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Imperatore medioevale o sovrano moderno?

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Presentazione sul tema: "Imperatore medioevale o sovrano moderno?"— Transcript della presentazione:

1 Imperatore medioevale o sovrano moderno?
FEDERICO II Imperatore medioevale o sovrano moderno?

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3 Federico II Ha suscitato giudizi contrastanti sia tra i suoi contemporanei sia tra gli storici moderni 35 anni di regno ( ) Re dei preti e martello della Chiesa Sultano battezzato e difensore della cristianità “Stupor mundi”

4 Carattere distintivo: volontà di esercitare con spirito pragmatico l’autorità regia
Consapevolezza di riunire sotto il suo scettro entità politiche diverse (Germania, Regno Italico, Regno di Sicilia) Politica duttile Ma in ultimo finì logorato dalla lotta contro i comuni

5 La sua concezione politica
Essa ha tre componenti: Araba Romana Cristiana

6 Componente araba Sente l’influsso della cultura araba
Si circonda alla sua corte di musulmani Prende dall’Islam il rifiuto del ceto sacerdotale Imperatore è vero rappresentante di Dio, suprema autorità politica e religiosa Qualunque sacerdozio è subordinato

7 Componente romana Si ritiene erede dei cesari
In quanto tale è “lex animata”, cioè legge vivente, detentore supremo del diritto di fare le leggi Egli è cioè la fonte del diritto

8 Componente cristiana Condivide Agostino: lo stato è voluto da Dio per correggere i peccatori Lo stato è però anche strumento di redenzione A capo di esso l’imperatore è nuovo Adamo, senza peccato che non ha bisogno della disciplina delle leggi Egli è il Cristo, il nuovo Messia

9 Il conflitto col Papato
Scomparso Innocenzo III, mostrò subito ad Onorio III di voler unire Impero e Regno Nel 17 non partì per la crociata (che peraltro si interruppe subito) Nel 1220 riuscì a farsi incoronare dal Papa in cambio della promessa di partire per la Crociata e di un aiuto contro gli eretici

10 Sicilia In Sicilia riorganizzò l’amministrazione in senso assolutistico Riaffermò l’autorità regia contro privilegi feudali e autonomie cittadine Avrebbe dovuto diventare il centro di un impero mediterraneo Nel 31 emanò le Costituzioni Melfitane, codice organico di leggi

11 Regno italico Tentò la carta dell’accentramento amministrativo ma si scontrò con i Comuni e il Papato Tentò di riprendere diritti imperiali caduti in disuso Nel 26 convocò una Dieta a Cremona, filoimperiale, per riaffermare autorità sulla Lombardia La Lega Lombarda impedì la riunione

12 Rapporti col Papato Nel 27 fu eletto Papa Gregorio IX, apertamente ostile al sovrano svevo Federico, tollerante nei confronti dell’Islam, nel 28 partì per la crociata ma concluse un accordo col Sultano d’Egitto e si proclamò sovrano di Gerusalemme Così venne scomunicato e nel 30 perdonato

13 Germania Fece ampie concessioni ai principi, indebolendo la corona e accelerando il processo di disgregazione dello stato Combattè per 15 anni suo figlio Enrico, che gli si era ribellato (lo rinchiuse in un castello in Puglia) Nominò suo figlio Corrado “re dei romani” nel 1236

14 Contro i Comuni Tornato in Italia, battè la Lega Lombarda a Cortenuova nel 1237 e molte città passarono dalla sua parte Altre però (Milano, Brescia) preparavano la riscossa, protette dal Papa Quando conferì al figlio Enzo il titolo di Re di Sardegna Gregorio IX lo scomunicò (1239) ma F. reagì con le armi ottenendo una vittoria navale all’Isola del Giglio (41)

15 Epilogo Il conflitto si fermò per la morte di Gregorio
Innocenzo IV al Concilio di Lione (1245) lo processò e condannò come spergiuro, nemico della Chiesa, sospetto di eresia Lo depose dall’Impero Le forze anti-imperiali rialzarono la testa: fu sconfitto a Parma (48) e a Fossalta (49), ove suo figlio Enzo venne fatto prigioniero

16 Per una grave peritonite morì in Puglia nel 1250, presso Foggia
Fu l’inizio del declino dell’Impero I suoi figli lottarono tra loro per il potere e finirono per dividere il Regno dall’Impero

17 La cultura Padroneggiava perfettamente lingue, tra cui il greco e l’arabo Conosceva il diritto romano Nel 1224 fondò l’Università di Napoli, anche per favorire lo studio del diritto stesso

18 La cultura Accolse a corte poeti e letterati (Scuola Siciliana)
Scrisse nel 1232 una lettera ai dottori dello Studio di Bologna ancora oggi commovente

19 Dante lo condanna all’Inferno perché miscredente, anche se ne condivide la linea politica (canto X, cerchio degli eretici)


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