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Tecniche di Gestione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A. 2011-2012.

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Presentazione sul tema: "Tecniche di Gestione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A. 2011-2012."— Transcript della presentazione:

1 Tecniche di Gestione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A. 2011-2012

2 OGGETTO DELLA LEZIONE La certificazione di prodotto Il caso dell’industria alimentare

3 LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO

4 DEFINIZIONE conformità Operazione intesa ad assicurare la conformità di prodotti (e servizi) ai requisiti stabiliti da Regole Tecniche (certificazione obbligatoria) e/o Norme Tecniche o documenti equivalenti (certificazione volontaria), tramite procedimenti tecnici che consistono in opportune combinazioni di operazioni elementari (elementi), selezionate in funzione delle caratteristiche dell’ “oggetto” della certificazione, in termini tali da fornire un adeguato grado di confidenza

5 LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO La certificazione di prodotto copre gli aspetti del prodotto più propriamente di carattere tecnico o tecnologico, relativi al contenuto del prodotto. Garantisce i bisogni essenziali del cliente, se effettuata con riferimento a Regole Tecniche obbligatorie (direttive UE, Marcatura CE) o bisogni più ampi, se riferita a Norme Tecniche volontarie o documenti equivalenti

6 Tale assicurazione si rende necessaria in quanto l'uso dei prodotti (e la loro eliminazione al termine della corrispondente vita utile) implica, inevitabilmente, l'insorgere di domande da parte del sistema socioeconomico a cui sono destinati, riconducibili alla richiesta di assicurazione preventiva della loro adeguatezza agli impieghi previsti. LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO

7 La risposta a tali domande da un lato consente ai clienti e utenti / consumatori in genere di effettuare una scelta oggettiva nell'ambito dell'offerta; dall'altro, permette ai produttori / fornitori, di operare nel contesto di un mercato più efficiente, in quanto provvisto di parametri di riferimento.

8 TUTTI Le attività di certificazione di prodotto riguardano TUTTI i settori industriali, avendo una più lunga tradizione in taluni campi (es. Prodotti elettrici) e rappresentando una pratica relativamente recente in altri. Tutti i procedimenti di certificazione comprendono: Il primo passo da compiere consiste nella definizione dei requisiti a cui i prodotti devono soddisfare, tramite appositi riferimenti normativi o documenti equivalenti (requisiti di riferimento); Il secondo passo è poi rappresentato dalla definizione delle modalità di verifica ed attestazione della conformità a suddetti requisiti, mediante la messa a punto di procedimenti adeguati (valutazione iniziale); Il terzo passo, infine, è costituito dall'attuazione pratica di detti procedimenti, tramite opportune strutture operative (attestazione di conformità e sorveglianza).

9 PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO MARCHIO UNI Azienda Domanda e documentazione ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE Documentazione completa/conforme ISPETTORI Verifica aziendale LABORATORIO Prove di tipo ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE Concessione del Marchio ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE Sorveglianza annuale ISPETTORI Verifica aziendale LABORATORIO Prove di controllo ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE Mantenimento del Marchio Sospensione/Ritiro si no si Fonte UNI

10 DIFFERENZE CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO E DI PROCESSO L’approccio di prodotto è di tipo “diretto” L’approccio di prodotto è di tipo “diretto” poiché inteso ad accertare la conformità dei prodotti a determinati requisiti che ne caratterizzano “direttamente” la capacità di soddisfazione di bisogni. L’approccio di sistema è di tipo “indiretto”, L’approccio di sistema è di tipo “indiretto”, in quanto non fa specifico riferimento a specifici requisiti di prodotto, ma assicura la capacità di un’organizzazione di strutturarsi e gestire le proprie risorse ed i propri processi produttivi in modo tale da identificare e soddisfare i bisogni dei clienti o delle parti interessate in genere.

11 Certificazione di prodotto Ecolabel EPD POEMS L'Ecolabel è il marchio europeo di qualità ecologica per i prodotti e i servizi nato con il Regolamento 1992/880/CE e revisionato alla luce dell’esperienza maturata e del progresso tecnico con il nuovo Regolamento 2000/1980/CE. Si tratta di uno strumento ad adesione volontaria che viene concesso a quei prodotti e servizi che rispettano criteri ecologici e prestazionali stabiliti a livello europeo. prodotti/servizi che hanno un ridotto impatto ambientale L'ottenimento del marchio costituisce, pertanto, un attestato di eccellenza che viene rilasciato solo a quei prodotti/servizi che hanno un ridotto impatto ambientale. I criteri sono periodicamente sottoposti a revisione e resi più restrittivi, in modo da favorire il miglioramento continuo della qualità ambientale dei prodotti e servizi.

12 produttori Per i produttori l'Ecolabel europeo può essere una opportunità per poter dimostrare il loro impegno e la loro attenzione alle problematiche ambientali in un mercato sempre più sensibile a queste tematiche. consumatori Per i consumatori è la via migliore per identificare e scegliere prodotti che rispettano l'ambiente. Certificazione di prodotto Ecolabel EPD POEMS

13 strumento di politica ambientale scopocomunicare La dichiarazione ambientale di prodotto (DAP o EPD Environmental Product Declaration) è uno strumento di politica ambientale che ha lo scopo di comunicare al mercato le caratteristiche e le prestazioni ambientali di un prodotto. La dichiarazione ambientale permette ai produttori di dimostrare la loro attenzione alle problematiche ambientali analizzando e descrivendo il proprio prodotto dal punto di vista degli impatti ambientali ai consumatori di avere dettagliate informazioni riguardo alle caratteristiche ambientali del prodotto stesso. DAP o EPD Environmental Product Declaration OBIETTIVO Favorire, attraverso la comparabilità tra prodotti analoghi e la capacità di scelta dell'acquirente, un miglioramento costante dei prodotti da un punto di vista ambientale.

14 LA MARCATURA CE La dichiarazione di conformità e la marcatura CE sono il passaporto che permette ai prodotti la libera circolazione in Europa. La marcatura CE è obbligatoria nei casi in cui vi siano direttive comunitarie cogenti che disciplinano prodotti pericolosi o associati a particolari rischi.

15 MARCATURA CE La marcatura CE è la dichiarazione palese di conformità ai requisiti della Direttiva di riferimento. Le direttive che bisogna soddisfare della Comunità Europea che devono essere soddisfatte per l'applicazione del marchio di conformità CE, : La marcatura Ce di conformità: ha un solo grafismo costituito dalla sigla "Ce" ed, eventualmente, dal numero di identificazione dell'organismo che interviene nella fase del controllo della produzione; è apposta sul prodotto stesso, sull'imballaggio o sui documenti di accompagnamento; consente la commercializzazione, la libera circolazione e l'utilizzazione del prodotto nella Comunità. Se un prodotto industriale è disciplinato da altre direttive che riguardano altri aspetti e prevedono l'apposizione della marcatura Ce, questa indica la conformità a tutte le direttive in questione. È consentito apporre altri marchi, in particolare marchi di conformità a norme nazionali o europee, a condizione che non creino confusione con la marcatura "Ce".

16 DIRETTIVE PER CUI È RICHIESTA LA MARCATURA CE 1. 73/23/CEE Bassa tensione. 2. 87/404/CEE Recipienti a pressione. 3. 88/378/CEE Sicurezza dei giocattoli. 4. 89/106/CEE Prodotti da costruzione. 5. 89/336/CEE Compatibilità elettromagnetica. 6. 89/392/CEE Macchine. 7. 89/686/CEE Dispositivi di protezione individuale. 8. 90/384/CEE Bilance non automatiche. 9. 90/385/CEE Dispositivi medici impiantabili attivi. 10. 90/396/CEE Apparecchi a gas. 11. 91/263/CEE Terminali di telecomunicazioni. 12. 92/42/CEE Caldaie ad acqua calda. 13. 93/42/CEE Dispositivi medici. 14. 93/15/CEE Esplosivi per uso civile. 15. 94/9/CEE Apparecchi utilizzati in atmosfera esplosiva. 16. 94/25/CEE Imbarcazioni da diporto. 17. 95/16/CE Ascensori. 18. 96/57/CE Rendimento energetico di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni di uso domestico.

17 …E ANCORA I settori di riferimento sono molteplici spaziando dall'elettrotecnica all'elettronica, dalle telecomunicazioni all'automotive, dal gas all'impiantistica, dai prodotti da costruzione all'agroalimentare e così via Per ogni categoria merceologica, il Gruppo IMQ è in grado di offrire, a seconda dei casi, servizi di tipo orizzontale o mirato: certificazione di prodotto,conformità secondo le direttive CE, certificazione di sistemi di gestione aziendali,verifiche su impianti ed immobili, prove di laboratorio e per l'ottenimento di omologazioni internazionali, assistenza tecnico-normativa e formazione, supporto all'esportazione, sorveglianza di produzioni all'estero.

18 I NUMERI 18.000 Aziende certificate per i seguenti settori: elettrico, elettronico, energia, energie alternative, gas, alimentare, pubblica amministrazione, automotive, telecomunicazioni. 140.000 Prodotti certificati tra cui: elettrodomestici, apparecchi di illuminazione, apparecchiature elettroniche, apparecchi a gas, cavi e materiale da installazione, componenti per sistemi antrintrusione e antincendio, dispositvi medici, attrezzature per il fitness e la cura del corpo, macchine, motori, ascensori, apparecchi per il condizionamento e la ventilazione.

19 Electrolux Zanussi Whirlpool Artsana Enel iGuzzini Vortice De Longhi Fontanaarte Baxi Targetti Sankey Smeg Vimar Pirelli Merloni Candy Bticino ABB Artemide Flos Luceplan Siemens Enel Beghelli Carrier Esempi di aziende note che certificano i prodotti con IMQ

20 NUOVO APPROCCIO Nel 1985 sono stati adottati nuovi principi per il ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri: Le direttive fissano i requisiti essenziali d salute, sicurezza, igiene e protezione dell’ambiente Le specifiche tecniche supplementari sono definite da norme tecniche “armonizzate” Le norme tecniche non hanno carattere cogente

21 APPROCCIO GLOBALE La valutazione di conformità può essere eseguita utilizzando uno o più dei seguenti moduli, secondo quanto previsto dalla direttiva di riferimento: Modulo A (controllo di fabbricazione interno) Modulo B (esame CE del tipo) Modulo C (conformità del tipo) Modulo D (garanzia qualità produzione) Modulo E (garanzia qualità prodotti) Modulo F (verifica su prodotto) Modulo G (verifica su un unico prodotto) Modulo H (garanzia qualità totale)

22 I PASSAGGI PER LA CERTIFICAZIONE DEFINIZIONE DEI REQUISITI DEFINIZIONE DELLE MODALITA’ DI VERIFICA DELLA CONFORMITA’ AI REQUISITI ATTUAZIONE PRATICA DEI PROCEDIMENTI

23 La lotta alla contraffazione Principali iniziative per combattere la contraffazione Standardizzazione delle tecnologia utilizzata a supporto della lotta alla contraffazione (per poter raccogliere, analizzare e comparare i dati) Protezione preventiva aumentando la richiesta di registrazione di marchi, brevetti, etc. Programmi di informazione/formazione per i responsabili degli uffici doganali Sensibilizzazione dei consumatori Cooperazione tra produttori concorrenti e con la distribuzione organizzata Azioni collettive

24 La lotta alla contraffazione Principali iniziative per combattere la contraffazione Standardizzazione della tecnologia utilizzata a supporto della lotta alla contraffazione Cosa può fare un ente di certificazione accesso on-line ai DB dei prodotti e dei modelli certificati raccolta dati tecnici complementari di prodotto supporto alla definizione di capitolati tecnici e procedure di riferimento

25 Principali iniziative per combattere la contraffazione Programmi di informazione/formazione per i responsabili degli uffici doganali Cosa può fare un ente di certificazione Trasferimento di competenze e know- how tecnico Formazione tecnica degli addetti e dei responsabili Verifiche e testing on call La lotta alla contraffazione

26 Principali iniziative per combattere la contraffazione Sensibilizzazione dei consumatori Cosa può fare un ente di certificazione Iniziative/campagne di diffusione della cultura della qualità e dell’acquisto consapevole Azioni di comunicazione collettiva La lotta alla contraffazione

27 Principali iniziative per combattere la contraffazione Cooperazione tra produttori concorrenti e con la distribuzione organizzata e le associazioni dei consumatori Cosa può fare un ente di certificazione punto di riferimento per le problematiche di carattere tecnico punto di aggregazione per iniziative congiunte lungo la filiera dal produttore al consumatore La lotta alla contraffazione

28 Principali iniziative per combattere la contraffazione Azioni collettive (es. in concerto con associazioni di categoria) Cosa può fare un ente di certificazione accordi quadro con autorità competenti a supporto della sorveglianza del mercato (es. MAP, CamCom, Dogane, etc.) verifiche e testing di prodotti prelevati dal mercato La lotta alla contraffazione

29 IL CASO DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE

30 LA FILIERA PRODUTTIVA AGRICOLTURA TRASFORMAZIONE DISTRIBUZIONE INDUSTRIA ALIMENTARE INDUSTRIA ALIMENTARE

31 I PRESUPPOSTI DELLA QUALITA’ ALIMENTARE Sicurezza e igiene del prodotto Caratteristiche nutrizionali dell’alimento Certificazione di prodotto: marchi comunitari Doc, Docg e Igt (per i vini), Dop, Igp e Sgt (per gli altri prodotti) Certificazione di processo (Sistema Qualità) ISO 9000 Gestione della qualità (Qualità totale)

32 LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO: DOP e IGP Reg. UE 2081/92:MARCHI DOP (Denominazione di origine protette) E IGP (Indicazioni geografiche protette). Le DOP sono produzioni agro-alimentari provenienti da un luogo determinato, le cui qualità siano sostanzialmente dovute all’ambiente geografico di provenienza Le IGP presentano le stesse caratteristiche delle DOP ma con una maggiore flessibilità, nel senso che non tutte le fasi di produzione e trasformazione devono essere necessariamente localizzate nell’area geografica di riferimento. Le indicazioni geografiche protette

33 LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO: ATTESTAZIONE DI SPECIFICITA’ Reg. UE 2082/92:ATTESTAZIONE COMUNITARIA DI SPECIFICITA’. Viene riconosciuto l’elemento di specificità, intesa come l’elemento o gli elementi che distinguono un prodotto agricolo o alimentare da altri prodotti o alimenti analoghi appartenenti alla stessa categoria. Il punto di riferimento per la conformità è il disciplinare che costituisce, per così dire, il regolamento del marchio Le indicazioni geografiche protette

34 ALTRE CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO Certificazione volontaria di prodotto (UNI CEI EN 45011) Certificazione di rintracciabilità di filiera (ISO 2005; UNI 10939; UNI 11020)

35 LA TIPICITA’: ASPETTI ESSENZIALI Conservazione di caratteristiche peculiari nel tempo Associazione alla localizzazione produttiva sotto il profilo del territorio e della storia Le nuove tecnologie produttive e la standardizzazione (produzione di massa) mettono a repentaglio l’esistenza dei prodotti tipici Le regioni italiane forniscono un forte contributo alla salvaguardia delle tradizioni alimentari

36 Standardizzazione e tipicità sono incompatibili? La qualità non si ottiene solo attraverso la standardizzazione, nel senso di produzione di massa, ma attraverso la fissazione di standard produttivi e disciplinari di produzione (come nel caso dei marchi di qualità), rivalutando le tradizioni ed esaltando le produzioni locali Pertanto qualità, standardizzazione e tipicità sono tre facce della stessa medaglia.


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