PERCHE UNA NUOVA BIBLIOTECA ? OGGI RISULTANO SEMPRE PIU' URGENTI E DOVEROSE AZIONI DI ROTTURA FINALIZZATE A DECOSTRUIRE PERCEZIONI NEGATIVE DELLA BIBLIOTECA.

Presentazione sul tema: "PERCHE UNA NUOVA BIBLIOTECA ? OGGI RISULTANO SEMPRE PIU' URGENTI E DOVEROSE AZIONI DI ROTTURA FINALIZZATE A DECOSTRUIRE PERCEZIONI NEGATIVE DELLA BIBLIOTECA."— Transcript della presentazione:

1 PERCHE UNA NUOVA BIBLIOTECA ? OGGI RISULTANO SEMPRE PIU' URGENTI E DOVEROSE AZIONI DI ROTTURA FINALIZZATE A DECOSTRUIRE PERCEZIONI NEGATIVE DELLA BIBLIOTECA E LEGATE ALL'IMMAGINARIO COLLETTIVO DI LUOGO POLVEROSO E NOIOSO. LE BIBLIOTECHE DI OGGI NON SONO SRTUTTURE DELLA CONTEMPORANEITA'. TROPPO SPESSO LIMITANO IL PROPRIO CAMPO DI AZIONE A QUELLO CHE CONSIDERANO IL LORO VERO E UNICO CORE BUSINESS: IL LIBRO E LA PROMOZIONE DELLA LETTURA. LASCIANO, INVECE, COME MARGINALI MOLTI DEI COMPITI/FINALITÀ PREVISTI DAL MANIFESTO UNESCO PER LE BIBLIOTECHE PUBBLICHE: INFORMAZIONE, EDUCAZIONE PERMANENTE, SOCIALIZZAZIONE CULTURALE, ENTERTAINMENT.

2 LA NUOVA BIBLITOECA DEVE ESSERE PENSATA E DISEGNATA ALLORA COME: UNA MODERNA INFRASTRUTTURA DELLA CONOSCENZA E DELLA DIFFUSIONE DELL'INFORMAZIONE; COME SPAZIO PARTECIPATIVO E RELAZIONALE FINALIZZATO ALLA SOCIALIZZAZIONE CULTURALE ALLO SVILUPPO DELLA CREATIVITA', AL DIALOGO INTERCULTURALE E INTERGENERAZIONALE. ALLA QUALITÀ FINALE CONCORRONO ASPETTI DIVERSI DEL SERVIZIO: SPAZI GRADEVOLI, ORARI DI APERTURA ESTESI, PATRIMONIO RICCO ED AGGIORNATO, ACCOGLIENZA AMICHEVOLE, COMPETENZA TECNICA NEL REPERIMENTO DELLINFORMAZIONE… LA COSTRUZIONE DI UNA NUOVA BIBLIOTECA È LUNICO MOMENTO IN CUI È POSSIBILE AGIRE SU TUTTE LE COMPONENTI. A BIBLIOTECA AVVIATA, È OPERATIVAMENTE POSSIBILE AGIRE SOLO SU ALCUNE. PERCHE UNA NUOVA BIBLIOTECA ?

3 IL PROGRAMMA BIBLIOTECONOMICO: LA DIALETTICA TRA PROGETTO DI SERVIZIO E PROGETTO ARCHITETTONICO IMPRESCINDIBILITA' DI COERENZA TRA CONTENUTO E CONTENITORE, TRA LINGUAGGIO DELL'ARCHITETTURA E IMMAGINE DI SERVIZIO, TRA DIMESIONAMENTI E LAYOUT DEGLI SPAZI E LA MISSION. LA BIBLIOTECA E' UN INSIEME CHE E' MAGGIORE DELLA SOMMA DELLE SUE PARTI, MA CHE HA UN UNICO CENTRO: IL CITTADINO. UNA BIBLIOTECA INTERESSATA A RICERCARE IN OGNI MODO LA VALUTAZIONE POSITIVA DEL PROPRIO PUBBLICO, METTENDO, ANZI, QUESTA VALUTAZIONE AL CENTRO DELLE PROPRIE SCELTE DI GESTIONE E, ANCOR PIÙ, A MONTE E A VALLE DELLE REVISIONI ORGANIZZATIVE STIMOLATE DAGLI UTENTI DEVE PORRE FRA LE PROPRIE PRINCIPALI PRESTAZIONI LA USER EDUCATION (O ISTRUZIONE ALL'UTENZA).

4 LA CITTA': IL PROFILO DI COMUNITA' UNA DELLE FASI DI ANALISI PIÙ IMPORTANTI DEL PROGETTO BIBLIOTECONOMICO. TUTTI NOI VIVIAMO ALL'INTERNO DI UNA COMUNITÀ, MA CIÒ NON SIGNIFICA CHE SAPPIAMO COSA ESSA SIA, QUALI SIANO LE SUE ORIGINI, I SUOI ESATTI CONFINI, QUALE SIA L'ORGANIZZAZIONE ECONOMICA, QUALE IL SISTEMA DEI VALORI COMUNI, LE PROBLEMATICHE EMERGENTI, L'ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI CHE RISPONDONO AI BISOGNI DELLA POPOLAZIONE. LANALISI SUI BISOGNI E LE RISORSE DEL TERRITORIO, INTENDE OFFRIRE UNO SCENARIO DI FONDO (NON NECESSARIAMENTE STATICO E UNANIMEMENTE CONDIVISO) SU CUI INNESTARE IL CONFRONTO CON TUTTI GLI ATTORI COINVOLTI NELLANALISI E NELLA PROGRAMMAZIONE. È UNA CARTA DIDENTITÀ, APERTA A CONTRIBUTI ED INTEGRAZIONI, DALLA QUALE EMERGONO ALCUNI SEGNI PARTICOLARI.

5 Lo studio dettagliato del bacino di utenza, a cui la biblioteca si rivolge, e della relativa composizione sociale mira quindi a individuare i diversi pubblici in cui è segmentata la collettività, nello sforzo di rispondere ai bisogni di tutti: il profilo di comunità diventa lo strumento per una corretta interpretazione del territorio, lo step imprescindibile per la conoscenza del contesto su cui si andrà ad agire.

6 GALLARATE: UN ASSAGGIO ITALIANI E STRANIERI – CONFRONTO GLI STRANIERI SONO NOTEVOLMENTE PIÙ GIOVANI (ETÀ MEDIA 28,08 ANNI CONTRO I 42,5 ANNI DEGLI ITALIANI). LA DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA HA UNA CONCENTRAZIONE MASSIMA NELLE CLASSI CHE CORRISPONDONO INVECE AI VALORI MINIMI DEGLI ITALIANI (DAI 21 AI 36 ANNI), IN QUESTE FASCE SI TROVANO OLTRE IL 40% DEGLI STRANIERI. GLI STRANIERI RESIDENTI SONO I'11,63% DEL TOTALE. PERCENTUALE ASSOLUTAMENTE SUPERIORE AI DATI PROVINCIALI, REGIONALI E NAZIONALI. NOTEVOLE ANCHE LA PRESENZA DI BAMBINI CHE RAPPRESENTANO OLTRE IL 12% DELLA POPOLAZIONE STRANIERA TOTALE E OLTRE IL 18% DELLA POPOLAZIONE COMPLESSIVA DELLA MEDESIMA FASCIA DI ETÀ. FORTE DISCREPANZA DEMOGRAFICA TRA LA COMUNITÀ STRANIERA PIÙ GIOVANE, CON UNETÀ MEDIA MOLTO BASSA E FORTE NELLE CLASSI DI ETÀ ECONOMICAMENTE ATTIVE, E LA COMUNITÀ ITALIANA CON UNETÀ MEDIA MOLTO PIÙ ALTA, CON ABITUDINI E STILI DI VITA DIFFERENTI.

7 IL PROFILO OCCUPAZIONALE TRA I COMUNI CONSIDERATI NEL BENCHMARKING (PADERNO, LEGNANO, RHO), LE PROVINCIE DI MILANO E DI VARESE, GALLARATE SI POSIZIONA AD UN LIVELLO MEDIO ALTO. IL TASSO DI ATTIVITÀ (53,63) È TERZO DOPO LEGNANO E PADERNO. DATO BEN AL DI SOPRA DELLA MEDIA REGIONALE (52,86%), E NAZIONALE (48,56%); ANCHE IL TASSO DI OCCUPAZIONE CON IL 50,55% È TERZO ANCHE IN QUESTO CASO SUPERIORE ALLA MEDIA REGIONALE (50,36%) E NAZIONALE (42,94%); IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE TOTALE E QUELLO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE SONO TRA I MIGLIORI DEL GRUPPO (RISPETTIVAMENTE 5,73% E 16,78%). TUTTAVIA ENTRAMBI SONO SUPERIORI ALLA MEDIA REGIONALE (4,73%- 14,50%). GALLARATE: UN ASSAGGIO

8 IL PROFILO DELL'ISTRUZIONE TRA I COMUNI INSERITI NEL BENCHMARKING: GALLARATE MOSTRA UN PROFILO PIUTTOSTO DISCORDANTE. IL NUMERO DI LAUREATI È MOLTO ALTO RISPETTO AGLI ALTRI COMUNI ( 8,99%), DIETRO SOLO A LEGNANO CHE HA UN 9,38%. E BEN OLTRE LA MEDIA PROVINCIALE DEL 6,92%. E ALTO ANCHE IL VALORE TOTALE DEI DIPLOMATI CHE CON L87,53% SI POSIZIONA SEMPRE AL SECONDO POSTO DOPO LEGNANO, ANCHE SE DIETRO ALLA MEDIA DELLA PROVINCIA CHE È DI 90,68%. SONO BUONI ANCHE I VALORI RELATIVI ALLA BASSA PERCENTUALE DI ALFABETI SENZA TITOLO (IL MIGLIORE RISULTATO DEI COMUNI PRESI IN CONSIDERAZIONE, 5,94%) E DI ANALFABETI, SOLO 0,60%, PERFETTAMENTE IN LINEA CON LA MEDIA PROVINCIALE. DATI PIÙ PREOCCUPANTI SI TROVANO AI LIVELLI MEDI DELLISTRUZIONE, OSSIA NELLE SCUOLE SECONDARIE DI 1° E 2° GRADO. NELLE SCUOLE SECONDARIE, CON IL 27,26% DI 2° GRADO GALLARATE MANTIENE LA 3° POSIZIONE SOLO DAVANTI A PADERNO, ANCHE SE MOLTO AL DI SOPRA DELLA MEDIA PROVINCIALE. MA NELLE SCUOLE SECONDARIE DI 1° GRADO, CON SOLO IL 28,85% DI DIPLOMATI, GALLARATE È IN ULTIMA POSIZIONE ED È ANCHE PESANTEMENTE IN RITARDO RISPETTO ALLA PROVINCIA (32,09%). GALLARATE: UN ASSAGGIO

9 LA RETE CULTURALE LA RICCHEZZA, LA VARIETÀ, L'UNICITÀ DEL PATRIMONIO CULTURALE: BASE DI PARTENZA PER UN PROGETTO DI VALORIZZAZIONE UNITARIA DELLE RISORSE STESSE, IN UNA PROSPETTIVA DI: SVILUPPO INCREMENTO DELLE OPPORTUNITÀ CRESCITA SOCIALE COMPLESSIVA. È PROPRIO DA QUESTA CONSAPEVOLEZZA CHE DEVE NASCERE IL PROGETTO REALE DI UNA RETE CULTURALE. LOBIETTIVO DA PORSI QUINDI È QUELLO DI COSTRUIRE UNA RETE INTEGRATA DI COMUNICAZIONE E DI SERVIZI, CHE: SFRUTTI LA CAPILLARITÀ SUL TERRITORIO. COPRA PIÙ SEGMENTI DI MERCATO ASSICURI QUALITÀ DEI SERVIZI (E QUINDI MASSA CRITICA). GARANTISCA LA COMPLETEZZA E INTEGRAZIONE DELLA FILIERA DEI SERVIZI.

10 INTERVISTE A: STUDI PATRI CTA PROLOCO GAM CIRCOSCRIZIONI MELO ISTITUTO PUCCINI FONDAZIONE 1860 ASCOM LICEI IL TERRITORIO GALLARATESE SI DISTINGUE CERTAMENTE PER: - LA RICCHEZZA DELLE PRODUZIONI CULTURALI; - LA VIVACITÀ DELLA PROPRIA VITA ASSOCIATIVA; CHE PERÒ NECESSITANO DI MOMENTI DI SINTESI, DI CONFRONTO UNITARIO INTORNO AD ALCUNI OBIETTIVI GENERALI E CONDIVISI. INTERVISTE AGLI STAKEHOLDERS

11 LA BIBLIOTECA È ORGANIZZATA IN SPAZI DISTINTI (AREA FUNZIONALI), CIASCUNO DEI QUALI PUÒ ESSERE ARTICOLATO IN PIÙ SOTTOSEZIONI O, ATTRAVERSO GLI ARREDI, IN SUB-AREE, DEFINITE IN RELAZIONE ALLATTIVITÀ, AL TARGET E AI MODELLI DI COMPORTAMENTO/USO DEGLI SPAZI E DEI SERVIZI. LA NUOVA BIBLIOTECA

12 LA NUOVA BIBLIOTECA ORGANIGRAMMA DISTRIBUTIVO

13 LA NUOVA BIBLIOTECA GLI SPAZI: PIANO PRIMO

14 LA NUOVA BIBLIOTECA GLI SPAZI: PIANO SECONDO

15 LA NUOVA BIBLIOTECA GLI SPAZI: PIANO TERZO

16 LA NUOVA BIBLIOTECA GLI SPAZI: PIANO QUARTO

17 PATRIMONIO ANTICO L'AMBITO DI SERVIZIO RIGUARDANTE IL FONDO ANTICO NON VA CONCEPITO COME DISGIUNTO DALLA BIBLIOTECA MA COME SISTEMA INFORMATIVO INCAPSULATO NEL PIÙ VASTO SISTEMA COSTITUITO DALLA BIBLIOTECA NELLA SUA AMPIA DIMENSIONE CULTURALE, BIBLIOGRAFICA, ORGANIZZATIVA, COMUNICATIVA E' NECESSARIO EVIDENZIARE IL SIGNIFICATO CHE LA SEZIONE ANTICA PRESENTA IN RAPPORTO ALLA FUNZIONE CHE LA BIBLIOTECA SVOLGE OGGI IPOTESI METODOLOGICHE DI VALORIZZAZIONE DEL FONDO ANTICO (DUE ASPETTI FONDAMENTALI) 1) DISLOCAZIONE DEL PATRIMONIO 2) SVILUPPO DI SERVIZI DIGITALI IN QUESTA IPOTESI LA BIBLIOTECA, CHE RISCHIEREBBE DI PRESENTARSI COME UN INSIEME DI SPAZI FORTEMENTE FRAMMENTATI, VIENE PENSATA INVECE COME INSIEME FORTEMENTE INTEGRATO IN CUI IN OGNI SPAZIO CI SIANO DEI RICHIAMI SIMBOLICI ALLA TOTALITÀ DELL'EDIFICIO E DEL SERVIZIO

18 LA MESSA IN SCENA DEGLI SPAZI: INSERIRE DIVERSE TIPOLOGIE DI SEGNI BIBLIOGRAFICI NEGLI SPAZI STESSI INDIVIDUARE DEI MATERIALI BIBLIOGRAFICI DA DISLOCARE PRESSO I DIVERSI PUNTI DI SERVIZIO IN APPOSITE TECHE I SERVIZI DIGITALI LA NOSTRA PARTICOLARE PROPOSTA PARTE DAL PRESUPPOSTO CHE I SERVIZI DIGITALI NON DEBBANO ESSERE INTESI SOLTANTO COME "FINESTRE" VERSO L'UNIVERSO DELLE INFORMAZIONI DIGITALI CHE ARTICOLANO LA LORO IDENTITÀ STRUTTURALE NEL CIBERSPAZIO. LE TECNOLOGIE INFORMATICHE E DIGITALI SONO PENSATE COME MODULAZIONI ESPRESSIVE DELLO SPAZIO FISICO COSTITUITO DA TUTTI I SEGNI ARCHITETTONICI, BIBLIOGRAFICI, COMUNICATIVI CHE GLI UTENTI PERCEPISCONO, ELABORANO, INTERPRETANO. PATRIMONIO ANTICO

19 IPOTESI GESTIONALE