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Vini del Piemonte.

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Presentazione sul tema: "Vini del Piemonte."— Transcript della presentazione:

1 Vini del Piemonte

2 Il Piemonte La Regione Piemonte, costituita ufficialmente nel 1970, comprende oggi i territori delle Province di Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Torino, Vercelli, Biella, Verbano-Cusio-Ossola. Superficie territoriale: km2. Popolazione residente: abitanti.

3 Il vino in Piemonte Il Piemonte è noto in tutto il mondo per i suoi vini, una tradizione che risale addirittura all'epoca romana. Il vino è il prodotto della fermentazione alcolica operata da lieviti (presenti sulla buccia dell'acino). Il succo contenuto nell'acino si trasforma da liquido zuccherino a liquido alcolico tramite reazioni chimiche. Il vino è una bevanda antichissima, forse nata per un caso, che solo con il passare del tempo è stato affinato per mezzo di tecniche di vinificazione sempre migliori.

4 Fasi di produzione Vendemmia Pigiatura e fermentazione alcolica
Fermentazione a temperatura controllata Vinificazione in bianco e rosso Imbottigliamento

5 Imbottigliamento L'imbottigliamento del vino è una pratica che richiede molta attenzione oltre all'utilizzazione di macchinari moderni ed estremamente costosi. Il vino va imbottigliato solo dopo aver eseguito le dovute filtrazioni che lo rendono "pulito" e privo di batteri e depositi che potrebbero alterarne il colore ed il gusto.

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7 Barbera Vino rosso rubino, con sfumature dai toni aranciati quando invecchia, è tra i più consumati in Piemonte; Un tempo la Barbera era rossa intensa, vinosa, quasi nera; non la si fa più con queste caratteristiche, almeno nelle zone dove è tutelata dal marchio DOC. E' un vino molto antico, il nome stesso affonda le sue origini prima dell'anno 1000.

8 Barolo Il Barolo è un vino che ha una tradizione di quasi due secoli, da quando la marchesa Giulia Falletti di Barolo ed il conte Camillo di Cavour provarono a far vinificare l’uva Nebbiolo con nuove tecnologie. Il Barolo divenne "il vino dei Re". Il Barolo è prodotto esclusivamente sulle colline dei comuni di Barolo, Castiglione Falletto, Cherasco, Diano d’Alba, La Morra, Monforte d’Alba, Novello, Roddi, Serralunga d’Alba e Verduno. Ha colore granato con riflessi aranciati, deve essere molto limpido, quasi brillante. Ha profumo intenso, pieno, sapore asciutto, armonico.

9 Dolcetto Il Dolcetto è un vino rosso DOC, di cui ne esistono sette tipi. Le differenze nascono a seconda del diverso luogo di coltivazione, che conferisce al vino diversa fragranza e sapore. Come la Barbera, un tempo, era il vino da tavola di tutti i giorni, mentre ora sta acquisendo sempre più importanza, grazie alle selezione delle uve e ai moderni metodi di produzione. Non si tratta di un vino dolce. E' chiamato così perchè l'uva cresce bene sui "dossi", o "duset" in piemontese.

10 Arneis E' anche chiamato Roero-Arneis questo vino bianco DOC, prodotto con uva Arneis nella zona del Roero. Ha un colore paglierino, è secco e raggiunge i 12 gradi circa. Arneis in piemontese significa "birichino", oltre che strumento: leggenda vuole che venne dato questo nome al vino perchè considerato un po' matto, cioè difficile da fare, mutevole da un anno all'altro.

11 Barbaresco Prodotto nelle vigne di quattro soli comuni: Barbaresco, Neive,Treiso e Alba. Nasce da uve Nebbiolo e deve essere invecchiato almeno tre anni prima di essere venduto. Se ne produce relativamente poco (intorno ai due milioni di bottiglie per anno, ma in certi anni – è capitato per esempio nel 1972 – non se ne produce affatto). Vino asciutto, elegante, con profumo prevalente di viola, con l’invecchiamento da color rubino tende all’aranciato.

12 Nebbiolo Il Nebbiolo è un vino rosso pregiato, il nome deriva, probabilmente, dal fatto che l'uva viene raccolta quando già nelle valli compaiono le prime nebbie autunnali. Si presenta di colore rosso rubino, più o meno carico, tende, invecchiando, al granato. Ha profumo tenue che ricorda la viola. Gusto secco, raggiunge i 12 gradi. La qualità dolce non richiede invecchiamento; la qualità secca richiede un invecchiamento di almeno due anni.

13 Brachetto d’Acqui Il Brachetto è un vino rosso da dessert, nasce dal vitigno omonimo. Dal 1996 il Brachetto d'Acqui è il primo vino rosso dolce d'Italia ad avere ottenuto la Denominazione d'Origine Controllata e Garantita (DOCG), grazie all'elevata professionalità raggiunta nella produzione, che ha permesso di ottenere un prodotto di alta qualità.

14 La grappa La grappa è l’acquavite ricavata dalle vinacce (ossia dalle bucce degli acini d’uva una volta separate dal vino). La grappa è solo italiana: per tradizione e per legge. La grappa va servita non troppo fredda nè troppo calda: tra i 9 e i 13°C si colloca la temperatura ideale per le grappe giovani, intorno ai 17°C quelle invecchiate. Nel dubbio è sempre meglio sbagliare per difetto: una grappa servita un po’ troppo fresca consente sempre di riscaldarla nel palmo della mano per cogliere l’evolversi del prestante aroma, ma il contrario non è possibile.

15 Come si classifica la grappa?
grappa giovane: è vestita solo degli aromi derivati dal vitigno e dalla fermentazione grappa affinata in legno: è stata educata in botti di legno, ma per un periodo di tempo più corto rispetto a quello prescritto dalla legge per denominarsi invecchiata; grappa affinata in legno aromatica: come la precedente, ma ricavata da vitigni aromatici o semiaromatici; grappa invecchiata: viene mantenuta in contenitori in legno per un periodo non inferiore a 12 mesi,

16 Liquori piemontesi Il Genepy. E’ ottenuto dalla macerazione in alcool di artemisie alpine, essenzialmente Artemisia Mutellina (genepy maschio), Artemisia Glacialis (genepy femmina) e specie affini; Il Rosolio. È un liquore dal gusto dolce a basso titolo alcolometrico (25% vol) ed a elevato contenuto zuccherino. Il Vermut. È un vino aromatizzato molto profumato ed ha un titolo alcolometrico che non deve superare il 18% vol.

17 La vendemmia Un tempo eseguita a mano, ora questa operazione viene svolta meccanicamente, non permettendo però una cernita dei grappoli da cogliere.

18 Pigiatura Un tempo effettuata dai contadini che schiacciavano scalzi grappoli d’uva, è ora compiuta da pigiatrici meccaniche. Il mosto viene schiumato dalle impurità, viene raccolto in grandi tini aperti dove avverrà la fermentazione alcolica detta “vinificazione”.

19 Fermentazione Un tempo venivano usate sostanze aggiuntive; mentre ora, con grandi vasche in acciaio refrigerate, si ha una fermentazione controllata che permette al viticultore di ottenere il vino che vuole eliminando ogni impurità.

20 Vinificazione E’ un meccanismo di filtraggio per diversificare vini bianchi e rossi. Per i bianchi si separano le vinacce mentre per i rossi il mosto viene fatto macerare insieme a bucce e semi.


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