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Finanziata Fondo Sociale Europeo (FSE) A catalogo Fondi per la formazione professionale.

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Presentazione sul tema: "Finanziata Fondo Sociale Europeo (FSE) A catalogo Fondi per la formazione professionale."— Transcript della presentazione:

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3 Finanziata Fondo Sociale Europeo (FSE) A catalogo Fondi per la formazione professionale

4 Il mercato di riferimento Personale degli studi Personale degli altri professionisti Personale dei CLIENTI

5 Fondi interprofessionali Legge 23 Dicembre 2000 n.388 I Fondi Interprofessionali per la formazione sono organismi di natura associativa promossi dalle Parti Sociali attraverso specifici Accordi stipulati con le organizzazioni sindacali (datoriali e dei lavoratori)

6 Come funzionano i Fondi Incassano le risorse messe a disposizione dalle aziende (0,30 tramite DM10) – ruolo dellINPS Le risorse sono distribuite secondo la logica del Bando di gara (conto sistema) o precedentemente riservate all azienda (conto formazione) La pertinenza del finanziamento può essere regionale o nazionale Ci sono altre possibilità: il ruolo della Fondazione Lavoro

7 Il finanziamento Sapete tutti che la legge n. 388/2000 consente alle imprese di destinare la quota dello 0,30% dei contributi versati allINPS alla formazione dei propri dipendenti I datori di lavoro indicano allINPS il Fondi prescelto (DM) Questi rovvederà a finanziare le attività formative per i lavoratori delle imprese aderenti

8 Quale Fondo ? Molte imprese tipicamente aderiscono al fondo della propria categoria, ma non cè alcun obbligo in tal senso Ladesione deve invece avvenire in base alla capacità del fondo di rispondere ai propri fabbisogni anche in termini di finanziamenti (e minori adempimenti)

9 Alcuni Fondi FONDO ARTIGIANATO FORMAZIONE: Confartigianato CNA CLAAI CGIL CISL UIL FonArCom: Cifa e Confsal FON.COOP: AGCI CCI Legacoop CGIL CISL e UIL FON.TER: Confesercenti CGIL CISL e UIL FOND.E.R.: AGIDAE CGIL CISL e UIL FONDOPROFESSIONI: Confprofessioni CIPA CGIL CISL e UIL FOR.AGRI: Confagricoltura Coldiretti C.I.A. CGIL CISL UIL

10 Fondi interprofessionali FONDIMPRESA: Confindustria CGIL CISL UIL FONDIRIGENTI: Confindustria e Federmanager FOR.TE: Confcommercio CONFETRA CGIL CISL UIL F.B.A.: A.B.I., A.N.I.A. CGIL CISL UIL FONDIR: Confcommercio, ABI ANIA CONFETRA Fendac Manageritalia Federdirigenti Credito SINFUB FONDAZIENDA: Confterziario CIU Conflavoratori FONDO FORMAZIONE PMI: Confapi CGIL, CISL UIL FONDO DIRIGENTI PMI: Confapi Federmanager

11 I fondi Recentemente sono sorti diversi Fondi non legati alle associazioni datoriali classiche e slegati anche da CGIL CISL UIL Stante le loro ridotte dimensioni sono ben propensi a una collaborazione diretta e immediata con FCL

12 Alcuni elementi di differenza tra i fondi Pertinenza territoriale Necessità di un Ente di Formazione accreditato per la presentazione e/o la gestione dei progetti Conto formazione, Conto sistema, Voucher Importo massimo per progetto e importo orario Aree di formazione ammissibili (obbligatoria si/no) Erogazione anticipo Tempo di adesione

13 Fondi interprofessionali Tranne i percorsi finanziati tramite conto formazione, il funzionamento è suBando. Il Fondo pubblica un bando e limpresa (o più imprese – Piano Interaziendale) presenta un piano di formazione la cui durata di solito va dalle 8 alle 120 ore (le differenze tra fondi) Contenuti del piano formativo Il piano deve essere approvato e firmato anche dalle RSU aziendali (se presenti in azienda) o dalle parti sociali territoriali. Dopo lapprovazione, che in media arriva dopo circa due mesi, lintervento può iniziare (anticipazioni). I progetti possono essere: aziendali, interaziendali, settoriali e territoriali o della Fondazione

14 La distribuzione delle risorse 1 conto formazione: strumento individuale ossia della singola azienda aderente è pari al 70% dello 0,30% versato (per cui 21 ogni 10mila di imponibile); la somma viene messa a disposizione della singola azienda che la utilizza nel modo più opportuno con obbligo di rendiconto Aspetti organizzativi, limiti e criticità

15 La distribuzione delle risorse 2 conto sistema: strumento collettivo pensato per riunire le aziende di minori dimensioni che possono partecipare a attività di territorio, di settore o di comparto. Le risorse sono pari al 30% dei contributi totali versati al fondo Aspetti organizzativi, limiti e criticità

16 La distribuzione delle risorse 3 I voucher: Aspetti organizzativi, limiti e criticità

17 La Fondazione Come si può inserire la Fondazione operando assieme e per i propri delegati ???

18 Attività possibili: Formatore Coordinatore Progettista Rendicontatore Altre o Semplice delegato attivo nella raccolta dei contributi e delle adesioni

19 Perché formazione ? una presenza nel settore della formazione ci consentirebbe di assumere un ruolo più forte nei settori della collocazione e ricollocazione consentendo ai delegati di attingere a profili di personale qualificato da una formazione validata anche dalla categoria Possibilità di proporre percorsi di outplacement sapendo di poter contare su un ente formativo qualificato Possibilità di competere con altre agenzie per il lavoro a tutto campo

20 Ruolo della FCL operare anche nella formazione comporterebbe il vantaggio di poter accentrare e quindi definire i percorsi formativi dei colleghi e di eventuali altri settori che si ritiene di coinvolgere nel progetto. Luniformità dei contenuti porterebbe: notevoli vantaggi – anche economici - in termini di razionalizzazione delle iniziative da svolgere sul territorio, ulteriore autorevolezza e prestigio della professione, diffusione della categoria in settori attigui, somministrazione di formazione adeguata ai collaboratori tramite risorse pubbliche o comunque costituenti costi aggiuntivi per i professionisti.

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