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La lotta alla dispersione scolastica nella prospettiva del lifelong learning L’esperienza dei Greta francesi Giuseppina Manildo.

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Presentazione sul tema: "La lotta alla dispersione scolastica nella prospettiva del lifelong learning L’esperienza dei Greta francesi Giuseppina Manildo."— Transcript della presentazione:

1 La lotta alla dispersione scolastica nella prospettiva del lifelong learning L’esperienza dei Greta francesi Giuseppina Manildo

2 2 a monte…Una politica di equilibrio fra i sistemi Equilibrio tra formazione generale, formazione professionale e mercato del lavoro per: contemperare l’apprendimento dei saperi culturali di base e di competenze lavorative specifiche aprire i diversi percorsi all’educazione degli adulti, attraverso una scansione modulare degli insegnamenti, in vista di una stretta integrazione tra formazione iniziale e continua”.

3 Giuseppina Manildo3 Integrazione dei meccanismi di inclusione E’ fortemente sostenuta negli aspetti di sperimentazione e innovazione anche grazie al ricorso a finanziamenti europei (soprattutto FSE) e si colloca in una prospettiva di lifelong learning, che mette in atto strategie di sostegno del percorso complessivo di vita della persona, nei suoi aspetti di crescita individuale, di educazione-formazione e di lavoro in una prospettiva non necessariamente sequenziale.

4 Giuseppina Manildo4 Misure di supporto al sistema misure di orientamento e riorientamento, accompagnamento certificazione di crediti acquisiti in ambito scolastico- formativo validazione delle competenze acquisite nel mondo del lavoro Fondamenta Un’architettura consolidata di passerelle tra scuola e lavoro e tra lavoro e scuola, con reciproco accreditamento e riconoscimento delle competenze.

5 Giuseppina Manildo5 Il lifelong learning per integrazione dei sistemi di inclusione e la lotta contro la dispersione Lifelong learning Formazione generale Mercato del lavoro Formazione professionale

6 Giuseppina Manildo6 Correlazione fra policies Le politiche educative, le politiche del lavoro e quelle sociali, strettamente correlate, si avvalgono di organismi istituzionali di raccordo con le politiche comunitarie sia a livello nazionale che regionale Esiste una politica di coerenza tra le filiere di istruzione iniziale e continua

7 Giuseppina Manildo7 Misure di formazione iniziale e continua a favore dell’inclusione formativa DIJEN (16-25 anni) Mission Générale d’Insertion de l’EducationNationale Incontri preliminari d’inserimento ARE SIO CIPPA MOREA CFI Formazione in azienda SEGPA Sezioni di adattamento per l’ educazione generale e professionale UPIS “Aiuto e sostegno” nelle classi 4^ e “integrazione” nelle classi 3^ CLIPA Reley classes CLA

8 Giuseppina Manildo8 La fascia dell’obbligo nella scuola secondaria inferiore: i cicli e il preapprendistato Durata: 4 anni Obiettivi: Potenziamento dello studio guidato per la prevenzione dell’abbandono, dell’assistenza individuale come orientamento e come sostegno, del ruolo dell’educazione civica per la formazione del cittadino e la formazione alla vita sociale ed economica In particolare: Nel ciclo di adattamento (classe 6°) largo spazio alle tecniche per “imparare a imparare”, al consolidamento della lingua francese e dell’educazione civica Nel ciclo centrale (classe 5° e 4°) approfondimento delle conoscenze e del saper fare. Chi desideri intraprendere l’apprendistato nelle successive scelte scolastiche può iniziare già da queste classi il preapprendistato, anche se l’accesso vero e proprio ai centri di formazione all’apprendistato è possibile dopo il compimento dei 16 anni Nel ciclo di orientamento (classe 3°) sostegno alle scelte future: si articola in ciclo generale, tecnologico, professionale e dell’apprendistato. Notevole attenzione all’informazione sui mestieri e ai corrispondenti indirizzi di apprendimento. Le attività sono svolte da consiglieri di orientamento, in qualche caso vengono organizzati brevi stage aziendali o visite alle imprese

9 Giuseppina Manildo9 SEGPA Gli alunni che presentano serie e persistenti difficoltà dopo la scuola primaria, su proposta di uno speciale comitato per l’educazione, sono affidati a sezioni di adattamento per l’educazione generale e professionale (SEGPA). Il SEGPA organizza corsi speciali che permettono di l’inserimento in corsi professionali (che rilasciano diplomi professionali, i CAP).

10 Giuseppina Manildo10 Disabilità e handicap Le UPIS, unità di integrazione pedagogica posti all’interno delle scuole, prevedono la creazione di partenariato con servizi educativi e di cura, servizi medici e paramedici per l’adeguamento ai bisogni delle singole disabilità. Sono progettate per offrire corsi su misura. Gli alunni delle UPIS seguono orari paralleli a quelli dei college o dei licei. I corsi sono finalizzati all’integrazione individuale di ciascun alunno e possono cambiare nel tempo, anche se la loro programmazione complessiva è annuale. L’utenza proviene da istituzioni mediche e di cura o si tratta di alunni che in passato hanno seguito la scuola con gravi difficoltà di integrazione. L’orientamento e il riorientamento degli alunni è impartito da uno speciale comitato educativo, che garantisce loro la scelta di un progetto di formazione e il reperimento di strumenti di qualificazione.

11 Giuseppina Manildo11 “Aiuto e sostegno” nelle classi 4^ e “integrazione” nelle classi 3^ In carico all’Ispettore dell’Académie Riguardano gli alunni con considerevoli lacune e di base, che hanno avuto insuccessi ripetuti e trovano difficoltà nell’adattarsi a situazioni di apprendimento collettivo e di adattamento all’ambiente scolastico. Per gli studenti con difficoltà di comportamento è realizzata un’assistenza individuale “Aiuto e sostegno” nelle classi 4^ prepara gli alunni alla frequenza di un corso normale. Se sono ancora in difficoltà, possono consolidare il loro apprendimento nell’ambito di “integrazione” nelle classi 3^.

12 Giuseppina Manildo12 Focus su: “integrazione” nelle classi 3^ Pienamente integrata nel collège, sostiene gli studenti che hanno come principale obiettivo che di entrare nella formazione professionale (per ottenere almeno una qualificazione CAP). E’ caratterizzata da: Classi poco numerose (circa 15 alunni) Individualizzazione del rapporto studente-alunno sviluppata durante i progetti di addestramento professionale finalizzati al livello V di qualificazione; Periodi di alternanza scuola-lavoro in azienda di almeno sei settimane Alla fine (non è possibile ripetere), ammissione automatica in un corso preparatorio per un diploma CAP e opportunità di dare l’esame CFG (certificato di formazione professionale generale), che dà l’esonero alcune unità necessarie per ottenere il CAP.

13 Giuseppina Manildo13 CLIPA Dal 1997 gli studenti con più di 14 anni possono essere inseriti nelle classi di alternanza scuola-lavoro, di preparazione pre-professionale, secondo piani di sviluppo regionale (CLIPA). Le classi CLIPA possono essere realizzate in licei professionali e centri per l’apprendistato (CFAS) o nei colleges, con l’assenso dell’Ispettore dell’ Académie. Possono essere realizzate solo in presenza di un tessuto produttivo preparato ad accogliere gli allievi. Il corso, che di solito dura un anno, è rivolto a studenti interessati al lavoro ma che non hanno ancora una precisa vocazione. Alla fine del corso i ragazzi devono essere in grado di scegliere la formazione loro più adatta, alla luce delle loro precedenti conoscenze, della loro età, delle loro acquisizioni e motivazioni. Le scelte devono rimare aperte, di modo da poter ritornare nel college o nel liceo professionale o essere ammessi in un corso professionale come studenti o con contratto di lavoro.

14 Giuseppina Manildo14 Relay classes” Gli alunni che rifiutano il sistema scolastico completamente possono trovare una soluzione più adatta ai loro bisogni in un dispositivo che ha scopi più prettamente sociali. Le così dette “Relay classes”, istituite nel 1998, hanno lo scopo di incoraggiare gli studenti a ritornare a scuola in strutture con classi speciali temporanee o, se necessario, con un contratto di lavoro. Il periodo di frequenza di queste classi può variare da poche settimane a diversi mesi, ma non supera l’anno..

15 Giuseppina Manildo15 CLA Classi per studenti che non parlano francese o che parlano francese, ma hanno precedentemente studiato in scuole all’estero. Le CLA consentono di imparare il francese e di mettersi al passo con altre materie, se c’è discrepanza fra i curricola seguiti in altri paesi e quelli francesi. Lo scopo è di mettere in condizione gli studenti e di rientrare nel sistema il più presto possibile.

16 Giuseppina Manildo16 La Formazione Continua come dispositivo contro la dispersione La DIJEN (Mission Générale d’Insertion de l’Education Nationale) cura in particolare il recupero dei giovani che hanno abbandonato anzitempo la scuola, consentendo ai ragazzi fra i 16 e i 25 anni di far riferimento alle istituzioni scolastiche per un programma integrativo di formazione, articolato in moduli formativi coordinati a livello di distretto scolastico. Quest’ultimo contribuisce alla creazione di itinerari personalizzati d’accesso alla qualificazione e al diploma (ITAQ) di Livello 5 (CAPe BEP) e sostiene l’inserimento sul mercato del lavoro dei giovani che hanno acquisito tali titoli di studio. Viene svolta un’azione integrata contro la dispersione scolastica e contro l’emarginazione sul mercato delle professioni, che si realizza tramite azioni di orientamento, ricerca di impiego, completamento della formazione con azioni personalizzate o con contratti di alternanza.

17 Giuseppina Manildo17 Le azioni integrate di DIJEN contro la dispersione Orientament o Ricerca d’ impiego Ricerca d’ impiego Completamento della formazione:  Azioni personalizzate  Contratti di alternanza Completamento della formazione:  Azioni personalizzate  Contratti di alternanza

18 Giuseppina Manildo18 Le misure di inserimento-reinserimento – I Incontri preliminari d’inserimento, svolti nella scuola di origine. Durata complessiva di 12 ore e mezzo, svolti in due giornate, in cui il giovane viene informato sul mercato del lavoro e sulle relative opportunità formative. L’azione è completata da counselling sul percorso di studi da seguire. ARE – Aide à la recherche d’emploi: moduli di varia estensione (dalle 20 alle 100 ore per un totale complessivo di tre mesi). Integrano azioni di assistenza per la ricerca di lavoro con sostegno didattico-pedagogico. SIO – Session d’information et d’orientation, percorso professionale in sintonia con l’andamento del mercato del lavoro. Si svolge nel primo semestre di ciascun anno scolastico, è articolato in moduli di 6 settimane e può prevedere stage aziendale. CIPPA (Cycles d’insertion professionnelle par alternance), per giovani con gravi problemi, non risolvibili con le azioni SIO. Hanno lo scopo di facilitare l’inserimento in lavoro (principalmente mediante apprendistato) o in formazione, anche in alternanza. Durata variabile dai 3 ai 9 mesi, in relazione delle esigenze individuali. I

19 Giuseppina Manildo19 Le misure di inserimento-reinserimento – II MOREA (Modules de repréparation à un examen), moduli personalizzati comprendenti anche esperienze professionali, dedicati a chi non ha superato il CAP o il BEP o parti di essi, consente di ritentare la prova senza la ripetenza. Percorsi CFI (Crèdit Formation Individualisé): percorsi di formazione per lavoratori a tempo determinato o indeterminato, che per legge possono autonomamente scegliere di rientrare e seguire un piano formativo (a tempo pieno o parziale anche in modo discontinuo) in orario di lavoro e con diritto alla remunerazione. La durata della formazione non può superare l’anno in caso di lavoratori a tempo pieno e le 1200 ore in caso di lavoratori a tempo parziale. I contenuti dei corsi sono generalmente volti al conseguimento di una qualificazione o all’acquisisizione di competenze per l’esercizio di una professione artiginale. Formazione in azienda

20 Giuseppina Manildo20 I GRETA I Greta (Groupements d’ètablissements), istituiti nel 1992, sono organismi pubblici operanti nell’ambito della formazione professionale continua. Sono composti da istituzioni di insegnamento pubblico - i collèges, le scuole secondarie inferiori, i lycées, le scuole secondarie superiori (tanto d’insegnamento generale quanto tecnologico) – che uniscono le loro risorse umane e materiali per la massimizzazione degli interventi. In Francia ci sono più di 290 Greta, almeno uno per dipartimento. Funzionano con risorse proprie: i finanziamenti sono assicurati da imprese e organizzazioni di appartenenza degli utenti salariati che svolgono attività di formazione, Stato o Regione, utenti dei corsi di formazione. Svolgono servizi volti a: Accogliere e orientare Facilitare la definizione di un progetto personale e di un percorso di formazione Implementare le attività formative.

21 Giuseppina Manildo21 Il funzionamento della rete dei Greta Ciascun Greta definisce autonomamente a livello locale la programmazione della formazione in funzione dei bisogni espressi localmente dalle imprese, dalla collettività e dai differenti rappresentanti dello stato. Il Greta svolge una missione di servizio pubblico in materia di formazione continua, assicurando l’autofinanziamento dell’insieme delle attività formative che organizza. Le attività possono essere finanziate da un’impresa o un’organizzazione pubblica o privata o pagate direttamente dall’utente. Management  Equipe di direzione (coordinatore della struttura e responsabile amministrativo  Uno o più consiglieri di formazione continua (definiscono le attività da attivare in funzione dei bisogni di formazione espressi localmente)  Coordinatori e formatori in numero variabile a seconda del volume di attività. Formatori  Docenti del Ministero dell’Educazione, particolarmente esperti in pedagogia degli adulti  Formatori provenienti dagli ambiti professionali, tutti con una qualificazione specifica riconosciuta.

22 Giuseppina Manildo22 Utenti  Giovani e adulti in cerca di lavoro · Giovani in fase di inserimento professionale · Lavoratori interessati a piani di formazione o a congedi individuali di formazione Persone che finanziano individualmente la propria formazione Quattro tipi di formazione  Formazione programmata: interventi collettivi organizzati sottoforma di stage, sessioni o moduli di durata e periodicità variabile per lavoratori di una stessa impresa o di imprese diverse, persone in cerca di lavoro, utenti che pagano direttamente la loro formazione. Le attività formative sono organizzate in gruppi omogenei in termini di livelli e di obiettivi.  Formazione individualizzata: pedagogia specifica e ritmi appropriati a quelli di apprendimento degli utenti. Realizzata per conto di centri permanenti dell’Educazione Nazionale, dei Laboratori di pedagogia personalizzata, dai dispositivi di formazione individuale. Formazione in alternanza: organizzata in rapporto alla domanda delle imprese e realizzata nel Greta o nel luogo di lavoro Formazione integrata: organizzata con le imprese di solito al loro interno.

23 Giuseppina Manildo23 Impianto metodologico di base organizzazione dell’insegnamento per unità capitabilizzabili (UC) disarticolazione di ogni diploma in innumerevoli unità capitabilizzabili utilizzo di ingegnerie pedagogiche per la personalizzazione dell’apprendimento Supportato da: Dispositivi di riconoscimento di crediti e acquis per il riconosceimento dei livelli di formazione posseduta (carriera, qualificazioni, saper fare) sistema di crediti formativi individualizzati: non direttamente corrispondenti ad un sistema rigidamente predeterminato di titoli e attestati. E sul piano didattico da : adozione di un sistema di risposte individualizzate di formazione che si traduce nell’elaborazione di itinerari personali di formazione con ciascuno dei soggetti in formazione.

24 Giuseppina Manildo24 Formazione personalizzata e ingegneria pedagogica L’ingegneria pedagogica ingloba l’insieme delle attività che consentono la realizzazione di un progetto formativo in termini di procedure integrate, anche nella prospettiva del controllo di qualità e di certificazione (ISO 9000, ETQM ecc.). L’architettura dei progetti comprende:  analisi dei bisogni/richiesta di formazione  definizione degli obiettivi in termini di sapere, saper fare, saper essere  definizione degli obiettivi operativi in termini di risultati raggiunti alla fine del percorso di apprendimento  impianto progettuale del progetto di formazione, in termini di logica sequenziale degli obiettivi specifici, definizione di strumenti pertinenti, scelta di metodi coerenti e di strumenti e supporti di carattere pedagogico  realizzazione pratica del progetto nelle sue singole azioni  valutazione delle fasi di avanzamento e degli effetti conseguenti  i risultati dei processi di valutazione.

25 Giuseppina Manildo25 l progetto di inserimento del Greta Paramedico e Sociale – Antenne Jaurès di Parigi


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