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LE VARIAZIONI DEGLI ORGANISMI STATO DI NATURA STATO DOMESTICO.

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Presentazione sul tema: "LE VARIAZIONI DEGLI ORGANISMI STATO DI NATURA STATO DOMESTICO."— Transcript della presentazione:

1 LE VARIAZIONI DEGLI ORGANISMI STATO DI NATURA STATO DOMESTICO

2 COME AVVENGONO LE VARIAZIONI ALLO STATO DOMESTICO
“...dedicherò il primo capitolo di questo compendio alla variazione allo stato domestico. Vedremo così che una grande quantità di modificazioni ereditarie è per lo meno possibile: e vedremo, cosa altrettanto o ancor più importante, come sia grande il potere dell’uomo nell’accumulare successivamente tante piccole variazioni mediante la sua azione selettiva.” COME AVVENGONO LE VARIAZIONI ALLO STATO DOMESTICO POTERE DELL’UOMO Torna alla mappa

3 COME AVVENGONO LE VARIAZIONI
Le piante coltivate e gli animali allevati generalmente differiscono l’uno dall’altro più di quanto non differiscano gli individui della stessa specie o varietà allo stato di natura. Tale variazione è dovuta al fatto che i prodotti domestici sono cresciuti in condizioni di vita non così uniformi, ma un po’ diverse dalle specie affini esposte in natura. Gioca, dunque, un ruolo fondamentale nella variazione degli organismi le condizioni di vita; esse, infatti, agiscono in due modi: DIRETTAMENTE(sull’organismo) INDIRETTAMENTE(sul sistema riproduttivo) FATTORI EFFETTI SULLA DISCENDENZA Torna alla mappa

4 FATTORI LA NATURA DELL’ORGANISMO LE CONDIZIONI ESTERNE
Più determinante in quanto si possono manifestare variazioni simili in ambienti diversi e variazioni diverse nelle stesse condizioni esterne LE CONDIZIONI ESTERNE Torna alla mappa

5 EFFETTI SULLA DISCENDENZA
DEFINITI Tutti o quasi tutti i discendenti di individui esposti a determinate condizioni risultano modificati allo stesso modo INDEFINITI Innumerevoli piccoli particolari che distinguono gli individui della stessa specie e che non possono attribuirsi all’eredità dei genitori o di qualche lontano antenato, in altre parole variazione del singolo individuo che differisce dagli altri esempio: le differenze all’interno della stessa cucciolata Differenze all’interno della stessa cucciolata Torna alla mappa

6 VARIAZIONE INDIRETTA Le variazioni derivano dall’estrema sensibilità dell’apparato riproduttore a ogni cambiamento delle condizioni di vita. Molti fatti mostrano chiaramente quanto sia grande la sensibilità del sistema riproduttore a cambiamenti anche lievissimi delle condizioni ambientali Esempio: in alcuni rari casi si è scoperto che un cambiamento quasi insignificante, come un po’ di acqua più o in meno, in particolari periodi di sviluppo, fa si che una pianta produca o non produca semi. Tuttavia è anche possibile dimostrare come alcuni organismi si riproducano liberamente nelle condizioni meno naturali, dimostrando in tal modo che i loro organi riproduttori non si lasciano facilmente influenzare Esempio: i conigli e i furetti nelle conigliere Conigli e furetti Torna alla mappa

7 IL POTERE DELL'UOMO Una delle caratteristiche più notevoli delle nostre razze domestiche è il loro adattamento in funzione non già del benessere dell’animale o della pianta, ma del vantaggio o del capriccio dell’uomo.[…]non è possibile pensare che tutte queste varietà si siano improvvisamente formate così perfette e utili come oggi le vediamo. La chiave del problema sta nel potere dell’uomo di operare una selezione accumulativa: la natura fornisce variazioni successive, e l’uomo le accumula nelle direzioni che gli sono utili. In questo senso si può dire che egli si è fabbricato le razze che gli sono vantaggiose. Esempio: in Sassonia l’importanza del principio selettivo, per ciò che riguarda le pecore merinos, è talmente riconosciuta che ne è sorto un lavoro regolare: vengono studiati gli animali, cosi che soltanto i soggetti migliori siano destinati alla riproduzione. Torna alla mappa

8 “mi occuperò poi della variabilità delle specie allo stato di natura; ma in questo argomento dovrò purtroppo limitarmi ad una trattazione troppo breve; un’esposizione adeguata richiederebbe un lungo elenco di fatti. Tuttavia avremo elementi sufficienti per discutere le circostanze più favorevoli alla variazione.” Anche gli individui allo stato di natura sono soggetti alla variazione: le differenze individuali Verso la lotta per l’esistenza e la selezione naturale Torna alla mappa

9 Appare indiscutibile che anche gli organismi allo stato di natura siano soggetti a variazione, in quanto quasi tutte le parti degli esseri organizzati sono così meravigliosamente adatte alle loro condizioni di vita, che non appare probabile che ciascuna di esse possa essersi improvvisamente prodotta già nella sua forma perfetta, così come non appare probabile che una macchina complessa possa essere inventata dall’uomo già nella sua forma perfetta. Le variazioni allo stato di natura sono determinate dalle differenze individuali Si possono chiamare differenze individuali quelle piccole differenze che compaiono nei discendenti dei medesimi genitori. Queste differenze individuali assumono la massima importanza in quanto sono ereditarie e perché forniscono il materiale su cui la selezione può agire, accumulandole; proprio allo stesso modo con cui l’uomo accumula, in una determinata direzione, le differenze individuali delle sue produzioni domestiche. Torna alla mappa

10 e la selezione naturale
Verso la lotta per l'esistenza e la selezione naturale L’importanza delle differenze L’osservazione di una serie di differenze negli organismi suggerisce l’idea di una trasformazione reale. Perciò io ritengo che le differenze individuali siano per noi della massima importanza, in quanto costituiscono un primo passo verso quelle lievi varietà che a mala pena sono ritenute degne di menzione nelle opere di storia naturale. E considero le varietà già più differenziate e persistenti come gradini verso varietà ancor più fortemente caratterizzate e stabili, da cui si passa successivamente alle sottospecie, e quindi alle specie. Il passaggio da un grado di differenza a un altro può in molti casi considerarsi soltanto dovuto alla natura dell’organismo e alle differenti condizioni fisiche a cui è stato lungamente esposto; ma rispetto ai caratteri più importanti di adattamento, il passaggio da uno stadio di differenza a un altro può essere attribuito con certezza all’azione cumulativa della selezione naturale.

11 Specie dominanti Le specie più rigogliose, o come possono anche chiamarsi, le specie dominanti- che hanno più ampia area di distribuzione, che sono molto diffuse nel paese in cui si trovano, e sono rappresentate da un numero molto grande di individui- sono quelle che più spesso producono varietà ben distinte. E, forse, non era difficile prevederlo: infatti, poiché le varietà per diventare permanenti hanno dovuto necessariamente lottare contro gli altri abitanti dello stesso luogo, le specie che sono già dominanti devono avere maggiore probabilità di lasciare una discendenza la quale, sebbene lievemente modificata, erediti ancora quei vantaggi che hanno permesso alla specie madre di prendere il sopravvento sulle altre specie indigene. Torna alla mappa

12 LA LOTTA PER L'ESISTENZA
“Nel capitolo successivo si prenderà in esame la lotta per l’esistenza fra tutti gli esseri viventi”

13 DEFINIZIONE Devo premettere ch’io uso questa espressione in senso lato e metaforico, che implica la reciproca dipendenza degli esseri viventi, e implica inoltre, cosa ancora più importante, non solo la vita dell’individuo, ma il fatto che esso riesca a lasciare discendenza. si può affermare che quando parecchi virgulti di vischio crescono insieme sullo stesso ramo, essi lottano certamente l’uno contro l’altro. Poiché la disseminazione del vischio è operata dagli uccelli, la sua esistenza dipende da questi bipedi, e si potrà dire metaforicamente che il vischio lotta con altre piante da frutto in quanto induce gli uccelli a divorarlo e diffondere così i propri semi. In questi diversi significati, che si fondono l’uno nell’altro, userò per maggiore comodità l’espressione generale di “lotta per l’esistenza”

14 L’IMPORTANZA DELLA LOTTA PER L’ESISTENZA
La lotta per l’esistenza appare inevitabile considerata la rapida progressione con cui tutti gli esseri viventi tendono a moltiplicarsi: dal momento che nascono più individui di quanti ne possano sopravvivere deve necessariamente esistere una lotta per l’esistenza. Ostacoli che frenano l’aumento numerico La quantità di nutrimento Il clima

15 RAPPORTI TRA ANIMALI E PIANTE NELLA LOTTA PER L’ESISTENZA
Trifoglio Violetto Solo i bombi visitano il trifoglio violetto, perché le altre api non possono suggerne il nettare. Possiamo quindi dedurre che se tutto il genere dei bombi dovesse estinguersi o divenire molto raro in Inghilterra, anche il trifoglio violetto diventerebbe raro o sparirebbe completamente. Il numero dei bombi dipende in gran parte dal numero delle arvicole che ne distruggono i favi e i nidi. Ora il numero dei topi dipende in larga parte dal numero dei gatti e pertanto è stato notato che i nidi dei bombi sono più numerosi nei pressi dei villaggi e delle piccole città, fenomeno da attribuirsi al numero di gatti che distruggono i topi. Perciò è verosimile che la presenza di un gran numero di felini possa determinare in una determinata regione la frequenza di piante, mediante l’interventi in primo luogo dei topi e poi delle api. Bombo Arvicola

16 O SOPRAVVIVENZA DEL PIU' ADATTO
SELEZIONE NATURALE O SOPRAVVIVENZA DEL PIU' ADATTO Le variazioni, per lievi che esse siano e da qualunque causa provengano, purché siano utili in qualche modo agli individui di una specie, tendono alla conservazione di tali individui e a trasmettersi ai discendenti. Anche questi ultimi avranno così maggiori probabilità di sopravvivere, perché, fra i molti individui che nascono periodicamente da ogni specie, soltanto un piccolo numero può sopravvivere. Questo principio per il quale ogni lieve variazione, se utile, si mantiene, è stato da me denominato “selezione naturale” per indicare la sua analogia con la selezione operata dall’uomo. Ma l’espressione “sopravvivenza del più adatto” è più idonea. La selezione naturale è una forza sempre pronta all’azione, immensamente superiore ai deboli sforzi dell’uomo, così come le opere dalla natura sono superiori a quelle dell’arte.

17 IN CONCRETO Per far comprendere con chiarezza in qual modo agisce la selezione naturale, mi si permetta un esempio immaginario. Prendiamo il caso di un lupo che si nutra di differenti animali, catturandone alcuni con l’astuzia, altri con l’agilità e supponiamo che la sua preda più veloce, ad esempio il cervo, in seguito a cambiamenti avvenuti nella regione, sia divenuto più numeroso,o che le altre prede abituali del lupo siano diminuite durante la stagione in cui il lupo è più stimolato alla fame. In tali circostanze i lupi più veloci avranno maggiore probabilità di sopravvivere e saranno quindi mantenuti in vita e selezionati, sempre che conservino la forza necessaria per sopraffare la preda, in ogni periodo dell’anno in cui sono spinti a nutrirsi di altri animali.

18 CIRCOSTANZE FAVOREVOLI ALLA PRODUZIONE DI NUOVE FORME MEDIANTE LA SELEZIONE NATURALE
Una grande variabilità-termine che include sempre le differenze individuali- sarà evidentemente favorevole. Anche l’isolamento è un elemento importante nella modificazione delle specie mediante la selezione naturale. La sola durata di tempo di per sé non fa nulla, né pro né contro la selezione naturale.

19 CONSEGUENZE DIVERGENZE DEI CARATTERI ESTINZIONE
L’azione di quello che può essere chiamato il principio di divergenza cagiona differenze, dapprima appena apprezzabili, che aumentano poi costantemente, finché le razze divergono, nel carattere, l’una dall’altra, e dal loro comune progenitore ESTINZIONE La selezione naturale agisce conservando unicamente le variazioni vantaggiose, che di conseguenza persistono; e da ciò risulta che, come le forme favorita aumentano di numero, così, generalmente, quelle meno favorite diminuiscono e diventano rare. Le specie rare si modificheranno o miglioreranno meno rapidamente entro un dato periodo; di conseguenza esse saranno sconfitte nella lotta per la vita dai discendenti modificati e migliorati delle specie più comuni.


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