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Giovanni Pascoli 1855 San Mauro di Romanga

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Presentazione sul tema: "Giovanni Pascoli 1855 San Mauro di Romanga"— Transcript della presentazione:

1 Giovanni Pascoli 1855 San Mauro di Romanga
1867 assassinio del padre Ruggero 1872 studi liceali a Firenze presso gli Scolopi 1891 Si laurea a Bologna Aderisce al movimento socialista rivoluzionario 1895 la “bicocca” in Garfagnana 1905 cattedra universitaria a Bologna 1912 muore a Bologna

2 Il percorso delle opere
1891 Myricae Brevi liriche ambientate nella campagna romagnola e ispirate alla poetica del fanciullino 1897 Poemetti Primi poemetti e Nuovi poemetti Narrazioni in versi della vita di una famiglia contadina Ricorre alla terzina dantesca 1903 Canti di Castelvecchio brevi liriche ambientate nella campagna toscana della Garfagnana e ispirate alla poetica del fanciullino 1904 Poemi conviviali 20 coltissimi poemetti scritti in endecasillabi Eroi della storia o dellla mitologia greca Poesia civile e celebrativa di tono nazionalistico. .Poeta-vate Odi e Inni 1906 Raccolte in versi

3 1896 1897 1898 Il fanciullino La ginestra Il sabato
Ispirato al Sabato del villaggio di Leopardi e sul fatto che ogni poeta deve “udire e vedere” 1897 Il fanciullino Il poeta è un eterno fanciullo che sa stupirsi di tutto come un bambino 1898 La ginestra Saggio critico su Leopardi Scritti in prova di poetica

4 Interpretazione critica del simbolismo della Divina Commedia
1898 Minerva oscura 1900 Sotto il velame 1901 La mirabile visione Scritti in prova di poetica Interpretazione critica del simbolismo della Divina Commedia 1911 La grande proletaria si è mossa A favore della guerra in Libia Scritti in prova di poetica

5 Poetica del fanciullino
La realtà non conta tanto in sé stessa, quanto per come l’uomo riesce a vederla e a “sentirla” dentro di sé Le piccole cose più importanti delle cose grandi Da Il Fanciullino In ogni uomo c’è un fanciullo, spesso soffocato o ignorato dal mondo esterno Se si risveglia fa sognare ad occhi aperti, fa scoprire le cose e fa volare con la fantasia

6 Il fanciullino osserva con una prospettiva rovesciata:
Le cose grandi le vede piccole Le cose piccole le ingrandisce È un individuo di natura e non di cultura Non è una condizione anagrafica, ma una condizione interiore Rappresenta la natura pura e ingenua, candida e innocente

7 Poeta-fanciullo Guarda la realtà con stupore ed entusiasmo
Percepisce il lato bello e interessante di ogni cosa Oltrepassa con la fantasia, le apparenze comuni e banali Rinuncia all’eloquenza, alla dottrina all’imitazione Parole incontaminate della gente semplice Fine della poesia è la poesia pura (l’art pour l’art dei Parnassiani) Poeta-fanciullo

8 Il fanciullino Coincide con il poeta Ambedue:
Sa percepire con meraviglia Sa esprimere con fantasia - Le cose piccole:grandi - Le cose grandi. Piccole - Voci segrete della natura lo commuovono - Vede ciò che gli adulti non vedono più- Con parole semplici e spontanee - con immagini ed analogie - non con concetti ed erudizione Con intuizioni e non con ragionamenti Coincide con il poeta Ambedue: Colgono le misteriose relazioni e corrispondenze tra le cose Si esprimono in modo istintivo e irrazionale Usano le parole semplici della gente comune

9 Simbolismo pascoliano
Dice le cose non come sono, ma come le sente Visione “bassa” del fanciullino: dominano i particolari Ambientazioni analitiche Nido: immagine reale e anche metaforica è la casa in cui rinchiudersi per sfuggire al male che sta fuori è la famiglia oltre la quale ci sono i malvagi Simbolo: di regressione all’infanzia Diffidenza verso ciò che è sconosciuto Volontà per reazione di restare chiusi in ambiente protetto Ogni partenza dal nido è un tradimento Simbolo poetico dell’inettitudine, incapacità di vivere

10 Costellazione simbolica
Nascono da una percezione bassa e istintiva Cose e realtà della campagna Ambiente naturale del fanciullo Attenzione ai particolari , ii dettagli Il nido, la madre Regressione all’infanzia Rifiuto della vita adulta percepita come male Espressione dell’esclusione e dell’inettitudine

11 Stile e tecniche espressive
Lingua “speciale” per la poesia Mette in versi sogni, incubi, visioni e pone sullo stesso piano il reale e l’irreale Soluzioni formali nuove su ogni piano: Ambito fonico. A livello del suono delle singole parole Ambito semantico. A livello del significato dei vocaboli Ambito ritmico e metrico. Struttura della composizione Ambito sintattico: struttura del periodo Suoni uso delle onomatopee cioè di parole o di espressioni che riproducono un rumore o un suono particolare Rivisitazione della metrica tradizionale Riutilizza sistemi metrici e ritmici molto tradizionali o antichi Sonetto, terzina in endecasillabi, strofe della poesia greca e latina Uso della rima

12 Scelta lessicale Sintassi soggettiva Diversi tipi di linguaggio:
Raro e prezioso, quasi arcaico Linguaggio settoriale di una qualche attività o mestiere Linguaggio pregrammaticale dei bambini Linguaggio agrammaticale degli illetterati Sintassi soggettiva Frasi ellittiche (prive di soggetto o verbo) Ricorso sistemico alla coordinazione, anziché alla subordinazione Uso dell’analogia (una similitudine in qui viene soppresso il come) Uso della sinestesia (accostamento di parole che appartengono a sfere sensoriali diverse)

13 Rivoluzione stilistica di Pascoli
Novità di suoni Uso largo delle onomatopee Novità di lessico Parole ora arcaiche e preziose, ora precise (gergo di arti e mestieri), ora dialettali e sgrammaticate Novità di sintassi Periodi brevi, prevalenza della coordinazione, discorso spezzato Poetica del fanciullino Novità metriche Frequenti cesura, numerosi segni di punteggiatura. Nenia, cantilena Novità figure retoriche Uso di sinestesia e analogia, figure che suggeriscono senza definire Rinnova profondamente il linguaggio poetico tradizionale


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