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LABORATORIO di FOTOGRAFIA

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Presentazione sul tema: "LABORATORIO di FOTOGRAFIA"— Transcript della presentazione:

1 LABORATORIO di FOTOGRAFIA
USO DEL FLASH 1

2 FLASH Il flash o lampeggiatore è un apparecchio in grado di emettere lampi di luce per un breve lasso di tempo, in sincronia con il periodo di apertura dell'otturatore di una macchina fotografica. Originariamente il flash era costituito da una torcia sulla quale era posta polvere di magnesio cui veniva dato fuoco per generare il lampo luminoso. Attualmente impiega essenzialmente una lampada allo xeno. Attualmente in commercio è possibile trovare flash elettronici di varia potenza (espressa in numero guida o in Joule) e con molteplici funzioni, spesso regolate da centraline computerizzate, in grado di garantire la perfetta illuminazione in ogni campo della ripresa fotografica. Molte macchine fotografiche dispongono di un flash incorporato che tuttavia è limitato in potenza, autonomia e soprattutto nella possibilità di gestire l'illuminazione. IL FLASH

3 FLASH IL FLASH Per scegliere ed impiegare correttamente un flash, è opportuno conoscere il significato del numero guida (NG). Questo elemento permette di conoscere la potenza effettiva del lampo ed eventualmente calcolare la corretta esposizione (nei casi in cui bisogna operare manualmente). E’ un valore numerico che si ricava facilmente moltiplicando la distanza tra soggetto e lampo per il diaframma necessario a una esposizione corretta: N.G. = d X f dove N.G. sta per numero guida; d per la distanza tra il lampo e il soggetto e f per il valore del diaframma.

4 FLASH IL FLASH Naturalmente il numero guida varia e dipende dalla sensibilità della pellicola in uso; normalmente l'indicazione del numero guida dei lampeggiatori professionali è effettuata in riferimento alla sensibilità di 100 ISO. Esemplifichiamo: dato un soggetto posto a tre metri che risulta correttamente esposto con il diaframma f/8, qual'è il numero guida del lampeggiatore elettronico in uso? Noti d = 3 e f = 8, si applica la formula N.G. = d X f = 3 X 8 = 24 il numero guida del lampeggiatore elettronico è 24.

5 FLASH IL FLASH Raddoppiando la distanza fra flash e soggetto, l'illuminazione si distribuisce su una superficie quattro volte più grande, ma l'intensità della luce emessa si riduce a 1/4. Triplicando la distanza, la superficie diventa 9 volte più ampia, ma la luce si riduce a 1/9, e così via.

6 FLASH IL FLASH A partire dal valore del numero guida, e conoscendo la sensibilità della pellicola in uso, è dunque sempre possibile calcolare il corretto diaframma da impostare sull'obiettivo data la distanza di ripresa. Dividendo il numero guida per la distanza lampeggiatore-soggetto si ottiene infatti il valore di diaframma f = N.G./ dist dove f sta per il diaframma, N.G. per il numero guida e dist per la distanza lampeggiatore-soggetto. Un esempio: dato il numero guida 24, che diaframma si deve impostare sull'obiettivo per esporre correttamente un soggetto posto a tre metri? Noti N.G. = 24 e dist = 3, si applica la formula f=N.G. 24 / dist 3 = 8 Il diaframma per l'esposizione corretta è quindi f/8. Così, per un soggetto posto a due metri il diaframma è f/11, per un soggetto a quattro metri è f/5,6 e per un soggetto a sei metri è f/4.

7 FLASH IL FLASH Per ricavare il Numero Guida in base ad una sensibilità ISO diversa da quella per cui il NG è dato si usa la seguente formula: ESEMPIO: flash con NG=20 per 100 ISO. Utilizzando una Kodachrome 25 ISO, quale sarà il nuovo NG? Il NG per 25 ISO è: 20 x (25/100) = 10.

8 IL FLASH Il tempo di sincronizzazione
Il tempo di sincro-flash di una fotocamera indica la massima velocità di scorrimento delle tendine dell'otturatore durante la quale si otterrà una corretta esposizione flash di tutto il fotogramma. La tendina in chiusura parte immediatamente dopo che la prima tendina si è aperta totalmente. Per avere tempi sempre più rapidi, l'apertura viene parzializzata: la II tendina parte prima che sia arrivata in fondo la prima. Se parte quando la prima è arrivata a ¾ del fotogramma il tempo sarà di 1/250"; se parte a metà fotogramma si avrà un tempo di 1/500". Per tutti i tempi più brevi del tempo di sincro-lampo solo una parte del fotogramma risulterà esposta correttamente, metre la restante sarà sottoesposta.

9 FLASH IL FLASH FLASH DIRETTO La posizione del flash determina l'effetto finale. Un flash a slitta sulla fotocamera o a torcia di lato illumina il soggetto frontalmente e totalmente, ma produrrà occhi rossi in animali e uomini (la retina è estremamente vascolarizzata), riflessi su superfici lucide (vetri, lamiere, occhiali); ombre marcate su sfondi alle spalle del soggetto (pareti di una stanza); appiattimento del soggetto e annullamento della sua tridimensionalità.

10 IL FLASH FLASH INDIRETTO
Si ricorre quindi a tecniche di orientamento del flash per correggere questi difetti. Allontanando il flash dall'asse ottico (con un cavo-sincro) e/o indirizzando l'emissione luminosa in modo indiretto sul soggetto. Vantaggi: uniforme distribuzione della luce sul soggetto; assenza di ombre nette; occhi naturali. Svantaggi: la luce che arriva al soggetto è minore di quella diretta; un solo flash di piccola potenza non è sufficiente per la riflessione; se le pareti sono colorate, anche la luce del flash risulterà colorata; la tecnica è affidabile solo in TTL-flash.

11 FLASH IL FLASH TTL Automatismo che opera interrompendo l'emissione del lampo quando un apposito sensore giudica sufficiente la quantità di luce che ha colpito il soggetto, attraverso la misurazione della luce riflessa dal soggetto stesso. È una tecnica avanzata che permette il sincro-flash sia con il tempo nominale di sincro (ad es. 1/125"), sia con tutti gli altri tempi superiori ad esso (ad es. 1/60", 1/30", etc.), calcolando in tempo reale i valori dell'esposizione in numerosissime situazioni fotografiche. Molto affidabile anche in macrofotografia, a patto che il soggetto sia al centro del fotogramma o che occupi gran parte del fotogramma.

12 FLASH IL FLASH FILL-IN Tecnica di rischiaramento del soggetto con luce flash in luce-ambiente, tramite una breve emissione luminosa che schiarisce le ombre indotte dalla luce naturale. Il colpo di flash come riempimento sarebbe insufficiente da solo per consentire una corretta esposizione, ma, abbinato alla luce ambiente, alza la luminanza complessiva della scena e il contrasto si abbassa. Si ottiene così un primo piano rischiarato, inserito in un contesto di luce-ambiente naturale. La tecnica del Fill-in si applica soprattutto nel controluce.

13 FLASH IL FLASH OPEN FLASH Tecnica per fotografare in luce scarsa (in ombra, ambienti scuri, boschi, etc.) con tempi lunghi, sottoesponendo di ½-1 stop e colpendo il soggetto con uno o più lampi di flash tenuto in mano. Ad esempio: per una data scena l'esposimetro segna 5" di tempo di esposizione. Si imposta un tempo di 3" e si scatta, azionando contemporaneamente il flash ad una distanza ravvicinata dal soggetto nell'intervallo dell'esposizione.

14 FLASH FINE


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