione in variabili… Quindi la TEORIA può essere definita come “un sistema di leggi”, che definiscono le relazioni tra concetti e /o costrutti (Kaplan, 1964).

11 FASI DELLA RICERCA SCIENTIFICA: IL RUOLO DELLE TEORIE (3)
Le teorie devono essere falsificabili: la teoria è informativa solo quando un risultato falsifica la teoria, quindi, contraddice la teoria stessa (Karl Popper) . RUOLO della teoria Organizzazione delle conoscenze Spiegazione e previsione delle leggi

12 Esempio... Teoria della memoria: LEGGE :
Informazione memoria di lavoro elaborazione memoria a lungo termine LEGGE : Le persone possono ricordare sette unità di informazione che siano presentate per breve tempo. La teoria introduce dei concetti, quali memoria di lavoro e memoria a lungo termine che non sono direttamente osservabili. La teoria è un sistema di leggi,secondo cui, grazie alla ML, possono essere ricordate sette unità di informazione se presentate per breve tempo. La legge, quindi,spiega la relazione tra le variabili (unità informazione e tempo breve), dando vita alla teoria.

13 FASI DELLA RICERCA SCIENTIFICA (4) 2)IPOTESI: se facciamo certe osservazioni in condizioni particolari, ed una data teoria è esatta, allora dovremmo ottenere dei risultati conformi alle osservazioni ed alla teoria (“se…allora…”). Il passaggio dalla TEORIA alle IPOTESI avviene attraverso DEDUZIONE, ovvero dal PROCESSO TEORICO alle OSSERVAZIONI SUL CAMPO.

14 FASI DELLA RICERCA SCIENTIFICA (5)
3)RACCOLTA DATI, attraverso consente la trasformazione di un concetto e/o costrutto in variabili o concetti concreti, cioè entità empiricamente osservabili, attraverso OPERAZIONI OSSERVABILI EMPIRICHE eseguibili da qualsiasi persona: DEFINIZIONE OPERATIVA (es. concetto della volontà di Dio; percezione extrasensoriale ; depressione possono essere concetti scientifici?). L’OPERAZIONISMO afferma, inoltre, che i concetti scientifici devono essere oggettivi allo stesso modo dei dati scientifici (Percy Bridgman). 4)ELABORAZIONE DELLE CONCLUSIONI OPERITIVIZZAZIONE

15 FASI DELLA RICERCA SCIENTIFICA: L’OPERITIVIZZAZIONE delle variabili (5)
1)Individuazione degli INDICATORI SPECIFICI afferenti alle DIMENSIONI del CONCETTO ASTRATTO (es. nel concetto di religiosità rientra la forma specifica della religiosità, come la pratica religiosa); 2)OPERITIVIZZAZIONE degli INDICATORI in VARIABILI (es. operitivizzare la pratica religiosa in quante volte il soggetto va a messa); 3)INDICI, che sintetizzano le VARIABILI (indice globale di religiosità).

16 Attraverso la DEDUZIONE
Quindi... TEORIA Attraverso la DEDUZIONE IPOTESI OPERITIVIZZAZIONE del concetto (entità astratta) a variabile (entità concreta), attraverso la DEFINIZIONE OPERATIVA, ovvero delle regole che permettono di tradurre un concetto in operazioni empiriche osservabili (eseguibili da tutti i soggetti). RACCOLTA DATI CONCLUSIONI

17 Come si sviluppa una DOMANDA DI RICERCA? (1)
Dall’analisi della letteratura alla definizione del problema, presente nel panorama scientifico, da cui si sviluppano le possibili ipotesi. Quindi il problema di ricerca o la domanda di ricerca si analizza dopo la teoria e consente di identificare le soluzioni possibili al problema (IPOTESI).

18 Come si sviluppa una DOMANDA DI RICERCA?(2)
Siamo interessati alla riabilitazione neuro-motoria nella demenza di Alzheimer: se si consulta un libro di medicina e/o psicologia si nota che c’è un intero capitolo dedicato a questo argomento. Sfogliando il capitolo si può notare che è diviso in paragrafi (es. modelli teorici della riabilitazione neuro-motoria nella demenza di Alzheimer). Questi paragrafi sono divisi per sottoparagrafi (es. le aree cerebrali coinvolte nella demenza di Alzheimer). Si potrebbe, quindi, restringere l’attenzione da un argomento vasto (dopo analisi LETTERATURA) a un PROBLEMA PRECISO: lo studio delle aree cerebrali nell’Alzheimer, da cui sviluppare la DOMANDA DI RICERCA: quali migliori tecniche riabilitative (problema di ricerca)?

19 Possibili risposte… Osservazioni comportamentali: eloquio accelerato, l’iperattività motoria e la grandiosità, tipici di danni frontali; Valutazione dell’ Attenzione: “Prova di sottrazione di sette in sette” , in cui il pz. deve sottrarre dal n unità. Dal numero che ne deriva si sottrae nuovamente 7, fino a quando l’esaminatore dice stop; “Digit span verbale in avanti” , in cui il pz. deve ripetere delle stringhe di numeri; “Digit span spaziale” o dei cubi di Corsi, in cui il pz. deve toccare nello stesso ordine indicato precedentemente dall’esaminatore dei cubi in avanti ed indietro.

20 L’esame del Linguaggio: valutazione della fluenza, dell’articolazione e prosodia;
Valutazione della Prassia: si esaminano i movimenti bucco-facciali (es. Mi mostri come si succhia con una cannuccia, come manda un bacio); movimenti transitivi (es. immagini di tenere in una mano un martello e nell’altra un chiodo. Mi mostri come si batte un chiodo con un martello) ; movimenti intransitivi (es. Mi mostri come si fa “Ciao”). Valutazione della Memoria: Test delle tre parole-Tre disegni.

21 Struttura del cervello

22 SVILUPPARE UNA DOMANDA DI RICERCA…
L’ESAME DELLA LETTERATURA, che consente di conoscere ciò che si sa nel panorama scientifico dell’argomento di interesse. METODI per un attento esame della letteratura… 1)INTERNET 2)BIBLIOTECHE 3)META - ANALISI

23 INTERNET e le BIBLIOTECHE
INTERNET NON E’ UNA BIBLIOTECA! Tutte le informazioni nelle biblioteche sono messe lì da una persona diversa dall’autore che prende decisione di farlo. Inoltre i libri e le riviste, che sono scelti dal bibliotecario, hanno dei redattori e degli editori: Internet non ha questi filtri! Quindi …. Come distinguere il materiale che ha valore da ciò che, invece, non ne ha? CONSIDERARE LA FONTE! Infatti se il sito web è promossa da università, ente pubblico o associazione professionale, vuol dire che l’autore ha seguito linee guida professionali ed etiche.

24 LINEE GUIDA PER VALUTARE LE INFORMAZIONI TROVATE IN INTERNET (Kirk, 2002)
L’AUTORE Ha una identità ben conosciuta? Se no, il lavoro dell’autore è citato con approvazione da un’ autorità conosciuta? Se no, è possibile trovare delle informazioni bibliografiche che convalidino le credenziali dell’autore? L’EDITORE Chi promuove il sito? Il sito è legato a un’organizzazione rispettabile? Le informazioni che esistono soltanto su un sito web privato dovrebbero essere considerate con molto sospetto.

25 PUNTO DI VISTA L’organizzazione che promuove il sito ha un punto di vista? Le informazioni fornite da società commerciali dovrebbero essere considerate come pubblicità. Fate particolare attenzione alle informazioni fornite da organizzazioni politiche e da gruppi di sostegno. CONNESSIONI CON LA LETTERATURA Ci sono riferimenti bibliografici ad altri lavori? Vengono discusse le teorie appropriate? Le controversie sono riconosciute? VERIFICABILITA’ Ci sono informazioni che consentono di verificare la metodologia?

26 ATTUALITA’ Sul documento c’è una data che vi permetta di valutare l’aggiornamento dell’informazione? COME IL MOTORE DI RICERCA DETERMINA L’ORDINE DEI RISULTATI Molte delle informazioni ottenute da internet si trovano usando motori di ricerca , quali Virgilio, Yahoo: alcuni motori di ricerca vendono spazio agli inserzionisti. ….quindi …. Si può utilizzare un metamotore come: ww.google.com oppure che esaminano il risultato di molti altri motori di ricerca.

27 letteratura mondiale di psicologia.
In modo specifico si possono utilizzare: PSYCINFO PSYCLIT sono due versioni della banca dati dell’American Psychological Association, che fornisce citazioni e abstracts della letteratura mondiale di psicologia.

28 Ma… come si individuano articoli importanti???
Individuare i FULL TEXT per articoli on line; Individuare articoli non disponibili on line, ma in biblioteca. In entrambi i casi prestare attenzione a: TITOLO E INTRODUZIONE, facendo attenzione alle TEORIE di riferimento, al PROBLEMA e alla DOMANDA DÌ RICERCA? RIASSUNTO E CONCLUSIONI, per capire i RISULTATI METODI, tenendo conto dei punti di forza e di debolezza del metodo sperimentale adottato.

29 META - ANALISI La meta-analisi permette di combinare molti studi con caratteristiche diverse per giungere a una conclusione comune. Nasce nel momento in cui vi sono studi con risultati opposti: Metodo box – score (conteggio delle ricerche positive e negative e si fa prevalere la posizione con il più grande numero di ricerche a favore). Limite: ci si basa sul giudizio del ricercatore.

30 La META ANALISI si basa su metodi matematico-statistici per integrare i risultati di diversi studi, miranti ad ottenere un unico indice quantitativo di stima che inglobi molteplici ricerche. È un approccio più quantitativo della review sistematica o  Revisione Sistematica (RS) o Systematic Review: uno strumento di ricerca il cui obiettivo è quello di riassumere dati provenienti da studi diversi che trattano un uguale argomento. Limiti: contenuto informativo.

31 LE VARIABILI 1)VARIABILI INDIPENDENTI E DIPENDENTI
Vi sono diversi tipi di variabili: 1)VARIABILI INDIPENDENTI E DIPENDENTI 2)VARIABILI QUALITATIVE E QUANTITATIVE 3)VARIABILI CONTINUE E DISCRETE 4)VARIABILI INTERVENIENTI O DI DISTURBO 5)VARIABILI LATENTI E VARIABILI OSSERVATE.

32 VARIABILI INDIPENDENTI E DIPENDENTI
Le variabili indipendenti sono manipolate e controllate dallo sperimentatore; non dipendono da altre variabili, ma producono degli EFFETTI sulle variabili dipendenti. Le V. IND. sono caratterizzate da almeno due valori o LIVELLI, altrimenti non sarebbe una variabile. Le variabili dipendenti non sono manipolate e controllate dallo sperimentatore e dipendono dagli effetti della variabile indipendente, perché le V.D. subiscono gli effetti dalla V.I. Quindi… VARIABILE INDIPENDENTE: CAUSA VARIABILE DIPENDENTE: EFFETTO.

33 Esempio: si vuole verificare che una certa quantità di caffeina produca degli effetti sull’attenzione. GRUPPO A = riceve due tazze di caffè GRUPPO B = nessun trattamento. Si indichi: variabile indipendente Variabile dipendente Livelli della variabile indipendente

34 VARIABILI QUANTITATIVE E QUALITATIVE
Le variabili QUANTITATIVE variano in grandezza (es. livello di ansia, altezza del suono, velocità di risposta); Le variabili QUALITATIVE variano in genere (es. tonalità suono, girare a sinistra o a destra in un labirinto). Le variabili CONTINUE non sono limitate a determinati valori (categorie separate), ma assumono qualsiasi valore (es. il livello di conoscenza della materia EPG PSICOMETRIA II); Le variabili DISCRETE, invece, assumono caratteristiche distinte (es. numero di matrimoni, numero di libri scritti). VARIABILI CONTINUE E DISCRETE

35 VARIABILI INTERVENIENTI O DI DISTURBO
“Disturbano” il rapporto causale tra variabile dipendente ed indipendente (es. il rumore esterno durante un esperimento). Le variabili LATENTI NON SONO DIRETTAMENTE OSSERVABILI, perché sono concetti complessi o generali (es. intelligenza, personalità); Le variabili OSSERVATE sono, invece, DIRETTAMENTE OSSERVABILI (es. la pratica religiosa): VARIABILI LATENTI ED OSSERVATE

36 1)Definizioni operazionali
Un ricercatore progetta una ricerca per determinare il grado di ostilità tra gli operai di una fabbrica e i loro supervisori. I supervisori possono essere considerati autoritari e democratici Trovate delle definizioni operazionali dell’ostilità, di comportamento autoritario e democratico.

37 2)Identificare le variabili
Abstract di un articolo di Vallerand e Bissonette, 1992: Questa ricerca ha dimostrato il ruolo dello stile motivazionale (estrinseco, intrinseco e amotivazionale) come predittore delle “persistenze comportamentali” nella vita di tutti i giorni. All’inizio dell’anno accademico è stato chiesto ad un gruppo di matricole universitarie che frequentavano un corso obbligatorio, di compilare una scala di valutazione motivazionale verso le attività accademiche. I risultati hanno dimostrato che gli studenti motivati intrinsecamente sono più perseveranti di quelli motivati estrinsecamente e di quelli demotivati. I risultati sono discussi in base al “modello dell’autodeterminazione” di Deci e Ryan.

38 Qual è o quali sono le variabili indipendenti
Qual è o quali sono le variabili indipendenti? Quali sono i livelli della variabile indipendente? Qual è la variabile dipendente? Qual è la teoria presa in considerazione? Quali sono i risultati?

39 Struttura del paper Introduzione Metodologia Conclusioni
Analisi di letteratura, evidenziando lo stato dell’arte Domanda di ricerca Obiettivi Metodologia Metodo utilizzato, sottolineandone il motivo Campione- strumenti e Procedura-analisi dei dati Risultati Sottolineare i risultati più importanti Conclusioni Le novità apportate in letteratura Limitazioni del lavoro


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