La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Home page CDR Centro Documentazione Ricetti del Piemonte Informazioni generali sul CDR: funzioni I ricetti: modelli di architettura medievale rurale CDR:

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Home page CDR Centro Documentazione Ricetti del Piemonte Informazioni generali sul CDR: funzioni I ricetti: modelli di architettura medievale rurale CDR:"— Transcript della presentazione:

1 Home page CDR Centro Documentazione Ricetti del Piemonte Informazioni generali sul CDR: funzioni I ricetti: modelli di architettura medievale rurale CDR: dall’ideazione alla realizzazione CDR: progetti per il futuro Informazioni generali sul CDR: locazione CDR: storia delle cellule del Centro Documentazione CDR: una struttura fulcro di una rete di sistemi

2 Città di Candelo Gemellata con La Roche sur Foron CDR, Centro Documentazione Ricetti del Piemonte, è un centro di archiviazione e di ricerca per la conservazione e la valorizzazione dei ricetti del Piemonte, ma aspira a diventare sede di studi sui ricetti anche a livello nazionale ed europeo. E’ un punto di raccolta e d'incontro tra documentazione e ricerca : al suo interno e per mezzo della sua attività, si incontrano storia, arte, tutela e promozione. Ricetto – Uno dei borghi più belli d’Italia Centro Documentazione Ricetti del Piemonte

3 CDR: una Struttura fulcro di una Rete di Sistemi Con il Centro Documentazione si concretizza uno dei pilastri culturali di un grande sistema, integrato nel territorio comunale, partecipato per quanto riguarda sviluppo e obiettivi, e anche aperto all’Europa. sistema integrato, unità di un progetto riguardante tutto il nostro territorio umano e ambientale: all’interno e a partire dal borgo fortificato, si muovono progetti e itinerari dentro e fuori le mura.sistema integrato, unità di un progetto riguardante tutto il nostro territorio umano e ambientale: all’interno e a partire dal borgo fortificato, si muovono progetti e itinerari dentro e fuori le mura. sistema partecipato, punta a creare comunicazione e cooperazione tra tutti i ricetti, favorendone la lettura critica per dare impulso concreto a livello culturale e turistico a queste testimonianze medievali che rischiano di scomparire.sistema partecipato, punta a creare comunicazione e cooperazione tra tutti i ricetti, favorendone la lettura critica per dare impulso concreto a livello culturale e turistico a queste testimonianze medievali che rischiano di scomparire. sistema aperto, nazionale ed europeo, che si realizzerà nel progetto a lungo raggio di mappatura dei ricetti in tutta Italia e in tutta Europa.sistema aperto, nazionale ed europeo, che si realizzerà nel progetto a lungo raggio di mappatura dei ricetti in tutta Italia e in tutta Europa.

4 Informazioni generali sul CDR: funzioni Il Centro Documentazione Ricetti del Piemonte si impegna a tutelare e promuovere la conoscenza del modello storico e architettonico dei Ricetti. I documenti verranno raccolti, catalogati e messi a disposizione di studiosi e interessati. Ci si propone così di indirizzare la ricerca su questi su questo settore di studi. Il Centro è organizzato sul modello di un archivio specializzato per: documenti originali e copie donati o depositati; raccolte fotografiche, audio e video; inventari di archivi pubblici e privati; guide tematiche alle fonti bibliografiche; tesi universitarie.

5 Informazioni generali sul CDR: locazione Il Luogo: Il Centro Documentazione Ricetti ha sede in cellule del Ricetto di proprietà comunale, ristrutturate anche grazie al contributo della Regione Piemonte (Det. Dir. N. 365 del 2002). Il Centro è strutturato in: - PIANO TERRA PIANO TERRAPIANO TERRA accoglienza e informazioni turistiche. - PRIMO PIANO PRIMO PIANOPRIMO PIANO studio e ricerca.

6 Piano Terra Il piano terra è organizzato in modo da presentare al pubblico il Centro Documentazione Ricetti: una cartina del Piemonte visualizza i 193 ricetti piemontesi, e vari pannelli mostrano quelli biellesi. Sono state realizzate sagome di personaggi storici legati al Ricetto di Candelo, che saranno dotate di touch screen, per rendere la visita alla struttura più coinvolgente, specie per giovani, studenti e pubblico.

7 Primo Piano Il primo piano è la sala destinata allo studio e alla ricerca, in un locale dotato di attrezzature informatiche destinate ad appassionati e studiosi, che agevoleranno le ricerche sui documenti via via archiviati. In una cellula adiacente è stata approntata una sala allestimenti temporanei, appendice delle cellule ecomuseali come mostra sulla civiltà vitivinicola a Candelo: in esposizione il Catasto Campagnolo, con mappe settecentesche ora anche digitalizzate, e tavole illustrative del Vigneto Laboratorio.

8 CDR: la storia delle cellule Spese sostenute per acquisto e restauro cantine Storia delle cellule: da cantine private a Biblioteca a Centro Documentazione Ricetti 1991: l’Amministrazione approva il restauro e recupero di due cantine del Ricetto a Biblioteca Comunale e Archivio Storico. 1993: conclusi i lavori di restauro, consolidamento e finitura (immagini fondo Toselli), si ha l’apertura al pubblico della Biblioteca. 2000: l’Amministrazione acquista un’altra cellula adiacente per una fruizione più completa. 2001: la Biblioteca è spostata nell’attuale sede (via Matteotti). I locali nel Ricetto divengono spazio culturale e promozionale sui ricetti.

9 Spese sostenute per acquisto e restauro cantine INTERVENTOSPESA Acquisto immobile (spese già sostenute) € 17.043 Ristrutturazione I lotto (spese già sostenute) € 71.529 Ristrutturazione II lotto (spese già sostenute) € 51.645 Ampliamento con ristrutturazione – III lotto (spese già sostenute) € 80.050 TOTALE € 220.268

10 La storia del CDR: dall’ideazione alla realizzazione 2003: Acquisizione del Fondo Micaela Viglino Davico sui ricetti del Piemonte. 2004: 8 maggio, in occasione del Convegno Il ricetto medievale e il suo paesaggio: valori storici e ambientali per un marketing territoriale di qualità, inaugurazione del Centro Documentazione. Il ricetto medievale e il suo paesaggio: valori storici e ambientali per un marketing territoriale di qualitàIl ricetto medievale e il suo paesaggio: valori storici e ambientali per un marketing territoriale di qualità 2005: Conclusione della schedatura informatizzata con metodo Guarini del Fondo Micaela Viglino Davico (documenti e materiale fotografico). Selezione, attraverso i bandi del Servizio Civile Volontario, di personale da destinare alla gestione operativa del Centro. Spese sostenute per realizzazione CDR (allestimento lotti) Spese sostenute per realizzazione CDR (allestimento lotti)

11 Ricetto ieri e oggi: tra storia passata e moderno marketing Questo convegno (8 maggio 2004) è stato un dialogo importante sul Ricetto di Candelo e sui ricetti in generale, con interlocutori che hanno fissato punti di discussione interessanti. Leggi una sintesi degli argomenti trattatiLeggi una sintesi degli argomenti trattati. Leggi una sintesi degli argomenti trattati

12 Il ricetto medievale e il suo paesaggio: cultura e marketing Il giorno sabato 8 maggio 2004 ha avuto luogo, nella Sala degli Affreschi del Comune di Candelo, il convegno “Passato con futuro - Il ricetto medievale e il suo paesaggio: valori storici e ambientali per un marketing territoriale di qualità” organizzato e promosso in stretta collaborazione con la Regione Piemonte e col patrocinio della Provincia di Biella. Relatori: Alberto Fumi Alberto Fumi - A.T.R. Regionale Alberto Fumi Marco Berchi Marco Berchi - “Qui Touring” del Touring Club Italiano Marco Berchi Vincenzo Capizzi Vincenzo Capizzi - Università di Novara Vincenzo Capizzi Dott.ssa Daniela Formento Dott.ssa Daniela Formento - Regione Piemonte Dott.ssa Daniela Formento Roberto Pizzio Roberto Pizzio - Vicepresidente Borghi più belli d’Italia Roberto Pizzio Federica Chilà Federica Chilà - Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Federica Chilà Prof.ssa Micaela Viglino Davico Prof.ssa Micaela Viglino Davico – Politecnico di Torino Prof.ssa Micaela Viglino Davico Prof.ssa Maria Grazia Vinardi Prof.ssa Maria Grazia Vinardi – Politecnico di Torino Prof.ssa Maria Grazia Vinardi Prof. Spina Luigi Prof. Spina Luigi – Istituto civico Culturale Candelo Prof. Spina Luigi Prof. Trisciuoglio Marco Prof. Trisciuoglio Marco – Politecnico di Torino 1

13 Atti dal convegno Dopo il benvenuto del Sindaco di Candelo agli intervenuti, interessanti gli interventi di plauso del prof. Pier Ercole Colombo, assessore alla Cultura-Turismo della Provincia di Biella e di Laura Zegna, vicepresidente ATL Biella. Dott. ALBERTO FUMI dell’A.T.R. Regionale: “Iniziative e progetti a sostegno del turismo culturale di qualità”. Ha evidenziato il concetto di un turismo di qualità e di nicchia. Dott. MARCO BERCHI, direttore della rivista mensile “Qui Touring”del Touring Club Italiano:“Il turismo in un distretto a vocazione industriale come quello biellese”. Ha evidenziato che che le risorse non sono attrattive turistiche, se non sono riunite in un circuito virtuoso: devono “fare sistema”. Occorre individuare gli attrattori forti, tra cui il Ricetto. Il turismo non potrà prendere il posto del tessile, ma essere complementare.

14 Atti dal convegno Prof. Vincenzo Capizzi - Università di Novara: “Turismo, economia, cultura” Nel suo intervento ha evidenziato questi tre pilastri portanti, che devono essere collegati tra di loro. C’è bisogno di businnes plan (raffronto tra capitali privati/pubblici), far vedere la convenienza e creare valore per il territorio. Dott.ssa Daniela Formento - Regione Piemonte: “I Centri di documentazione e le politiche di tutela e valorizzazione dei patrimoni culturali del Piemonte”Centra il suo intervento sul Centro Documentazione dei Ricetti (per valorizzare il patrimonio culturale) e sul marketing di qualità: la cultura è il futuro motore dello sviluppo.

15 Dott. Roberto Pizzio - Vicepresidente Club dei Borghi più Belli d’Italia (Club di prodotto ANCI): “L’esperienza del Club “I borghi più belli d’Italia”. Illustra le origini del Club dei borghi. I borghi sono un patrimonio storico da valorizzare, e devono suscitare la fierezza di chi ci abita. A breve i Borghi d’Italia saranno inseriti in una rete europea e avranno una enorme visibilità grazie alla Mondadori. Importante è anche promuovere una rete di prodotti dei borghi (“Res tipica”) anche a livello europeo. Dott.ssa Federica Chilà - Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. – “Gli interventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella a favore di Candelo e del Ricetto”: Costante è l’attenzione nei confronti del Ricetto di Candelo e della nascente Fondazione Partecipata Città di Candelo-Ricetto. Scopo dell’ intervento è stato quello di offrire una panoramica generale delle diverse immagini che in tempi e contesti diversi si sono intrecciate all’idea di ricetto. Atti dal convegno

16 Prof.ssa Micaela Viglino Davico – Politecnico di Torino – “Candelo e il Centro di documentazione dei ricetti del Piemonte” I ricetti fanno parte di un patrimonio nazionale. Sulla scorta degli annales francesi, si è cominciato a vedere la storia come “storia di popolo”, e a studiare anche l’architettura non aulica. Il centro documentazione di Candelo è importante per conservare i documenti in memoria anche a livello nazionale ed europeo. Occorre pensare in grande, mantenendo al memoria delle radici culturali. Prof.ssa Maria Grazia Vinardi – Politecnico di Torino - “Vigne, crotte e tinaggi. Luoghi per la conservazione del vino”. Descrive un suo studio su vigne, crotte e tinaggi. Proietta diapositive relative al monastero di Lenta (Gattinara) e descrive i depositi di vino nelle residenze sabaude. Atti dal convegno

17 Prof. SPINA LUIGI – Istituto civico Culturale Candelo – “Il ricetto, documento singolare della vitivinicoltura popolare”. Il ricetto di Candelo, oltre all’importante riconoscimento dei borghi, ha due “copyright”: Pompei medioevale del Biellese (Gabotto) e Ricetto per antonomasia (Viglino Davico). Prof. TRISCIUOGLIO MARCO – Politecnico di Torino – “Il ricetto e la villa:fasi di sviluppo e forme di un centro rurale medievale”. Bisogna fare una lettura comparata di tutti i ricetti conosciuti. Prof. TRISCIUOGLIO MARCO – Politecnico di Torino – “Il ricetto e la villa:fasi di sviluppo e forme di un centro rurale medievale”. Bisogna fare una lettura comparata di tutti i ricetti conosciuti. CONCLUSIONI 1. Il ricetto è attrattore forte da inserire in un sistema europeo. 2. Ampliamento del Centro con supporto regionale 3. Portare il CDR in Europa. Il Sindaco consegna alla prof.ssa Viglino Davico la cittadinanza onoraria di Candelo. Al termine tutti i relatori, le autorità, parte del pubblico s’avviano verso il medioevale ricetto per procedere all’inaugurazione del Centro documentazione ricetti. Atti dal convegno

18 Spese sostenute per realizzazione CDR (allestimento) InterventoSpesa Arredi (spesa già sostenuta) € 15.493,71 Allestimento I lotto (spesa già sostenuta con finanziamento regionale di € 25.000,00) € 40.367,59 Allestimento II lotto (richiesto finanziamento regionale) € 32.952,00 Incarico per la gestione (da realizzare) € 25.144,11 Incarico per le attività culturali (da realizzare) € 39.379,40 Realizzazione e gestione sito (da realizzare) € 5.000,00 Completamento campagne fotografiche (da realizzare) € 5.000,00 Realizzazione supporto informatico sul Centro (da realizzare) € 4.800,00 TOTALE201088,81

19 La storia del CDR: progetti per il futuro PIANO A MEDIO E LUNGO TERMINE Accordo di programma con i Comuni Biellesi sedi di ricetti, con la regia della Provincia di BiellaAccordo di programma con i Comuni Biellesi sedi di ricetti, con la regia della Provincia di Biella Accordo di programma con le Province Piemontesi sedi di ricetti, con la regia della Regione PiemonteAccordo di programma con le Province Piemontesi sedi di ricetti, con la regia della Regione Piemonte Sviluppo e implementazione di studi sui ricettiSviluppo e implementazione di studi sui ricetti Contatti con Istituzioni Nazionali ed Europee per una mappatura dei ricetti in Italia ed Europa.Contatti con Istituzioni Nazionali ed Europee per una mappatura dei ricetti in Italia ed Europa. PIANO 2005 Acquisizione Fondo Toselli: documenti e fotografie sull’evoluzione del Ricetto di Candelo negli anni Acquisizione Fondo Toselli: documenti e fotografie sull’evoluzione del Ricetto di Candelo negli anni Ricerca, con il Servizio Civile Volontario, di personale volontario per la gestione operativa del Centro Ricerca, con il Servizio Civile Volontario, di personale volontario per la gestione operativa del Centro Avvio schedatura tesi di laurea inerenti Avvio schedatura tesi di laurea inerenti Accordi con le Università per l’assegnazione di tesi di laurea sull’argomento “ricetti” Accordi con le Università per l’assegnazione di tesi di laurea sull’argomento “ricetti”

20 I ricetti: modelli di architettura medievale rurale I ricetti (dal latino receptum) si formano a partire dal XIII-XIV secolo, alcuni di origine signorile, appendici del castello, altri su iniziativa comunale. Si potrebbero definire castrum rurali utilizzati come fortificazione in caso di pericolo ma anche come deposito comunitario in cui la popolazione depositava i prodotti agricoli e vitivinicoli. La conservazione dei ricetti dipende dalle diverse modalità di utilizzo. Molti ricetti vennero abbandonati e decaddero con il tempo. A volte invece divennero un villaggio abitato in pianta stabile, perdendosi però nel tessuto urbano moderno. Alcuni si sono conservati grazie al mantenersi della sua funzione di magazzino e cantina comunitari.


Scaricare ppt "Home page CDR Centro Documentazione Ricetti del Piemonte Informazioni generali sul CDR: funzioni I ricetti: modelli di architettura medievale rurale CDR:"

Presentazioni simili


Annunci Google