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Percorsi formativi a.s ° incontro: 18 ottobre 2011

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Presentazione sul tema: "Percorsi formativi a.s ° incontro: 18 ottobre 2011"— Transcript della presentazione:

1 Percorsi formativi a.s. 2011-2012 1° incontro: 18 ottobre 2011
Comitato Genitori Liceo Scientifico Leonardo Brescia Associazione dei Genitori per una Scuola Pubblica di Qualità Percorsi formativi a.s 1° incontro: 18 ottobre 2011 La scuola dell’autonomia 10 anni dopo …. cosa è stato fatto e cosa resta da fare per una piena corresponsabilità educativa tra Scuola e Famiglia Introduzione al percorso : Che cos’è la Scuola? Federica Di Cosimo F. Di Cosimo

2 Menù Che cosa è la scuola ? Autonomie:
Tentare una definizione La scuola nella Costituzione Italiana: art. 34 La scuola nello Statuto delle studentesse e degli studenti D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 e modifiche ed integrazioni in D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 Autonomie: Riforma Bassanini: art.21 della legge n.59 del 15 marzo 1997 Autonomia Scolastica: D.P.R. 8 marzo 1999, n.275, Regolamento attuativo dell’art. 21 L. 59/1997 Riforma Titolo V° Parte Seconda Costituzione Italiana Acquisire competenze per la vita nella società della iper complessità e della globalizzazione totale Domande aperte: quale ruolo dei genitori nella e con la scuola Dare centralità ad una scuola di qualità F. Di Cosimo

3 Che cosa è la scuola ? Crescere e diventare cittadini responsabili nella società della iper complessità e della globalizzazione totale F. Di Cosimo

4 Tentare una definizione: Scuola !?
La scuola è un'istituzione sociale responsabile dell‘istruzione e della formazione attraverso un programma di studi metodicamente ordinato Anche se in minor parte, soprattutto nell'istruzione primaria, la scuola è anche preposta all’educazione Responsabilità sociale di Istruzione Formazione Educazione ( fonte : Portale Treccani) F. Di Cosimo

5 Una classe di bambini della scuola di Bamozai, un villaggio nelle vicinanze di Gardez (provincia di Paktia, Afghanistan). Nel villaggio non esiste un edificio scolastico e le lezioni vengono tenute all'aperto, all'ombra di un frutteto F. Di Cosimo

6 Che cosa è la Scuola ? La scuola è una comunità educante democratica e pluralista Art. 34 Costituzione Italiana “La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.” Accoglie ogni alunno nello sforzo di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche per consentirne il massimo sviluppo di ciascuno Prepara alla convivenza civile e democratica nella società della complessità Una scuola non solo per sapere ma anche per crescere Favorisce l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità, autonomia, secondo i potenziali individuali Produce interventi sinergici per integrare istruzione,educazione,formazione, socializzazione F. Di Cosimo

7 D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249: Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria – modifiche ed integrazioni dal D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. F. Di Cosimo

8 Che cosa è la scuola delle autonomie ?
L’istituzione scolastica deve attrezzarsi per affrontare la società della iper complessità e della globalizzazione totale F. Di Cosimo

9 Il cambiamento normativo 1- Riforma Bassanini: art. 21 della legge n
Il cambiamento normativo 1- Riforma Bassanini: art.21 della legge n.59 del 15 marzo 1997 La legge che istituisce l'autonomia, la cosìddetta "legge Bassanini” ha previsto un "federalismo possibile" senza comportare modifiche costituzionali, trasferendo poteri e funzioni dallo Stato agli enti locali e decentrando parte delle attività amministrative del Ministero della Pubblica Istruzione ha comportato un reale decentramento agli enti locali di competenze amministrative esercitate dallo Stato ma l'autonomia scolastica non deve essere confusa con il decentramento, che "riguarda ... il processo di trasferimento del potere decisionale dal livello nazionale a quello regionale, provinciale e locale, trasferimento che coinvolge anche la gestione delle risorse finanziarie“ (Rapporto dell'OCSE sulla scuola italiana del 1999) mentre l'autonomia è il principio che guida il processo attraverso cui le singole scuole ottengono maggiori responsabilità nella definizione dei loro obiettivi e\o dei loro curricola, e delle modalità di attuazione guida il grado di libertà concesso alle singole scuole per progettare e realizzare le loro attività didattiche non implica assenza di norme o di criteri generali; essa comporta piuttosto che tali norme o criteri generali siano considerati come un quadro generale nel cui ambito è possibile operare e non come regolazione restrittiva F. Di Cosimo

10 Riforma Bassanini: art.21 L.59 / 1997
Comma 1. L'autonomia delle istituzioni scolastiche e degli istituti educativi si inserisce nel processo di realizzazione della autonomia e della riorganizzazione dell'intero sistema formativo. Ai fini della realizzazione della autonomia delle istituzioni scolastiche le funzioni dell'Amministrazione centrale e periferica della pubblica istruzione in materia di gestione del servizio di istruzione, fermi restando i livelli unitari e nazionali di fruizione del diritto allo studio nonchè gli elementi comuni all'intero sistema scolastico pubblico in materia di gestione e programmazione definiti dallo Stato, sono progressivamente attribuite alle istituzioni scolastiche, attuando a tal fine anche l'estensione ai circoli didattici, alle scuole medie, alle scuole e agli istituti di istruzione secondaria, della personalità giuridica degli istituti tecnici e professionali e degli istituti d'arte ed ampliando l'autonomia per tutte le tipologie degli istituti di istruzione, anche in deroga alle norme vigenti in materia di contabilità dello Stato. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche agli istituti educativi, tenuto conto delle loro specificità ordinamentali. F. Di Cosimo

11 2- Autonomie Scolastiche
L. 59/ D.P.R. 275/1999 Sancisce l'autonomia (di ogni istituzione scolastica): Didattica Organizzativa Gestionale diritto / dovere allo studio come tutela soggettiva le istituzioni scolastiche predispongono le condizioni e realizzano le attività utili al raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni le istituzioni scolastiche nella loro autonomia funzionale e flessibilità organizzativa F. Di Cosimo

12 POF : strumento per rendere pubblica l’autonomia ai sensi dell'art
POF : strumento per rendere pubblica l’autonomia ai sensi dell'art.3 del D.P.R. 8 marzo 1999, n.275 (Regolamento attuativo art.21 L.59/1997) In base a tali norme il nucleo fondante l'autonomia didattica, organizzativa e gestionale della scuola è costituito dal Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.), che può essere definito come la carta d'identità culturale e progettuale di ogni istituzione scolastica. viene predisposto da ogni scuola ed è consegnato alle famiglie e agli alunni all'atto dell'iscrizione (dall'anno scolastico 2000\2001) "è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto“ "è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studio determinati a livello nazionale“ "esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia“ è elaborato "tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti“ Associazioni anche informali di genitori o di studenti possono fare delle proposte in merito al P.O.F. (ad esempio riguardo alle finalità educative della scuola e al rispetto dei valori morali e spirituali degli studenti e delle famiglie) e tali proposte devono essere valutate dagli organi collegiali scolastici F. Di Cosimo

13 3- Riforma del Titolo V° LE REGIONI, LE PROVINCE, I COMUNI - Parte Seconda Costituzione
La riforma costituzionale del 2001 confermata dal referendum del 7 ottobre 2001 dal Parlamento in XXIII legislatura ordinamento policentrico della Repubblica italiana Sussidiarietà verticale, federalismo amministrativo, principi del federalismo fiscale, federalismo differenziato di natura pattizia per regioni a s.o. ….. Art. 117 “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:…..n) norme generali sull'istruzione; ……. Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a:….istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale;…” Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato. F. Di Cosimo

14 Funzione della scuola nel XXI° secolo
Acquisire competenze per la vita nella società della iper complessità e della globalizzazione totale F. Di Cosimo

15 A scuola si cresce acquisendo competenze
Orientamento alle competenze “l’insieme strutturato di conoscenze, capacità e atteggiamenti necessari per svolgere un compito” (Pellerey, 1983) “la qualità professionale di un individuo in termini di conoscenze, capacità e abilità, doti professionali e personali” (Quaglino, 1990) “nella competenza professionale, insieme ad un sapere cosa (contenuto del compito) è presente un sapere come (strategia di fronteggiamento), che ha la proprietà di essere trasferibile su compiti diversi” (ISFOL-Méta, 1997) COMPETENZA è un insieme di elementi/dimensioni che concorrono all’efficacia di un comportamento professionale la competenza è finalizzata all’azione ed è intrecciata alla conoscenza delle situazioni e dei contesti F. Di Cosimo

16 LA COMPETENZA Capacità di applicare un sapere in un contesto dato, riconoscendone le specifiche caratteristiche e adottando comportamenti funzionali al conseguimento del risultato. Se accogliamo il presupposto che qualsiasi attività umana, sia essa svolta in ambito lavorativo oppure nel tempo libero, da adulti o da bambini, possa essere rappresentata con un processo, la competenza è definibile anche come capacità di applicare conoscenze a processi diversi, riconoscendo varianze e invarianze tra i processi, ovvero: • capacità di analizzare e scomporre l’esperienza e di identificare le conoscenze acquisite • capacità di riorganizzare l’esperienza in funzione di un processo nuovo (associare le conoscenze acquisite alle operazioni richieste dal nuovo processo) Fonte: ReQus, 2011 F. Di Cosimo

17 Paradigma della circolarità delle competenze: si impara sempre
Obiettivo di input Conoscenze Abilità Caratteristiche personali Obiettivo di output Richieste dai contesti scolastici orientati al lavoro Generali Specifiche Di contesto -Professionali, di curricolo -Trasversali -Valori, motivazioni, atteggiamenti -Autostima, fiducia in se stessi, autovalutazione, prospettiva -Qualità personali, attitudini, interessi Prestazione di competenza scolastica e / o lavorativa F. Di Cosimo

18 comunicazione nella madrelingua; comunicazione nelle lingue straniere;
Le 8 competenze chiave per il cittadino del XXI secolo: RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE) La bussola per la Scuola dell’autonomia: comunicazione nella madrelingua; comunicazione nelle lingue straniere; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; competenza digitale; imparare a imparare; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale F. Di Cosimo

19 D.M. 139 DEL 22 AGOSTO ALLEGATO 2 Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria per favorire lo sviluppo della persona, costruire significative relazioni con gli altri, interagire con la realtà sociale e naturale • Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. • Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. • Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. • Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. • Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. • Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. • Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. F. Di Cosimo

20 Patto di corresponsabilità: perché i conti non tornano … (fonte : Lettera del Ministro Gelmini del 31 luglio 2008) “Il compito della scuola, pertanto, è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche valori da trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità . Al raggiungimento di tale obiettivo è chiamata l’autonomia scolastica, che consente alle singole istituzioni scolastiche di programmare e condividere con gli studenti, con le famiglie, con le altre componenti scolastiche e le istituzioni del territorio, il percorso educativo da seguire per la crescita umana e civile dei giovani. Ed infatti obiettivo delle norme introdotte con il regolamento in oggetto, non è solo la previsione di sanzioni più rigide e più adeguate a rispondere a fatti di gravità eccezionale quanto, piuttosto la realizzazione di un’alleanza educativa tra famiglie, studenti ed operatori scolastici, dove le parti assumano impegni e responsabilità e possano condividere regole e percorsi di crescita degli studenti. ….. In particolare, anche di fronte al diffondersi nelle comunità scolastiche di fenomeni, talvolta gravissimi, di violenza, di bullismo o comunque di offesa alla dignità ed al rispetto della persona umana, si è inteso introdurre un apparato normativo che consenta alla comunità educante di rispondere ai fatti sopra citati con maggiore severità sanzionatoria. Si è infatti voluto offrire alle scuole la possibilità di sanzionare con la dovuta severità, secondo un criterio di gradualità e di proporzionalità” F. Di Cosimo

21 Che cosa dovrà affrontare la scuola nel suo cambiamento?
Le nuove prospettive nella società della iper complessità e della globalizzazione totale vedono i genitori nel ruolo di partner collaborativi F. Di Cosimo

22 Da Lisbona a Europa 2020: per una nuova cittadinanza (europa.eu)
Crescita intelligente: Agenda digitale europea Unione dell’innovazione Spostarsi in europa Crescita sostenibile: - un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse - Una politica industriale nell’era della globalizzazione Crescita solidale: Agenda per le nuove cometenze ed i nuovi lavori Piattaforma europea contro la povertà F. Di Cosimo

23 Le sfide nella / della scuola: investimento per il futuro
Scuola come patrimonio culturale comune: visione politica Funzione sociale della scuola: società della ipercomplessità e della globalizzazione totale Corpo docente, insegnanti: motivazione e formazione ( iniziale e continua) per avere autorevolezza personale e sociale Partecipazione democratica e cittadinanza attiva: responsabilità condivisa ed agita dei soggetti, nuove alleanze partecipative Decentramento istituzionale / interistituzionalità: autonomie locali , agenzie sul territorio, mondo del lavoro F. Di Cosimo

24 Genitori nella scuola e con la scuola: cooperazione e partenariato nella logica della responsabilità condivisa : alcune provocazioni !!! 1.     Quali sono i legittimi diritti e doveri dei genitori in materia di educazione? I genitori sono “naturalmente” ed effettivamente i primi educatori dei figli, ne indirizzano fin dall’infanzia i comportamenti affettivi, relazionali e cognitivi; hanno il diritto \ dovere di provvedere al percorso di istruzione. Ma in quale legittima relazione sono con le istituzioni scolastiche? Qual è il loro potere o il loro valore di interferenza rispetto alla professionalità di chi opera nel sistema scolastico? 2.     Il rinnovato interesse per la loro partecipazione che si registra in molti paesi è determinato da un’esigenza di democrazia e di coinvolgimento delle parti sociali nelle istituzioni o dai problemi che sempre più emergono nelle società contemporanee, dalla fatica di formare i giovani e da una scuola che da sola non riesce più a conseguire i migliori risultati? 3.     La partecipazione dei genitori può essere collettiva (come rappresentanza istituzionale) o individuale (come collaborazione alla vita della scuola, della classe, nonché come risorsa per migliorare i risultati del proprio figlio). Quale la risoluzione più efficace? I due tipi di partecipazione sono necessariamente connessi? 4.     Partecipazione, cooperazione o potere parentale? Qual è la giusta misura di una collaborazione che non ponga in disequilibrio il sistema educativo? Dove sta la legittima frontiera tra i poteri dei genitori e i poteri del legislatore, dei docenti, dei dirigenti? F. Di Cosimo

25 Risultato: dare centralità ad una scuola di qualità
Presupposti Volontà etica, ideale e traduzione in scelte politiche orientate al XXI secolo Risorse materiali ed umane Professionalità e motivazione degli attori Organizzazione di sistema strutturata, efficace, efficiente Qualità di struttura Qualità di processo Qualità di esito Obiettivo: la Qualità della Vita nella Qualità della Scuola Successo formativo di cittadinanza di tutti, per tutti perché di ciascuno F. Di Cosimo

26 F. Di Cosimo


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