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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ENNA KORE FACOLTA’ DI INGEGNERIA, ARCHITETTURA E DELLE SCIENZE MOTORIE.

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1 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ENNA KORE FACOLTA’ DI INGEGNERIA, ARCHITETTURA E DELLE SCIENZE MOTORIE

2 Tabella dei materiali Cotto Produzione: E’ prodotto mediante estrusione, secondo metodi di lavorazione che riprendono quelli della tradizione artigianale. E’ composto da un impasto di argille selezionate, che vengono messe in forma, e, dopo l’essicazione, cotte a temperature fino a 1100°. La massa porosa e compatta può assumere varie tonalità di rosso a secondo della composizione. Può anche essere smaltato. Produzione: E’ prodotto mediante estrusione, secondo metodi di lavorazione che riprendono quelli della tradizione artigianale. E’ composto da un impasto di argille selezionate, che vengono messe in forma, e, dopo l’essicazione, cotte a temperature fino a 1100°. La massa porosa e compatta può assumere varie tonalità di rosso a secondo della composizione. Può anche essere smaltato. Utilizzo:Adatto per interno ed esterno Utilizzo:Adatto per interno ed esterno Caratteristiche:Ha una bassa permeabilità, buona resistenza alla compressione, alla flessione, all’abrasione e all’attacco degli agenti chimici e atmosferici. Caratteristiche:Ha una bassa permeabilità, buona resistenza alla compressione, alla flessione, all’abrasione e all’attacco degli agenti chimici e atmosferici.

3 Il Gres Porcellanato Produzione:E’ un materiale ceramico composto da argille selezionate, materiali caolinici, quarzo e feldspati ottenuto per pressatura a secco e a cottura fino a 1250°C. Il risultato, compatto e omogeneo, è un prodotto dalla superficie vetrificata con assorbimento dell’acqua inferiore a 0,5 per cento ed elevate prestazioni meccaniche. Produzione:E’ un materiale ceramico composto da argille selezionate, materiali caolinici, quarzo e feldspati ottenuto per pressatura a secco e a cottura fino a 1250°C. Il risultato, compatto e omogeneo, è un prodotto dalla superficie vetrificata con assorbimento dell’acqua inferiore a 0,5 per cento ed elevate prestazioni meccaniche. Utilizzo: Utilizzo:Può essere anche smaltato, si usa per interni ed esterni, per pavimenti, pareti e rivestimenti in facciata. Caratteristiche:Ingelivo, resistente all’usura e all’abrasione, resistente agli attacchi chimici, non assorbente e resistente alla flessione non subisce alterazioni nel tempo. Caratteristiche:Ingelivo, resistente all’usura e all’abrasione, resistente agli attacchi chimici, non assorbente e resistente alla flessione non subisce alterazioni nel tempo.

4 Il Klinker Produzione:Viene prodotto da una miscela di materie prime selezionate, con ossidi colorati, fondenti energetici e argilla cotta. L’impasto, ottenuto per estrusione, viene cotto a 1250°C con un principio di vetrificazione. che viene applicata sopra lo smalto colorato o sul prodotto grezzo. Questo strato ha una funzione estetica e protettiva. Produzione:Viene prodotto da una miscela di materie prime selezionate, con ossidi colorati, fondenti energetici e argilla cotta. L’impasto, ottenuto per estrusione, viene cotto a 1250°C con un principio di vetrificazione. La vetrificazioneconsiste in una finitura molto lucida e trasparente che viene applicata sopra lo smalto colorato o sul prodotto grezzo. Questo strato ha una funzione estetica e protettiva. Utilizzo:Il Klinker è un materiale adatto a tutti i tipi di pavimenti e rivestimenti, anche di facciata. Utilizzo:Il Klinker è un materiale adatto a tutti i tipi di pavimenti e rivestimenti, anche di facciata. Caratteristiche: Ha una buona resistenza alle sollecitazioni meccaniche, all’usura, agli agenti atmosferici e agli sbalzi di temperatura. Caratteristiche: Ha una buona resistenza alle sollecitazioni meccaniche, all’usura, agli agenti atmosferici e agli sbalzi di temperatura.

5 Le maioliche Produzione: Si ottengono da un impasto di argille e sabbia, con frazioni di ossidi di ferro. Il prodotto viene cotto due volte: la prima cottura serve a consolidare il supporto, la seconda cuoce lo smalto, non trasparente, dato sopra il “biscotto” poroso e di colore rosato. Produzione: Si ottengono da un impasto di argille e sabbia, con frazioni di ossidi di ferro. Il prodotto viene cotto due volte: la prima cottura serve a consolidare il supporto, la seconda cuoce lo smalto, non trasparente, dato sopra il “biscotto” poroso e di colore rosato. Utilizzo: Adatto per pareti interne. Utilizzo: Adatto per pareti interne. Caratteristiche: Hanno una buona resistenza meccanica, nonostante l’elevata porosità (l’assorbimento dell’acqua può variare fra il 15 e il 25 per cento) e un’ottima resistenza dello smalto. Caratteristiche: Hanno una buona resistenza meccanica, nonostante l’elevata porosità (l’assorbimento dell’acqua può variare fra il 15 e il 25 per cento) e un’ottima resistenza dello smalto.

6 Le monocotture a pasta rossa Produzione: Sono ottenute dalla cottura contemporanea del supporto e dello smalto. Queste piastrelle sono tutte prodotte con argille contenenti ossidi di ferro. Produzione: Sono ottenute dalla cottura contemporanea del supporto e dello smalto. Queste piastrelle sono tutte prodotte con argille contenenti ossidi di ferro. Utilizzo: Adatte per interno e per esterno. Utilizzo: Adatte per interno e per esterno. Caratteristiche: Hanno prestazioni diverse a seconda della porosità del supporto Caratteristiche: Hanno prestazioni diverse a seconda della porosità del supporto

7 Le monocotture a pasta chiara Produzione:La differenza tra le monocotture a pasta chiara e a pasta rossa dipende solo dalla miscela usata per il supporto. Quelle a pasta chiara contengono argille Produzione:La differenza tra le monocotture a pasta chiara e a pasta rossa dipende solo dalla miscela usata per il supporto. Quelle a pasta chiara contengono argille senza ferro in modo da ottenere una base di colore neutro che va dal grigio chiaro al beige. Utilizzo: Adatte per interno e per esterno. Utilizzo: Adatte per interno e per esterno. Caratteristiche: Presentano elevati livelli di resistenza meccanica, al gelo, agli agenti atmosferici e chimici; hanno inoltre basso assorbimento dell’acqua. Caratteristiche: Presentano elevati livelli di resistenza meccanica, al gelo, agli agenti atmosferici e chimici; hanno inoltre basso assorbimento dell’acqua.

8 Bicottura Produzione:Le piastrelle di bicottura sono così chiamate in quanto vengono realizzate con una doppia cottura. La prima serve per consolidare il supporto, la seconda per far aderire bene lo smalto alla superficie. Produzione:Le piastrelle di bicottura sono così chiamate in quanto vengono realizzate con una doppia cottura. La prima serve per consolidare il supporto, la seconda per far aderire bene lo smalto alla superficie. Utilizzo: Adatte per il. E’ invece poco indicata per la, in quanto lo smalto superficiale potrebbe danneggiarsi a causa del calpestio. Utilizzo: Adatte per il rivestimento delle pareti. E’ invece poco indicata per la posa a terra, in quanto lo smalto superficiale potrebbe danneggiarsi a causa del calpestio. Caratteristiche: Rispetto agli altri materiali ceramici, permette di ottenere una maggiore brillantezza degli smalti e una migliore definizione dei colori Caratteristiche: Rispetto agli altri materiali ceramici, permette di ottenere una maggiore brillantezza degli smalti e una migliore definizione dei colori

9 Gli spessori dei mattoni - Lo spessore delle piastrelle deve essere scelto in funzione al loro utilizzo. - Lo spessore delle piastrelle deve essere scelto in funzione al loro utilizzo. - Per i pavimenti la piastrella deve essere più resistente: deve essere quindi di almeno 8-10 millimetri in sezione. - Per i pavimenti la piastrella deve essere più resistente: deve essere quindi di almeno 8-10 millimetri in sezione. -Per i rivestimenti lo spessore può invece scendere a 7 – 8 millimetri

10 Il calibro e la tonalità - Sulle scatole sono sempre riportati due numeri, che corrispondono al calibro e alla tonalità di colore. - Durante ogni cottura, il prodotto subisce lievi cambiamenti: nonostante la piastrella sia identica come collezione e disegno, non avrà mai lo stesso calibro e la stessa tonalità di colore. - Durante ogni cottura, il prodotto subisce lievi cambiamenti: nonostante la piastrella sia identica come collezione e disegno, non avrà mai lo stesso calibro e la stessa tonalità di colore. - Il calibro, o dimensione di fabbricazione, indica le oscillazioni di spessore che possono avere le piastrelle. - L’omogeneità della fornitura deve essere controllata, perché piastrelle uguali, ma con calibro e tono differenti sono da considerarsi prodotti diversi e quindi non adatti per il rivestimento della stessa superficie. - E’ importante tenere sempre una scatola di cartone con indicati i due numeri di serie per poter rintracciare la stessa partita di materiale

11 I requisiti di qualità e le norme Uni En 14411 - Le piastrelle vengono classificate a seconda delle diverse caratteristiche tecniche, valutate in base al loro impiego. - Le piastrelle vengono classificate a seconda delle diverse caratteristiche tecniche, valutate in base al loro impiego. -Le norme vigenti Uni En, utilizzano una classificazione e denominazione che si basa su due parametri fondamentali: l’assorbimento dell’acqua e il metodo di formatura. - La percentuale di acqua assorbita determina la porosità. Da questo dipendono importanti proprietà, come per esempio la resistenza meccanica a flessioni, che è maggiore quanto più bassa è la capacità di assorbimento. - La forma si ottiene per pressatura o per estrusione

12 I requisiti di qualità e le norme Uni En 14411 - Le piastrelle sono così divise in 8 gruppi. Il gruppo di appartenenza è generalmente riportato sulle confezioni, a garanzia che il prodotto abbia caratteristiche di prima scelta. - Le piastrelle sono così divise in 8 gruppi. Il gruppo di appartenenza è generalmente riportato sulle confezioni, a garanzia che il prodotto abbia caratteristiche di prima scelta. Metodo di formatura Capacità di assorbimento d’acqua I Grado di assorbimento da 0 a 3% II a Grado di assorbimento da 3 a 6% II b Grado di assorbimento da 6 a 10% III Grado di assorbimento più di 10% A (estrusione) A I A II a A II b AIII B(pressatura) B I B II a B II b BIII

13 Sistemi di posa Sul sottofondo fresco – Posati su di un sottofondo di circa 8 cm composto da una miscela di sabbia, cemento e acqua. La posa viene eseguita quando il fondo è ancora fresco in modo che le piastrelle si fissino nel massetto. Sul sottofondo asciutto - Si impiegano adesivi per la formazione di strati di collegamento (posa ad incollaggio).Si spalmano specifici collanti su cui vengono posate le mattonelle Sopra un vecchio pavimento - Il vecchio pavimento viene rivestito da uno strato di colla che rende la superficie uniforme e pronta per la posa delle nuove piastrelle. Bisogna fare attenzione agli spessori, perché le porte potrebbero avere problemi di apertura per l’aumentato spessore del pavimento. Sulle pareti - Le piastrelle da rivestimento vengono incollate sopra la finitura a rustico del muro. La finitura, ruvida, permette alle piastrelle di aderire meglio.

14 LE TIPOLOGIE DI ADESIVO I rivestimenti e le pavimentazioni di piastrelle ceramiche sono ormai realizzate per buona parte con la tecnica di posa a strato sottile, che prevede l’impiego di un che forma lo strato legante tra il fondo di applicazione e gli elementi ceramici. I rivestimenti e le pavimentazioni di piastrelle ceramiche sono ormai realizzate per buona parte con la tecnica di posa a strato sottile, che prevede l’impiego di un adesivo premiscelato che forma lo strato legante tra il fondo di applicazione e gli elementi ceramici. Gli adesivi cementizi in polvere sono premiscelati secchi disponibili nel colore bianco e grigio, da scegliere secondo la tonalità del rivestimento. Gli adesivi cementizi in polvere sono premiscelati secchi disponibili nel colore bianco e grigio, da scegliere secondo la tonalità del rivestimento. Il sistema incollato con adesivi è adatto anche per impieghi all’esterno, in quanto resistente all’acqua e al gelo. Da applicare in strati di spessore da 3 fino a oltre 15 mm in base alla ruvidità della piastrella, alla conformazione del retro degli elementi, o alla planarità del fondo di posa. Il sistema incollato con adesivi è adatto anche per impieghi all’esterno, in quanto resistente all’acqua e al gelo. Da applicare in strati di spessore da 3 fino a oltre 15 mm in base alla ruvidità della piastrella, alla conformazione del retro degli elementi, o alla planarità del fondo di posa.

15 LE TIPOLOGIE DI ADESIVO Si distinguono in adesivi a presa normale o a presa rapida. Si distinguono in adesivi a presa normale o a presa rapida. LA POSA LA POSA Dopo la miscelazione, una parte di adesivo viene raccolta con la cazzuola e posta sul rovescio della spatola dentata. L’impasto è applicato in più passate sul supporto fino a coprire la superficie piastrellabile durante il tempo aperto del collante. Dopo la miscelazione, una parte di adesivo viene raccolta con la cazzuola e posta sul rovescio della spatola dentata. L’impasto è applicato in più passate sul supporto fino a coprire la superficie piastrellabile durante il tempo aperto del collante.

16 LE TIPOLOGIE DI ADESIVO Le piastrelle vengono collocate in posizione durante il tempo aperto dell’adesivo e con un martello di gomma si premono fino a quanto il collante ricopre in gran parte o del tutto la superficie di incollaggio dell’elemento. Le piastrelle vengono collocate in posizione durante il tempo aperto dell’adesivo e con un martello di gomma si premono fino a quanto il collante ricopre in gran parte o del tutto la superficie di incollaggio dell’elemento. In locali a forte traffico e con formati superiori al 30x30 e preferibile ricorrere al sistema della doppia spalmatura per ottenere una adesione completa. In locali a forte traffico e con formati superiori al 30x30 e preferibile ricorrere al sistema della doppia spalmatura per ottenere una adesione completa. LA NORMA LA NORMA

17 LE TIPOLOGIE DI ADESIVO

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21 I SIGILLANTI SIGILLANTI CEMENTIZI SIGILLANTI CEMENTIZI Gli stucchi formulati con cemento Portland bianco e grigio sono costituiti da una miscela omogenea composta dal legante, da inerti selezionati per granulometria e diametro massimo, da resine sintetiche e da additivi specifici che hanno il compito di aumentare la ritenzione d’acqua, la lavorabilità e la stendibilità dell’impasto. Gli stucchi formulati con cemento Portland bianco e grigio sono costituiti da una miscela omogenea composta dal legante, da inerti selezionati per granulometria e diametro massimo, da resine sintetiche e da additivi specifici che hanno il compito di aumentare la ritenzione d’acqua, la lavorabilità e la stendibilità dell’impasto. Il colore base dei sigillanti cementizi e in funzione del legante impiegato, ma tutte le tipologie sono disponibili in miscela con in polvere ben diffusi nella massa. Il colore base dei sigillanti cementizi e bianco o grigio in funzione del legante impiegato, ma tutte le tipologie sono disponibili in miscela con pigmenti in polvere ben diffusi nella massa.

22 I SIGILLANTI La rassegna dei colori disponibili e sempre particolarmente ampia e consente ogni accostamento di tonalità su tutte le tipologie ceramiche. La rassegna dei colori disponibili e sempre particolarmente ampia e consente ogni accostamento di tonalità su tutte le tipologie ceramiche. I sigillanti cementizi si possono utilizzare sia in interni che in esterni e su pavimenti oppure su rivestimenti a parete. I sigillanti cementizi si possono utilizzare sia in interni che in esterni e su pavimenti oppure su rivestimenti a parete. Dove è richiesta una sigillatura delle fughe con un incremento nella prestazione tecnica finale, al formulato viene aggiunto un lattice sintetico Dove è richiesta una sigillatura delle fughe con un incremento nella prestazione tecnica finale, al formulato viene aggiunto un lattice sintetico

23 I SIGILLANTI L’APPLICAZIONE L’APPLICAZIONE

24 I SIGILLANTI LA FUNZIONE DELLA FUGA LA FUNZIONE DELLA FUGA

25 I SIGILLANTI I SIGILLANTI EPOSSIDICI I SIGILLANTI EPOSSIDICI Le resine reattive impiegate nei sigillanti epossidici induriscono con rapidità presentano notevoli doti di adesività e resistenza meccanica, assieme ad una forte resistenza agli aggressivi chimici e, in particolare, alle sostanze di natura acida. Le resine reattive impiegate nei sigillanti epossidici induriscono con rapidità presentano notevoli doti di adesività e resistenza meccanica, assieme ad una forte resistenza agli aggressivi chimici e, in particolare, alle sostanze di natura acida. I sigillanti reattivi sono disponibili in confezioni predosate, che evitano errori nella fase di preparazione e usualmente vengono prodotti nella versione a due componenti, la resina e l’induritore, da miscelare accuratamente al momento dell’impiego. I sigillanti reattivi sono disponibili in confezioni predosate, che evitano errori nella fase di preparazione e usualmente vengono prodotti nella versione a due componenti, la resina e l’induritore, da miscelare accuratamente al momento dell’impiego. Talune versioni adatte per impieghi in cui e richiesta un’alta resistenza sono costituite da tre componenti: la resina, l’induritore e la polvere secca, formata da sabbia silicea a granulometria bilanciata. Talune versioni adatte per impieghi in cui e richiesta un’alta resistenza sono costituite da tre componenti: la resina, l’induritore e la polvere secca, formata da sabbia silicea a granulometria bilanciata.

26 I SIGILLANTI I sigillanti epossidici sono disponibili nei colori base della resina, oppure prodotti con pigmenti stabili alla luce, in una gamma di tonalità abbastanza ampia e sufficiente a creare ogni accostamento I sigillanti epossidici sono disponibili nei colori base della resina, oppure prodotti con pigmenti stabili alla luce, in una gamma di tonalità abbastanza ampia e sufficiente a creare ogni accostamento Per le loro qualità sono impiegati in particolare nelle industrie alimentari. Il tempo di indurimento della resina epossidica dipende dalla temperatura e diminuisce progressivamente con l’aumentare del calore ambientale. La lavorabilità tende a peggiorare quando il clima diventa più freddo. Temperatura di applicazione da 12 a 30 °C. Per le loro qualità sono impiegati in particolare nelle industrie alimentari. Il tempo di indurimento della resina epossidica dipende dalla temperatura e diminuisce progressivamente con l’aumentare del calore ambientale. La lavorabilità tende a peggiorare quando il clima diventa più freddo. Temperatura di applicazione da 12 a 30 °C.

27 I SIGILLANTI LA NORMA LA NORMA

28 I SIGILLANTI

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31 Il Parquet Tradizionale – Il parquet tradizionale è in legno massiccio ed e ricavato da un’unica specie legnosa. Può essere fornito con faccia grezza precalibrata oppure prefinita. Nel primo caso dopo la posa deve essere levigato, carteggiato e trattato. Le facce precalibrate richiedono lo stesso trattamento di quelle grezze ma si possono avere solo su elementi con incastro Prefinito – Ha elementi costituiti da più strati di legno e viene stabilizzato, levigato e verniciato in fase di produzione. * La definizione di parquet, in base alle norme Uni En 13756, può essere applicata solo ed esclusivamente a elementi in legno massiccio o a quelli in cui lo strato superiore di legno nobile, abbia uno spessore non inferiore a 2.5mm

32 Il Parquet DENOMINAZIONI In base alle misure, gli elementi che compongono il parquet si suddividono in: Listoncini – Hanno fianchi leggermente inclinati per facilitare l’accostamento Lunghezza: 350-600mm Larghezza: 70mm Spessore: circa 10 m Listelli – Elementi di legno a profilo costante da posare mediante incollaggio Lunghezza: 120-600mm Larghezza: 30-80mm Spessore: 9-14mm Listoni – Vengono lavorati con incastri del tipo maschio femmina Lunghezza: 600-1300mm Larghezza: 80-120mm Spessore: 15 a 22mm

33 Il Parquet Max listoni – In massello a incastri sui 4 lati Lunghezza: 80-2000mm Larghezza: 100-140mm Spessore: 22-24 mm Max plance – Elementi prefiniti ad incastro. Lunghezza: 1000-2400mm Larghezza: 160 mm Spessore: 15 mm Lamparquet – Elementi senza incastro Lunghezza: 230-300mm Larghezza: 50-60mm Spessore: 10 mm

34 Legni chiari e scuri Per scegliere il pavimento in legno, bisogna confrontare l’aspetto e il colore delle specie legnose con l’arredo dell’ambiente. Le specie legnose si dividono in europee ed esotiche. ESSENZE EUROPEE Acero – Castagno – Coliegio – Faggio – Frassino – Larice – Noce – Pero – Quercia – Rovere – Ulivo. ESSENZE ESOTICHE Acero paranà – Afrormosia – Afrormosia Rio – Cabreuva Dorada – Dussiè Africa – Dussiè Asia – Dussiè Rio – Ipè – Iroko – Jatoba – Muhuhu – Mutenye – Padauk – Panga panga – Sucupira – Teak siam

35 Legni chiari e scuri Legni scuri – Wengè – Mutenye – Legni chiari – Frassino – Ulivo – Acero – Rovere – Faggio Legni Rossi e Bruni – Doussiè – Merbau – Ciliegio La scelta di una specie legnosa è dettata dal gusto personale. Occorre però considerare la funzione del locale in cui si posa il parquet. - In bagno è adatto il TeaK, usato anche per i bordi delle piscine e i mobili da giardino, perché è un legno che non si modifica per il caldo o per l’umidità - In cucina, invece utilizzare un legno più duro, come il Padauk.

36 La posa in opera del parquet Esistono diversi sistemi utilizzati per la messa in opera dei pavimenti in legno, che vengono scelti in base alla tipologia e al formato degli elementi lignei. Esistono diversi sistemi utilizzati per la messa in opera dei pavimenti in legno, che vengono scelti in base alla tipologia e al formato degli elementi lignei. Il parquet tradizionale richiede tempi lunghi, che invece si riducono notevolmente se si sceglie la tipologia prefinita Il parquet tradizionale richiede tempi lunghi, che invece si riducono notevolmente se si sceglie la tipologia prefinita Con l’uso di chiodi e di magatelli Con l’uso di chiodi e di magatelli - Consiste nel preparare un massetto cementizio, nel quale vengono annegati speciali elementi di legno detti magatelli. - Quando il sottofondo è asciutto il listone viene inchiodato agli elementi sottostanti.

37 La posa in opera del parquet - Con l’utilizzo di macchine smerigliatrici a carta abrasiva si procede alla levigatura, per rendere uniforme la superficie - Si passa successivamente alla stuccatura per riempire piccone mancanze di materiale legnoso. - Si applicano poi i fondi, che hanno lo scopo di sigillare eventuali pori. - Poi come ultimo passaggio si passa la finitura.

38 La posa in opera del parquet Può essere usata sia per il parquet prefinito sia per i listelli in legno massiccio. Può essere usata sia per il parquet prefinito sia per i listelli in legno massiccio. INCOLLATA INCOLLATA - Gli elementi in legno vengono incollati al sottofondo mediante colle in grado di garantire una presa più sicura nel caso in cui si decida di conservare il pavimento esistente. - I listelli grezzi vanno successivamente levigati per rendere uniforme la superficie. - Alla fine vanno stuccati, sigillati e rifiniti

39 La posa in opera del parquet Conosciuto anche come galleggiante, risponde all’esigenza di avere un parquet già finito e pronto da posare. Conosciuto anche come galleggiante, risponde all’esigenza di avere un parquet già finito e pronto da posare. Gli elementi in legno, vengono uniti tra loro per mezzo degli incastri maschio e femmina. Gli elementi in legno, vengono uniti tra loro per mezzo degli incastri maschio e femmina. Flottante o galleggiante Flottante o galleggiante - Prima della posa viene steso sul sottofondo un materassino isolante in polietilene espanso dello spessore di pochi millimetri. Oltre ad assicurare protezione dal freddo e dall’umidità proveniente dal suolo, riduce anche il rumore da calpestio. - Al fine di consentire eventuali assestamenti, viene lasciata una distanza di pochi millimetri tra il parquet e le pareti, che verrà in seguito mascherata dal battiscopa.

40 I LAMINATI COME E’ FATTO COME E’ FATTO - Il materiale è formato da più strati, uniti con la pressofusione, un procedimento che sottopone a forte pressione i pannelli impregnati di resine termoindurenti. - Lo strato centrale è in HDF (pannelli di fibre composite), una fibra di legno e resina, oppure in MDF (scarti derivati dalla lavorazione del legno, trattati a vapore e legati con collanti termoindurenti. - Sulla superficie superiore viene pressofuso un foglio decorativo e, sopra, una protezione impregnata con ossido di alluminio. Nella parte inferiore è invece fissato un foglio meleminico.

41 I LAMINATI - Esistono due tipologie di laminato. Quello detto HPL ottenuto con pressatura ad alta temperatura realizzato in due tempi:prima si uniscono tra loro gli strati superficiali, fissati poi al pannello HDF. E’ così garantita compattezza e resistenza. - Nel Laminato DPL gli strati decorativi e l’anima centrale sono invece pressati insieme in una fase unica. Più economico è anche meno resistente. LA POSA La posa sul supporto avviene di solito con tecnica flottante.

42 I LAMINATI QUALITA’ CERTIFICATA Sulla confezione dei pavimento in laminato sono riportate informazioni relative alle caratteristiche del materiale, alla sua resistenza all’abrasione, alla luce, all’acqua, e al calore. Sulla confezione dei pavimento in laminato sono riportate informazioni relative alle caratteristiche del materiale, alla sua resistenza all’abrasione, alla luce, all’acqua, e al calore. Sono specificati inoltre la classe, che definisce il tipo di impiego consigliato, e la garanzia minima di durata del prodotto dopo la posa. Sono specificati inoltre la classe, che definisce il tipo di impiego consigliato, e la garanzia minima di durata del prodotto dopo la posa. Questi parametri,devono rispondere alla normativa europea, sono rappresentati da simboli grafici. Questi parametri,devono rispondere alla normativa europea, sono rappresentati da simboli grafici.

43 I PAVIMENTI GALLEGGIANTI Molto utilizzati negli edifici industriali e negli uffici per la loro caratteristica di modularità e semplicità di posa, i pavimenti di tipo galleggiante sono una soluzione valida anche per gli ambienti residenziali. Molto utilizzati negli edifici industriali e negli uffici per la loro caratteristica di modularità e semplicità di posa, i pavimenti di tipo galleggiante sono una soluzione valida anche per gli ambienti residenziali. Vengono appoggiati a una struttura metallica sopraelevata, anziché direttamente a terra: offrono molti vantaggi, tra cui quello di formare un’intercapedine, sfruttabile come vano tecnico per impianti Vengono appoggiati a una struttura metallica sopraelevata, anziché direttamente a terra: offrono molti vantaggi, tra cui quello di formare un’intercapedine, sfruttabile come vano tecnico per impianti

44 IL MOSAICO Il legno, le cui tesserine creano un gradevole contrasto accostate per esempio a quelle di marmo in fasce e inserti a parete. Il legno, le cui tesserine creano un gradevole contrasto accostate per esempio a quelle di marmo in fasce e inserti a parete. Alla produzione specializzata si è affiancata l’offerta molteplice di mosaici in ceramica e gres con intarsi di grande impatto visivo. Alla produzione specializzata si è affiancata l’offerta molteplice di mosaici in ceramica e gres con intarsi di grande impatto visivo. I formati I formati variano in base al materiale ed al produttore I formati variano in base al materiale ed al produttore Lo spessore Lo spessore Le tessere in vetro, hanno uno spessore standard di circa 4 mm, come quelle in metallo; mentre quelle in marmo sono spesse in genere 1 cm. Le tessere in vetro, hanno uno spessore standard di circa 4 mm, come quelle in metallo; mentre quelle in marmo sono spesse in genere 1 cm.

45 IL MOSAICO Il mosaico viene sempre fornito con le tesserine o i pezzi premontati su un supporto e in moduli singoli. Il mosaico viene sempre fornito con le tesserine o i pezzi premontati su un supporto e in moduli singoli. Il supporto varia in base al materiale del mosaico e alla tecnica di realizzazione. E’ un foglio di carta nel caso delle tesserine in vetro trasparente. Il supporto varia in base al materiale del mosaico e alla tecnica di realizzazione. E’ un foglio di carta nel caso delle tesserine in vetro trasparente. E’ sempre di carta ma a rete per pezzetti di marmo: per una scelta di praticità perché tale supporto garantisce una barriera efficace tra muratura e materiale del mosaico. E’ sempre di carta ma a rete per pezzetti di marmo: per una scelta di praticità perché tale supporto garantisce una barriera efficace tra muratura e materiale del mosaico. Si tratta di tessuto quando il mosaico è artistico e i singoli pezzi vengono tagliati e sagomati a mano. Si tratta di tessuto quando il mosaico è artistico e i singoli pezzi vengono tagliati e sagomati a mano.

46 IL MOSAICO La Posa La Posa Il mosaico può essere applicato su superfici di natura diversa: muratura, cartongesso, metallo, vetro, purchè si utilizzi di volta in volta il collante idoneo a garantire la perfetta aderenza. Il mosaico può essere applicato su superfici di natura diversa: muratura, cartongesso, metallo, vetro, purchè si utilizzi di volta in volta il collante idoneo a garantire la perfetta aderenza. Il supporto deve essere asciutto, uniforme, privo di sconnessioni e irregolarità. Il supporto deve essere asciutto, uniforme, privo di sconnessioni e irregolarità. A incollaggio avvenuto per sigillare le fughe tra le tesserine si applica lo stucco specifico A incollaggio avvenuto per sigillare le fughe tra le tesserine si applica lo stucco specifico

47 LE RESINE Le resine sintetiche sono composti liquidi costituiti da una resina, epossidica, poliuteranica o metacrilica e da un indurente. Le resine sintetiche sono composti liquidi costituiti da una resina, epossidica, poliuteranica o metacrilica e da un indurente. Possono essere applicati su diversi tipi di supporti, vecchie pavimentazioni o nuovi sottofondi. Possono essere applicati su diversi tipi di supporti, vecchie pavimentazioni o nuovi sottofondi. La posa, inoltre, grazie allo spessore ridotto, non comporta il taglio del bordo inferiore delle porte. La posa, inoltre, grazie allo spessore ridotto, non comporta il taglio del bordo inferiore delle porte. In genere la resina può essere applicata su quasi ogni tipo di superficie, come cemento, ceramica,legno,pietra, opportunamente preparata e trattata. In genere la resina può essere applicata su quasi ogni tipo di superficie, come cemento, ceramica,legno,pietra, opportunamente preparata e trattata.

48 LE RESINE PREDISPORRE IL SOTTOFONDO PREDISPORRE IL SOTTOFONDO La preparazione del piano di posa è importante affinchè un lavoro venga svolto a regola d’arte. La preparazione del piano di posa è importante affinchè un lavoro venga svolto a regola d’arte. Il sottofondo dei vecchi pavimenti va prima pulito con l’utilizzo di una macchina lavasciuga, che rimuove i residui eventualmente presenti sulla pavimentazione. Il sottofondo dei vecchi pavimenti va prima pulito con l’utilizzo di una macchina lavasciuga, che rimuove i residui eventualmente presenti sulla pavimentazione. Per ceramiche, per esempio, si ricorre alla pallinatura. Si tratta di un’abrasione superficiale, eseguita con un’apposita macchina, che serve ad asportare la parte superficiale smaltata delle piastrelle. Per ceramiche, per esempio, si ricorre alla pallinatura. Si tratta di un’abrasione superficiale, eseguita con un’apposita macchina, che serve ad asportare la parte superficiale smaltata delle piastrelle. Nel caso di un nuovo sottofondo, il supporto più indicato è il massetto cementizio. Questo deve essere ben livellato, rigido, privo di imperfezioni e di fessure. Nel caso di un nuovo sottofondo, il supporto più indicato è il massetto cementizio. Questo deve essere ben livellato, rigido, privo di imperfezioni e di fessure.

49 LE RESINE LA POSA Una volta pronto il sottofondo, in genere, viene steso a rullo uno strato di primer, che ha la funzione di favorire l’ancoraggio della pavimentazione resinosa. Una volta pronto il sottofondo, in genere, viene steso a rullo uno strato di primer, che ha la funzione di favorire l’ancoraggio della pavimentazione resinosa. Dopo aver preparato la miscela adatta, la si stende con un fratazzo. Dopo aver preparato la miscela adatta, la si stende con un fratazzo. Prima che la resina solidifichi, si può procedere all’applicazione di altri effetti decorativi, o aggiungere additivi,vetri,pezzi di metallo, conchiglie, pietre macinate. Per assicurare l’omogeneità della superficie si passa un rullo francibolle. Prima che la resina solidifichi, si può procedere all’applicazione di altri effetti decorativi, o aggiungere additivi,vetri,pezzi di metallo, conchiglie, pietre macinate. Per assicurare l’omogeneità della superficie si passa un rullo francibolle. Infine si procede alla stesura di uno o più strati di resina trasparente, opaca,o lucida, che ha funzione protettiva. Infine si procede alla stesura di uno o più strati di resina trasparente, opaca,o lucida, che ha funzione protettiva.

50 LE RESINE TEMPI DI ESECUZIONE Per la sola stesura della resina con una superficie di circa 100 mq, sono necessari 3-4 giorni Per la sola stesura della resina con una superficie di circa 100 mq, sono necessari 3-4 giorni Affinchè il pavimento sia calpestabile, con una temperatura ambientale di 20 °C deve passare 48 ore. Affinchè il pavimento sia calpestabile, con una temperatura ambientale di 20 °C deve passare 48 ore.


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