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Gli strumenti di programmazione di mandato: il piano generale di sviluppo Risorse Comuni, Milano 18 novembre 2009 www.civicasrl.it.

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1 Gli strumenti di programmazione di mandato: il piano generale di sviluppo Risorse Comuni, Milano 18 novembre 2009 www.civicasrl.it

2 Piano generale di sviluppo: fonte normativa Art. 165 c. 7 Tuel – Struttura del bilancio 1.Il bilancio di previsione annuale è composto da due parti, relative rispettivamente allentrata e alla spesa. 5. La parte spesa è ordinata gradualmente in titoli, funzioni, servizi ed interventi La parte spesa è leggibile anche per programmi dei quali è fatta analitica illustrazione in apposito quadro di sintesi del bilancio e nella relazione previsione e programmatica. 7. Il programma, il quale costituisce il complesso coordinato di attività, anche normative, relative alle opere da realizzare e di interventi diretti ed indiretti, non necessariamente solo finanziari, per il raggiungimento di un fine prestabilito, nel più vasto piano generale di sviluppo dellente, secondo le indicazioni dellart. 151, può essere compreso allinterno di una sola delle funzioni dellente, ma può anche estendersi a più funzioni.

3 Piano generale di sviluppo Art. 151 Tuel- Principi in materia di contabilità 1. Gli enti locali deliberano il bilancio entro il 31.12 2. 2. Il bilancio è corredato da una R.P.P., di un bilancio pluriennale 3. I documenti di bilancio devono comunque essere redatti in modo da consentirne la lettura per programmi, servizi ed interventi

4 Piano generale di sviluppo: fonte normativa Art. 13 c. 3 D.Lgs. 170/2006 Gli strumenti di programmazione di mandato sono costituiti: - dal documento sulle linee programmatiche di mandato - dal piano generale di sviluppo.

5 Piano generale di sviluppo: fonte normativa P.C. N. 1 Osservatorio (aggiornato al 12.03.2008) punto 17 Gli strumenti della programmazione di mandato sono costituiti: - dal documento sulle linee programmatiche di mandato; - dal piano generale di sviluppo

6 Piano generale di sviluppo: fonte normativa P.C. N. 1 Osservatorio – Punto 18 Linee programmatiche di mandato 1Il Tuel ha mantenuto lobbligo, per tutti gli enti locali, di presentare al Consiglio i contenuti della programmazione di mandato entro il termine previsto dallo Statuto, quale primo adempimento programmatorio spettante al Presidente della provincia o al Sindaco. Alla discussione consiliare non segue una votazione, ma vengono annotate le posizioni dei singoli e dei gruppi, al fine di poterne tenere conto nella redazione del piano generale di sviluppo dellente. Segue

7 Piano generale di sviluppo: fonte normativa Per garantire la valenza pluriennale del sistema di bilancio, le linee programmatiche di mandato devono contenere al loro interno i seguenti elementi essenziali: - visione; - valori di riferimento - finalità di mandato. Per garantire, inoltre, il rispetto del postulato della coerenza tra i documenti del sistema di bilancio si suggerisce di articolare le finalità di mandato nei medesimi programmi che verranno sviluppati, in chiave triennale, nella relazione previsionale e programmatica.

8 Piano generale di sviluppo: fonte normativa P.C. n. 1 Osservatorio (aggiornato al 12.3.2008) punto 19 Il piano generale di sviluppo dellente è previsto come documento obbligatorio dallart. 165, comma 7 del Tuel. Esso comporta il confronto delle linee programmatiche, di cui allart. 46, con le reali possibilità operative dellente ed esprime, per la durata del mandato in corso, le linee dellazione dellente nellorganizzazione e nel funzionamento degli uffici, nei servizi da assicurare, nelle risorse finanziarie correnti acquisibili e negli investimenti e delle opere pubbliche da realizzare. Segue

9 Piano generale di sviluppo: fonte normativa Ne consegue che la sua predisposizione richiede lapprofondimento, dei seguenti temi: a) le necessità finanziarie e strutturali per lespletamento dei servizi che non abbisognano di realizzazione di investimento; b) le possibilità di finanziamento con risorse correnti per lespletamento dei servizi, oltre le risorse assegnate in precedenza, nei limiti delle possibilità di espansione; Segue

10 Piano generale di sviluppo: fonte normativa c) il contenuto concreto degli investimenti e delle opere pubbliche che si pensa di realizzare, indicazioni circa il loro costo in termini di spesa di investimento ed i riflessi per quanto riguarda la spesa corrente per ciascuno degli anni del mandato; d) le disponibilità di mezzi straordinari; e) le disponibilità in termini di indebitamento; f) il costo delle operazioni finanziarie e le possibilità di copertura; g) la compatibilità con le disposizioni del patto di stabilità interno. Segue

11 Piano generale di sviluppo: fonte normativa Il piano generale di sviluppo dellente deve essere deliberato dal Consiglio precedentemente al primo bilancio annuale del mandato con i relativi allegati, tra cui la relazione previsionale e programmatica e bilancio pluriennale, e antecedentemente alla definizione in Giunta della programmazione triennale delle opere pubbliche e dellelenco annuale dei lavori pubblici, che diversamente finiscono col contenere indicazioni irrealistiche. Successivamente deve essere verificato ed eventualmente adeguato attraverso una nuova deliberazione prima dellapprovazione del bilancio annuale. Segue

12 Piano generale di sviluppo: fonte normativa È assai utile prevedere lindizione di una specifica sessione consiliare della programmazione, da tenere prima della decisione di Giunta sulla programmazione, che così ha un quadro generale di riferimento da parte dellorgano competente. Per il piano generale di sviluppo valgono le medesime considerazioni in termini di struttura e contenuti fatte per le linee programmatiche di mandato al Punto 18 del presente Principio contabile

13 Piano generale di sviluppo: sintesi Il confronto tra le linee programmatiche e le reali possibilità operative, esprime il valore aggiunto dello strumento. Il piano generale di sviluppo deve essere deliberato dal consiglio affinché la collegialità della programmazione sia alla base dell'azione di governo.

14 Il quadro normativo: riepilogo Programma amministrativo del Sindaco articolo 71 t.u. Linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti di mandato articolo 46 t.u. Piano generale di sviluppo articolo 165 comma 7 t.u. Programmi di bilancio articolo 151 comma 3 t.u. Programmi progetti ed obiettivi di gestione Articolo 169 t.u.

15 Il collegamento Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti Programma amministrativo del Sindaco Piano generale di sviluppo Programmi di bilancio Programmi progetti ed obiettivi di gestione

16 Le relazioni Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti sostenibilità Programma amministrativo del Sindaco Piano generale di sviluppo Programmi di bilancio Programmi progetti ed obiettivi di gestione congruenza coerenza continuità

17 Il piano generale di sviluppo: sintesi Il piano generale di sviluppo è lo strumento di pianificazione strategica, espressamente previsto dall'articolo 165, comma 7, del D.Lgs n. 267/2000, ancorché disatteso dagli enti locali a causa della carenza di sanzione per la sua mancata adozione.articolo 165 Il legislatore indica che è obbligatorio senza disciplinare il contenuto (lo fa lOsservatorio in modo sintetico) e la struttura.

18 La tempistica di realizzazione La normativa nazionale non definisce la tempistica di redazione del piano generale di sviluppo neanche demandando agli atti regolamentari. Pertanto ogni singolo ente locale è nella piena facoltà di individuare una calendarizzazione dei lavori. La dottrina consiglia di adottare il piano generale di sviluppo prima della sessione programmatica di bilancio del primo bilancio della nuova legislatura e prima dellapprovazione in giunta del programma triennale delle opere pubbliche.

19 La tempistica di realizzazione Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti 15.10 Programma amministrativo del Sindaco Piano generale di sviluppo Programmi di bilancio Programmi progetti ed obiettivi di gestione 30.11 Entro 31.12 statuto

20 La tempistica di realizzazione Quindi statuto, regolamento di contabilità e regolamento di funzionamento del consiglio possono contenere le norme di attuazione. Attenzione alla congruità con il termine fissato obbligatoriamente dallo statuto per la presentazione delle linee programmatiche di mandato. Nellottica di costruire uno strumento partecipativo occorre valutare in base alla dimensione dellente locale leventualità di sottoporre il piano generale di sviluppo agli attori territoriali.

21 Lorgano competente e la procedura Il ruolo del consiglio attiene: a) alla definizione delle finalità da raggiungere; b) all'individuazione delle risorse necessarie per l'ottenimento di tali risultati; c) alla formulazione degli indirizzi generali da dettare alla giunta per l'azione di governo.

22 Lorgano competente e la procedura Il percorso: · i consiglieri ricevono dal sindaco o dal presidente della provincia le linee programmatiche di mandato; · il consiglio partecipa, nell'ambito dei dettati statutari, alla definizione, all'adeguamento e alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche stesse; · il consiglio approva il piano generale di sviluppo dell'ente;

23 Lorgano competente e la procedura Passaggi: allinterno dellente locale è necessaria la partecipazione di tutti i settori servizi il settore trainante sarà deciso dal sindaco o dal presidente della provincia non possono restare fuori la ragioneria, lufficio tecnico, i servizi sociali la segreteria generale potrebbe fungere da raccordo altre soluzioni sono lasciate allautonomia organizzativa dei singoli enti.

24 Informazioni sappiamonon sappiamo obbligatorio non sanzionato struttura contenuto chi e quando Analisi collocazione caratteristiche Sintesi contenutoelaborazione indispensabile struttura Il percorso di costruzione del piano generale di sviluppo

25 La collocazione diversificata Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti Piano generale di sviluppo Relazione previsionale e programmatica

26 La collocazione ordinata Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti Piano generale di sviluppo Relazione previsionale e programmatica

27 La collocazione integrata Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti Piano generale di sviluppo Relazione previsionale e programmatica

28 La collocazione unificata Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti Piano generale di sviluppo Relazione previsionale e programmatica unificazione

29 Lorgano competente e la procedura Il documento è unico e deve riguardare almeno il mandato amministrativo potendo essere variato integrato modificato. È articolato in 3 parti una descrittiva di contenuti (o normativa), una di analisi degli scenari (o costruttiva) ed una operativa (o metodologica).

30 Lorgano competente e la procedura La parte descrittiva prevede unintroduzione nella quale vengono precisati: - il percorso di costruzione - la struttura - la visione strategica

31 Lorgano competente e la procedura lanalisi degli scenari considera: - la qualità dello sviluppo e il bilancio sociale - la questione ambientale come cardine dello sviluppo sostenibile - i bisogni ai quali rispondere - le risposte per soddisfarli - i valori condivisi

32 Lorgano competente e la procedura la parte operativa individua lo schema metodologico articolato in: - mete - azioni - progetti - fattori - disponibilità

33 I contenuti: analisi Partendo dalle azioni e dai progetti individuati dalle linee programmatiche di mandato, il piano generale di sviluppo deve implementare, qualificare ed illustrare le azioni ed i progetti, correlandoli al complesso di attività che saranno descritte nei programmi della relazione previsionale e programmatica, analizzando gli scenari e descrivendo i fabbisogni dei fattori produttivi ed individuando le disponibilità di risorse.

34 I contenuti: sintesi In ogni caso è importante che la visione sia di insieme complessiva mentre lattenzione al particolare porta alla parzialità.

35 I contenuti: dettaglio il raccordo con gli strumenti urbanistici; lanalisi della situazione patrimoniale ed il piano generale delle infrastrutture; l'individuazione dei punti di forza e dei punti di debolezza, della capacità economica e organizzativa dell'ente con particolare riguardo agli eventuali punti di crisi; lindividuazione delle opportunità e delle minacce che gli scenari lasciano presagire nellevoluzione temporale; la rilevazione dei compiti istituzionali, del soddisfacimento dei bisogni della popolazione, dell'intervento di protezione sociale; le linee strategiche per la fiscalità locale;

36 I contenuti: dettaglio il piano di sviluppo dei servizi e del collegato prelievo tariffario; le linee di gestione e razionalizzazione delle risorse presenti; la valutazione delle strategie per la gestione associata dei servizi; gli strumenti di raccordo con la programmazione regionale, nazionale e comunitaria; lo scenario contenente le caratteristiche dell'ente che s'intenderà conseguire al termine del mandato amministrativo.

37 Integrazione con gli strumenti della programmazione: le linee programmatiche di mandato La più importante novità insita nella riforma delle autonomie locali, riguarda lattività di pianificazione strategica di medio periodo e la sua costante verifica. In tale ottica, lintroduzione obbligatoria[1] delle linee programmatiche di mandato è un passaggio fondamentale. [1] Articolo 46 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.[1]

38 Integrazione con gli strumenti della programmazione: le linee programmatiche di mandato La normativa a regime, ribaltando una tendenza diffusa in passato quando era consuetudine fare coincidere il programma amministrativo con il programma elettorale, prevede che gli organi di governo definiscano gli obiettivi strategici di governo, dettagliando le azioni ed i progetti che si prefiggono di realizzare durante il proprio mandato e li fissino con un atto specifico.

39 Integrazione con gli strumenti della programmazione: le linee programmatiche di mandato Lo statuto di ogni ente locale stabilisce un termine per presentare, da parte del sindaco, al vaglio del consiglio le linee programmatiche di mandato.

40 Integrazione con gli strumenti della programmazione: le linee programmatiche di mandato Il piano generale di sviluppo e le linee programmatiche di mandato sono strumenti diversi e non devono essere confusi. Entrambi sono finalizzati a governare lo sviluppo di un territorio piuttosto che lapporto (il ruolo) concreto di unistituzione. Ovviamente devono integrarsi senza sovrapporsi lasciando a ciascuno lo spazio per definire gli obiettivi di sviluppo e gli obiettivi di governo.

41 Integrazione con gli strumenti della programmazione: le linee programmatiche di mandato Occorre capire la relazione concreta tra lo sviluppo e il governo e soprattutto quale dei due indirizza laltro. La collocazione dellente locale nel percorso evolutivo della comunità. Meri soggetti regolatori o attori del benessere locale.

42 Integrazione con gli strumenti della programmazione: la relazione previsionale e programmatica La relazione previsionale e programmatica inserisce i programmi ed i progetti nel più vasto piano generale di sviluppo degli enti locali, unendo la strategia connessa alla pianificazione alla tattica riassunta nella programmazione, e congiunge le scelte politiche di governo alla redazione dei bilanci di previsione in coerenza alle linee programmatiche di mandato, nonché alle iniziative attinenti alla programmazione sociale, economica, territoriale ed urbanistica già adottate.

43 Integrazione con gli strumenti della programmazione: la relazione previsionale e programmatica Fermo restando il contenuto obbligatorio per legge[1], la relazione previsionale e programmatica definisce le politiche sociali, produttive e territoriali degli enti locali, individua i criteri di allocazione delle risorse in rapporto agli obiettivi strategici e programmatici di governo e specifica gli indirizzi generali (programmazione attuativa) per lattività gestionale e di controllo. [1] Così come definito dalla modulistica ufficiale approvata con il d.P.R. 3 agosto 1998, n. 326/1.[1]

44 Integrazione con gli strumenti della programmazione: il bilancio pluriennale Il bilancio pluriennale è lo strumento fondamentale di analisi finanziaria che concretizza la capacità di programmazione nel medio periodo, verificando lentità e la tipologia delle risorse disponibili. Gli stanziamenti del bilancio pluriennale costituiscono il limite agli impegni di spesa pluriennali e devono essere aggiornati annualmente. La conseguenza è la necessità di assumere rigorosamente gli impegni di spesa pluriennali.

45 Integrazione con gli strumenti della programmazione: il bilancio pluriennale Gli stanziamenti del bilancio pluriennale devono essere coerenti e conciliare finanziariamente con le previsioni contenute negli altri documenti a carattere pluriennale quali: la relazione previsionale e programmatica; il programma triennale dei lavori pubblici; la programmazione triennale dei fabbisogni di personale.

46 Integrazione con gli strumenti della programmazione: il bilancio pluriennale Una particolare attenzione va riposta alla disposizione dellarticolo 200 del testo unico che obbliga ad integrare le previsioni del bilancio pluriennale con le maggiori spese conseguenti allattuazione degli investimenti, nonché ad inserire nei bilanci pluriennali futuri le ulteriori previsioni di spesa redigendo apposito elenco. Il modello contabile del bilancio pluriennale è modificabile attraverso il regolamento di contabilità, fermo restando lobbligo di coincidenza con i contenuti della relazione previsionale e programmatica.

47 Integrazione con gli strumenti della programmazione: il programma triennale dei lavori pubblici la programmazione triennale dei lavori pubblici è lunica strada percorribile per realizzare le infrastrutture necessarie allo sviluppo locale. A tale scopo il legislatore nazionale affida al Responsabile unico del procedimento la raccolta dei dati e lelaborazione delle informazioni per linserimento nel programma triennale ed aggiornamenti annuali, mentre al Responsabile del servizio tecnico compete la ricognizione e lindividuazione dei bisogni di eventuali interventi pubblici con relativa stima di massima di spesa.

48 Integrazione con gli strumenti della programmazione: la programmazione dei fabbisogni di risorse Tra gli strumenti di pianificazione applicati agli enti locali rientra anche la verifica del fabbisogno di personale, la ricognizione della dotazione organica, nonché la programmazione triennale delle assunzioni. La normativa di riferimento è contenuta nel testo unico[1], nel decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ed è integrata dalle recenti leggi finanziarie[2].[1][2] [1][1] Articoli 42, 48, 88, 89, 90, 91, 111 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. [2][2] Articolo 34 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 e articolo 3, comma 60, della legge 24 dicembre 2003, n. 350.

49 Integrazione con gli strumenti della programmazione: la programmazione dei fabbisogni di risorse In particolare il legislatore[3] dispone che gli enti locali disciplinano con propri regolamenti, in conformità allo statuto, lordinamento generale degli uffici e dei servizi, in base a criteri di autonomia, funzionalità ed economicità di gestione e secondo principi di professionalità e responsabilità. [3] Articolo 89, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.[3]

50 Integrazione con gli strumenti della programmazione: il piano regolatore lo scostamento tra le prestazioni effettivamente erogate e la percezione del cittadino, il cui grado di soddisfazione dipende anche da aspetti soggettivi e relativi alla propria personale esperienza di fruizione del servizio.

51 Integrazione con gli strumenti della programmazione: il piano regolatore la relazione tra il piano generale di sviluppo (strategico) e il piano regolatore generale evidenzia il livello di pianificazione strategica raggiunto dallente locale. Il primo contesto è quello temporale: ovvero se il primo viene prima, dopo o contestualmente al secondo. Quando il piano regolatore generale precede il piano generale di sviluppo allora il secondo ha dei vincoli spaziali e non può andare oltre alla definizione delle priorità di intervento dovendo conservare una compatibilità urbanistica di fatto già delineata.

52 Integrazione con gli strumenti della programmazione: il piano regolatore La situazione diametralmente opposta deve essere affrontata con grande attenzione poiché si corre il rischio di perdere di vista la sostenibilità dello sviluppo. Lavvio contestuale delle due pianificazioni ha indubbi vantaggi per linevitabile integrazione degli strumenti.

53 Control -lante Guidan -te Strate- gico Condivi -so Comple -to creativ o Visiona -rio Piano general e di svilupp o Le caratteristiche

54 Gli indicatori di successo Come in qualsiasi attività di programmazione, anche per il piano generale di sviluppo deve essere previsto un momento di valutazione, il cui esito potrà confermare quanto progettato e realizzato oppure potrà richiedere aggiustamenti o modifiche. Tale momento di valutazione ricade nel controllo strategico che si basa su appositi indicatori parametri e criteri.

55 Gli indicatori di successo

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