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1 UNA STELLA PER LE SCUOLE Consolato Maestri del Lavoro di Reggio Emilia Anno Scolastico 2014-2015.

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1 1 UNA STELLA PER LE SCUOLE Consolato Maestri del Lavoro di Reggio Emilia Anno Scolastico 2014-2015

2 PRESENTAZIONE - Chi siamo ? - Perché siamo qui ? 2

3 3 Maestri del Lavoro “La Stella al Merito del Lavoro” è una onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica ai lavoratori dipendenti che abbiano prestato una attività lavorativa ininterrotta per almeno 25 anni, e…

4 4 a lavoratori che: 1.Si siano distinti particolarmente per singoli meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale; 2.Con invenzioni o innovazioni nel campo tecnico e produttivo abbiano migliorato l’efficienza delle macchine e dei metodi di lavorazione; 3.Abbiano contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro; 4.Si siano prodigati per istruire e preparare le nuove generazioni nell’attività professionale.

5 I Maestri del Lavoro in Italia 16000 circa in tutta Italia, di cui – 200 in Prov. Reggio Emilia 1000 Nuovi Maestri ogni Anno, di cui – circa 80 in Emilia Romagna – mediamente 12-15 in Prov. Reggio Emilia Organizzazione in strutture provinciali –Circa 100 Consolati Provinciali, riuniti sotto la: FEDERAZIONE NAZIONALE MDL – Roma 5

6 6 Scopi dell’associazione  Trasmettere i valori dei Maestri del lavoro  Collaborare con le Istituzioni per agevolare l’aggiornamento culturale e professionale nel mondo del lavoro  Favorire l’inserimento delle giovani leve nell’ambito lavorativo e più in generale nel “Mondo del Lavoro”

7 dopo questa presentazione, parliamo di LAVORO …o meglio di questi argomenti : 1. Lavoro, Concetti base 2. Ingresso nel Mondo del Lavoro 3. Lavoro e Legislazione 4. Lavoro ed Economia 5. Lavoro e Sicurezza 7

8 1^MODULO Lavoro : concetti base I valori personali e sociali del lavoro Riferimenti normativi L’Istruzione e la Formazione 8

9 9 IL LAVORO  È una delle principali attività della vita dell’uomo.  È regolato da leggi e contratti specifici.  È articolato in varie forme e tipologie

10 10 Il valore del LAVORO  E’ un diritto inalienabile.  E’ una fonte di reddito.  E’ un mezzo per tutelare e promuovere la “dignità” umana.  E’ uno strumento per raggiungere una soddisfazione morale.  E’ mettersi alla prova con gli altri.  E’ una opportunità per esprimere il proprio lato creativo.

11 Riferimenti Normativi  La Costituzione (in primis, art. 1 - 4 - 36)  Il Codice Civile (Libro V: Del Lavoro)  Testi Unici (Apprendistato, Sicurezza)  Leggi specifiche, tra le quali,  Statuto Lavoratori (1970)  Legge Biagi (2003)  Riforma Fornero (2012)  Jobs Act (2014)  Contratti collettivi

12 12 Un diritto inalienabile Lo sancisce la nostra Costituzione all’art. 4: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.”

13 13 La retribuzione Art. 36 della COSTITUZIONE “La retribuzione deve essere proporzionata al lavoro e sufficiente ad una vita dignitosa”

14 Istruzione e Formazione I&F = Offerta di Lavoro → Domanda di Lavoro Aree di debolezza dell’Italia, rispetto ad Europa :  Bassi livelli di istruzione; elevata dispersione scolastica  % diplomati e laureati ancora basse  Utilizzo non ancora ottimale di nuove tecnologie  Continuità di formazione da perseguire  Elevato numero di giovani NEET (Not in Education, Employment, Training), da combattere 14

15 Trend assunzioni/istruzione 15  Laurea: trend positivo negli ultimi anni  Diplomati: trend positivo, domanda sostenuta dal manifatturiero e dal Made in Italy (soprattutto per gli istituti tecnici)  Qualifica professionale e nessuna qualifica: in calo In sintesi: Aumento richiesta di figure livello intermedio e high skill Minore richiesta figure basso profilo (fonte: sistema Excelsior, sett. 2013)

16 La crisi economica e la “disoccupazione” La disoccupazione colpisce attualmente piu’ di 2 GIOVANI SU 5 sulla forza lavoro 15-24 anni Riguarda in misura maggiore le fascie BASSE di livello di istruzione SPECIALIZZAZIONE, QUALIFICAZIONE E COMPETENZE espongono a minor rischio disoccupazione 16Gennaio2014/mpmp

17 … e allora NOI come possiamo costruire il nostro futuro ? soprattutto con l’ ISTRUZIONE!!! e con la Formazione 17 mp

18 ora…a Voi la parola Domande ? Osservazioni ? Obiezioni !

19 2^ MODULO Entrare nel Mondo del Lavoro La Ricerca e gli strumenti a disposizione La Domanda, il Curriculum Vitae Il Colloquio L’approccio al mondo del lavoro e i comportamenti 19

20 Come trovare lavoro  Il “passaparola” e le relazioni  Lettura degli annunci sui GIORNALI  Le offerte su INTERNET, e l’utilizzo dei social network (Twitter, Linkedin, FB, G+)  Contatti diretti con le Imprese, sia sul loro sitoweb (“lavora con noi”), sia attraverso gli stage, le fiere e simili  Le Agenzie di Intermediazione e Interinali  I Centri per l’Impiego (CPI) 20mp

21 21 La domanda di lavoro E’ il primo contatto tra voi e l’azienda o il datore di lavoro. Deve creare interesse e sollecitare chi legge ad invitarvi per un colloquio. E’ costituita di solito da una lettera di presentazione e dal “curriculum vitae”.

22 22 Il “curriculum vitae” E’ la fotografia che volete consegnare a chi deve scegliere tra i candidati. Contiene tutti i vostri dati anagrafici, il vostro percorso di studi, le vostre esperienze di lavoro, le vostre conoscenze, le vostre attività sportive, culturali, ricreative. Da qualche tempo esiste un modello consigliato in tutti i paesi della UE, il cosiddetto “curricolo europeo” il cui modulo si può scaricare da Internet: http://www.europass-italia.it/scelta2.asp

23 23 La selezione del personale La selezione del personale può essere fatta dalle aziende stesse o tramite enti o società di reclutamento. Sul numero di candidati disponibili solitamente si procede in questo modo: 1.Analisi delle domande di lavoro con i relativi “curriculum vitae” 2.Colloquio di selezione 3.Eventuali Test psico-attitudinali

24 24 IL COLLOQUIO DI SELEZIONE E’ un esame il cui scopo è conoscere il candidato, ma è anche un primo successo: il curriculum ha suscitato interesse. Alcuni suggerimenti  Presentatevi puntuali, evitando abbigliamenti stravaganti, e ricordate che nei luoghi di lavoro non si fuma!  Raccogliete prima informazioni sull’azienda.  Siate sinceri e non “barate” su nulla.  Cercate di non essere troppo timidi o troppo aggressivi, ma il più possibile sereni e rilassati.  Se non vi vengono date, chiedete informazioni su inquadramento e retribuzione: sono elementi fondamentali per poter decidere.

25 Filmato “Il Colloquio di selezione” 25

26 26 L’APPROCCIO AL MONDO DEL LAVORO Timore Diffidenza Presunzione Curiosità Disponibilità Determinazione e voglia di fare

27 27 L’atteggiamento verso il lavoro Noia e disinteresse Solo per lo stipendio Fare carriera Mettersi alla prova Dare il meglio Voglia di crescere

28 LE COMPETENZE TRASVERSALI Sono attributi personali che caratterizzano l’abilità individuale di interagire con gli altri. Sono dette anche in inglese “SOFT SKILLS”. Hanno grande importanza durante il colloquio di lavoro ai fini dell’assunzione, ma anche in tutta l’attività lavorativa ai fini della carriera. Vengono valutate assieme alle “HARD SKILLS” ovvero le competenze specifiche acquisite durante gli studi che costituiscono la base del bagaglio professionale.

29 Elenchiamo alcune di queste competenze trasversali comunemente ricercate dagli intervistatori: PENSIERO POSITIVO (bicchiere mezzo pieno) ADATTARSI AL CAMBIAMENTO DELLE SITUAZIONI SAPER COMUNICARE CONOSCENZA DI LINGUE STRANIERE I COMPORTAMENTI “SOFT”

30 AFFRONTARE LE DIFFICOLTA’ INVENTIVA E CREATIVITA’ nel “PROBLEM SOLVING” ACCETTARE DI ASSUMERSI DELLE RESPONSABILITA’ SAPER LAVORARE DA SOLI O IN SQUADRA I COMPORTAMENTI “SOFT”

31 DISPONIBILITA’ AD IMPARARE E A FARSI INSEGNARE ESSERE CAPACI DI LAVORARE BENE ANCHE SOTTO STRESS CAPACITA’ DI INDIVIDUARE DELLE PRIORITA’ I COMPORTAMENTI “SOFT”

32 32 Atteggiamenti sul posto di lavoro Una regola fondamentale, e una delle “soft skills” come abbiamo già visto, é non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà Non si arriva sulla vetta di una montagna se ci si ferma ai primi passaggi un po’ difficili.

33 33 Atteggiamenti sul posto di lavoro Esplicitiamo un’altra delle“soft skills”, definendola come “comportamento furbo”: utilizzare le osservazioni e le critiche per migliorare il proprio lavoro - Mai essere permalosi o sentirsi offesi. - Reagire sempre in positivo !

34 Atteggiamenti sul posto di lavoro Un consiglio importante: in tutte le situazioni mantenete sempre il controllo delle vostre reazioni e calibrate le parole e le azioni !

35 35 I COMPORTAMENTI SUL LAVORO Da non dimenticare: oltre alla competenza professionale si è sempre valutati anche sul comportamento  verso i responsabili  verso i colleghi  verso i collaboratori Da non dimenticare: oltre alla competenza professionale si è sempre valutati anche sul comportamento  verso i responsabili  verso i colleghi  verso i collaboratori

36 Atteggiamenti sul posto di lavoro Osservate questo cartello esposto in un bar di Milano: non esistono situazioni in cui non si possano usare gentilezza e cortesia. Sono il biglietto da visita del vostro stile !

37 37 … in definitiva, Chi è un vero professionista ? colui che lavora al meglio delle proprie capacità anche quando non ne ha voglia.

38 …siete d’accordo ? Domande ? Osservazioni ? Obiezioni ! 38

39 3^ MODULO Lavoro e Legislazione -Legge Biagi -Riforma Fornero -Jobs Act -Le principali tipologie di contratti -L’apprendistato -Il Lavoro autonomo 39

40 40 Nascono molti contratti di lavoro, che si evolvono Somministrazione di lavoro Appalto, Distacco, Trasferimento Lavoro intermittente (lavoro a chiamata) Lavoro ripartito (job sharing) Part-time Tirocinio Lavoro a progetto Lavoro accessorio Tempo Determinato LA LEGGE BIAGI Apprendistato

41 IL MERCATO DEL LAVORO Riforma Fornero L.92/2012 Jobs Act L.Delega 183/2014 Strumenti di: Flessibilità in “entrata”, dopo Legge Biagi Flessibilita in “uscita” (revis.art.18 Stat.Lavor. – Ammort.soc. – ASPI e NASPI (sost.ind.mobilità) – Cigo – Cigs – Fondi Solidarietà Obiettivi : Riduzione della precarietà Maggiore occupazione Estensione Tutele 41mp

42 IL “JOBS ACT” Jobs Act L.Delega 183/2014 Il 20 febbraio 2015 Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente il decreto attuativo del Jobs Act sul contratto a tutele crescenti. Nel provvedimento che modifica l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori sono compresi anche i licenziamenti collettivi. Dure critiche dei sindacati, 42

43 GARANZIA GIOVANI Piano Europeo contro la disoccupazione Destinatari : giovani di età 15 – 29 anni che non studiano e non lavorano e non sono inseriti in percorsi di tirocinio e/o formazione (NEET). Convenzioni con le Regioni. Obiettivo: offrire opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato del lavoro. Risorse Finanziarie: oltre 1,5 mld. a livello naz.le con finanziamenti europei e nazionali.

44 Garanzia Giovani Iter per la Regione EmiliaRomagna Iscrizione on line al portale regionale “Lavoro per Te” opp. al sito nazionale. Prendere appuntamento entro 30 gg. con il proprio Centro per l’Impiego. Presentarsi al colloquio fissato dal Centro entro 60 gg. dalla iscrizione - Profiling. Sottoscrizione del patto di servizio Entro 4 mesi dal patto, verrà offerta una “opportunità” in linea con il profilo

45 Garanzia Giovani Regione Emilia Romagna Convenzione che assegna alla Regione circa 74 mil. € per le seguenti attività: Accoglienza, presa in carico, orientamento……………….…. 8.827.358,60 € Formazione …………………………………………………......... 25.443.563,00 € Accompagnamento al lavoro ……………………………….……1.038.512,78 € Apprendistato ………………………………………………….…….. 519.256,39 € Tirocinio extra curriculare, anche in mobilità geografica ….26.852.973,21 € Servizio civile regionale …………………………………………….519.256,39 € Sostegno all'auto-impiego e all'auto-imprenditorialità ……. 1.557.769,16 € Mobilità professionale transazionale e territoriale ………….. 2.002.846,07 € Bonus occupazionale ……………………………………………. 7.417.948,40 €

46 Le principali tipologie contrattuali Contratto di lavoro a tempo indeterminato “tradizionale”e“il nuovo,a tutele crescenti” Contratto a tempo determinato,in versione liberalizzata (versione Jobs Act) Contratto di Apprendistato (dal T.U. 2011 alle recenti variazioni) Contratto a Progetto (Co.Co.Pro.) Lavoro Autonomo = Partita IVA 46mp

47 Contratti a tempo Indeterminato (quelli in essere al 2014) E’ stato il cosidetto “contratto prevalente” Ha carattere di sostanziale stabilità Cessa solo per licenziamento (o, dimiss. secondo le regole “ L.Fornero” ): - Motivo Oggettivo/Economico (da parte datore lavoro) -Giusta Causa / Giustificato motivo (da parte lavoratore, come in passato) -Discriminatorio (nullità e reintegro, come in passato) 47mp

48 Contratto a Tutele Crescenti per nuovi Assunti dal 2015 Durata a tempo indeterminata Andrà a sostituire altre tipologie di contratti Zero contributi alle imprese, per 3 anni Applicabilità ridotta Art.18 Stat.Lavoratori “Reintegro” solo per licenziamento discriminatorio o per assenza di motivo disciplinare Applicabilità solo di indennità economiche negli altri casi di licenziamento illegittimo 48

49 Contratto a tempo determinato Da contratto originariamente previsto solo per motivi di carattere tecnico-produttivo, organizzativo, sostitutivo, sempre verso maggiore liberalizzazione (decreto Jobs Act 2014) Rinnovabile fino ad 8 volte (senza più interruzioni), fino ad un max di 36 mesi (e per un max del 20% dell’ organico in essere) Superati 36 mesi (compreso eventuale lavoro somministrato), passa a tempo indeterminato, salvo nuovo contratto in regime di “deroga ass.” 49mp

50 Nuovo Testo Unico Apprendistato 2011 (Contratto Tempo Indeter.-Durata max 3 anni-Diritto di recesso opp.contratto ord.definitivo-Aliquote contributi ridotte fino a zero) Per la Qualifica e il Diploma Professionale –Disciplina regionale; Formazione per almeno 35% monteore tot. –Età 15 - 25 anni - Assolvimento obbligo scol. - Durata 3-4 anni Professionalizzante (o di mestiere) –Età 18 - 29 anni –Contratto Collettivo (durata, contenuto, monte ore) –+ offerta form.reg.le (fino a 120h nel triennio) Alta formazione e ricerca (ricerca,dottorato,spec.ecc) –Età 18 – 29 anni –Intese Regioni/Istit.Formative/Parti sociali/Dat.lav. Apprendistato Trasversale (Rif.Fornero) --- Lavoratori in mobilità e senza limiti di età 50mp

51 Apprendistato, variazioni riforma Fornero e Jobs Act Semplificato, come modalità tipica di entrata dei giovani nel mondo del lavoro Assunzioni non più subordinate alla “stabilizzazione” di almeno il 30-50% degli apprendisti assunti nel triennio precedente Vantaggi economici del datore di lavoro, come livello inquadramento, livello retributivo; contributi previdenziali ridotti; retribuzione al 35% per formazione Accesso anche per lavoratori in mobilità e senza limiti di età 51mp

52 Contratto a Progetto 52

53 Lavoro Autonomo e …i paletti della riforma E’ un libero professionista con Partita IVA Con la riforma Fornero, sono considerate fittizie e da trattare come Co.Co.Pro., se : -il corrispettivo dallo stesso committente è >80% del reddito annuo, per due anni di seguito; -lavora con stesso committente oltre 8 mesi/anno -utilizza postazione presso il committente; -semprechè il Reddito Annuo sia inferiore attualmente a circa 18 mila euro. 53mp

54 Dipendente o Autonomo ? (differenze oggettive ) LAV. DIPENDENTE Orario predeterminato Retribuzione fissa netta Imposte/Contributi già versati dal datore di lavoro Non necessaria ass. fiscale Malattia e Ferie retribuite Altre tutele (infortuni, tfr, cassa integraz., ecc.) LAV. AUTONOMO Orario libero Reddito lordo variabile Imposte/Contributi da vers. Assist.fiscale/amministrativa esterna Malattia e Ferie non retribuite Minore o assenza di tutela 54mp

55 Altre Diversita’ (tu, cosa preferisci ?) LAV. AUTONOMO Libertà di organizzazione Sviluppo/Espansione della Attività Rischio Attività importante (riduzione del lavoro, rischio crediti verso i clienti, concorrenza, ecc.) LAV. DIPENDENTE Subordinazione gerarchica Progressione carriera Rischio dell’impiego basso (cessazione attività / riduzione del peronale.) mp 55

56 Autoimpiego e Autoimprenditoria -Autoimpiego = creazione di occupazione attraverso iniziative di lavoro autonomo (microimpresa, franchising, ecc.) -Autoimprenditoria = creazione di vere e proprie imprese produttive e di servizi * * * Per entrambe, esistono spefiche normative volte a favorirne la crescita, perché, nel Terzo Millennio, “il miglior modo per ottenere lavoro è CREARLO” 56

57 I I primi passi per avviare una attività autonoma -Individuare il tipo di attività da intraprendere, secondo i Codici di Attività esistenti - Scegliere il Regime Fiscale, in funzione del fatturato previsto (es. Contribuenti Minimi, con fatturato < 30.000 €) - Dichiarazione Inizio Attività alla Ag. Entrate opp. CCIAA - Apertura Partita IVA - Iscrizione a INPS, INAIL 57

58 Supporti all’autoimpiego e all’autoimprenditoria Finanziari ( Invitalia:Prestito d’onore Dlgs. 185/2000 ) Assistenza (Garanzia Giovani: formazione Business Plan; accesso al credito; costituzione impresa; sostegno start-up) Agevolazioni fiscali (Regime fiscale di vantaggio per contribuenti con ricavi/compensi < 30 mila €; imposta sost.5%, in corso di variazione) 58

59 cosa ne pensate ?… Domande ? Osservazioni ? Obiezioni ! 59

60 4^ MODULO LAVORO ed ECONOMIA Il Lavoro, come uno dei fattori della produzione (imprenditore, capitale, lavoro, terra, Stato) Le parti sociali coinvolte (Imprenditori, Sindacati, Collettività, Istituzioni) La disoccupazione (concetto statistico e dati recenti) 60mp

61 Focalizziamoci sull ’Azienda come entità produttiva generatrice di “lavoro” che interagisce con molte realtà 61

62 L’ ’Azienda, come entità di un Mondo complesso e interdipendente 62

63 63 L’era industriale Con l’avvento dell’ era “industriale” il lavoro ha avuto una evoluzione radicale e sempre più rapida. Dalle prime fabbriche, con l’impiego di tanta manodopera… … siamo arrivati ai moderni complessi industriali sempre più automatizzati.

64 64 Evoluzione del lavoro  Innovazione  Informatica e nuove tecnologie  Apertura delle frontiere  Globalizzazione  Delocalizzazione  Outsourcing  Immigrazione Questi, assieme ad altri, sono i fattori principali che hanno rivoluzionato il mondo del lavoro, e pongono nuove sfide che prima non erano immaginabili.

65 65 CERTEZZE CHE SI …SGRETOLANO  Avere un lavoro garantito  Avere un lavoro vicino a casa  Avere un lavoro confacente al titolo di studio  Avere mansioni chiare e possibilmente costanti E’ CHIARO CHE QUESTI SONO TUTTORA OBIETTIVI LECITI, MA SEMPRE PIÙ DIFFICILI DA RAGGIUNGERE !

66 66 Evoluzione del lavoro Queste profonde trasformazioni politiche, sociali e tecnologiche determinano  la creazione di nuovi lavori  la trasformazione di altri  la scomparsa di altri ancora. Occorre quindi saper affrontare il nuovo con grande flessibilità; la capacità di lavorare in gruppo,ad esempio, diventa fondamentale; occorre saper inquadrare il proprio lavoro nel processo generale e abbandonare vecchi concetti che configuravano il lavoro fino a 20 anni fa, in funzione di + produttività mp

67 67 Politica retributiva La politica retributiva delle aziende tende a premiare: La professionalità I risultati ottenuti (bonus) Le qualità umane di serietà, affidabilità e disponibilità

68 68

69 La crisi economica e la “disoccupazione” La disoccupazione colpisce attualmente piu’ di 2 GIOVANI SU 5 sulla forza lavoro 15-24 anni Riguarda in misura maggiore le fascie BASSE di livello di istruzione SPECIALIZZAZIONE, QUALIFICAZIONE E COMPETENZE espongono a minor rischio disoccupazione 69Gennaio2014/mpmp

70 … ma come si misura la % di disoccupazione? % Disoccup. = Persone in cerca di occ. Forza Lavoro Forza Lavoro = Popolazione Attiva = Occupati + Disoccupati + Inoccupati (in cerca di 1^ occupazione) Gli studenti, come tali,non sono quindi conteggiati come forza lavoro, finchè non cercano lavoro 70mp

71 … per capire meglio (Dicembre 2014) Prendiamo i giovani tra i 15 e i 24 anni e poniamoli = 100 così composti: 11 in cerca di lavoro (disocc. + in cerca di1^occup.) 664K 15 già occupati 918 K 26 Totale Forza Lavoro (11 + 15 ) 1582 K 74 Studenti (inattivi: non cercano lavoro) 4382 K 100 Totale età 15-24 anni 5964 K La % di disoccupazione sulla fascia di età = 11% (11/100) Ma la % disoccupazione sulla Forza Lavoro, è = 42% (11/26) Di qui, deriva che più di 2 giovani su 5 sono disoccupati !!!

72 Dati Recentissimi Istat (Dic. 2014) Occupati Totali : 22.422.000 (+93 mila su mese prec. ; +109 mila su dic. 2013) Disoccupati Totali: 3.322.000 (-109 mila su mese prec.; + 95 mila su dic.2013) Tasso di Disoccupazione: 12,9% (-0,4% su mese prec. : +0,3% su dic.2013) GIOVANI (15-24 anni) Occupati : 918 mila Disoccupati : 664 mila Inattivi : 4382 mila Tasso di disoccupazione = 42,0% (-1% rispetto a Dic.2013)

73 Come si combatte la disoccupazione ?  Con la ripresa economica e la crescita: - crescita degli Investimenti e dei Consumi - crescita del PIL ( Prodotto Interno Lordo )  Con provvedimenti legislativi ad hoc: - Riforme in genere, - Agevolazioni finanziarie e fiscali, ecc. - Politiche anticicliche Provvedimenti però che possono essere attivati solo dalle ISTITUZIONI e con le risorse finanziarie che necessitano 73mp

74 … e allora NOI come possiamo costruire il nostro futuro ? soprattutto con l’ ISTRUZIONE!!! e con la Formazione 74 mp

75 …avrete sicuramente… Domande … Osservazioni … Obiezioni ! 75

76 5^ MODULO Il Lavoro e la Sicurezza Importanza del fenomeno Normativa di Riferimento Sicurezza come diritto-dovere La parti coinvolte 76

77 77 Il problema della sicurezza sul posto di lavoro è un altro aspetto fondamentale da tenere ben presente quando si inizia a lavorare. Gli infortuni sul lavoro sono tuttora una piaga sociale ed umana molto seria in Italia: più di 600.000 incidenti sul lavoro ogni anno che portano alla morte 1.300 lavoratori, cioè 4 ogni giorno La legge 626 e successivo d.lgs. 81 del 2008 ha affrontato in modo nuovo ed esteso il problema della sicurezza. LA SICUREZZA SUL LAVORO

78 78 LA SICUREZZA SUL LAVORO La Sicurezza è un DIRITTO e ogni azienda deve garantirlo tramite: 1.la conoscenza dei rischi che ogni azienda ha l’obbligo di valutare e mettere a disposizione di ogni lavoratore 1.La messa a disposizione dei DPI ( dispositivi protezione individuale ) 1.La formazione continua sulla sicurezza e partecipazione attiva nella identificazione e valutazione dei rischi.

79 79 LA SICUREZZA SUL LAVORO La Sicurezza è un DOVERE per ciascun lavoratore per evitare danni a se stesso, ai colleghi e all’azienda. Pertanto bisogna: 1.Osservare le norme di sicurezza che vengono prescritte dall’azienda. 2. Portare sempre i DPI ( dispositivi protezione individuale ) 3. Partecipare attivamente alle riunioni di sicurezza 4. Riportare al Responsabile Sicurezza tutti quei suggerimenti che possono ridurre i rischi e migliorare l’attività lavorativa.

80 80 LA SICUREZZA SUL LAVORO I soggetti della sicurezza in Azienda: Datore di lavoro Dirigenti Preposti Lavoratori

81 81 LA SICUREZZA SUL LAVORO Definizione dei soggetti della sicurezza Art.2 T.U. d.lgs. 81/2008 Il Datore di lavoro “E’ il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa”.

82 82 LA SICUREZZA SUL LAVORO Definizione dei soggetti della sicurezza Art.2 T.U. d.lgs. 81/2008 Il Dirigente “Persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa”.

83 83 LA SICUREZZA SUL LAVORO Definizione dei soggetti della sicurezza Art.2 T.U. d.lgs. 81/2008 Il Preposto “Persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa”.

84 84 LA SICUREZZA SUL LAVORO In buona sostanza:  La sicurezza è un gioco di squadra. è compito  Lavorare in sicurezza è compito di TUTTI, e non solo di alcuni addetti.  Ognuno di noi è responsabile della propria sicurezza e di quella di chi ci sta attorno.  Tutti insieme possiamo ridurre gli incidenti, migliorando decisamente la qualità della vita.

85 APPENDICE Schede di dettaglio relative ai moduli sviluppati in precedenza 85

86 86 Definizione di “lavoro” Sul vocabolario della lingua Italiana il lavoro è così definito: “È il prodotto di azioni dirette ad ottenere un fine determinato (produrre beni, servizi, opere) attraverso l’impiego di energie fisiche ed intellettuali nell’esercizio di un mestiere, di un’arte, di una professione. Dal lavoro si ottiene una fonte di reddito e/o una soddisfazione morale”

87 87 Lo studio come il lavoro  Lo studio è un diritto inalienabile. E un dovere.  Lo studio è fonte di cultura.  Lo studio è uno strumento per raggiungere un valore sociale.  Lo studio è un mezzo per mettersi alla prova con gli altri.  Lo studio è una espressione della propria voglia di sapere.

88 88 avete dei superiori avete dei colleghi avete degli orari e delle norme da rispettare; dovete dimostrare le vostre capacità di apprendimento; dovete approfondire gli argomenti con ricerche personali Con lo studio si acquisisce un reddito culturale per una crescita sociale. Lo studio, come il lavoro, ha le sue regole:

89 89 Alcune attività, più di altre, consentono di fare qualcosa di utile per sé e per gli altri:  Assistenza medica o sociale  Ricerca scientifica  Insegnamento Soddisfazione morale

90 90 Esprimere la propria creatività  Apportare il proprio contributo per il miglioramento del lavoro  Ideare e/o inventare nuovi prodotti o soluzioni  Essere coinvolti in attività che facciano apprezzare la bellezza delle cose e delle idee.

91 Il Tirocinio Prima forma di approccio al mondo del lavoro Non può considerarsi ancora una tipologia di contratto di lavoro E’ uno strumento della “Scuola-Lavoro”, inteso come percorso di transizione e di formazione Ma anche strumento di inserimento per categorie particolari Normativa finalizzata a prevenire abusi e previsioni future per forme di compenso 91mp

92 Tipologie di Tirocinio (Stage) ( Circ.Min.Lav. 24/2011 di rif.a D.L. 138/2011) Formativo e di Orientamento (diverso dal “praticantato”) –Per neo-dipl. e neo-laur. (entro e non oltre 12 mesi dal titolo) –Normativa nazionale - Durata max 6 mesi Reinserimento e Inserimento –Per disoccupati e inoccupati e lav.in mobilità –Normativa regionale – Durata max 6 mesi Curriculari (per affinare apprendimento e formazione) –Per studenti Ist. Professionali, Secondari Superiori, Universitari –Inserimento nei piani di studio e svolgimento nel corso di studio –Alternanza studio-lavoro Categorie disagiate –Disabili, invalidi, tossicodipendenti, immigrati ecc. –Normativa speciale e Regionale 92mp

93 Contratto di somministrazione 93

94 94

95 Dopo le Scuole Secondarie (dati indicativi a livello nazionale) Almadiploma febbr.2013 …dopo 1 anno da diploma 50% università 44% 12% univ. + lavoro 21% 19% lavora 24% 14% cerca lavoro 9% 5% non fa niente 2% e, dopo 3 anni da diploma 95Marzo 2013/mp

96 E in particolare, dopo il diploma “PROFESSIONALE” (dati indicativi Almadiploma) …dopo 1 anno da diploma 22% università 12% 4% univ. + lavoro 12% 37% lavora 57% 32% cerca lavoro 16% 5% non fa niente 3% e, dopo 3 anni da diploma 96Marzo 2013/mp

97 E in particolare, dopo il diploma “TECN.IND” (dati indicativi Almadiploma) …dopo 1 anno da diploma 33% università 35% 7% univ. + lavoro 10% 32% lavora 42% 23% cerca lavoro 11% 5% non fa niente 2% e, dopo 3 anni da diploma 97Marzo 2013/mp

98 e quindi dopo il PROFESSIONALE + lavoro, ma anche + che cercano! …dopo 1 anno da diploma Tutti / Prof.li Tutti / Prof.li 50% / 22% università 44% / 12% 12% / 4% univ. + lavoro 21% / 12% 19% / 37% lavora 24% / 57% 14% / 32% cerca lavoro 9%/ 16% 5% / 5% non fa niente 2% / 3% e, dopo 3 anni da diploma 98Marzo 2013/mp

99 Diplomati e Disoccupazione 99


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