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PAROLE IN MOVIMENTO II parte

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Presentazione sul tema: "PAROLE IN MOVIMENTO II parte"— Transcript della presentazione:

1 PAROLE IN MOVIMENTO II parte
Lingue in contatto: esplorare il lessico e le culture tra mondo antico e contemporaneità

2 Il lessico come risorsa per l’accoglienza - II parte
PERCORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI DI MATERIE LETTERARIE E LATINO DEL BIENNIO di SCUOLA MEDIA SUPERIORE in connessione con DOCENTI di SCUOLA MEDIA INFERIORE di CHIARA MUSSINI

3 Obiettivi – destinatari
creare consapevolezza riguardo alle potenzialità del lessico nell’apprendimento delle lingue antiche e moderne fare riflettere sull’uso didattico del lessico come punto di osservazione della cultura di un popolo anche nelle sue fasi storiche DESTINATARI: docenti delle scuole medie inferiori e del biennio dei licei

4 Docenti coinvolti – metodo di lavoro
DOCENTI COINVOLTI: lingue straniere – italiano – latino – greco (ove presente) – storia METODO: stimolo di riflessione iniziale, cui segue brainstorming - discussione guidata – lavori di gruppo per progettare attività Nota: le slides con sfondo bianco corrispondono alla focalizzazione di definizioni del percorso, le slides con sfondo grigio chiaro contengono attività dedicate ai docenti in formazione, mentre le slides con sfondo azzurro propongono attività didattiche per la classe

5 Scansione e tempi seconda fase
Seconda fase (fase 2): riflettere e lavorare su prefissi e suffissi Tempi:5 ore input teorici e lavoro di riflessione sui materiali. 7 ore per riflessione sulle proposte didattiche ed elaborazione di nuovo materiale (slides in azzurro) NOTA: l’attività che segue è pensata come complementare alla fase denominata fase 1: riflettere e lavorare sui prestiti di cui si sono così in precedenza quantificati i tempi: 5 ore input teorici e lavoro di riflessione sui materiali. 5 ore per riflettere ed esaminare le proposte didattiche (slides in azzurro)

6 Fase 2 – La forma delle parole...radice – suffissi- desinenze
Radice: lessema, elemento portatore del significato base di un vocabolo Suffisso (lat. suffigere): elemento morfologico che si agigunge alla radice delimitandone il significato e la funzione Desinenza (lat. desinere): elemento finale della parola, designa caso, genere, numero in sostant. e aggett. indica persona, numero e forma dei verbi Suffisso e desinenza sono morfemi, componenti morfologiche variabili che modificano il significato-base della radice

7 Fase 2 – La forma delle parole...prefisso - tema
Prefisso: (lat. Praefigere) elemento premesso alla parola già formata, aggiunge sfumature di senso, spesso sono preposizioni o avverbi già dotati di senso proprio Tema: parte del vocabolo tolta la desinenza (radice + suffissi e/o prefissi) Tema che coincide con radice = vocabolo primitivo Tema formato da radice e uno o più suffissi = vocabolo derivato (primari = un suffisso secondari = due o più suffissi)

8 E nella prassi didattica?
Ritenete utile esplicitare la scomposizione di un vocabolo (radice – suffissi – etc.) agli studenti? Se no, perché? Se sì, in che momento dell’approccio alla lingua? Da subito, gradualmente o ne fate un punto importante di acquisizione di metodo?

9 Proposta didattica 5 – famiglie di parole – 1°
Fare compilare con l’aiuto del dizionario le famiglie di parole tratte da radice verbale laud- (significato-base lodare). Parole correlate: laus da laud-s=parola primitiva; laud-o=parola primitiva; laud-a-re= parola derivata primaria (radice +vocale tematica= tema); laud-a-ba-m parola derivata secondaria; laud-a-tor parola derivata secondaria con suffisso –tor tipico dei nomina agentis( attività implicita nella radice); laud-a-tio parola derivata secondaria con suff. –tio tipico dei nomina actionis (azioni implicite nella radice)

10 Proposta didattica 5 – famiglie di parole – 2°
Radice verbale reg- (significato base: condurre diritto). Parole correlate: reg-o parola primitiva; reg-i-tur parola deriv. primaria;reg-e-ba-ris: parola deriv. second.; rec-tor (da reg-tor) derivata primaria; rec-tio (reg-tio) derivata primaria con suffisso –tio; reg-i-men derivata secondaria con suffisso –men tipico di nomi indicanti risultato di una azione; rex (da reg-s) parola primitiva; reg-i-o derivata primaria (linea retta, regione) Le parole indicate si formano dalla radice verbale, si dicono verbali. Moltissime parole si formano a partire da nomi (denominative) es. dalla famiglia reg- i termini reg-ius; reg-ia; reg-ina

11 Proposta didattica 5 – famiglie di parole – 3°
Utilizziamo una radice nominale, seguiamo gli slittamenti semantici che hanno originato i derivati italiani Ven- fascino magico. Da cui ven-us derivata primaria (Venere, bellezza femminile); venus-tas sostantivo denominativo con suffisso –tas dei nomi femminili; venus-tu-s aggettivo denominativo; vener-or verbo denominativo in origine “usare fascino magico per ottenere qualcosa” da cui “venerare”; venera-tor con suffisso dei nomina agentis; venera-tio con suffisso –tio dei nomina actionis; ven-i-a derivata primaria in origine responso favorevole della divinità all’atto dell’essere venerata dunque “grazia”; vene-nu-m in origine “pozione magica” o “filtro”, poi “medicina” infine “veleno”

12 Espansione a margine della proposta didattica 5 – parte I
Evincere dagli esempi fatti le costanti nella formazione dei vocaboli (compiliamo una tabella insieme con l’aiuto del dizionario) Suffisso –tio dei nomina actionis (ac-tio “azione”; ora-tio; aud-i-tio; scrip-tio) Suffisso –tor dei nomina agentis (ac-tor; scrip-tor; lec-tor) Suffisso –men, -mentum dei nomi indicanti risultato di una azione car-men (il “canto” dalla radice di “cantare”)

13 Espansione a margine della proposta didattica 5 – parte II
Tra i vocaboli denominativi i diminutivi in –lus (masch.)-la (femm.)-lum (neutr) filiolus; asellus; agellus; castellum. Rintracciamone gli esiti in italiano Termini astratti femminili in –tas liber-tas; pauper-tas; gravi-tas. Spesso sono rimasti tali e quali in italiano Il lessico indagato in questo modo rivela la mentalità e la civiltà di un popolo, ad esempio perchè moneta si collega con “moneo”(= ammonisco) latino?.(continua...)

14 Espansione a margine della proposta didattica 5 – parte III
Mon- ha significato base di “pensare”da cui mon-e-o (ammonire, ricordare) e mon-u-men-tum (memoria), mon-str-o (avvertire), monstrum (prodigio, avvertimento degli dei), Moneta (l’Avvertitrice) riferito a Iuno (Giunone, aveva avvertito i Romani di un terremoto) cui era consacrato un tempio sul Campidoglio, poi sede della zecca. Per metonimia il nome passò poi all’oggetto che vi veniva prodotto, la moneta.... Si può proporre lo stesso lavoro con pagano, cattivo, copiae, exercitus..... (esercizi rielaborati da F. MACCIO’, op. cit.)

15 Espansione a margine della proposta didattica 5 – parte IV
Costruiamo un percorso tra le parole: la classe durante l’anno nei momenti dedicati al lessico (che i docenti di lingue dovrebbero inserire nella programmazione) raccoglie in una mappa interattiva radici di parole con esiti nel latino e nelle lingue straniere (se sono presenti studenti stranieri le possibilità si ampliano). Si costruisce un repertorio di aggregazioni che potrà essere reso graficamente con colori differenti sia in forma informatizzata che cartacea. Eventualmente potrà essere pubblicato sul web come risorsa libera.

16 Riflessioni a margine della proposta didattica 5 – parte I
Discutete sull’affermazione: “scomporre i vocaboli è utile per: Introdurre i tempi verbali e il loro valore (suffisso –ba- dell’imperfetto per la durata ad esempio) Spiegare il comportamento dei sostantivi della 3° declinazione (nei loro legami con la flessione del nome in greco) Dare alcune costanti per individuare il significato base di un vocabolo” I libri di testo che utilizzate prevedono attività del tipo analizzato in precedenza?

17 Riflessioni a margine della proposta didattica 5 – parte II
Ampliare il libro di testo: ecco un repertorio veloce di suffissi con cui costruire famiglie di parole partendo da un tema o radice. Proviamo in gruppi a costruire qualche esercizio utilizzando V. VIPARELLI, alcuni suffissi latini, materiale delle lezioni reperibile all’indirizzo: Cliccare su suffissi. Interessante confronto con la lingua inglese cliccando su formazione parole in inglese

18 Proposta didattica 6 – parole in azione: verbi e prefissazione – Introduzione
1/3 dei vocaboli del lessico di base del latino (Piazzi, op. cit.) è costituito da verbi, il latino dà infatti molto spazio all’azione. Conoscere le regole per la formazione dei verbi costituisce una ottima base per conoscere la lingua latina Esempio: verbo duco. Il significato dei prefissi indirizza quello del verbo Ab-duco allontano Ad-duco conduco verso Cum-duco=conduco riunisco De-duco conduco giù In-duco introduco Educo faccio uscire Per-duco conduco attraverso, conduco a termine

19 Proposta didattica 6 – parole in azione: verbi e prefissazione – 1°
Data la lista di prefissi reperibile in Combinate detti prefissi con i verbi: fero – sum – eo – sisto Ipotizzate e scrivete le modifiche apportate al significato base del verbo, verificate sul dizionario le vostre ipotesio6.html

20 Proposta didattica 6 – parole in azione: verbi e prefissazione – 2°
Verifichiamo gli esiti del fenomeno della prefissazione latina nei prefissi di tipo spazio-temporale in italiano (elenco reperibile in: Esploriamo con il vocabolario di italiano le parole con prefisso: ante-, con- sin-, contro- contra-, extra-, inter- endo- intra-, neo-, para-(dal greco), post- retro-, sovra- super-sotto- vice-, pro- Verifichiamone il corrispondente significato latino e costruiamo una tabella di confronto


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