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CLIL PER UNA DIDATTICA INNOVATIVA Gina Muscarà Tione, Novembre 2008 Gina Muscarà Tione, Novembre 2008.

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1 CLIL PER UNA DIDATTICA INNOVATIVA Gina Muscarà Tione, Novembre 2008 Gina Muscarà Tione, Novembre 2008

2 CLIL: che cosa è? CLIL = Content and Language Integrated Learning (Apprendimento integrato di contenuto disciplinare e lingua ) Si tratta di un progetto innovativo che all’interno del curricolo persegue una doppia finalità: aumentare il tempo disponibile per l’insegnamento della lingua straniera, senza diminuire il tempo di apprendimento per le discipline. CLIL = Content and Language Integrated Learning (Apprendimento integrato di contenuto disciplinare e lingua ) Si tratta di un progetto innovativo che all’interno del curricolo persegue una doppia finalità: aumentare il tempo disponibile per l’insegnamento della lingua straniera, senza diminuire il tempo di apprendimento per le discipline.

3 Una definizione di CLIL Il CLIL si riferisce ad ogni situazione didattica in cui viene utilizzata una L2, cioè una lingua che non viene usata in prevalenza nell’ambiente, per l’insegnamento e l’apprendimento di contenuti disciplinari e non a scopo dell’insegnamento e l’apprendimento della lingua in sé. (Dieter Wolff) Il CLIL si riferisce ad ogni situazione didattica in cui viene utilizzata una L2, cioè una lingua che non viene usata in prevalenza nell’ambiente, per l’insegnamento e l’apprendimento di contenuti disciplinari e non a scopo dell’insegnamento e l’apprendimento della lingua in sé. (Dieter Wolff)

4 CLIL: Per quale disciplina? Per quali studenti? Per quanto tempo? Teoricamente adatto per tutte le discipline Adatto per tutte le età: dalla scuola primaria fino a studenti universitari Riguardo ai tempi didattici: da pochi mesi in poi Per quanto riguarda l’integrazione curricolare: da determinazioni curricolari fissi fino a scelte di moduli del tutto liberi A condizione che ci sia una adeguata pianificazione didattica tra insegnante di lingua e insegnante della disciplina (equilibrio tra lingua e contenuti disciplinari) Teoricamente adatto per tutte le discipline Adatto per tutte le età: dalla scuola primaria fino a studenti universitari Riguardo ai tempi didattici: da pochi mesi in poi Per quanto riguarda l’integrazione curricolare: da determinazioni curricolari fissi fino a scelte di moduli del tutto liberi A condizione che ci sia una adeguata pianificazione didattica tra insegnante di lingua e insegnante della disciplina (equilibrio tra lingua e contenuti disciplinari)

5 Il CLIL, perché? I concetti della disciplina vengono appresi direttamente in L2, il processo è analogo all’acquisizione in L1 Lo sviluppo di abilità cognitive complesse viene favorito dall’acquisizione di contenuti scientifici in lingua straniera. Favorisce l’apprendimento interculturale I concetti della disciplina vengono appresi direttamente in L2, il processo è analogo all’acquisizione in L1 Lo sviluppo di abilità cognitive complesse viene favorito dall’acquisizione di contenuti scientifici in lingua straniera. Favorisce l’apprendimento interculturale

6 Riflessioni preliminari alla programmazione di percorsi CLIL: Quanta lingua sanno gli alunni/studenti? Quale disciplina è più adatta per questi studenti? Quali contenuti sono a loro più congeniali? Quali obiettivi si vogliono raggiungere? Quanta lingua sanno gli alunni/studenti? Quale disciplina è più adatta per questi studenti? Quali contenuti sono a loro più congeniali? Quali obiettivi si vogliono raggiungere?

7 Lezioni CLIL = Nuovo ambiente di lavoro l’ambiente è nuovo linguisticamente perché: la lingua veicolare è una LS; c’è una cura della dimensione linguistica che normalmente non si trova nella classe di L1 l’ambiente è nuovo dal punto di vista dell’apprendimento linguistico perché: si impara la LS usandola per apprendere essendo confrontati con contenuti, testi e attività molto diversi da quanto si trova nella lezione tradizionale di LS l’ambiente è nuovo dal punto di vista dell’apprendimento disciplinare perché: il contenuto disciplinare viene insegnato e appreso attraverso una LS; si incorporano degli accorgimenti metodologici nuovi e innovativi onde facilitare l’apprendimento stesso. l’ambiente è nuovo linguisticamente perché: la lingua veicolare è una LS; c’è una cura della dimensione linguistica che normalmente non si trova nella classe di L1 l’ambiente è nuovo dal punto di vista dell’apprendimento linguistico perché: si impara la LS usandola per apprendere essendo confrontati con contenuti, testi e attività molto diversi da quanto si trova nella lezione tradizionale di LS l’ambiente è nuovo dal punto di vista dell’apprendimento disciplinare perché: il contenuto disciplinare viene insegnato e appreso attraverso una LS; si incorporano degli accorgimenti metodologici nuovi e innovativi onde facilitare l’apprendimento stesso.

8 Lezioni CLIL : cambiamenti metodologico-didattici Perché? Non si può pensare di attuare un percorso CLIL cambiando solo la lingua veicolare e questo per due motivi: ■ non è affatto scontato la crescita linguistica (mancanza di output comprensibile) ■ non è scontato nemmeno l’apprendimento dei contenuti (mancanza di input comprensibile) Perché? Non si può pensare di attuare un percorso CLIL cambiando solo la lingua veicolare e questo per due motivi: ■ non è affatto scontato la crescita linguistica (mancanza di output comprensibile) ■ non è scontato nemmeno l’apprendimento dei contenuti (mancanza di input comprensibile)

9 Quale metodo didattico? impostazione istruttivista (in cui lo studente assume un ruolo ricettivo) vs una impostazione costruttivista (con momenti esperienziali) Metodi che permettono di progettare lezioni centrate ■ sull’allievo ■ sull’ azione E che siano sensibili ■ Al sapere procedurale e alla riflessione metacognitiva ESEMPI di didattica tasks based: ■ Learning by doing ■ Cooperative Learning ■ Stationen Lernen Metodi che permettono di progettare lezioni centrate ■ sull’allievo ■ sull’ azione E che siano sensibili ■ Al sapere procedurale e alla riflessione metacognitiva ESEMPI di didattica tasks based: ■ Learning by doing ■ Cooperative Learning ■ Stationen Lernen

10 Il focus nella didattica CLIL va posto su: ■ la scelta dei materiali ■ l’attivazione di strategie di facilitazione per la comprensione dei contenuti ■ l’elaborazione dei compiti ■ l’individuazione dei bisogni linguistici ■ la predisposizione di un supporto linguistico ■ e una stretta progettazione degli interventi. ■ la scelta dei materiali ■ l’attivazione di strategie di facilitazione per la comprensione dei contenuti ■ l’elaborazione dei compiti ■ l’individuazione dei bisogni linguistici ■ la predisposizione di un supporto linguistico ■ e una stretta progettazione degli interventi.

11 Quali materiali didattici? Materiali didattici autentici, adatti alle abilità cognitive degli studenti con i quali si vuole fare lezioni CLIL Utilizzo di internet Costruzione di materiali di supporto da parte degli insegnanti Materiali didattici autentici, adatti alle abilità cognitive degli studenti con i quali si vuole fare lezioni CLIL Utilizzo di internet Costruzione di materiali di supporto da parte degli insegnanti

12 Il Compito (TASK) ■ La natura del compito implica l’uso di strategie e tecniche di scoperta, di interpretazioni e di comparazioni ■ Il compito deve essere “linguisticamente semplice ma cognitivamente impegnativo e necessita di un supporto linguistico per poterlo eseguire” (John Clegg) ■ La natura del compito implica l’uso di strategie e tecniche di scoperta, di interpretazioni e di comparazioni ■ Il compito deve essere “linguisticamente semplice ma cognitivamente impegnativo e necessita di un supporto linguistico per poterlo eseguire” (John Clegg)

13 Binomio BICS (Basic Interpersonal Communication Skills) – CALP (Cognitive Academic Language Proficiency) Per classificare le discipline : il loro livello di richiesta cognitiva e la loro contestualizzazione concreta

14 Applicazione del quadrante di Cummins per la classificazione di attività CLIL e scelta della disciplina contenuto + alta richiesta cognitiva 3 4 lingua - lingua + attività inserite attività in nel contesto contesto ridotto 1 2 contenuto – bassa richiesta cognitiva contenuto + alta richiesta cognitiva 3 4 lingua - lingua + attività inserite attività in nel contesto contesto ridotto 1 2 contenuto – bassa richiesta cognitiva

15 Esempi di attività Quadrante 1: attività a bassa richiesta cognitiva che richiedono un uso limitato della lingua es. attività che si svolgono in un contesto concreto (lezione di educazione fisica) Quadrante 1: attività a bassa richiesta cognitiva che richiedono un uso limitato della lingua es. attività che si svolgono in un contesto concreto (lezione di educazione fisica) Quadrante 2: attività a bassa richiesta cognitiva, focalizzate sulla lingua es. copiare appunti, ripetere drills (esercizi tipicamente scolastici che l’insegnante di L2 fa normalmente durante la sua lezione)

16 Esempi di attività Quadrante 3: attività ad alta richiesta cognitiva che richiedo- no un uso limitato della lingua es. compiti tipici della disciplina che mettono il focus sui con- tenuti disciplinari che richiedo- no un supporto linguistico. Questo diminuirà man mano che gli studenti acquisiscono auto- nomia e competenza nell’uso della lingua (esperimenti di laboratorio) Quadrante 3: attività ad alta richiesta cognitiva che richiedo- no un uso limitato della lingua es. compiti tipici della disciplina che mettono il focus sui con- tenuti disciplinari che richiedo- no un supporto linguistico. Questo diminuirà man mano che gli studenti acquisiscono auto- nomia e competenza nell’uso della lingua (esperimenti di laboratorio) Quadrante 4: attività ad alta richiesta cognitiva e linguistica: Compiti CALP (Cognitive Academic Language Proficiency) es. fare una relazione su un argomento disciplinare e saperla presentare

17 Integrare contenuti e lingua Saper fare nella disciplina (CALP = Cognitive Academic Language Proficiency) Contenuto Operazioni cognitive (thinking skills) Lingua Conoscenza di: ●ambiti disciplinari  argomenti  sottoargomenti Analizzare Descrivere Sintetizzare Elaborare Conoscenza di: ●lessico  strutture linguistiche  funzioni  forme testuali

18 Valutazione Chi valuta? Che cosa si valuta? Come si valuta? Chi valuta? Che cosa si valuta? Come si valuta?


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