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Ed unificazione delle forze

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Presentazione sul tema: "Ed unificazione delle forze"— Transcript della presentazione:

1 Ed unificazione delle forze
FISICA SUBNUCLEARE Ed unificazione delle forze

2 Acceleratori di particelle
1909: Esperimento di Rutherford Usate particelle alfa generate da un decadimento radioattivo Energia ridotta (circa 5 MeV) Possibilità di indagare l’atomo ed, in parte, il nucleo Come fare per indagare più a fondo?

3 Energie sempre più alte…
Ogni particella ha una sua lunghezza d’onda 𝜆= ℎ 𝑝 Ad ogni lunghezza d’onda è associata una frequenza 𝑓= 𝑣 𝜆 Ad ogni frequenza è associata un’energia 𝐸=ℎ𝑓 Per studiare l’infinitamente piccolo (come il nucleo, che ha dimensioni di m) servono altissime frequenze e altrettanto alte energie!

4 Gli acceleratori di particelle
Sono dispositivi atti ad accelerare particelle e a farle convergere sul bersaglio Sono di vari tipi Lineari: sfruttano campi elettrici e d.d.p. per accelerare particelle cariche Circolari: sfruttano campi elettrici e magnetici per accelerare particelle cariche mantenendole su orbite circolari. Si dividono a loro volta in varie sottocategorie I più moderni impianti di accelerazione (Fermilab, CERN) sono una combinazione di più acceleratori di vario tipo.

5 Diffusione ed annichilazione
Processi visualizzati sperimentalmente negli acceleratori Annichilazione: lo scontro tra una particella e la sua antiparticella (identica in tutto fuorché nella carica che è opposta) in cui tutta la loro energia viene trasformata in un fotone che poi può ritrasformarsi in un’altra coppia particella – antiparticella. Diffusione: uno ‘scontro’ tra due particelle in qui una delle due cambia direzione e rilascia parte della sua energia che trasforma un fotoni o coppie particelle – antiparticelle.

6 La forza dal punto di vista microscopico
Le particelle non interagiscono direttamente tra loro Il fotone di cui sopra (nel caso di interazione EM) funge da mediatore: in altre parole, l’interazione EM tra due particelle è dovuta allo scambio di un fotone. Il fotone è detto virtuale perché ha vita brevissima.

7 Mediatore della forza e- e- Nella diffusione gli stati differiscono perché tramite il fotone c’è scambio di impulso Nell’annichilazione, il fotone trasferisce solo energia Si può spiegare così il concetto di forza che agisce a distanza (e anche quello di campo di forza) γ e- e- tempo μ- e- γ e+ μ+

8 Energie sempre più alte…perché?
ΔxΔp≥h/2 π Maggiore è l’impulso (ovvero l’energia cinetica) minori sono le distanze che possiamo esplorare Ma ΔEΔt≥h/2 π Quindi tali fenomeni hanno durata brevissima. (Per fortuna c’è la relatività)

9 Di cosa è fatta la materia?
La ricerca dei costituenti ultimi e indivisibili della materia, iniziata dai filosofi greci, continua ininterrotta da circa venticinque secoli. Dalla descrizione del mondo per mezzo di quattro elementi . . .

10 Di cosa è fatta la materia?
Tutto ciò che esiste in natura ha origine da un numero limitato di costituenti fondamentali; questi elementi per tradizione sono le particelle elementari e rappresentano le più piccole e le più semplici unità di materia fisicamente concepite. Il termine “elementare” oggi viene attribuito ad ogni elemento di materia di cui al momento attuale non se ne conosce una struttura.

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12 Particelle fondamentali
Leptoni (soggetti alla forza debole – elettroni, leptoni, muoni e neutrini) Adroni (soggetti alla forza forte) Barioni (costituiti da tre quark) Mesoni (costituiti da una coppia quark – antiquark)

13 u d p+ p- I quark Sono di 6 «sapori» (up, down, top, bottom, charmed, strange) Dotati di carica di «colore» (rosso, verde e blu) u d protone neutrone

14 Il modello standard Il nome con cui si indica la teoria quantistica che include la teoria delle interazioni forti (cromodinamica quantistica o QCD) e la teoria unificata delle interazioni deboli ed elettromagnetiche (teoria elettrodebole o QED). La forza di gravità non è compresa nel modello standard, ma si aggiunge per completezza. La sua bellezza sta nella capacità di spiegare centinaia di particelle e interazioni complesse con poche particelle e interazioni fondamentali.

15 gravità La forza gravitazionale è probabilmente la forza che ci è più familiare, ma non è compresa nel Modello Standard perché la formulazione attuale della teoria della gravitazione (la relatività generale) non è compatibile con la meccanica quantistica. Anche se la gravità agisce su ogni cosa, è una forza molto debole quando non ha a che fare con grandi masse. La particella mediatrice per la forza di gravità è il "gravitone". La particella non è stata ancora osservata.

16 elettromagnetismo Molte delle forze che si sperimentano ogni giorno sono dovute alle interazioni elettromagnetiche nella materia. L’elettricità (positiva/negativa) e il magnetismo (nord/sud) sono diverse facce di una stessa interazione, l'elettromagnetismo. La particella mediatrice dell'interazione elettromagnetica è il fotone. La forza elettromagnetica rende ragione di tutta la chimica, quindi di tutta la biologia, e quindi della vita stessa.

17 Forza forte Tra particelle dotate di carica di colore agisce l‘interazione forte. Dato che questa interazione tiene insieme i quark a formare gli adroni, la sua particella mediatrice è stata chiamata gluone (dall’inglese «glue» = colla). Solo i quark e i gluoni hanno carica di colore. Gli adroni (tra cui i protoni e i neutroni) e i leptoni sono neutri di colore. Per questo motivo, l'interazione forte agisce soltanto a livello di quark.

18 Forza debole La somma delle masse delle particelle prodotte è sempre inferiore alla massa della particella di partenza. Questo è il motivo per cui la materia stabile che ci circonda contiene solo elettroni e i quark più leggeri (up e down). Quando un quark o un leptone cambia tipo (per esempio un muone diventa un elettrone), si dice che cambia sapore. Tutti i cambiamenti di sapore sono dovuti all'interazione debole. Le particelle mediatrici dell'interazione debole sono i bosoni W+, W-, Z0. Nel Modello Standard l’interazione elettromagnetica e quella debole sono congiunte in un'interazione unificata, chiamata elettrodebole.

19 Vale il principio di incompenetrabilità
La fenomenologia e la molteplicità delle particelle elementari può essere interpretata mediante il MODELLO STANDARD secondo il quale esistono particelle di materia spin semintero (fermioni) 6 leptoni corrispondenza biunivica 6 quark caratterizzate da costituite da fra i quali esiste particelle di campo spin intero (bosoni) interazioni fondamentali che mediano le denominate gravitazionale elettromagnetica debole forte mediata da gravitone fotone bosoni W±, Z0 gluoni e interazione elettrodebole unificate nella Vale il principio di incompenetrabilità Non vale il principio di incompenetrabilità

20 Problemi…. =S Perché ci sono tre generazioni di quark, e tre di leptoni? I quark e i leptoni sono davvero fondamentali, o sono a loro volta composti di particelle più elementari? Perché il Modello Standard non è in grado di predire la massa di una particella? In base agli esperimenti, ci dovrebbero essere uguali quantità di materia e antimateria nell'universo: allora perché, in base alle osservazioni, l'universo risulta composto principalmente di materia? Come rientra la gravità nel Modello Standard ? Sappiamo che nell'universo ci deve essere molta più materia di quella che possiamo osservare. Questa invisibile materia oscura, che cosa è? Domande come queste spingono i fisici delle particelle a costruire e adoperare acceleratori sempre più avanzati e più potenti, in modo che collisioni ad un'energia ancora più alta possano fornire indizi per risolvere i misteri.

21 E la massa? Un'altra caratteristica fastidiosa del Modello Standard è che molte interazioni fondamentali semplicemente non vengono spiegate dalla teoria. Per esempio, perché la particella W ha grande massa, e il fotone nulla, se sono tutti e due mediatori di forza? Perché si genera la massa delle particelle, e perché si distribuisce così? Per colmare questa lacuna del Modello Standard, i fisici hanno teorizzato l'esistenza di una particella chiamata il bosone di Higgs. Non è la particella di Dio ma è quella che «conferisce» la massa a tutte le altre

22 Unificando…oppure no? Uno degli scopi della fisica è di riportare teorie che sembrano non collegate tra loro ad un'unica e semplice teoria unificata. Il vantaggio di una teoria unificata rispetto a molte teorie frammentate è che una teoria unificata offre una spiegazione più elegante dei dati e può indicare nuove aree di studio. Per esempio, tra il 1861 e il 1865, James Maxwell spiegò, nella sua teoria unificata dell'elettromagnetismo, la relazione stretta tra i campi magnetici e quelli elettrici. Oggi, uno degli scopi principali della fisica delle particelle è di unificare le interazioni debole, forte ed elettromagnetica in una "teoria di grande unificazione" (o G.U.T.). Forse una teoria del genere potrebbe dirci a quali energie tutte queste forze si fondono in una sola.

23 Quanta energia servirebbe?
Davvero tanta!!! La massima ora raggiunta è 104 GeV!!!

24 Mettiamoci anche la gravità

25 supersimmetria Molti fisici hanno elaborato teorie di supersimmetria, facendo riferimento in particolare alle teorie di grande unificazione, che tentano di unificare le interazioni forte, debole ed elettromagnetica per arrivare a risolvere il problema delle masse (cioè, perché le particelle hanno quelle masse che conosciamo).

26 Su cosa si basa La teoria di supersimmetria suppone che ogni particella che osserviamo ha una particella "ombra" (in inglese, "shadow"), massiva. Per esempio, per ogni quark ci dovrebbe essere un corrispondente "squark" (shadow-quark) che lo segue dappertutto. Nessuna particella della supersimmetria è ancora stata osservata, ma dall'autunno 1995 al CERN cercano, con esperimenti sotterranei, l'"ombra" del bosone W, mentre al Fermilab si stanno cercando i corrispondenti "ombra" di quark e gluoni. Una delle particelle della supersimmetria, il "neutralino" potrebbe essere quella che compone la materia oscura mancante.

27 E poi?

28 Non ci è dato sapere che misteri ci sono ancora riservati, e tuttavia la scienza continuerà nella sua opera di comprensione del creato e, in ultima analisi, dell’uomo stesso

29 E quando avrai finito di leggere questo libro, tu vi legherai una pietra, lo getterai in mezzo all’Eufrate Geremia 51,63


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