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Lezione 21 L’Europa dalla ricostruzione alla crisi del comunismo

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Presentazione sul tema: "Lezione 21 L’Europa dalla ricostruzione alla crisi del comunismo"— Transcript della presentazione:

1 Lezione 21 L’Europa dalla ricostruzione alla crisi del comunismo

2 L’Europa degli anni 50

3 Le democrazie dell’Europa Occidentale fino agli anni 70
Politica struttura rappresentativa: sovranità popolare esercitata attraverso il voto libero e uguale partiti politici mediatori e interpreti di interessi diversificati centralità della rappresentanza parlamentare pluralismo politico principio dell’alternanza nel governo dello stato ECONOMIA Miracolo economico Sviluppo economico sostenuto dallo stato I diritti sociali: incremento della spesa pubblica piena occupazione sicurezza sociale Stato sociale

4 La spesa per lo stato sociale: quota percentuale del Pil nel 1992 nei paesi dell’Unione Europea
Istruzione di base Assistenza sanitaria Sussidi per i bisognosi Assistenza di invalidità e vecchiaia Promozione risorse culturali Difesa dell’ambiente

5 Crisi degli anni ‘70 Inizio sviluppo postindustriale: Terziarizzazione
Crisi USA Bilancia dei pagamenti in rosso Politiche protezioniste Indebolimento sul piano internazionale (Vietnam) Crisi mondiale Shock petrolifero (1973) Inflazione Diminuzione consumi Stagnazione produzione e crisi industriale Inizio sviluppo postindustriale: Terziarizzazione Rivoluzione informatica Delocalizzazione

6 Il blocco comunista in Europa

7 Le democrazie popolari
Politica regime a partito unico o formalmente pluralista, però con l’egemonia del partito comunista rigido controllo del partito sull’elezione della rappresentanza politica Le democrazie popolari Economia formalmente seguite le regole della democrazia in realtà controllo totale della segreteria dei partiti comunisti Controllo statale della produzione Pianificazione Industria pesante sviluppo intenso: il reddito nazionale crebbe 4 volte produzione industriale 7 volte ma distorto: a favore dell’Urss armamenti identificazione dello stato con il partito

8 La sovranità limitata Ungheria 1956: rinnovamento politico
Intervento militare Cecoslovacchia 1968: primavera di Praga URSS Rottura politica e isolamento economico Iugoslavia: via autonoma al socialismo

9 Crisi del sistema (1970-1989) Risposte: Espansione imperiale (Breznev)
ECONOMIA Crisi economica Crescita spese militari Peggioramento condizioni di vita POLITICA E SOCIETà Burocrazia sclerotizzata (Nomenklatura) Crisi ideologica Risposte: Espansione imperiale (Breznev) Riforme (Gorbaciov)

10 L’URSS alla vigilia del crollo

11 L’ex-URSS

12 L’Europa dopo la fine dei regimi comunisti

13 La Iugoslavia di Tito: 1948 – 1974
tentativo di creare un’identità nazionale superiore, “ideologica”: nazionalità viste come risultato di una storia capitalista e borghese, il socialismo avrebbe creato un uomo nuovo, non definito etnicamente Il successo, finché visse Tito, fu dovuto alla sua autorità che aveva vinto Hitler e si era ribellato a Stalin leadership dei paesi non allineati progetto di una via nuova al socialismo: autogestione

14 Le repubbliche iugoslave fino al 1991 (divisione e numero di abitanti)

15 "La Jugoslavia ha sei repubbliche, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo partito". (J. Tito) Un dedalo di etnie

16 Il peso delle etnie nel 1981 Serbi Croati Musulmani Sloveni Albanesi Macedoni Montenegrini Ungheresi Romi “Iugoslavi” Più: austriaci, bulgari, cechi, greci, italiani, ebrei, tedeschi, polacchi, romeni, russi, ruteni, slovacchi, turchi, ucraini, aromuni e altri. Totale:

17 Fallimento del Stato nazionale di Tito
Dopo morte di Tito (1980) non vi è una personalità altrettanto autorevole il processo di unità non è consolidato fallisce il progetto di autogestione la crisi degli anni ‘70 ne rivela la debolezza riappaiono le differenze socio-economiche tra le parti dello stato Slovenia e Croazia più vicine all’Europa le altre regioni penalizzate dall’arretratezza

18 La dissoluzione della Iugoslavia cronologia della guerra in Bosnia
1991 Slovenia e Croazia dichiarano l’indipendenza. 1992 (gennaio) L’Unione Europea riconosce le due repubbliche secessioniste. 1992 (marzo) referendum in Bosnia: il 63% a favore dell’indipendenza. Inizia la guerra in Bosnia. 1993 intervento Onu per proteggere i civili. 1994 Sarajevo e Zagabria firmano un accordo che prevede la formazione di una federazione croato-musulmana. 1994 (agosto) azione Nato contro gli obiettivi serbi. 1995 (novembre) a Dayton (in Ohio) viene raggiunto l’accordo di pace, 1995 (dicembre) è firmata la pace a Parigi


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