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19 Aprile 2008 Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione X Scuola sec. 1° grado di Gattatico Classe.

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1 19 Aprile 2008 Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione X Scuola sec. 1° grado di Gattatico Classe 3^ B Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro

2 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Il 25 luglio 1943 il Re Vittorio Emanuele terzo fa arrestare Benito Mussolini, che dal 1924 governa insieme al partito fascista l’Italia. Il Re nomina come successore di Mussolini il maresciallo Pietro Badoglio, veterano della campagna di Etiopia. Badoglio, appena nominato, afferma di voler continuare a combattere gli alleati a fianco dei tedeschi. Gli alleati, che a Luglio sono sbarcati in Sicilia, cominciano a salire la penisola e Badoglio inizia a negoziare segretamente l’armistizio con gli anglo-americani. L’armistizio viene firmato a Cassibile, in Sicilia, il 3 Settembre 1943. Badoglio rende pubblico, via radio, l’armistizio solo l’otto Settembre. Il Re e i gerarchi militari appresa la notizia fuggono a Brindisi già in mani alleate. 1 di 3 I fratelli Cervi Il carabiniere Magrini Caduti di Gattatico La Costituzione Un film: Tutti a casa E’ stato grazie alla lotta contro il fascismo ed il nazismo che l’Italia ha potuto dimostrare il suo vero valore morale. Proprio la nostra zona è ricca è ricca di testimonianze significative in questo senso. Sulle nostre montagne, nelle nostre campagne, nel nostro paese. La Resistenza a Gattatico Presentazione Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits Ricostruzione storica di Massimiliano >> continua

3 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro I tedeschi appena sentito l’annuncio di Badoglio attaccano l’Italia catturando presidi militari e infrastrutture. Gli ufficiali di alto rango lasciano senza indicazioni le caserme e quindi molti soldati restano senza ordini: alcuni vengono catturati, altri provano a resistere, e come a Cefalonia, vengono uccisi, altri ancora invece cercano di nascondersi per evitare la cattura. Anche a Praticello ci fu il 9 settembre 1943 un episodio di resistenza; infatti la caserma dei carabinieri fu assaltata da un drappello di soldati della Wermacht, ma grazie al coraggio del carabiniere di soli venti anni Giovanni Magrini l’assalto tedesco fu respinto. 2 di 3 I fratelli Cervi Il carabiniere Magrini Caduti di Gattatico E’ stato grazie alla lotta contro il fascismo ed il nazismo che l’Italia ha potuto dimostrare il suo vero valore morale. Proprio la nostra zona è ricca è ricca di testimonianze significative in questo senso. Sulle nostre montagne, nelle nostre campagne, nel nostro paese. Presentazione Ricostruzione storica di Massimiliano La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits >> continua

4 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Sempre il 9 settembre a Roma viene fondato il CLN che aveva l’obbiettivo di promuovere e coordinare la lotta contro il nazi-fascismo. I partiti che avrebbero fatto parte dell’ assemblea costituente sono i partiti che hanno fondato il CLN. Il CLN si diede una struttura divisa in comitati regionali provinciali e comunali. La guerra di resistenza diventa subito guerra civile perché Mussolini liberato dai tedeschi fonda la repubblica di Salò. Attraversata la linea gotica in poche settimane la guerra sul suolo italiano termina. Finita ufficialmente la guerra da più di un anno il 2 Giugno 1946 il CLN si scioglie e i partiti che ne facevano parte danno vita alla Costituzione. Come disse il Presidente della Repubblica: QUEI PRINCIPI FONDAMENTALI CHE SCOLPIRONO NEI PRIMI ARTICOLI DELLA CARTA COSTITUZIONALE IL VOLTO DELLA REPUBBLICA. 3 di 3 I fratelli Cervi Il carabiniere Magrini Caduti di Gattatico E’ stato grazie alla lotta contro il fascismo ed il nazismo che l’Italia ha potuto dimostrare il suo vero valore morale. Proprio la nostra zona è ricca è ricca di testimonianze significative in questo senso. Sulle nostre montagne, nelle nostre campagne, nel nostro paese. Presentazione Ricostruzione storica di Massimiliano La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits

5 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro 1 di 5 La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits I fratelli Cervi I Cervi erano una famiglia di mezzadri. Erano contadini particolari, e proprio per le loro idee di innovazione agricola, si spostarono da Valle Re, dove la resa era piuttosto scarsa e non era possibile migliorare la condizione dei campi, a Praticello, più precisamente ai “Campi Rossi”. Gelindo (classe 1901), Antenore (1906), Aldo (1909), Ferdinando (1911), Agostino (1916), Ovidio (1918), Ettore (1921). Tutti nati a Campegine (Reggio Emilia), tutti fucilati il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia, tutti Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria. Da allora saranno per tutti dei "matti", delle "teste calde" perché i Campi Rossi erano di fatto impraticabili. Una sfida, dunque, poter vivere e lavorare in quelle condizioni, che i Cervi vincono perché nel giro di pochissimo tempo rendono il podere un modello di agricoltura razionale. Livellano la terra e introducono nuove tecniche per la coltivazione e la rotazione delle colture. Nel 1939 acquistano un trattore, il primo della zona. Ingrandisci >> continua

6 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro 2 di 5 La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits I fratelli Cervi Nelle campagne, il regime faceva sentire la sua morsa attraverso l’ammasso, una sovratassa sui raccolti imposta a tutti gli agricoltori. In pratica una porzione dei prodotti agricoli veniva confiscata ed “ammassata” in depositi pubblici a disposizione delle autorità, togliendo letteralmente il pane di bocca alle famiglie contadine. I Cervi incitano alla rivolta contro l’ammasso i lavoratori dei campi, al grido “W il pane, W la Pace”. Nel 1940 l’Italia entra in guerra al fianco dei tedeschi. Con il procedere della guerra, cresce il malcontento popolare. Il fascismo crolla il 25 luglio del 1943, e il suo dittatore Mussolini viene arrestato. La famiglia Cervi porta una grande pentola di pastasciutta in piazza a Campegine, per festeggiare insieme alla popolazione la caduta del regime. Dopo l’8 settembre 1943, le truppe tedesche occupano militarmente il suolo italiano. Comincia la guerra di Resistenza. [per capire meglio: CLICCA qui][per capire meglio: CLICCA qui] I Cervi iniziano la lotta armata a partire dalla loro casa, che diventa un centro di smistamento per rifugiati e rifornimenti ai partigiani. La Resistenza dei Cervi è intensa ma molto breve: dopo le prime azioni in pianura, i sette fratelli e alcuni compagni cercano di organizzarsi nella montagna, ma in poco tempo sono costretti a ritornare a casa, sui propri passi. E’ il 25 novembre 1943, quando tutta la “banda Cervi” viene sorpresa nella loro cascina ai Campi Rossi. I militi fascisti, dopo uno scontro a fuoco, appiccano un incendio al fienile e alla stalla. A questo punto la famiglia si arrende e i Cervi vengono trascinati via dai fascisti, lasciando nella casa che ancora brucia solo donne e bambini. I sette fratelli Cervi rimangono in carcere a Reggio sino al 28 dicembre, quando i fascisti decidono la loro fucilazione come rappresaglia ad un attentato dei partigiani. (tratto – con riduzioni – da: Istituto Alcide Cervi: Storia Dei Cervi)Istituto Alcide Cervi: Storia Dei Cervi) >> Il livellamento delle terre

7 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Fino al 1934 la famiglia Cervi è stata a Valle Re sul fondo della contessa Levi Sotto Casa. La famiglia Cervi, che è stata da sempre una famiglia di mezzadri, era composta oltre che dal padre Alcide e dalla madre Genoveffa anche da sette figli: Ferdinando, Antenore, Aldo, Ettore, Gelindo, Ovidio e Agostino. Aldo era il figlio che leggeva e studiava maggiormente rispetto ai suoi fratelli, era abbonato a riviste di agricoltura. E in una di queste trovò un articolo che spiegava come livellare dei terreni a gobbe e buche. - Ho fatto un calcolo. Se livelliamo il terreno la produzione sarà raddoppiata. Ci servono 15 vagoncini, dovremo domandarli all’Ente di Bonifica- enunciò Aldo. - D’accordo, ma l’Ente ce li dà?- chiese il padre. - Certo che ce li dà. Perchè a noi serve l’acqua e loro distribuiscono l’acqua- rispose prontamente Aldo. Il padrone, avuto sentore della notizia, si precipitò dai mezzadri. - Ma che ci volete fare su quella terra?- chiese il padrone. - Il livellamento!- rispose Aldo. - Per me la terra, va bene così. Mio padre me l’ha data così e non si è mai lamentato.- rispose in modo stizzito il padrone. - Ma la vostra rendita raddoppierà.- disse Aldo. -Io non voglio correre rischi- ribattè il padrone. -Se così dev’essere signor padrone- si intromise il padre Alcide – noi faremo San Martino: prenderò un fondo in affitto e basta con la mezzadria.- concluse il padre. Alcide e Gelindo quindi si mettono alla ricerca di un altro terreno e lo trovano ai ”Campi Rossi” di Gattatico, proprio come a Valle Re tutto a gobbe e buche. Dopo aver firmato il contratto fecero San Martino in una giornata di novembre. In seguito alla loro sistemazione nella nuova abitazione Aldo e Gelindo parlarono di come riattivare un vecchio pozzo in mezzo al campo. 3 di 5 Il livellamento delle terre, raccontato da Massimiliano I fratelli Cervi Disegno di Lorenzo Ingrandisci La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits >> continua

8 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro - Chi sta in fondo al pozzo a lavorare?- domandò Antenore. - Io - rispose con sicurezza Ferdinando. Il giorno seguente Ferdinando fu calato 20 metri sottoterra per provare a riattivare il pozzo stappando erbacce e scavando. Dopo pochi giorni il pozzo tornò di nuovo in funzione. Alcide e Aldo si recarono all’Ente di Bonifica e lì spiegarono la questione. -Quanti vagoncini volete?- chiese l’impiegato. - Quindici!- rispose Alcide. - Quindici!!, ma siete matti?- esclamò fuori di sé l’impiegato. - Quindici, se no ci ruba troppo tempo sul raccolto e i binari- ribatté Alcide. - Pure i binari?- chiese l’impiegato. - Dov’è il tuo direttore?- esclamò Aldo che fino a quel momento aveva assistito alla scena senza proferire parola. Detto questo lasciò l’impiegato frastornato e confuso ed entrò nell’ufficio del direttore. Poco dopo il contratto fu firmato da Alcide sotto la supervisione del direttore. Il pomeriggio seguente arrivarono i vagoncini, ma quando provarono a spingerli con dei cavalli, ma il peso dei mezzi per il trasporto della terra era eccessivo. Allora Aldo disse: -Papà compra un torello, farà da locomotiva. L’indomani il padre assieme a suo figlio Gelindo si recò alla fiera per acquistare il toro. Tornarono a casa insieme al nuovo animale, che fu chiamato Battista, e poterono iniziare il lavoro. Quelli che seguirono furono mesi di duro lavoro e sacrifici, dove ognuno si dava da fare; donne comprese. La cosa più sorprendente fu che dopo un primo momento di scetticismo anche i contadini lì attorno si unirono alla sgobbata. Terminato il faticoso processo, si scatenò una vera e propria festa a cui partecipò quasi tutto il paese e che servì a fare cambiare mentalità alle persone del luogo. Infatti oggi tutte le terre della provincia di Reggio Emilia sono livellate e fruttuose. 4 di 5 Disegno di Lorenzo I fratelli Cervi Il livellamento delle terre, raccontato da Massimiliano Ingrandisci La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits >> Una poesia: La madre

9 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Piero Calamandrei La madre Quando la sera tornavano dai campi sette figli ed otto col padre il suo sorriso attendeva sull'uscio per annunciare che il desco era pronto ma quando in un unico sparo caddero in sette dinanzi a quel muro la madre disse non vi rimprovero o figli d'avermi dato tanto dolore l'avete fatto per un'idea perché mai più nel mondo altre madri debban soffrire la stessa mia pena ma che ci faccio qui sulla soglia se più la sera non tornerete il padre è forte e rincuora i nipoti dopo un raccolto ne viene un altro ma io sono soltanto una mamma o figli cari vengo con voi 5 di 5 (Epigrafe dettata per il busto, collocato nella sala del consiglio del comune di Campegine, di Genoveffa Cocconi, madre dei sette fratelli Cervi, morta di dolore poco dopo la loro fucilazione) Anna Questa poesia spiega il dolore di una madre per la morte dei propri figli, che giustifica tutto il dolore sperando che il loro sacrificio contribuisca a creare un mondo dove nessuna madre debba più soffrire come lei. Sara Anch’io avrei sofferto così. Per me la morte della madre è stata una cosa naturale, perché ogni persona soffre e può morire di dolore per la perdita dei figli. Mi auguro che nessuna donna al mondo debba più soffrire come ha sofferto lei. Una madre senza i suoi figli non è più una madre. I fratelli Cervi La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits Ingrandisci Il livellamento delle terre <<

10 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro 9 settembre 1943, sono le otto di mattina, bussano alla porta della caserma di Praticello, va ad aprire il carabiniere Giovanni Magrini. Guarda dallo spioncino e vede un soldato tedesco. I carabinieri molto probabilmente non sapevano dell’armistizio reso noto il giorno prima, l'atto con il quale il Regno d'Italia aveva cessato le ostilità contro le forze britanniche e statunitensi (gli alleati) nell'ambito della seconda guerra mondiale. Il tedesco parla un italiano approssimativo, vuole le armi della caserma. Intanto altri tedeschi prendono i fucili che erano nella rastrelliera. Magrini, con un moto impulsivo, insegue i militari tedeschi e ne spinge uno contro il muro. Segue una fitta sparatoria. I tedeschi se ne vanno, e i carabinieri, guidati dal maresciallo Alfio Pistorio, sbarrano le finestre e le porte, posizionano una mitragliatrice. I tedeschi tornano ed attaccano subito con bombe a mano. Magrini spara da una porta laterale. Una bomba a mano diretta alla caserma viene da lui intercettata e rilanciata indietro. Nel corso del combattimento una raffica di mitra gli trafigge un braccio. I tedeschi capiscono che non riusciranno ad espugnare la caserma, raccolgono i feriti e si spostano in un altro luogo del paese. Magrini viene portato d’urgenza all’ospedale di Castelnovo e ricoverato sotto falso nome. Gli viene amputato il braccio ferito. In seguito Magrini torna a Ponte Buggionese, suo paese natale, e nello stesso anno si sposa. Nel 1952 gli viene conferita la medaglia d’argento al valor militare. Una piazza e due caserme vengono intitolate a suo nome. Mattia Alla proclamazione dell’armistizio, sorpreso in caserma da drappello tedesco, ne sbarrava il passo intimandogli di restituire alcuni moschetti di cui si erano già impossessati (…) Tratto dalla motivazione che accompagna l’assegnazione della Medaglia d’Argento al Valor Militare Giovanni Magrini La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits Letto il 19 aprile 2008, durante la cerimonia di consegna della Medaglia.

11 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro 1 di 5 E’ stato grazie alla lotta contro il fascismo ed il nazismo che l’Italia ha potuto dimostrare il suo vero valore morale. Proprio la nostra zona è ricca è ricca di testimonianze significative in questo senso. Sulle nostre montagne, nelle nostre campagne, nel nostro paese. “La Resistenza è venuta su da queste radici; in queste case, in questi prati; nei bassi saloni delle cooperative hanno vissuto, combattuto, sono morti i Cervi, i Gennaroli, i Sepali, i Bertozzi, i Setti, i Tedeschi, i Tonelli.” I caduti di Gattatico Riportiamo informazioni tratte da un volumetto dato alle stampe dal Comune di Gattatico nel 1967. Abbiamo associato le immagini e le essenziali biografie dei caduti alle vie o alle piazze che ad essi sono state intitolate. Lanetti Ferdinando (Nuvola) fu Luigi, cl. 1907 residente a Gattatico. Arruolato il primo gennaio 1945 nella 7^ Brigata Julia S.A.P. Trucidato dai fascisti a Palanzano di Parma il 25-4-1945. Soliani Pierino (Pierino) di Vasino, cl. 1923, residente a Gattatico, arruolato il 15 maggio 1944 nella 77^ brigata S.A.P, fucilato dalla Brigata Nera a Villa Sesso il 20 dicembre 1944 La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits >> I Cervi, i Gennaroli

12 X Gennaroli Aminto (Aminto) di Elia, cl. 1906, residente a Gattatico, arruolato il 15-5- 1944 nella 77^ Brigata S.A.P., fucilato dai tedeschi a Gattatico il 7/11/1944. Gennaroli Ovidio (Ovidio) di Elia, cl. 1911, residente a Gattatico, arruolato il 15-5-1944 nella 77^ Brigata S.A.P., fucilato dai tedeschi a Gattatico il 7/11/1944. 2 di 5 I fratelli Cervi Soliani, Lanetti <<>> Bertozzi, Tonelli, Tedeschi

13 3 di 5 X Bertozzi Livio (Livio) di Enrico, Capo squadra, cl. 1920, residente a Gattatico, arruolato il 15-8-1944 nella 77^ Brigata S.A.P, caduto in combattimento a Gattatico il 28-4-1945 Tonelli Massimo (Massimo) di Giuseppe, cl. 1906, residente a Gattatico, a arruolato il 4-8-1944 nella 77^ Brigata S.A.P, moriva in seguito a sevizie subite in carcere il primo maggio 1945 a Gattatico. Tedeschi Athos (Gianni) di Luigi, cl. 1906, residente a Gattatico, arruolato il 7 settembre nella 77^ Brigata S.A.P 1944,caduto in combattimento a Gattatico il 19 marzo 1945. I Cervi, i Gennaroli << >> Sepali

14 X 4 di 5 Sepali Luigi (Tito) di Guido, Comm. di distaccam., cl. 1917, residente a Gattatico, arruolato il 15-5-1944. nella 77^ Brigata S.A.P., caduto in combattimento a Gattatico il 6 aprile 1945. Bertozzi, Tonelli, Tedeschi <<>> Setti

15 X 5 di 5 Setti Rino (Carlo) fu Gilberto, capo squadra, cl. 1924, residente a Gattatico, arruolato il 12-9-1944 nella 77^ Brigata S.A.P., caduto in combattimento a Gattatico il 24 aprile 1945 Sepali <<

16 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano. Fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947. Fu pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948. La Costituzione La Resistenza a Gattatico Che cosa è la Costituzione Che cosa è la Costituzione L’idea democratica Il messaggio del Presidente Il messaggio del Presidente I Principi Fondamentali I Principi Fondamentali Le nostre riflessioni sulla libertà Le nostre riflessioni sulla libertà Abbiamo inserito in questa sezione alcuni passi tratti da libri, che aiutano a capire che cosa significhi la Costituzione e quanto importante sia nella vita del nostro Paese. Inoltre proponiamo le parole, su questo tema, del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, unitamente ai primi dodici articoli, i pilastri che sostengono il nostro edificio costituzionale. Infine riportiamo i nostri pensieri, le nostre riflessioni sulla libertà. La libertà dei bimbi e la libertà dei grandi, maturata nella storia. Libertà che è costata impegno e sacrificio, e per questo va salvaguardata. Esprimiamo la nostra fiducia nella democrazia, ma anche qualche paura, qualche timore, perché vorremmo che le leggi fossero maggiormente rispettate. Un film: Tutti a casa Uno spettacolo teatrale MAPPA Credits Il laboratorio « Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione. » Piero Calamandrei - Discorso sulla Costituzione : Milano, 26 Gennaio 1955

17 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Però, vedete, la costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla costituzione è l’indifferenza alla politica, l’indifferentismo politico che è – non qui, per fortuna, in questo uditorio, ma spesso in larghe categorie di giovani – una malattia dei giovani. «La politica è una brutta cosa», «che me ne importa della politica»: quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina, che qualcheduno di voi conoscerà, di quei due emigranti, due contadini, che traversavano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime e il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda a un marinaio: «Ma siamo in pericolo?», e questo dice: «Se continua questo mare, il bastimento tra mezz’ora affonda». Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno e dice: «Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare, tra mezz’ora il bastimento affonda!». Quello dice: «Che me ne importa, non è mica mio!». Questo è l’indifferentismo alla politica. È così bello, è così comodo: la libertà c’è. Si vive in regime di libertà, c’è altre cose da fare che interessarsi di politica. E lo so anch’io! Il mondo è cosí bello, ci sono tante belle cose da vedere, da godere, oltre che occuparsi di politica. La politica non è una piacevole cosa. Però la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che io auguro a voi, giovani, di non sentire mai, e vi auguro di non trovarvi mai a sentire questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perché questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, dando il proprio contributo alla vita politica. Piero Calamandrei Discorso sulla Costituzione : Milano, 26 Gennaio 1955 Che cosa è la Costituzione Che cosa è la Costituzione L’idea democratica Il messaggio del Presidente Il messaggio del Presidente I Principi Fondamentali I Principi Fondamentali Le nostre riflessioni sulla libertà Le nostre riflessioni sulla libertà La Costituzione La Resistenza a Gattatico Un film: Tutti a casa Uno spettacolo teatrale MAPPA Credits Il laboratorio

18 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro La Costituzione Italiana (Di N. Bobbio e F. Pierandrei, Editori Laterza, 1982) Che cosa è la Costituzione Con una prima approssimazione si può dire che la Costituzione è il complesso delle norme fondamentali di uno stato. La vita di una società organizzata come è appunto lo Stato, è regolata da una miriade di norme a diversi livelli (leggi, regolamenti, atti amministrativi; decisioni giudiziarie), che, disciplinando la condotta degli individui e dei gruppi, rendono possibile la coesistenza e la collaborazione degli uni e degli altri. Tutte queste norme si ispirano a certi principi supremi della condotta, che imprimono ad esse un orientamento etico e politico, e sono poste in essere da certi poteri da cui derivano la loro forza obbligatoria,e, in ultima analisi, la loro efficacia. Una Costituzione è l’insieme delle norme che esprimono quei principi e determinano questi poteri, e quindi sono fondamentali per il fatto che l’esistenza di una società organizzata su di esse si fonda. In questo senso ogni stato ha una Costituzione, sia essa scritta cioè redatta da un documento datato, sia essa consuetudinaria, cioè prodotta da una lenta evoluzione storica. Che cosa è la Costituzione Che cosa è la Costituzione L’idea democratica Il messaggio del Presidente Il messaggio del Presidente I Principi Fondamentali I Principi Fondamentali Le nostre riflessioni sulla libertà Le nostre riflessioni sulla libertà La Costituzione La Resistenza a Gattatico Un film: Tutti a casa Uno spettacolo teatrale MAPPA Crediti Il laboratorio

19 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro La Costituzione Italiana (Di N. Bobbio e F. Pierandrei, Editori Laterza, 1982) L’idea democratica Mentre il liberalismo ha per principio ispiratore la libertà individuale, il principio ispiratore dell’idea democratica è l’eguaglianza. Liberalismo e democrazia non sempre si possono facilmente distinguere, perché rappresentano due momenti della stessa lotta contro lo Stato assoluto. Il quale, come Stato senza limiti, offende la libertà, ma, come Stato fondato sul rango, sui privilegi di ceto, sulla distinzione dei cittadini in diversi stati con diversi diritti e doveri, offende l’eguaglianza. Ciononostante sono due momenti distinti, e spesso, nella storia costituzionale, appaiono contrapposti, anche se oggi, essendo confluiti l’uno nell’altro, hanno dato origine a regimi che sono insieme liberali e democratici. Partendo dall’idea dell’eguaglianza, la teoria democratica afferma che il potere deve appartenere non ad uno solo o a pochi, ma a tutti i cittadini. Nonostante i molteplici significati assunti nel linguaggio politico contemporaneo dal termine “democrazia”, vi è un concetto fondamentale a tutti comune, quello di sovranità popolare. Secondo la teoria democratica, la sovranità, cioè il potere di dettar leggi e farle eseguire, risiede nel popolo. Che cosa è la Costituzione Che cosa è la Costituzione L’idea democratica Il messaggio del Presidente Il messaggio del Presidente I Principi Fondamentali I Principi Fondamentali Le nostre riflessioni sulla libertà Le nostre riflessioni sulla libertà La Costituzione La Resistenza a Gattatico Un film: Tutti a casa Uno spettacolo teatrale MAPPA Crediti Il laboratorio

20 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Ci si può - io credo - ormai ritrovare, superando vecchie laceranti divisioni, nel riconoscimento del significato e del decisivo apporto della Resistenza, pur senza ignorare zone d'ombra, eccessi e aberrazioni. Ci si può ritrovare - senza riaprire le ferite del passato - nel rispetto di tutte le vittime e nell'omaggio non rituale alla liberazione dal nazifascismo come riconquista dell'indipendenza e della dignità della patria italiana. Memoria condivisa, come premessa di una comune identità nazionale, che abbia il suo fondamento nei valori della Costituzione. Il richiamo a quei valori trae forza dalla loro vitalità, che resiste, intatta, ad ogni controversia. Parlo - ed è giusto farlo anche nel celebrare il sessantesimo anniversario dell'elezione dell'Assemblea Costituente - di quei "principi fondamentali" che scolpirono nei primi articoli della Carta Costituzionale il volto della Repubblica. Principi, valori, indirizzi che scritti ieri sono aperti a raccogliere oggi nuove realtà e nuove istanze. MESSAGGIO E GIURAMENTO DAVANTI ALLE CAMERE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO NEL GIORNO DEL SUO INSEDIAMENTO Aula della Camera dei Deputati 15 maggio 2006 Che cosa è la Costituzione Che cosa è la Costituzione L’idea democratica Il messaggio del Presidente Il messaggio del Presidente I Principi Fondamentali I Principi Fondamentali Le nostre riflessioni sulla libertà Le nostre riflessioni sulla libertà La Costituzione La Resistenza a Gattatico Un film: Tutti a casa Uno spettacolo teatrale MAPPA Credits Il laboratorio

21 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Principi fondamentali 1. L'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. 5. La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento. 6. La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. 7. Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. 8. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il suo patrimonio storico e artistico della Nazione. 10. L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. 11. L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. 12. La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. Che cosa è la Costituzione Che cosa è la Costituzione L’idea democratica Il messaggio del Presidente Il messaggio del Presidente I Principi Fondamentali I Principi Fondamentali Le nostre riflessioni sulla libertà Le nostre riflessioni sulla libertà La Costituzione La Resistenza a Gattatico Un film: Tutti a casa Uno spettacolo teatrale MAPPA Credits Il laboratorio

22 In questo anno scolastico abbiamo affrontato la storia dello scorso secolo. Ci siamo soffermati sulla seconda guerra mondiale e sulla Resistenza. Siamo stati molto coinvolti dall’argomento considerando che ci sono ancora persone viventi che possono testimoniarci quei fatti e anche perché, con nostro orgoglio, il Comune di Gattatico verrà insignito della Medaglia d’Argento al Valore Civile. Riflessioni sulla libertà (clicca le pergamene) Simone R. Introduzione Roberto Laura Denis X. Fausto Simone P. Eleonora Claudio X Lungo il percorso di studio abbiamo parlato di cosa significhi per noi la parola “libertà” e abbiamo scritto dei testi, alcuni dei quali saranno ora letti dai miei compagni. Eleonora La Costituzione Letto il 19 aprile 2008, durante la cerimonia di consegna della Medaglia GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Mirca Licia Mohammed Francesca Cristina

23 Simone R. La libertà è difficile da esprimere a parole, credo però che ognuno abbia un proprio concetto di questo termine, molto più simile ad un sentimento che a un comune sostantivo. Tutte le volte che si sente questa parola arriva una sorta di nostalgia per questa emozione. Cercando di esprimere tale condizione posso dire che per me libertà è rispettare gli altri e le cose degli altri in una società con regole condivise. In Italia, prima che le persone potessero dirsi libere si è dovuti passare attraverso dittature come quella di Mussolini, che hanno avuto il risultato di inginocchiare paesi ai piedi dei loro dittatori, portandoli a campagne belliche disastrose. La Resistenza ha lavato l’onta che ci macchiava, l’onta di esserci alleati con i nazisti, e di aver attaccato paesi con l’acqua alla gola. E’ stato grazie alla lotta contro il fascismo ed il nazismo che l’Italia ha potuto dimostrare il suo vero valore morale. Proprio la nostra zona è ricca è ricca di testimonianze significative in questo senso. Sulle nostre montagne, nelle nostre campagne, nel nostro paese. Il sacrificio dei sette fratelli Cervi, il coraggio del Carabiniere Magrini, che oppose una strenua resistenza ai tedeschi proprio qui a Praticello. Questi sono stati i passi che ci hanno portato verso la libertà, che hanno condotto al referendum del giugno 1946 che ha sancito la Repubblica Italiana; ed infine il passo più importante, l’elaborazione della Costituzione. L’Italia è diventata un paese democratico. E’ grazie a questi avvenimenti che viviamo in un paese libero e che posso dire di essere un cittadino libero a tutti gli effetti. X Letto il 19 aprile 2008, durante la cerimonia di consegna della Medaglia La Costituzione Riflessioni sulla libertà (clicca le pergamene) Simone R. Introduzione Roberto Laura Denis X. Fausto Simone P. Eleonora Claudio GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Mirca Licia Mohammed Francesca Cristina

24 Roberto Io credo che esistano due tipi di libertà: la libertà dei piccoli e quella dei grandi. Il primo genere è il genere di libertà dei bambini, la libertà più bella, quella della spensieratezza tipica degli anni migliori, ma è anche quella che svanisce presto, affievolendosi sempre di più lungo il migrare degli anni, arrivando, prima o poi, ad essere un nostalgico ricordo. Il secondo genere è il genere di libertà degli adulti, la libertà che, pur dando tanto, ci impegna, ci fa pensare, la libertà che durante i secoli è andata creandosi fino ad arrivare alla democrazia. Forse questa prima e personale descrizione della libertà non soddisferà tutti, ma vi prego di capire che questo scritto proviene dalla testa di un quattordicenne, il quale ha ancora una limitata esperienza in questo campo, e descrive la libertà in base a come la vede e in base a ciò che studia. La libertà ottenuta attraverso questo lungo processo storico, quella di oggi, è fondata su un blocco, su di una pietra irremovibile chiamata Costituzione, entrata in vigore nel 1948, elaborata dall’Assemblea Costituente. La Costituzione contiene l’anima delle leggi, i vincoli che permettono la libertà. Vincoli, perché la libertà è tale se vi è un ordine, e l’ordine è stabilito da precise regole che tutti condividono e alle quali tutti sono sottoposti. La libertà si trasforma in caos quando viene intesa nel modo sbagliato, quando ci si sente liberi di fare ciò che si vuole. Secondo questo tipo di mentalità non si deve sottostare ad alcun vincolo o legge. In questo modo però si stabilisce la supremazia del più forte: colui che riesce a sottomettere gli altri ha per sé tutta la libertà, mentre alle persone sottomesse non rimane nulla. Nella società e nella storia questo ha portato alla dittatura. X La Costituzione Letto il 19 aprile 2008, durante la cerimonia di consegna della Medaglia Riflessioni sulla libertà (clicca le pergamene) Simone R. Introduzione Roberto Laura Denis X. Fausto Simone P. Eleonora Claudio GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Mirca Licia Mohammed Francesca Cristina

25 Fausto La libertà è, secondo me, quel diritto fondamentale che permette ad ogni uomo di esprimere le proprie idee e convinzioni, e di agire all’interno della società in conformità ai limiti etico-sociali discussi ed approvati dai rappresentanti del popolo nella Costituzione. Il valore di questo diritto è indispensabile per il corretto funzionamento delle istituzioni di uno stato, infatti la caratteristica principale della democrazia è il voto, cioè la possibilità da parte dei cittadini di partecipare alla vita politica e, in questo modo, esprimere i propri ideali. La Costituzione è lo strumento che dà la possibilità di regolare l’organizzazione sociale, infatti qualsiasi norma o legge deve essere conforme ai principi che la fondano e l’ispirano. Essa fu messa a punto nel 1946/1947, dopo la caduta del fascismo e la fine della guerra, dai partiti che avevano partecipato alla lotta contro il nazifascismo. E proprio la Costituzione è forse il frutto più importante della Resistenza, che nelle nostre zone si è espressa con grandi atti di impegno e di sacrificio. X La Costituzione Letto il 19 aprile 2008, durante la cerimonia di consegna della Medaglia Riflessioni sulla libertà (clicca le pergamene) Simone R. Introduzione Roberto Laura Denis X. Fausto Simone P. Eleonora Claudio GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Mirca Licia Mohammed Francesca Cristina

26 Simone P. La libertà. La libertà per me è, restando nel rispetto delle leggi, fare quello che voglio, ma per esserci questo bisogna che in uno stato ci sia una Repubblica e ancor di più una costituzione che contenga tutte le leggi con le quali si fonda uno stato. Come disse il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo discorso di giuramento il quindici maggio 2006: “Le leggi sono scolpite nella costituzione italiana per dare un volto alla nostra amata Repubblica”. Voleva dire che sono le leggi che fondano uno stato, sono esse che rendono uno stato libero. Se in uno stato sono presenti delle leggi, questo sarà uno stato libero e sotto controllo. Se invece in uno stato non sono presenti leggi e quindi una costituzione, uno stato non potrebbe essere governato e allora questo stato cadrebbe nel caos più completo. Quindi in uno stato democratico del giorno d’oggi è fondamentale che sia presente una costituzione. La libertà in uno stato come il nostro, è un grande insieme di cose come la libertà di culto, di parola, di stampa. Queste libertà sono tutte importanti, ma la più importante di tutte è la libertà di pensiero; è questa, secondo me, che ha permesso la fondazione della nostra Repubblica. Questa libertà in Italia non c’è stata da sempre, a partire dai primi decenni del novecento con gli stati liberali che chiamavano al voto solo una piccola e ristretta parte dei cittadini. Con la fine della prima guerra mondiale si segnò la fine di questi stati con l’inizio della dittatura fascista che portò poi l’Italia a tre disastrosi anni di guerra con l’alleato tedesco. Ma dopo la Resistenza e la fine della seconda guerra mondiale, nel 1946/47 l’Assemblea Costituente, formata dai partiti antifascisti, elaborò la nostra Costituzione che entrò in vigore il primo gennaio del 1948. X La Costituzione Riflessioni sulla libertà (clicca le pergamene) Simone R. Introduzione Roberto Laura Denis X. Fausto Simone P. Eleonora Claudio GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Mirca Licia Mohammed Francesca Cristina

27 Eleonora Nel mio piccolo, libertà significa stare con gli amici, divertirsi e tornare tardi la sera. Ma per essere liberi bisogna anche saper rispettare le persone e ciò che ci circonda. Perché se non ci rispettiamo non abbiamo amici; se non abbiamo amici non ci divertiamo; e se non ci divertiamo sarebbe inutile tornare tardi la sera. Quindi libertà significa anche rispettare delle regole. Non è difficile rispettare delle semplici leggi. Non capisco perché in televisione si debbano sempre sentire casi di omicidi. Perché dobbiamo farci del male? Perché non cerchiamo di risolvere i nostri problemi in altro modo? Solo perché è più facile scappare dai problemi che risolverli. È’ proprio per questo che non saremo mai veramente liberi: perché abbiamo paura. Abbiamo paura di andare per strada da soli, di quello che ci potrebbe accadere e della gente che non conosciamo. Se tutti noi rispettassimo le regole non ci sarebbero problemi e nessuno avrebbe paura. Solo così saremmo veramente liberi. Claudio Il 2 Giugno 1946 si tennero le elezioni politiche, era la prima votazione dopo venti anni di dittatura fascista ed ebbero per la prima volta diritto di voto anche le donne. La Costituzione della Repubblica Italiana fu approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo giuramento parlò di quei “principali fondamentali” che scolpirono nei primi articoli della Carta Costituzionale il volto della Repubblica. Per me la libertà è quando una persona può fare quello che vuole nel rispetto delle leggi. X La Costituzione Riflessioni sulla libertà (clicca le pergamene) Simone R. Introduzione Roberto Laura Denis X. Fausto Simone P. Eleonora Claudio GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Mirca Licia Mohammed Francesca Cristina

28 Mirca La Costituzione è un insieme di leggi che ci dà lo stato che ci permettono di essere liberi manifestando i propri pensieri e le proprie opinioni. L’Italia è una repubblica democratica che consente di esprimere il proprio credo politico e religioso, dandoci cosi la sovranità. Licia La libertà per me è il diritto di pensiero, di dire ciò che si pensa. Se non ci fossero le leggi e le regole non si potrebbe più chiamare libertà perché ci sarebbe il caos in ogni strada, nei negozi e supermercati. La gente non rispetterebbe più i suoi simili. Nella vita personale, libertà a mio parere significa avere la possibilità di uscire, di andare in giro per il paese con i miei amici (cose che ho già la possibilità di fare, ma con un certo limite). Un altro concetto di libertà molto importante per me è di uscire di casa e girare per le strade senza avere il terrore di essere aggrediti da malviventi, soprattutto per le ragazzine e ragazze, come si sente molto spesso in tv nei telegiornali e in alcuni film. La libertà ci deve essere anche per gli extracomunitari che devono avere gli stessi diritti degli italiani, e gli stessi doveri. Mohammed Secondo me la parola libertà significa potere esprimere i propri pensieri e le proprie opinioni. La libertà si distingue in religiosa, ovvero poter professare la propria religione, e politica, ovvero potere esprimere la propria preferenza politica e cioè il proprio voto. X La Costituzione Riflessioni sulla libertà (clicca le pergamene) Simone R. Introduzione Roberto Laura Denis X. Fausto Simone P. Mirca Licia Mohammed Eleonora Claudio GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Francesca Cristina

29 Laura Per me la libertà è appunto la libertà di scrivere, pensare, professare quello in cui si crede, rispettando però le idee e le regole degli altri. Oggi penso che in Italia ci sia a volte troppa libertà, nel senso che molte situazioni di caos e disordine sono dovute al mancato rispetto delle leggi. A volte noi giovani pensiamo di avere poca libertà, per esempio a scuola, ma in realtà non ci rendiamo conto che siamo più liberi di quanto possa sembrarci. Nella storia del mio Paese la libertà ha un ruolo fondamentale perché in molte occasioni è venuta a mancare; come nella dittatura fascista che durò venti anni e per venti anni furono abolite le libertà di pensiero. Perché il pensiero doveva essere conforme al regime, la scrittura veniva controllata e corretta dalla censura fascista. Oggi c’è la libertà di fare tutto, non ci sono più limiti, le leggi della nostra Costituzione sono però, purtroppo, ignorate da molti. Denis X. Secondo me la libertà si può dividere in due parti:la libertà dei piccoli e la libertà dei grandi. Nei piccoli sarebbe avere meno giorni di scuola e meno compiti a casa per uscire a giocare con gli amici. Ma quando si parla di una società, tutti devono avere gli stessi diritti e nessuno può ritenersi superiore all’altro. Bisogna avere la libertà di dire quello che pensiamo, però tutto questo è possibile se nel nostro stato c'è la democrazia composta da leggi. La costituzione dell’Italia è stata approvata nella seduta del 22 Dicembre 1947 dopo anni di sofferenza e tragiche morti. X La Costituzione Riflessioni sulla libertà (clicca le pergamene) Simone R. Introduzione Roberto Laura Denis X. Fausto Simone P. Eleonora Claudio GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Mirca Licia Mohammed Francesca Cristina

30 Francesca La democrazia e la libertà (almeno per me) hanno un significato molto simile. La democrazia esprime il concetto di un paese libero, dove esiste la sovranità che risiede nel popolo. Mentre il concetto di libertà diventa libertà fra persone, tutti sono uguali, non c’è nessuno migliore di qualcun altro, ognuno ha la possibilità di poter fare quello che vuole non contraddicendo le leggi fondamentali. La libertà esiste per i piccoli, e per i più grandi. I piccoli sono liberi di vivere la vita in modo spensierato, vedendo tutto rosa, in poche parole, vivendo la vita come un gioco. I grandi invece, apprendono la verità, che ci sono regole da rispettare, e vedi la vita in una maniera diversa, più complicata. Questo aspetto della storia per noi è molto importante, la Resistenza è stato un evento importante. Abbiamo un esempio, la famiglia Cervi, sono morti sette fratelli, erano antifascisti e hanno pagato con la vita. La famiglia Cervi è una famiglia ricordata, e apprezzata da molte persone comuni. Tante cose dell’Italia, tanti aspetti, tuttavia, ancora non mi piacciono. L’Italia ha dei doveri civili, e morali, si pretende rispetto verso il prossimo, ma a volte è come se il prossimo non esistesse. Questi sono i miei pensieri per quanto riguarda l’Italia e sono piuttosto negativi. Mi auguro un futuro più sereno, nel quale molte cose possano cambiare. Cristina Per me la libertà è la libertà di pensiero, di opinione, di associazione, di riunione, purché pacifica. Ma libertà significa anche rispettare regole. Altrimenti io potrei andare a scuola quando ne ho voglia, o saltare le materie più pesanti, oppure non fare i compiti … Tutti i diritti civili sono importanti, ma per avere uno stato pulito c’è bisogno anche di altro: troppo spesso ci sono persone che non rispettano le leggi. X La Costituzione Riflessioni sulla libertà (clicca le pergamene) Francesca Cristina Simone R. Introduzione Roberto Laura Denis X. Fausto Simone P. Eleonora Claudio GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Mirca Licia Mohammed

31 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Tutti a casa è un film del 1960 diretto da Luigi Comencini. Pochi film hanno parlato unendo sorriso, ironia, pietas e dramma degli eventi bellici riguardanti l'Italia. In questo caso commedia e tragedia sono uniti insieme nel paradosso della guerra e degli eventi storici. Il protagonista è Alberto Sordi, già interprete de La grande guerra (1959) di Monicelli, che torna in divisa, stavolta ai tempi della seconda guerra mondiale, ad impersonare, come sua consuetudine, il volto umano (con pregi e difetti) dell'italiano medio. Luigi Comencini dirige il film con estrema umanità e verità storica. Tutti a casa è a suo modo un documento, realizzato a meno di venti anni di distanza, della drammaticità dell'8 settembre e dei mesi che seguirono quella data che ha segnato la storia dell'Italia. (fonte: Wikipedia) 1 di 3 Dopo aver visto il film abbiamo scritto, sotto forma di racconti, i vari momenti della vicenda. Nelle due pagine che seguono riportiamo uno di questi racconti, l’incontro di un ragazzo e una ragazza, destinato a finire tragicamente. La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits >> La ragazza ebrea

32 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Il tenente e alcuni suoi soldati decisero di tornare ognuno alle proprie abitazioni. Si misero in borghese, e si unirono ad altri soldati, sbandati come loro. Quindi salirono sul treno che li avrebbe portati verso casa. Durante il viaggio, il più giovane del gruppo rimase colpito da una ragazza che, per far calmare un bambino che piangeva, gli stava raccontando una storia. Il giovane decise di aiutare la ragazza con i suoi bagagli, inciampò e fece cadere la ragazza, che inciampò a sua volta lasciando cadere la sua valigia, che si aprì rivelando il suo contenuto: argenteria preziosa. Il giovane rimane un po’ perplesso, poi aiuta la ragazza a mettere in ordine le sue cose. La ragazza gli spiega che quelli erano oggetti appartenenti alla sua famiglia e che lei non stava assolutamente facendo mercato nero. Il ragazzo risponde che le crede e le dice quindi di non preoccuparsi. La ragazza gli racconta allora la sua storia: lei era andata a sostenere gli esami e quando era tornata a casa non aveva più trovato la sua famiglia: era stata deportata in Germania dai nazisti. Lei aveva portato con sé tutta l’argenteria perché non aveva più né una casa né una famiglia e quindi si doveva guadagnare da vivere da sola. 2 di 3 Durante il viaggio, il più giovane del gruppo rimase colpito da una ragazza che, per far calmare un bambino che piangeva, gli stava raccontando una storia. Coste del Veneto, 8 settembre 1943. Un sottotenente dell'esercito italiano, Alberto Innocenzi (Alberto Sordi), apprende con i suoi soldati la notizia dell'armistizio tra l'Italia e le forze angloamericane. Sulle bocche di tutti risuona: "La guerra è finita, tutti a casa!". Il sottotenente, ligio al dovere, attende gli ordini e cerca un comando cui presentarsi, ma il reggimento si sfalda. Molti, stanchi della guerra, disertano e tornano a casa, ormai sbandati. Gli alleati tedeschi sono improvvisamente diventati nemici, il re e Badoglio fuggiti. Assieme al geniere Ceccarelli (Serge Reggiani) e al sergente Fornaciari (Martin Balsam), unici soldati rimasti nella truppa, anche Innocenzi comincia il suo ritorno a casa. (fonte: Wikipedia) La sequenza della ragazza ebrea, raccontata da Federica La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits Tutti a casa di L. Comencini Tutti a casa <<>> continua

33 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Il giovane provò pena per lei e le propose di proseguire il viaggio con lui e di passare una notte a casa sua, dove la madre si sarebbe presa cura di lei. La ragazza acconsentì, e decisero a quel punto di prendere il traghetto che attraversava il fiume Po. Mentre aspettavano il traghetto arrivarono dei tedeschi, la ragazza era impaurita e sperava di non essere catturata. Quando il traghetto accostò, lei appoggiò i libri di scuola per terra e si preoccupò di portare la carrozzina che conteneva tutta la sua roba sul traghetto, dimenticandosi i libri. Il ragazzo se ne accorse e fece fermare il traghetto - tra la sponda e il traghetto non c’era molto spazio - quindi saltò tranquillamente sulla riva, prese i libri, li lanciò sul traghetto (dove un tedesco li raccolse). Il ragazzo riuscì a risalire sul traghetto e si andò a sedere vicino alla ragazza. Il tedesco, mentre riportava i libri alla ragazza, ne aprì uno e leggendo si accorse che la ragazza di cognome si chiamava Modena. Disse allora che quello era un cognome ebreo, perché era anche il nome di una città. Poi i tedeschi lasciarono perdere e si allontanarono ridendo. Scesi dal traghetto, i due salirono su una corriera che li avrebbe portati nel paese del ragazzo. Ad un certo punto il ragazzo vide che la corriera era seguita da una motocicletta condotta da due tedeschi. A quella vista tutti si agitarono e la ragazza era molto spaventata. La motocicletta superò il la corriera e la fece fermare. I tedeschi ordinarono a tutti di scendere perché stavano cercando una persona. Il giovane disse alla ragazza di scappare. Quando un po’ di gente fu scesa, uscirono anche loro e la ragazza scappò tra i campi. Uno dei soldati tedeschi se ne accorse e capì che quella era la persona che stavano cercando. Cominciò a correrle dietro e il ragazzo cercò di fermarlo: gli si mise davanti e cercò di non farlo passare, poi gli saltò addosso gettandolo a terra. A quel punto il soldato tedesco riuscì a liberarsi e senza pensarci due volte sparò al giovane, uccidendolo. Il giovane soldato italiano avevo sacrificato la sua vita per la ragazza ebrea. 3 di 3 Ad un certo punto il ragazzo vide che la corriera era seguita da una motocicletta condotta da due tedeschi. A quella vista tutti si agitarono e la ragazza era molto spaventata. La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits Tutti a casa di L. Comencini La sequenza della ragazza ebrea, raccontata da Federica

34 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Scalpicci sotto i platani Il 24 gennaio 2008 la classe si è recata alla sala polivalente di Praticello per asssistere allo spettacolo teatrale “Scalpicii sotto i platani”. La rappresentazione è stata narrata da una ragazza che raccontava l’episodio avvenuto a S. Anna di Stazzema. Un signore suonava il violino durante la rappresentazione. Al termine abbiamo potuto parlare con Ennio, sopravvissuto all’eccidio. La rappresentazione narra la strage avvenuta a S. Anna durante la Seconda Guerra Mondiale. In quel paese c’è stata una strage e la sera prima i bambini giocavano felici nella piazza, a girotondo. Il giorno dopo sono arrivati i tedeschi che hanno raggiunto quel paesino, sperduto in cima alla montagna e quando son arrivati hano fatto uscire di casa alcune persone e dopo le hanno fucilate. Hanno anche preso altre persone e le hanno portate nella stalla dove c’era il bestiame. I tedeschi hanno lanciato una bomba e così quelli che erani lì dentro morirono tutti. C’era una famiglia che aveva una bambina piccola che si chiamava Elena. Questa bambina è stata salvata dalla sorella maggiore, perché lei si è buttata per terra per salvare la madre che aveva in braccio la sorella. La madre è stata fucilata, e la figlia per salvare la sorellina la presa ed andarono a nascondersi. I tedeschi bruciarono nella piazza le ultime persone rimaste con i banchi della chiesa ed Ennio tornando a casa sentiva l’odore di carne umana bruciata. La sua casa non aveva più il tetto che era costruito con la paglia, infatti in inverno non accendevano il camino perché avevano paura che si bruciasse il tetto. Dopo un po’ di giorni arrivarono gli americani, uno di loro era di colore e prese Ennio in braccio e gli diede la cioccolata. In questo modo salvò Ennio. A me lo spettacolo è piaciuto perché mi interessava sapere cosa è successo a S. Anna tanti anni fa. In generale alla classe non è piaciuto del tutto, perché molti si aspettavano uno spettacolo con più azione. Luana 1 di 3 Ingrandisci La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits Ingrandisci L' eccidio di Sant'Anna fu un crimine contro l'umanità commesso dai tedeschi del 16° battaglione SS con a capo il maggiore Walter Reder. Il 12 agosto, alle prime ore del mattino, tre reparti armati delle SS compivano, nelle località sparse del comune, un eccidio di 560 persone, quasi tutti vecchi, donne e bambini. >> Recensione di Roberto

35 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Questo tipo di rappresentazione si basava sul racconto estremamente dettagliato ed espressivo della tragica storia di un paesino, accompagnato da brevi tratti di musiche tipicamente popolari. Il palco era spoglio, vi erano solo una sedia occupata dalla narratrice, e una panca, occupata da un uomo che per tutta la durata dello spettacolo non ha proferito parola, ma suonando con estrema maestria un violino ha contribuito alla creazione dell’atmosfera ideale per il racconto. Questo tipo di rappresentazione non ha però soddisfatto tutti, ed è stata all’origine di alcune discussioni in classe. Il racconto parlava di un eccidio nazista consumatosi in un piccolo paesino di montagna di nome Sant’Anna. La spiegazione dell’eccidio è stata introdotta dalla descrizione di questo paesino e della sua innocenza. Il paesino era difficilmente raggiungibile a causa della sua posizione, proprio sul cocuzzolo di una collina, ed era popolato per lo più da donne, vecchi e bambini, e da qualche padre di famiglia, poiché la maggior parte degli uomini era stata coinvolta nella guerra. Le notizie della guerra giungevano ovattate, quasi stanche a quell’isolato paese e solo quando i suoi abitanti vennero a conoscenza di alcuni terribili fatti accaduti nelle vicinanze cominciarono a sospettare di essere in pericolo. La magica atmosfera creatasi con la descrizione di un paese semplice e innocente si spezzerà con il racconto della strage e delle brutalità praticate dai nazisti, che uccideranno in diversi, terribili modi più della metà degli abitanti. In pochissimi si salvarono, seppur gravemente feriti, da questa mostruosità. 2 di 3 Ingrandisci La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Crediti Scalpicci sotto i platani L' eccidio di Sant'Anna fu un crimine contro l'umanità commesso dai tedeschi del 16° battaglione SS con a capo il maggiore Walter Reder. Il 12 agosto, alle prime ore del mattino, tre reparti armati delle SS compivano, nelle località sparse del comune, un eccidio di 560 persone, quasi tutti vecchi, donne e bambini. >> continuaRecensione di Luana <<

36 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Un giovane soldato tedesco, vinto dalla pietà verso questa povera gente, fece scappare una famiglia, appunto quella del testimone che ci ha fatto visita, riuscendo a convincere i suoi superiori che si sarebbe occupato personalmente del loro sterminio, ma quando fu sicuro di non essere visto sparò in aria salvando loro la vita. Al termine dello spettacolo il testimone ha risposto alle domande che i bambini e ragazzi avevano da porre, e siamo venuti a conoscenza di come egli si comportò quando un soldato americano di colore lo prese in braccio, di come gli impressionanti ricordi di questa strage lo tormentarono per anni durante il sonno, di come egli perse quasi tutti i suoi amici in questa strage, e ancora di come l’odore di carne bruciata riaccenda in lui questi ricordi addirittura da impedirgli il piacere di un barbecue. Questa esperienza mi è piaciuta molto, ho apprezzato lo spettacolo al contrario di altri che lo hanno criticato. La testimonianza, poi, mi ha chiarito alcuni dubbi che la spiegazione teatrale mi aveva lasciato. I “difetti” che sono stati criticati da alcuni della mia classe sono inerenti alla spiegazione pre-strage che giudicano troppo lunga e all’impostazione dello scenario e dei soggetti, che vengono giudicati troppo inespressivi e monotoni. Io reputo questi “difetti” inesistenti, poiché l’introduzione è perfettamente bilanciata, e non credo neanche che i soggetti siano stati inespressivi quando, per questo tipo di rappresentazione, lo sono stati al massimo grado. Roberto 3 di 3 Ingrandisci La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits Scalpicci sotto i platani L' eccidio di Sant'Anna fu un crimine contro l'umanità commesso dai tedeschi del 16° battaglione SS con a capo il maggiore Walter Reder. Il 12 agosto, alle prime ore del mattino, tre reparti armati delle SS compivano, nelle località sparse del comune, un eccidio di 560 persone, quasi tutti vecchi, donne e bambini.

37 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro La scuola secondaria di primo grado E. Fermi di Gattatico, avvalendosi del supporto storico del Museo Cervi, ha svolto un progetto, articolato in due giornate, riguardante le classi terze. Le giornate in questione sono state lunedì 21 gennaio e mercoledì 30 dello stesso mese. L’attività della prima giornata, “La valigia di papà Cervi”, si è svolta a scuola. In sostanza abbiamo costruito un lavoro basato interamente sull’analisi di alcune fonti portateci da Morena, operatrice del Museo. A differenza di quello che si può pensare le informazioni contenute nei documenti non riguardano manovre di sabotaggio o di resistenza, ma sono semplicemente diplomi, libretti del latte o avvenimenti riportati dalla questura e dati dell’archivio comunale. La classe, dopo essere stata divisa in gruppi e dopo aver osservato qua e là qualche foglio, ha subito iniziato a catalogare in ordine cronologico il materiale che le era stato consegnato per poi procedere a compilare la scheda su cui sarebbero rimaste le informazioni principali. La carta che andava compilata era suddivisa in una griglia a quattro colonne e otto righe. Ognuna delle colonne doveva essere riempita a seconda di quello che veniva richiesto. Nella prima bisognava scrivere cos’era l’oggetto in questione, mentre la seconda necessitava di una descrizione della fonte interessata. Nella terza bisognava riportare le informazioni certe e nell’ultima eventuali ipotesi o congetture. È stata proprio l’ultima colonna a metterci più in difficoltà, ma non più di tanto grazie all’aiuto del prof e di Morena. Alcuni documenti erano poco chiari, uno in particolare, ma nonostante tutto credo che il mio gruppo abbia lavorato bene e in modo costruttivo. Alla fine del percorso, i gruppi si sono confrontati anche attraverso le informazioni dell’esperta. [segue] 1 di 2 Un’iniziativa che ci fa sentire più fieri delle nostre origini La valigia di papà Cervi La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits Ingrandisci >> La Rosa Bianca

38 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro La seconda giornata, mercoledì 30 gennaio le classi si sono recate al Museo Cervi e lì hanno potuto svolgere un percorso sulla “Rosa Bianca”, ovvero il gruppo di resistenza tedesco, ai tempi della seconda guerra mondiale. Proprio in quei giorni infatti, era in atto una mostra su questo tema all’interno della struttura. Dopo esserci divisi dall’altra classe abbiamo assistito alla proiezione di uno spezzone del film intitolato appunto “La Rosa Bianca”, riguardante il processo di Norimberga che condannò a morte tre ragazzi oppositori del regime di Hitler. In seguito, abbiamo nuovamente svolto un percorso su documenti ovviamente diversi, ma che come gli altri andavano riportati su una scheda da completare. Abbiamo mantenuto gli stessi gruppi e dopo aver visto la sequenza cinematografica abbiamo intuito che sicuramente avremmo lavorato sui volantini che fecero condannare i ragazzi. Il foglio che andava debitamente lavorato era diverso da quello precedente perché costruito appositamente per i volantini. Al nostro gruppo è stato assegnato il terzo dei nove complessivi e da lì dovevamo stabilire in che periodo era stato scritto, quali erano i contenuti e se erano presenti riferimenti filosofici o storici. Le informazione di cui avevamo bisogno non erano però contenute tutte nel materiale fornitoci e quindi dovevamo andarle a cercare all’interno della mostra. Il nostro gruppo ha nuovamente lavorato bene e quello che è emerso è stato che queste persone coraggiose non volevano scatenare guerre, ma desideravano sabotare i mezzi di propaganda e forza del regime attraverso la cosiddetta resistenza passiva. Siccome ci era rimasto un po’ di tempo, visto che altri nostri compagni dovevano ancora terminare, abbiamo letto una pagina dell’Unità che durante il periodo fascista era un giornale clandestino. È seguita una breve esplorazione del museo durante la quale il prof ha coordinato piccoli dibattiti e interrogazioni, successivamente ci siamo recati alla sala multimediale che personalmente non mi ha impressionato. Il progetto nell’insieme mi ha interessato e colpito favorevolmente, l’ho trovata un’ottima iniziativa che ci fa sentire più fieri delle nostre origini. Simone R. 2 di 2 Un’iniziativa che ci fa sentire più fieri delle nostre origini La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Credits La Rosa Bianca Ingrandisci La valigia di papà Cervi <<

39 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Questo lavoro è stato realizzato dalla classe 3^ B della Scuola secondaria di 1° grado “Enrico Fermi” di Gattatico - Istituto Comprensivo di Gattatico e Campegine - A.S. 2007/08 Ringraziamenti: a Morena, del Museo Cervi, che ci ha fornito utili strumenti per conoscere la nostra storia; a Marino, del Comune di Gattatico, per la disponibilità dimostrata. I libri del percorso: Alcide Cervi, Renato Nicolai, I miei sette figli, Editori Riuniti, 1980. Comune di Gattatico L’eroica giornata di Giovanni Magrini Volumetto presentato in occasione della celebrazione XXI anniversario della Repubblica, Gattatico, 4 giugno 1967 Norberto Bobbio, Franco Pierandrei Introduzione alla Costituzione, Editori Laterza, 1982 Costituzione della Repubblica Italiana Alla costruzione informatica di questa presentazione hanno dato un particolare contributo Luca e Denis M. Credits La Costituzione Un film: Tutti a casa La Resistenza a Gattatico Uno spettacolo teatrale Il laboratorio MAPPA Risorse on line utilizzate: Istituto Alcide Cervi Wikipedia Istituto Alcide Cervi Wikipedia Mohammed Francesca Massimiliano Licia Roberto Federica Eleonora Luca Cristina Laura Lorenzo Luana Denis M. Claudio Sara Simone P. Mirca Simone R. Anna Fausto Mattia Denis X.

40 X Antifascismo Resistenza Democrazia Costituzione GATTATICO Medaglia d’Argento al Valore Civile Inno d’Italia (ESC per interrompere) Un percorso di conoscenza Un diario di lavoro Presentazione La Resistenza a Gattatico I fratelli Cervi Per capire meglio Il livellamento delle terre Il livellamento delle terre Disegno: Il toro BattistaDisegno: Il toro Battista Una poesia: La madre Il carabiniere Magrini Caduti di Gattatico Soliani, Lanetti I Cervi, i Gennaroli Bertozzi, Tonelli, Tedeschi Sepali Setti La Costituzione Che cosa è la Costituzione L'idea democratica Il messaggio del Presidente I Principi Fondamentali Le nostre riflessioni sulla libertà Uno spettacolo teatrale Prima recensione Seconda recensione Un film: Tutti a casa La sequenza della ragazza ebrea Il laboratorio La valigia di papà Cervi La Rosa Bianca Crediti MAPPA

41 Indietro

42 Il toro Battista, disegno di Lorenzo Indietro

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45 Museo Cervi: il trattore

46 Indietro Abbiamo costruito un lavoro basato interamente sull’analisi di alcune fonti portateci da Morena, operatrice del Museo.

47 Indietro Museo Cervi: pannello raffigurante la famiglia Cervi

48 Indietro In questo periodo l’Italia era divisa in due parti: il Nord è occupato dai tedeschi, che hanno permesso il costituirsi della Repubblica Sociale Italiana (Repubblica di Salò), governata da Mussolini, che in realtà deve sottostare al volere di Hitler. Al Sud e successivamente al Centro il territorio è presidiato dagli Alleati. La Resistenza è un fenomeno che ha coinvolto soprattutto il Nord. Gruppi armati di italiani che combattono contro le forze tedesche e contro altri italiani, i fascisti della Repubblica di Salò. Per capire come tanti giovani abbiano dato il loro contributo alla Resistenza, bisogna considerare il fatto che molti decisero di rifugiarsi in montagna anziché arruolarsi nell’esercito della Repubblica di Salò, da cui erano stati richiamati. Le forze partigiane erano composte da circa 30.000 unità alla fine del 1943, per raggiungere circa le 70.000 unità nella seconda metà del 1944. Le bande partigiane non erano in grado di affrontare un regolare esercito in campo aperto, ma potevano indebolire l’avversario con azioni di sabotaggio, di danneggiamento, di guerriglia. Lo scopo fondamentale che si prefiggevano i Partigiani era la liberazione dell’Italia dai nazisti e dai fascisti. All’interno del movimento partigiano erano rappresentati diversi orientamenti ideologici. Il 24 aprile, a Genova, inizia l'insurrezione, che porterà il generale tedesco Gunther Meinhold ad arrendersi formalmente al CLN ligure il 25 aprile. Milano e Torino furono liberate il 25 aprile. Le truppe alleate arrivarono nelle principali città liberate nei giorni seguenti. La liberazione di molte città, inclusi centri industriali di importanza strategica, prima dell'arrivo degli alleati rese l'avanzata di questi più rapida e meno onerosa in termini di vite e rifornimenti. In molti casi avvennero drammatici combattimenti strada per strada; i resti dell'esercito tedesco e gli ultimi irriducibili fascisti della Repubblica Sociale Italiana sparavano asserragliati in vari edifici o appostati su tetti e campanili su partigiani e civili. (fonte: Wikipedia) Ricostruzione storica di Fausto, Massimiliano, Roberto, Simone R.


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