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Responsabilità e cura Intervento a cura della dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Titolo generale del Convegno/Seminario Milano, 9 novembre.

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1 Responsabilità e cura Intervento a cura della dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Titolo generale del Convegno/Seminario Milano, 9 novembre 2012 Eventuale sotto titolo Il consumo di Alcol a Milano

2 Tratti di personalità Alti livelli di impulsività Bassi livelli di capacità di inibizione comportamentale Alta reattività alla ricompensa e ricerca del divertimento Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

3 I DANNI DELL’ ALCOL Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano La tonalità di colore blu indica il livello di attività cerebrale La luminosità è indice della funzionalità dei neuroni ancora attivi

4 DANNI NEUROFISIOLOGICI DA EFFETTO TOSSICO DELL'ALCOL Riduzione del volume della sostanza grigia: - nella corteccia frontale superiore sinistra - nella corteccia precentrale sinistra - nell’insula destra - nel putamen destro - nella corteccia parietale superiore bilaterale - nella corteccia sopramarginale Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

5 FUNZIONI COGNITIVE E MOTIVAZIONE Bassa Motivazione: correlata a disturbi di memoria, disturbi delle funzioni cognitive. Forte motivazione: correlata a buone capacità decisionali. E’ necessario il buon funzionamento di una serie di funzioni cognitive per risolvere la ambivalenza tra dipendenza e cambiamento Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

6 LA PRECONTEMPLAZIONE Il Paziente che arriva al NOA sta bevendo (alto livello di craving; pervasivo stato di alterazione; bassa efficienza delle funzioni cognitive superiori). - Ha accolto l'indicazione di rivolgersi ad un Servizio Specialistico con una “relativa” convinzione - Riconosce solo parzialmente l'esistenza del problema, è alterato, difeso e resistente all'idea di avviare un trattamento che lo allontani dall'oggetto di dipendenza. Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

7 Perché è difficile riconoscere la patologia? Il consumo di alcolici è diffuso nella popolazione e promosso da cultura ed economia. E' statisticamente “normale” nella popolazione che vi siano occasioni di consumo eccessivo di alcol. La problematica alcologica è connotata da stigma sociale ed associato a stati di emarginazione. La persona che beve ha una percezione di sé alterata dagli effetti dell'alcol La persona che beve ha una rappresentazione di sé e del suo bere influenzata dal craving Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

8 Il riconoscimento del problema Avviene attraverso la azione diretta o indiretta del “TERZO” che osserva lo stringente rapporto patologico tra la persona e l'alcol e manda all'interessato segnali sufficientemente incisivi. Spesso chi prende contatto col NOA è un familiare, oppure è l'interessato a farlo ma a seguito della indicazione di un familiare, del partner, un medico, il datore di lavoro, un amico, un Tribunale, la CMLP... Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

9 IL “TERZO” COME UTENTE O CLIENTE Chi ha un legame affettivo con l'alcolista soffre della presenza della problematica alcologica ( coniuge, partner, genitore, figlio, fratello o sorella, parente, amico) Chi ha a che fare con l'alcolista rileva che la sua condizione (o una funzione che dovrebbe essere da lui esercitata) viene compromessa dall'alcol (medico, datore di lavoro, operatore sociale, forze dell'ordine, T.M., CMLP...). Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

10 LA CONTEMPLAZIONE E LE FUNZIONI DEL TERZO -Osserva il rapporto patologico paziente-alcol rilevandone la problematicità -Registra comportamenti associati al potus che l'alcolista non ricorda o rievoca in modo distorto -Vive e testimonia la disfunzionalità del sintomo alcologico (la porta al paziente come vissuto della propria esperienza di relazione con lui) -E' motivante al cambiamento e alla cura -Accompagna all'accesso alla cura -Sostiene (o boicotta) la cura Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

11 IL “TERZO” NEL TRATTAMENTO Il “Terzo” è coinvolto nella presa in carico quale portatore di una richiesta di cambiamento e pertanto agente motivante al cambiamento. Nel setting congiunto con l'utente, valutata la domanda ed i rapporti tra il paziente ed il terzo, viene contrattualizzata la modalità di compartecipazione del terzo alla cura (partecipazione a trattamenti familiari e di gruppo; accesso alle informazioni sul trattamento...) Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

12 DALLA PRECONTEMPLAZIONE ALLA DETERMINAZIONE I l lavoro terapeutico per aiutare il paziente a passare dalla fase di precontemplazione a quella della determinazione, viene svolto prevalentemente in setting familiari e gruppali. Gli “altri” (familiari, compagni di gruppo, terapeuti) suppliscono alle funzioni egoiche inizialmente deficitarie nel paziente e svolgono funzioni di accoglimento, supporto e stimolo evolutivo (analoghe a quelle della coppia parentale). Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

13 EFFICACIA DELLA AZIONE TERAPEUTICA Fattori predittivi: - alleanza terapeutica (equipe terap.-paz.-fam.-contesto) - motivazione del paziente a portare avanti un programma trattamentale in cui si inquadra il singolo atto terapeutico - motivazione (e supporto) del contesto familiare e sociale - determinazione del paziente a contribuire al buon esito dell'atto terapeutico - indicazione della tipologia del programma e trattamento sulla base della diagnosi/valutazione precedenti. Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

14 VALUTAZIONE E DIAGNOSI ALCOLOGICA La complessità della valutazione alcologica è legata ad una serie di fattori: - la negatività puntuale degli esami strumentali non consente di escludere l'esistenza di un abuso o dipendenza da alcol; - la presenza puntuale di un esame positivo non consente di formulare una diagnosi di abuso o dipendenza da alcol; Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

15 VALUTAZIONE E DIAGNOSI ALCOLOGICA - Il paziente non è sufficientemente oggettivo nel descrivere il proprio modo i bere. - I test somministrati mentre il paziente sta bevendo danno risultati alterati e non attendibili. - La maggior parte dei test specifici è in forma di questionario auto o etero somministrato. Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

16 VALUTAZIONE E DIAGNOSI ALCOLOGICA La diagnosi alcologica si formula con la valutazione della convergenza di dati rilevati da: - osservazione clinica nel tempo; - esiti di esami strumentali ripetuti nel tempo; - colloqui anamnestici e valutativi che prevedano la presenza dei familiari; - raccolta di dati anamnestici dal contesto (“terzo” inviante o coinvolto; medico di base; operatori che hanno o hanno avuto in carico il paziente...) Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

17 GLI STRUMENTI DEL NOA: - Colloqui anamnestici socio-educativi col paziente e la sua famiglia; -Contatti telefonici/relazioni dalla rete del paziente - Visite e colloqui medici col paziente e familiari - Esami strumentali ripetuti - Colloqui psicologici col paziente e la famiglia - Gruppi di Accoglienza e Motivazione e Gruppi Informativi Alcologici per pazienti e familiari - Test (in stato di astensione dal consumo di alcolici) Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

18 LE RESPONSABILITA' DEL SISTEMA DI CURA La cura dell'Abuso e Dipendenza dall'Alcol è prevista dai LEA. Va garantita una offerta di cura che risponda alla domanda di salute della cittadinanza in termini qualitativi ( specializzazione del trattamento alcologico; trattamenti modulati sulla scorta della letteratura scientifica internazionale; appropriatezza e adeguatezza) e quantitativi. Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

19 PAZIENTI IN CARICO al NOA Settembrini Tot. 269 ( dato puntuale a marzo 2012) I programmi a termine consentono anche ad una piccola Equipe di trattare molte persone nel tempo. Distribuzione dei 269 per anno prima presa in carico: Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano Anno 20052006200720082009201020112012 N. pazienti1719111930478541...

20 ANDAMENTO DELLA DOMANDA DI CURA al NOA Settembrini Pazienti nuovi per anno: Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano Anno 199920002001200220032004 Nuovi pazienti avvio16110411691145 Anno 20052006200720082009201020112012 Nuovi pazienti 130129123165132116128……

21 DOMANDA DI CURA AL NOA SETTEMBRINI Media nuovi pazienti annui: 120 Media nuovi pazienti settimanali: 3 (dati relativi ad un unico NOA) Andamento stabile della domanda di cura in ambito alcologico nel corso degli anni. Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano

22 BIBLIOGRAFIA : Hamilton KR, Sinha R, Potenza MN (2012): Hazardous drinking and dimension of impulsivity, behavioral approach, and inhibition in adult men and women. Alcholism: clinica and experimental research, 36:434-449 Van Holst RJ, De Ruiter MB (2012): A voxel-based morphometry study comparing problem gamblers, alcohol abusers, and healthy controls; Drug and Alcohol Dependence 124:142-148 BricoloF., Gomma M., et al. (2010) Rassegna dei modelli teorici di interpretazione della dipendenza da sostanze stupefacenti; Elem. di neuroscienze e dipendenze, 27-38 Le Berre AP, Vabret F, et al. (2012): Cognitive Barriers to readiness to change in alcohol-dependent patients; Alchohol Clin Exp Res, mar 28 Miller P.H. : Teorie dello sviluppo psicologico; Il Mulino Stern DN (1987) Il mondo interpersonale del bambino. Boringhieri, Torino Klein M (1932) La psicoanalisi dei bambini. Martinelli, Firenze, 1969 Campione G., Nettuno A. (2007), Il Gruppo nelle dipendenze patologiche, Franco Angeli Rossin R, Casati, Teruggi, Verrilli Lavorare con i gruppi in alcologia, C.G. Edizioni Medico Scientifiche Bowlby, Una base sicura, Cortina Ed Spiller, Scaglia, Ceva:Il modello transteorico. Una modalità eclettica di terapia,BOLLETTINO PER LE FARMACODIPENDENZE E L'ALCOOLISMO, ANNO XXI 1998, no. 2: Dr.ssa Cinzia Sacchelli Responsabile NOA Settembrini Il consumo di Alcol a Milano


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