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Questionario sulle nuove povertà - Questionari raccolti N°120, non tutti i partecipanti sono integrati nei cammini parrocchiali, sicuramente il 15 % appartengono.

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1 Questionario sulle nuove povertà - Questionari raccolti N°120, non tutti i partecipanti sono integrati nei cammini parrocchiali, sicuramente il 15 % appartengono solo alla società civile. Compilati da: 70 adulti (dai 35 ai 60 anni, per lo più dai 35 ai 50) 50 giovani ( dai 18 ai 30 anni ) Punti di raccolta: Monte Urano Porto Sant’Elpidio Morrovalle Montegranaro Porto Potenza Montegiorgio S. Maria Apparente Servigliano Civitanova Alta Fermo

2 Finalità: - Far emergere le caratteristiche delle nuove povertà per un’azione pastorale adeguata. - In questo momento di individualismo reso ancora più forte dall’insicurezza e dalla paura di perdere ciò che si ha (lavoro, benessere, relazioni etc), essere di stimolo a guardarsi intorno, ad aprire la mente ed il cuore per far convergere “l’agire” in dimensioni di carità non ancora sperimentate che appartengono alla quotidianità

3 1^ domanda : Rifletti sul tuo quartiere, sulle persone della tua via, del tuo caseggiato,quali sono le persone che conosci bene e che vivono una situazione di povertà Le famiglie Dall’osservazione diretta emerge che : - L e nostre famiglie s pesso vivono con un solo stipendio anche precario o con ammortizzatori sociali; - Non ci sono più risparmi per le spese improvvise e si risparmia su tutto, anche sui bisogni dei figli (es.si evita di mandarli ad un campo-scuola) -molte famiglie con figli dipendono dalle piccole pensioni dei genitori - le persone che perdono lavoro, perdono anche interesse per la vita e ci sono veri drammi familiari, depressioni… - Ci sono molti casi in cui la perdita del lavoro genera conflittualità all’interno della famiglia e le separazioni aumentano ed i figli vengono contesi - Le difficoltà anche economiche dei separati sono molto evidenti e spesso determinano depressioni e poca cura di sé e dei figli -Molte famiglie tendono a nascondere i propri disagi e per mantenere il loro livello di vita, fanno debiti - Mamme sole spesso devono lasciare i figli soli perché non si possono permettere una baby-sitter e non ci sono i nonni disponibili -Aumentano famiglie normali in povertà e famiglie mononucleari chiuse e sole

4 Le famiglie extracomunitarie -Vivono di pochi lavori saltuari come pulizie, aggiustatore di attrezzi rotti, non pagano gli affitti -La mia professione ( medico ospedaliero), mi permette di conoscere casi più disparati di bisogno: esempio extracomunitario picchiato per la richiesta dello stipendio del mese lavorativo, badanti laureate, utilizzo diffuso di psicofarmaci -La via dove abito recentemente si è popolata di cinesi, che vivono in tanti in poco spazio, adulti e bambini, lavorando ogni giorno, domenica compresa, dalle 9,30 alle due dopo mezzanotte, senza pausa -Vedo famiglie extracomunitarie con tanti figli e povere Si adattano molto e con poco riescono a sopravvivere -Sempre più arroccati tra di loro,poco integrati con la gente del luogo, ma in contatto con la propria etnia sono poco inseriti sia per una loro chiusura, ma anche per una nostra poca fiducia -Chi perde il lavoro perché lavorava nel settore edile, si trova in cattive condizioni perché non può usufruire sui risparmi accumulati dalle generazioni precedenti. - Ci sono quelli che lavorano regolarmente da diversi anni, sono i più onesti e volenterosi, per i nuovi credo che ci sia meno spazio I giovani - Si evidenziano tantissimi casi di giovani anche laureati senza lavoro, che vivono nelle case delle famiglie di origine con tanti problemi anche relazionali - Giovani in solitudine, depressi che non desiderano essere incontrati Gli anziani - Conosco anziani che non riescono ad avere una persona che li accudisca per impossibilità di pagarla perché la pensione serve solo per mangiare - Nei rioni ci sono anziani che vivono soli con fatica, i figli a volte si alternano per aiutarli.

5 Ma è emerso anche che ……… - Non mi pare giusto occuparsi delle condizioni degli altri, non voglio turbare la loro privacy - E’ tutto inutile, sono solo chiacchiere - Non conosco bene la situazione delle persone che abitano il mio quartiere, manca il tempo, il vicinato nuovo con nuove famiglie che si insediano non permettono di entrare in rapporti confidenziali - Si fa fatica ad entrare nelle storie delle persone, e spesso siamo condizionati da una lettura frettolosa delle realtà condizionata anche dall’idea di una certa normalità per tutti, sottovalutando eventuali campanelli di allarme

6 2^ domanda: Quali le principali cause di queste specifiche situazioni? -La perdita del lavoro e la precarietà ha creato situazioni di forte disagio economico, pur avendo spesso la casa di proprietà. -Soprattutto c’è una grossa perdita di valori familiari; spesso la famiglia viene vissuta come un punto di ristoro, o albergo. I figli sono qualcosa da preservare, dai sacrifici, dalle problematiche familiari, senza dar loro responsabilità -La non predisposizione delle persone ad uniformarsi alle nuove prospettive di lavoro ( spostamenti, cambi di settore ecc.) -In primo luogo credo ci sia una mancanza di valori morali-educativi,in primis nei genitori e di conseguenza sui figli, mancando una educazione ai principi, manca anche il vero valore alla vita ed al suo rispetto -Poco rispetto dei diritti dei lavoratori: orari di lavoro che non prevedono orari elastici,le mensilità sono basse e c’è la crescita dei prezzi -La politica non incentiva il lavoro giovanile -La solitudine, la chiusura e la diffidenza sono anch’esse cause delle povertà - Gioco d’azzardo -Egoismo ed individualismo -Negli anni passati ci siamo abituati ad un livello di vita troppo alto -La struttura sociale del paese e lo stesso stato sociale si sono impoveriti -Sperpero in cose futili

7 Domanda n ° 3 Rispetto ad alcuni anni fa, quali situazioni si sono aggravate? Quali altri disagi osservi nella tua zona? ( anche in persone che non conosci direttamente ) -Sì, le situazioni si sono molto aggravate ( mi domando fino a quando questa situazione sarà sostenibile?) -Le famiglie oggi si trovano a subire la forte crisi delle aziende, infatti attualmente sono tante anche nella mia realtà, pertanto oggi bisogna fare i conti con un altro spauracchio, quale la perdita del lavoro, che anni fa non c’era -Aumentano le separazioni e le situazioni di convivenza -Io vedo che le situazioni più pesanti riguardano famiglie italiane che perdono il lavoro e che con pudore non segnalano i propri disagi alle autorità e non ricorrono alle forme di sostegno ormai diffuse ( caritas, domande in comune etc -Disagi gravi sono presenti anche per la mancanza di fondi di sostentamento per le persone disabili ed anziani che hanno difficoltà nell’assistenza -Aumentano le difficoltà economiche nella malattia -Ci sono molte più disoccupazioni mentre aumentano i prezzi -C’è mancanza di aiuti per le famiglie ( a chi possono essere lasciati gli anziani ed i figli in età scolare?) -C’è la solitudine delle anziane vedove -Sono cresciute le povertà spirituali - Le famiglie sono sole tra loro, e la solitudine tra le famiglie crea povertà. Se le famiglie fossero unite ci sarebbe sicuramente più ricchezza; il dialogo sarebbe un fattore positivo per superare la crisi. -Prima di fare qualche cena fuori o un viaggio ci si pensa tante volte e si cerca di spendere di meno, alcuni anni fa questi pensieri non c’erano; in molte classi non si fanno più gite scolastiche per non aggravare le famiglie

8 Ed ancora…. -La classe media è diventata più povera e quelli che consideravamo poveri, tra poco saranno poverissimi ed abbandonati dalle Istituzioni -Non si riesce a capire che dobbiamo fare a meno del superfluo, ma quale è il superfluo??? -Il sogno non può più essere una dimensione di vita -Noto un allontanamento dalla Chiesa,non si riesce a vedere nella fede un aiuto, Dio è stato allontanato dalla vita di tutti i giorni -E’ stata troppo abbandonata la formazione spirituale come se l’uomo potesse vivere solo di lavoro e profitto ed ora che il lavoro non c’è, c’è lo sconforto -C’è un allontanamento dalla Chiesa perché la Chiesa in questi momenti difficili non aiuta anche economicamente (non conosco gente che frequenta la Chiesa che mi aiuta a pagare le bollette o mi da soldi per mangiare) -Nel mio quartiere si è inasprita la situazione della Prostituzione in strada, soprattutto di straniere… grande punto interrogativo per tutti noi!!

9 La situazione deI giovani fino a 35 anni - La mancanza di certezze l’insofferenza e la poca fiducia, determinano un impoverimento di valori che erano indispensabili per la generazione precedente - la maggior parte si avvale del sostegno dei genitori che lavorano o hanno pensioni e ciò genera rapporti conflittuali -Pochi giovani frequentano la Chiesa, sono poco credenti -Mancanza di luoghi di aggregazione e di crescita, spesso non hanno un punto di riferimento, diventano isole che si lasciano vivere; vivono sempre più di notte.. -Molti giovani si sentono disorientati, hanno aspirazioni ma non trovano riscontro nella realtà in cui vivono; la società non li ascolta e neanche li considera, allora o vanno in altri paesi, o hanno paura di impegnarsi anche affettivamente -C’è l’aumento notevole nei giovani delle dipendenze( alcool- fumo-giochi-droghe etc.); è cresciuta la mancanza di educazione e la diffidenza anche tra vicini - C’è evidenziato il non rispetto delle proprietà comuni, che si ripercuotono nella vita di tutti i giorni con disagi nelle amicizie, con il crearsi di “ branchi” che trascinano i giovani in situazioni terribili - nasce un analfabetismo di ritorno - Anche in tempo di crisi c’è una rincorsa ad avere tutto, non c’è esigenza di valori morali: bisogna avere tutto e subito conta solo l’immagine agli occhi degli altri -E’ allarmante la situazione giovanile per la mancanza di lavoro che, se c’è, è precario

10 Disoccupazione di persone sopra i 40 anni - Vengono licenziati perché non avevano prima della crisi un posto fisso, è un dramma per un over 40 perdere il posto di lavoro specialmente se nel suo nucleo familiare ci sono situazioni non stabili. - Spesso vengono aiutati dalle famiglie di origine, bisognerebbe aiutarli perché questa difficoltà possa trasformarsi nella possibilità di rimettersi in gioco, magari facendo leva sui propri hobbies, sulla fantasia etc.. ma anche aiutarli a riavvicinarsi al Cristianesimo ed alla famiglia - Non riescono a trovare lavoro proprio per l’età ed il loro reddito non permette di portare avanti la famiglia - Vengono licenziati per dare lavoro a giovani con contratti a tempo determinato - Gli extracomunitari sono sempre i primi a perdere lavoro - Aumentano i cassaintegrati con possibilità di licenziamento - Ci sono tanti contratti a breve termine -- La perdita del lavoro porta a depressioni perché non c’è prospettiva per il futuro - La situazione più brutta è che è difficile reinventarsi. Bisogna ricominciare da capo e molte volte con l’ansia e la paura di non farcela!!!

11 Situazione degli anziani - Stanno aumentando le povertà nella malattia - ci sono molti casi di emarginazione e di solitudine - Nei nostri piccoli centri gli anziani non sono molto poveri, anche per il genere di vita modesto a cui sono abituati, ma non vengono ascoltati nei loro bisogni primari - Paura di non arrivare a fine mese, pensioni molto basse e tasse aumentate - Conosco molti anziani in famiglia e sono di supporto economico ai figli ed alle loro famiglie - Quelli che conosco, sono ormai rassegnati a vivere con poco denaro e la tristezza riempie le loro giornate - Mancanza di centri per anziani - C’è poco amore per gestire gli anziani, sono sempre più soli - Nel mio quartiere il problema principale per le famiglie che hanno anziani è quello di trovare loro una badante e di farla accettare; gli anziani spesso vivono con paura ed ansia questa presenza.

12 4^domanda: Cosa possiamo fare? Pochissime persone hanno risposto a questa domanda, non è stata presa in considerazione. - Essere disponibili e solidali nei confronti delle persone in difficoltà - Non aver paura di metterci in gioco per aiutarli a trovare soluzioni. - Accompagnare le persone che vanno in crisi per aiutarli a ritrovare, pur nel disagio economico, valori per cui vale la pena di lottare.

13 Nella lettura dei dati del nostro questionario, Massimiliano Colombi rileva soprattutto un sentimento trasversale di “vulnerabilità”. Il lavoro non riesce più a mantenere la sua integrazione sociale ed un futuro sicuro, spaventano le malattie dei genitori, le separazioni. La fatica è più evidente nelle famiglie che hanno due figli, in quelle monogenitoriali e nelle famiglie straniere. I problemi del lavoro sono spesso drammatici e, soprattutto per i giovani ( 30-35 anni), le esperienze e le storie dei genitori non sono più di aiuto. La Chiesa non viene percepita come qualcosa che mi cammina accanto; emerge anche la disuguaglianza sociale. D’altro canto si osservano anche altri dati: a) le attese ai livelli di consumi sono troppo elevate, b) non conosciamo più chi ci abita vicino, l’altro è uno sconosciuto. c)l’ incapacità di percepire noi stessi come artefici di un futuro diverso. Come tornare allora a far percepire un essenziale nel momento in cui la mobilità sociale degli anni passati non c’è più? Le comunità, a partire proprio dai rischi, devono ripensare il proprio funzionamento e vedere nei servizi uno strumento importante per leggere le problematiche.

14 «Costruire la città dell’Uomo a misura d’uomo»… …perché nessuno resti solo e nessuno resti indietro… E’ la forma moderna di parlare di sviluppo


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