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L A RIPRESA ECONOMICA IN I TALIA : QUADRO MACROECONOMICO, DINAMICHE SETTORIALI E COMPORTAMENTI DELLE IMPRESE Roberto Monducci Istat - Direttore del Dipartimento.

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1 L A RIPRESA ECONOMICA IN I TALIA : QUADRO MACROECONOMICO, DINAMICHE SETTORIALI E COMPORTAMENTI DELLE IMPRESE Roberto Monducci Istat - Direttore del Dipartimento per i conti nazionali e le statistiche economiche Relazione al convegno COOPFOND «Le risorse per finanziare la ripresa», Roma, 22 marzo 2016, Acquario Romano.

2 2 LA RIPRESA ECONOMICA: LUCI E OMBRE DEL QUADRO MACRO E PROSPETTIVE A BREVE TERMINE IL SISTEMA DELLE IMPRESE LA DINAMICA DEI SETTORI ECONOMICI L’EVOLUZIONE DELLE CONDIZIONI DI ACCESSO AL CREDITO LA DOMANDA DI LAVORO: SETTORI E IMPRESE CHE CREANO OCCUPAZIONE E IMPATTO DELLE POLICY CONCLUSIONI

3 1) La ripresa economica: luci e ombre del quadro macro e prospettive a breve termine(1) In Italia, la ripresa dell’occupazione ha anticipato il recupero produttivo D01 in un contesto di debolezza strutturale degli investimenti D02D01D02 L’inversione ciclica dell’output settoriale nel 2015 Crescita congiunturale del valore aggiunto in volume dal primo trimestre 2015 per l’industria, dal secondo per i servizi. Il contesto Negli ultimi mesi, indebolimento della ripresa globale (rallentamento della Cina e dei paesi emergenti; caduta delle quotazioni delle materie prime; turbolenze sui mercati finanziari). Rallentamento del commercio mondiale; elevata volatilità del tasso di cambio dell’euro. D03D03

4 1) La ripresa economica: luci e ombre del quadro macro e prospettive a breve termine(2) Progressivo rallentamento della crescita congiunturale del Pil in Italia nel corso del 2015 Pil trimestrale: da +0,4% a +0,1% tra il primo e il quarto trimestre. Quarto trimestre: Area euro: +0,3%. Germania e Francia +0,3%; Spagna +0,8%. Italia: +0,1%. Crescita dei consumi (+0,3%) e degli investimenti fissi (+0,8%); delle importazioni (+1%) ed esportazioni (+1,3%). Ruolo negativo delle scorte: incertezze dal lato produttivo? Previsione primo trimestre 2016: Pil in lieve crescita (+0,1%), con un intervallo di confidenza compreso tra -0,1% e +0,3%. D04D04 Ruolo propulsivo della domanda di consumo Nel 2015 crescita del Pil sostenuta dai consumi. D05 Contributo negativo della domanda estera netta («eccesso» di importazioni?).D05

5 1) La ripresa economica: luci e ombre del quadro macro e prospettive a breve termine(3) Crescita dei consumi favorita dalla ripresa del mercato del lavoro e dal maggiore potere d’acquisto (effetto positivo deflazione?) Nel 2015 disoccupazione in calo e occupazione in crescita.D06D06 Divaricazione tra l’andamento positivo dell’occupazione dipendente e la debolezza persistente di quella indipendente. Cresce in misura significativa l’occupazione a tempo indeterminato.D07D07 IV trimestre: + 298mila dipendenti (207mila permanenti). A febbraio 2016, deflazione (-0,3% su febbraio 2016). Tendenza comune all’area Uem, in gran parte spiegata dalla deflazione importata. Movimenti dei prezzi: nonostante il calo del livello generale, per due terzi dei prodotti del paniere prezzi in aumento.D08D08 Per circa la metà dei prodotti prezzi in aumento entro il +2%.D09D09

6 2) Il sistema delle imprese(1) 2.1) La dinamica dei settori economici Elevata eterogeneità settoriale nelle dinamiche del valore aggiunto in termini reali nel 2015 Settori con variazioni del valore aggiunto in termini reali superiori al 2%: raffinazione; mezzi di trasporto; farmaceutica; agricoltura; computer e prodotti elettronica; chimica; commercio all'ingrosso e al dettaglio.D10D10 Focus sui servizi: crescita per pubblicità e ricerche di mercato; attività professionali; servizi di alloggio e di ristorazione; attività amministrative e di servizi di supporto; istruzione; attività artistiche, di intrattenimento e divertimento; attività di famiglie e convivenze. D11 D11 Dinamiche recenti (IV trimestre 2015): lieve flessione della manifattura, lieve crescita dei servizi, ripresa delle costruzioni.D12D12

7 2) Il sistema delle imprese(2) 2.2) L’evoluzione delle condizioni di accesso al credito Il recupero ciclico è accompagnato da miglioramenti nei rapporti banca impresa Per il complesso dei servizi di mercato (escluso il commercio) l’allentamento delle tensioni creditizie, in corso dal 2013, non ha ancora riportato l’indicatore ai livelli pre-crisi. D13D13 Nel mezzogiorno i rapporti banca-impresa continuano a peggiorare, e solo nel Nord-est il 2015 ha visto un ritorno a scenari di miglioramento. Migliore la situazione del commercio: dal primo trimestre 2015, per la prima volta da quando è disponibile la serie (2008), l’indicatore di tensione creditizia (percentuale netta di imprese del commercio che avvertono condizioni migliori) è tornato a valori positivi. D14D14

8 2) Il sistema delle imprese(3) 2.3) Settori e imprese che creano occupazione e impatto delle policy Estensione e intensità dei processi di creazione/distruzione di posti di lavoro dipendente 2013-2015: il 32% delle imprese ha aumentato i posti di lavoro dipendente, il 29,2% li ha diminuiti, il restante 38,8% non ha modificato i propri livelli occupazionali. 1,1 milioni posizioni lavorative dipendenti create, 845mila «distrutte», saldo di 255mila posti di lavoro in più nel biennio. Il tasso di variazione dell’occupazione delle imprese in espansione è +16,5% nel 2014 e +17,1% nel 2015; quello delle imprese in flessione è -10,1% e -11,1% rispettivamente.

9 2) Il sistema delle imprese(4) 2.3) Settori e imprese che creano occupazione e impatto delle policy Indagine qualitativa effettuata a novembre 2015 sulle imprese manifatturiere e dei servizi Valutazioni delle imprese su: variazione dell’occupazione tra gennaio e novembre 2015 e ricorso a diverse tipologie contrattual; fattori che hanno contribuito alla decisione di aumentare l’occupazione. Per le imprese che hanno aumentato l’occupazione: La crescita dei posti di lavoro è stata guidata prevalentemente dalla domanda, interna ed estera. L’influenza esercitata dai fattori di natura aziendale ai fini dell’assunzione di nuovo personale è molto più limitata. D15D15

10 2) Il sistema delle imprese(5) 2.3) Settori e imprese che creano occupazione e impatto delle policy Per la metà delle imprese manifatturiere che hanno aumentato l’occupazione tra gennaio e novembre 2015 gli esoneri contributivi hanno svolto un ruolo fondamentale per la crescita dei posti di lavoro. Nei servizi, lo ha giudicato “molto” o “abbastanza” rilevante il 61% delle imprese. D16D16 Effetto positivo del nuovo contratto a tutele crescenti, giudicato molto o abbastanza importante per la crescita dei posti di lavoro dal 35% delle imprese manifatturiere e dal 49,5% di quelle dei servizi. Effetti molto più limitati per le agevolazioni IRAP, ritenute rilevanti per la crescita dell’occupazione dal 19% delle imprese manifatturiere e dal 39% di quelle dei servizi.

11 In conclusione Il quadro complessivo dell’informazione statistica delinea uno scenario di ripresa, sia produttiva sia occupazionale. A livello macro, l’aumento della domanda, sostenuto dai consumi, è associato ad un grado di penetrazione delle importazioni in qualche misura anomalo, con effetti depressivi del potenziale di crescita. A livello settoriale, permane una forte eterogeneità, con numerosi comparti avviati verso una ripresa stabile ed altri che permangono in forte difficoltà. Le policy di sostegno all’occupazione stanno giocando un ruolo importante nel consolidamento della ripresa, soprattutto nella componente della decontribuzione. Le prospettive a breve termine sono di moderata crescita. Grazie per l’attenzione

12 12 Fonte: Istat, Contabilità nazionale D01– Pil, ore lavorate e posizioni lavorative nell’intera economia in Italia. Dati trimestrali. Indici T12010=100. Anni 2010-2015

13 13 Fonte: Istat, Contabilità nazionale D02 - Pil, ore lavorate, posizioni lavorative e investimenti in impianti e macchinari nell’intera economia in Italia. Dati trimestrali. Indici T12010=100. Anni 2010-2015

14 14 D03 – Commercio mondiale, prezzo del petrolio e tasso di cambio dollaro/euro

15 15 D04 – Profilo congiunturale del Pil e previsione per il primo trimestre del 2016

16 16 D05 – Spesa per consumi per componenti e fiducia delle famiglie (variazioni congiunturali %, indice 2010=100)

17 17 D06 – Occupati e tasso di disoccupazione (migliaia di unità; valori %) Spesa per consumi per componenti e fiducia delle famiglie (variazioni congiunturali %, indice 2010=100)

18 18 D07 – Occupati totali, dipendenti e indipendenti I trim. 2010 – IV trim. 2015, dati destagionalizzati, valori (scala sinistra) e variazioni congiunturali assolute (scala destra) ccupati e tasso di disoccupazione (migliaia di unità; valori %)

19 19 D08 – Indici dei prezzi al consumo Variazioni percentuali per divisione di spesa; incidenza percentuale degli indici elementari in diminuzione, stabili e in aumento - Febbraio 2016

20 20 D09 – Indici dei prezzi al consumo Incidenza percentuale dei prodotti in base alla variazione di prezzo - Febbraio 2016

21 21 D10 – Valore aggiunto in termini reali nei diversi settori economici – variazioni percentuali 2014-2015

22 22 D11 – Valore aggiunto in termini reali nei diversi settori di servizi – variazioni percentuali 2014-2015

23 23 D4 – Produzione nelle costruzioni – Gennaio 2014-Gennaio 2016, indice destagionalizzato e media mobile a tre termini (base 2010 = 100)

24 24 D4 – Indicatore di tensione creditizia nel complesso dei servizi di mercato 2010-2015 – Dati trimestrali

25 25 D4 – Indicatore di tensione creditizia nel settore del commercio al dettaglio 2010-2015 – Dati trimestrali

26 26 D15 - Importanza relativa dei fattori nella decisione di aumentare l’occupazione. Manifattura e servizi - gennaio-novembre 2015 (percentuali di imprese) Fonte: Istat, “Modulo qualitativo ad hoc sulla manifattura e i servizi di mercato”. Novembre 2015

27 27 D23 - Il ruolo dei recenti provvedimenti di policy nella decisione di aumentare l’occupazione dell’impresa. Manifattura e servizi - gennaio-novembre 2015 (percentuali di imprese) Fonte: Istat, “Modulo qualitativo ad hoc sulla manifattura e i servizi di mercato”. Novembre 2015


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