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INTERVENTI PER IL SETTORE ZOOTECNICO 2°incontro del gruppo di lavoro OSSERVATORIO ECONOMICO ZOOTECNICO – CARNE BOVINA Roma, 18 dicembre 2012.

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1 INTERVENTI PER IL SETTORE ZOOTECNICO 2°incontro del gruppo di lavoro OSSERVATORIO ECONOMICO ZOOTECNICO – CARNE BOVINA Roma, 18 dicembre 2012

2 www.ismea.it ORDINE DEL GIORNO 1.Ricognizione delle reti e dei sistemi di rilevazione dei dati di mercato sulla filiera:  prezzi lungo la filiera  costi 2.Proposte per il potenziamento del monitoraggio dei prezzi e dei costi di allevamento e macellazione 3.Informativa sulle indagini svolte presso i consumatori 2

3 www.ismea.it OBIETTIVI ASSE D’INTERVENTO 4: TRASPARENZA DEL MERCATO Aumentare la trasparenza del mercato, ampliando le informazioni a disposizione degli operatori, con lo scopo di aumentare l’efficienza e ridurre i costi di transazione per tutti gli operatori della filiera zootecnica Contenuto delle Azioni:  Az. 4.1 - realizzare un Osservatorio economico basato su un sistema integrato di monitoraggio economico della filiera zootecnica, attraverso la messa a sistema delle reti e degli strumenti di rilevazione nazionale già in essere e l’attivazione di nuovi strumenti di monitoraggio; la realizzazione di studi di mercato e la definizione di altri strumenti di supporto ai mercati (modelli di previsione);  Az. 4.2 - realizzare un’area web, quale strumento informativo veloce e dinamico per gli operatori della filiera, rendendo più facilmente accessibili tutti i dati e le informazioni necessarie per effettuare scelte strategiche adeguate alla situazione di mercato e in linea con le specifiche esigenze aziendali. Esso potrà soddisfare in maniera modulare anche le esigenze informative degli utenti istituzionali (Mipaaf, Regioni), degli operatori privati che interagiscono con la filiera zootecnica (banche, assicurazioni, ecc.) e dei consumatori. 3

4 www.ismea.it PIANO DELLE ATTIVITÀ CONDIVISO 1.Individuazione dei fabbisogni informativi: Gruppo di lavoro 2.Messa a sistema e fruibilità dei dati esistenti e delle analisi Ricognizione delle reti e sistemi di rilevazione nazionali e internazionali già in essere Messa a sistema, raccordo e organizzazione delle fonti informative attraverso banche dati consultabili via web Realizzazione di un’area web dedicata 3.Potenziamento della capacità di monitoraggio e di analisi Potenziamento delle reti di rilevazione e attivazione di nuovi strumenti per il monitoraggio economico Messa a punto di indicatori sintetici per il monitoraggio dei prezzi e dei costi lungo la filiera e calcolo della catena del valore Realizzazione di studi su aree tematiche specifiche Definizione di un modello per le previsioni del settore bovino da carne 4

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6 IL PATRIMONIO INFORMATIVO ISMEA  La rete di rilevazione dei prezzi all’origine e all’ingrosso  La rete di rilevazione dei prezzi dei mezzi correnti di produzione impiegati negli allevamenti  Elaborazione degli Indici dei prezzi mensili  La rete di rilevazione dei prezzi al dettaglio  Progetto di rilevazione sperimentale dei costi di allevamento Altre fonti di dati economici del settore:  Il monitoraggio trimestrale della congiuntura economica (Panel aziende agricole, prima e seconda trasformazione carni rosse, GDA)  Consumi domestici delle famiglie  Osservatorio produzioni certificate (Dop, Igp, Bio)  Studi sul settore 6 Supporto a BMTI per le CUN Supporto a BMTI per le CUN

7 www.ismea.it RETI DI RILEVAZIONE DEI PREZZI Reti di rilevazione Il patrimonio informativo di Ismea si basa sull’utilizzo di Reti di rilevazione per il monitoraggio dei prezzi e dei costi di produzione  8 rilevatori su 14 punti di rilevazione per la rilevazione alla fase all’origine  Oltre 80 prezzi all’origine acquisiti settimanalmente per 38 referenze  4 mercati all’ingrosso  17 insegne della GDO per 800 punti vendita monitorati per la fase al consumo  Oltre 1.300 prezzi al dettaglio acquisiti settimanalmente per 17 referenze di tagli di carne bovina  15 punti di rilevazione dei prezzi dei mezzi di produzione  13 referenze di mezzi di produzione monitorati mensilmente Il Sistema di Rilevazione dei prezzi è certificato si sensi delle norme UNI EN ISO 9001:2000 La Rete per il settore BOVINO DA CARNE opera attraverso: 7

8 www.ismea.it PREZZI LUNGO LA FILIERA PREZZI DEI BOVINI: FASE ALLEVAMENTO-INGROSSO-MACELLO  Prezzi all’origine dei bovini vivi destinati al ristallo, all’ingrasso e al macello rilevati nei principali punti di scambio (ISMEA, quotazioni peso vivo)  Prezzi all’ingrosso dei bovini da ristallo e da macello (listini delle Camere di Commercio; quotazioni peso vivo e peso morto)  Prezzi all’ingrosso dei bovini da ristallo e da macello (Mercati all’ingrosso; quotazioni peso vivo e peso morto)  Prezzi all’ingrosso dei bovini destinati alla riproduzione, all'ingrasso e al macello nelle contrattazioni telematiche (BMTI; quotazioni peso vivo e peso morto)  Prezzi dei bovini da macello (carcasse) acquistati dai macelli, dichiarazioni dei macelli (MIPAAF; quotazioni peso morto) 8  Qual è il grado di accessibilità/fruibilità?  Qualità/coerenza/sovrapposizione dei dati?

9 www.ismea.it PREZZI LUNGO LA FILIERA PREZZI DELLE CARNI: FASE MACELLO-INGROSSO  Prezzi alla produzione delle carni bovine (mezzene e quarti) rilevati nella fase da macello a grossista (ISMEA - Milano, Firenze, Modena)  Prezzi all’ingrosso delle carni bovine macellate (listini delle Camere di Commercio)  Prezzi all’ingrosso delle carni bovine macellate (Mercati all’ingrosso)  Prezzi all’ingrosso dei tagli delle carni bovine (contrattazioni telematiche, BMTI) 9  Qual è il grado di accessibilità/fruibilità?  Qualità/coerenza/sovrapposizione dei dati?  Dove serve rafforzamento? PREZZI DELLE CARNI: FASE DETTAGLIO  Prezzi al dettaglio di vari tagli di carne praticati dalla GDO (ISMEA)

10 www.ismea.it COSTI PREZZI DEI MEZZI CORRENTI DI PRODUZIONE: FASE ALLEVAMENTO  Bovini da ristallo  Alimentazione (Farina di soia, Grano tenero, Orzo…)  Energia e carburanti  Salari 10 COSTI: FASE ALLEVAMENTO  Definizione di «sistemi aziendali di allevamento» in relazione ad area geografica, razza allevata e altre caratteristiche aziendali rilevanti  Compilazione da parte di esperti dei fabbisogni annui di ciascuna voce di spesa in relazione al tipo di azienda/allevamento (scheda dei conti dell’allevamento)  Creazione di un database in grado di calcolare in maniera continuativa un costo mensile medio per capo allevato, per tipologia di allevamento/aziendale e area di produzione

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12 www.ismea.it POTENZIAMENTO DELLA CAPACITÀ DI MONITORAGGIO E DI ANALISI Potenziamento delle reti di rilevazione dei prezzi già esistenti -Integrazione/razionalizzazione della rete dei prezzi all’origine e all’ingrosso a livello nazionale (compresi i prezzi Mipaaf) – collaborazione BMTI-ISMEA-MIPAAF -Rilevazione continuativa dei costi correnti di produzione per tipologie di aziende rappresentative nelle principali regioni produttrici (indice e schede costi allevamento). Attivazione di nuovi strumenti per il monitoraggio economico -Fattibilità e sperimentazione della rilevazione dei prezzi di vendita della carne (da industria a grossista/dettagliante; prezzi ex-fabrica) -Rilevazione dei costi di allevamento «per partita» (PROPOSTA CRPA) -Indagine sui costi di macellazione (PROPOSTA CRPA) Messa a punto di indicatori sintetici per il monitoraggio dei prezzi e dei costi lungo la filiera 12 ?

13 www.ismea.it POTENZIAMENTO DELLA CAPACITÀ DI MONITORAGGIO E DI ANALISI Realizzazione di studi su aree tematiche specifiche Lavori completati -Indagini sui consumi di carne bovina: focus group, indagine quali-quantitativa sulle percezioni e il comportamento d’acquisto del consumatore e store-check (sinergia con l’azione 2.2 relativa al settore suino – progetto suino leggero/intermedio) Possibili studi -Analisi della trasmissione dei prezzi e della formazione del valore lungo la filiera, previa acquisizione di informazioni aggiuntive (ad es. trasporto, valorizzazione dei sottoprodotti,..) Messa a punto di un modello di previsione per il settore bovino da carne Progetto di definizione di un modello di previsione a breve-medio periodo sulla base del monitoraggio continuativo degli elementi causali di scenario: offerta, domanda, giacenze, prezzi) sia a livello nazionale sia internazionale, con lo scopo di creare un sistema di allerta sull’esistenza delle condizioni di crisi di mercato. 13

14 www.ismea.it ATTIVAZIONE DI NUOVI STRUMENTI Rilevazione dei prezzi di vendita della carne (da industria a grossista/dettagliante; prezzi ex-fabrica) Studio di fattibilità e sperimentazione Fase preliminare – definizione delle caratteristiche della rilevazione (Gruppo di lavoro ristretto e visite presso le imprese): definizione dei prodotti oggetto del monitoraggio (mezzene, quarti, tagli) individuazione dei soggetti fornitori dei dati: macellatori/grossisti/trasformatori frequenza di rilevazione rappresentatività territoriale/dimensionale modalità di rilevazione Sperimentazione - Test con un campione ristretto, per 1 anno Valutazione dei risultati e della fattibilità per la messa a regime 14

15 www.ismea.it CONCLUSIONI  Condivisione delle scelte sulle attività da realizzare:  Priorità, in presenza di limiti di disponibilità di budget  Sostenibilità futura dei progetti: esauriti questi finanziamenti, come potrà proseguire la rilevazione?  Condivisione delle metodologie e collaborazione per la fornitura dei dati e informazioni 15

16 GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE ASA MERCATI a.finizia@ismea.it c.federici@ismea.it f.carbonari@ismea.it www.ismea.it www.ismeaservizi.it Segreteria Tel. 06-85568579


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