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Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche Soprintendenza per i Beni.

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Presentazione sul tema: "Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche Soprintendenza per i Beni."— Transcript della presentazione:

1 Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche Ancona Rocca Roveresca di Senigallia Attività didattiche rivolte alle scuole 2013-2014 A cura dei Servizi Educativi

2 Dal 2010 all’interno della Rocca Roveresca di Senigallia, in conformità con la circolare ministeriale n.21 del 2008 all.1 art.4 comma 3 (I Servizi aggiuntivi sono gestiti in forma diretta qualora i singoli istituti e luoghi della cultura dispongano dei mezzi economici, finanziari e del personale necessari all’espletamento degli stessi), sono stati istituiti i Servizi Educativi che propongono attività didattiche rivolte alle scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado. Fino ad oggi sono stati elaborati tre progetti, qui di seguito illustrati, che affrontano tematiche inerenti la Rocca Roveresca, ognuno di essi è strutturato in attività diversificate in base alle fasce d’età degli alunni. Ogni attività prevede una durata di circa un’ora e trenta minuti. Il servizio è totalmente gratuito e attivo su prenotazione da lunedì a venerdì. La prenotazione avviene telefonicamente concordando giorno e orario con gli operatori dei Servizi Educativi. In seguito è necessario compilare il modulo di prenotazione che andrà poi inviato per fax o e-mail. Per informazioni e prenotazioni: Rocca Roveresca Piazza del Duca, 2 60019 Senigallia [An] Telefono: 071 63258 Fax: 071 7913382 e-mail: roccaroveresca.senigallia@beniculturali.itroccaroveresca.senigallia@beniculturali.it

3 Un po’ di storia… La Rocca Roveresca, definita il libro della città di Senigallia, sorge a ridosso della fascia costiera adriatica, in posizione considerata strategica fin dall’antichità per la difesa del centro abitato dalle incursioni dei nemici provenienti dal mare. Senigallia è stata la prima colonia fondata dai romani sulla costa adriatica intorno al 280 a.C. E proprio su preesistenze di epoca romana venne innalzata in età medievale una torre costiera di avvistamento, che nel corso dei secoli è stata più volte inglobata e racchiusa in cortine di mura sempre più ampie e possenti fino a diventare la grande fortificazione rinascimentale che vediamo. Sono infatti ancora visibili i resti della Rocchetta fatta costruire dal cardinale Egidio Albornoz verso la metà del Trecento: durante la forzata permanenza del papa ad Avignone, questi era stato incaricato di riorganizzare l’assetto territoriale dello Stato della Chiesa. Altra fase costruttiva individuabile è quella legata all’ampliamento disposto intorno alla metà del Quattrocento da Sigismondo Pandolfo Malatesti, signore di Rimini. La Rocca, così come oggi ci appare, fu fatta costruire tra il 1476 e il 1482 da Giovanni della Rovere, nominato nel 1474 Signore di Senigallia e del Vicariato di Mondavio da papa Sisto IV, al secolo suo zio Francesco della Rovere. Per la costruzione dell’edificio il Duca Giovanni si avvalse dei migliori architetti del tempo: Luciano Laurana, celebre artefice del Palazzo Ducale di Urbino, progettò la parte residenziale ed il pontile che la collega alla città; Baccio Pontelli, valente architetto militare, portò a compimento l’opera del Laurana realizzando la struttura difensiva che la circonda. La pianta della Rocca è un quadrilatero con quattro torrioni circolari agli angoli, coronati in alto da beccatelli in pietra bianca d’Istria, diversi gli uni dagli altri per dimensioni, percorribili verticalmente e collegati ad ogni piano con la residenza ducale. La Rocca era protetta tutto intorno da un fossato oggi sistemato a prato.

4 L’arme del Rovere e l’arte del pane Viaggio nella struttura difensiva e civile della Rocca Roveresca Il progetto intende guidare gli alunni alla conoscenza della struttura architettonica di una rocca rinascimentale presentando gli elementi caratteristici sia della difesa, quali il camminamento di ronda, il ponte levatoio, la scarpatura, feritoie, troniere e caditoie, etc, sia degli spazi interni adibiti alla vita quotidiana, come il forno, il pozzo, il magazzino per le derrate alimentari, etc. Scuola dell’Infanzia e I, II, III anno della Scuola Primaria I bambini verranno coinvolti in una sorta di gioco di ruolo, in cui dovranno interpretare la parte di una guarnigione roveresca che si accinge ad affrontare l’assalto dei Malatesti in assenza di Giovanni della Rovere. Come ‘veri’ cavalieri, indosseranno un mantello e una spada con le insegne roveresche. A fine visita, nell’aula didattica, potranno esprimere con un disegno ciò che li ha colpiti di più dell’attività. IV e V anno della Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado Ai ragazzi verrà proposta una visita interattiva alla Rocca, durante la quale, divisi in squadre, dovranno cimentarsi in un gioco con una serie di prove da superare. Il gruppo che risulterà vincitore verrà investito del titolo nobiliare di 1° cavaliere dell’ordine del Rovere. Per questa attività è prevista una versione più semplificata per le classi IV e V della Scuola Primaria e una più complessa per gli studenti della Scuola Secondaria di I grado.

5 Il Rovere e la Sfinge Segni, emblemi e imprese del Duca Giovanni Il tema affrontato in queste attività è l’araldica o scienza degli stemmi. Questa disciplina studia i segni e i colori degli stemmi di antiche famiglie e gruppi di persone, che ancora oggi possiamo vedere numerosi scolpiti negli antichi palazzi, dipinti in tavole e affreschi, graffiti nei gioielli, tessuti negli arazzi e costituisce una fonte importante di informazioni storiche. Verranno presentati i principali elementi di grammatica araldica, spiegandone sinteticamente significati e sviluppi durante i secoli fino ad oggi. Il concetto dello stemma non è poi così lontano dalla nostra realtà: uno scudo gotico di oro al cavallo rampante di nero, indica la casa automobilistica “Ferrari”! Scuola dell’Infanzia Ai bambini, dopo una breve introduzione sul significato del simbolo, attraverso immagini ed esempi che possono trovare nel loro quotidiano, verrà presentato Giorgino, un pulcino che abita nella Rocca e che vorrebbe diventare cavaliere del Duca Giovanni. I bambini dovranno aiutarlo a vestire i panni di un cavaliere della guarnigione roveresca scegliendo i giusti colori e simboli. In seguito, durante la visita alla Rocca, verranno fatti notare stemmi e simboli araldici presenti. I bambini, nell’aula didattica, saranno poi invitati a ricostruire con dei puzzle alcuni degli stemmi incontrati nella visita.

6 I,II e III anno della Scuola Primaria I bambini divisi in coppie dovranno compilare, aiutati dagli operatori, delle schede didattiche che li guideranno nella conoscenza delle caratteristiche principali dell’araldica. In seguito ogni bambino sarà invitato a creare il proprio stemma tenendo conto di tutti gli elementi araldici incontrati nelle precedenti schede. Verranno, infine, accompagnati nella visita alla Rocca, durante la quale si faranno notare gli stemmi rovereschi. IV e V anno della Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado I ragazzi, divisi in piccoli gruppi, dovranno compilare, aiutati dagli operatori, delle schede didattiche che li guideranno prima nella conoscenza delle caratteristiche principali dell’araldica, poi nell’analisi dello stemma complesso di Giovanni Della Rovere. In conclusione saranno coinvolti in una caccia allo stemma nelle sale della Rocca. Questa proposta prevede due livelli di difficoltà: un primo livello rivolto alle classi IV e V della Scuola Primaria e uno più complesso per gli studenti della Scuola Secondaria di I grado.

7 La rocca racconta… Pillole di storia tra i Malatesti e i Della Rovere Questa attività intende fornire una comprensione dell’evoluzione della struttura architettonica della Rocca dal periodo malatestiano (prima metà del Quattrocento) a quello roveresco (seconda metà del Quattrocento), in funzione del proprio adattamento ai cambiamenti delle esigenze di difesa e di attacco e dunque anche del passaggio dalle armi da tiro alle armi da fuoco. Cambiamenti strutturali che hanno interessato e caratterizzato in epoca rinascimentale gran parte delle fortezze italiane. Scuola dell’Infanzia I bambini saranno accompagnati nella visita alla Rocca, durante la quale verranno illustrati gli elementi architettonici fondamentali per comprendere i cambiamenti epocali salienti della fortezza roveresca. In seguito, nell’aula didattica, verrà raccontata loro una fiaba che ripercorrerà l’evoluzione della rocca e gli stessi, suddivisi in piccoli gruppi, ricostruiranno una sorta di modellino della fortezza attraverso blocchi di costruzioni in cartone.

8 I, II e III anno della Scuola Primaria I bambini saranno accompagnati nella visita alla Rocca, durante la quale verranno illustrati gli elementi architettonici fondamentali per comprendere i cambiamenti epocali salienti della fortezza roveresca. In seguito, nell’aula didattica, si terrà un’attività ludica in cui i bambini saranno invitati a ricostruire in un disegno, tramite semplici indizi forniti loro, le piantine delle due versioni della Rocca: quella malatestiana e quella roveresca. IV e V anno della Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado In aula didattica ai ragazzi sarà illustrato, attraverso un modellino in gesso, l’evoluzione della struttura difensiva della rocca, sottolineandone i cambiamenti architettonici dall’epoca malatestiana a quella roveresca. I ragazzi saranno poi accompagnati nella visita alla Rocca, durante la quale verranno illustrati gli elementi architettonici fondamentali per comprendere i cambiamenti epocali salienti della fortezza roveresca. Infine, di nuovo in aula didattica, i ragazzi, divisi in squadre, si affronteranno in una serie di prove finalizzate alla ricostruzione del modellino della Rocca. Per questa attività è prevista una versione semplificata per le classi IV e V della Scuola Primaria e una più complessa per gli studenti della Scuola Secondaria di I grado.

9 A cura dei Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche Soprintendente Arch. Stefano Gizzi Responsabile dei Servizi Educativi Dott.ssa Anna Maria Cagnoni Operatori dei Servizi Educativi Bedetti Patrizia Casavecchia Claudia Marinelli Sabrina Melideo Sonia Pasqualini Leonardo Vestuto Anita


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