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Gli spazi e i tempi sacri Un lavoro di Alessandro & Eugenio.

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Presentazione sul tema: "Gli spazi e i tempi sacri Un lavoro di Alessandro & Eugenio."— Transcript della presentazione:

1 Gli spazi e i tempi sacri Un lavoro di Alessandro & Eugenio

2 Lo spazio: una casa per Dio e/o per l’uomo? Tutte le religioni hanno avuto, col passare del tempo, l’esigenza di avere un luogo in cui pregare e testimoniare la loro fede. Ogni luogo sacro è creato per la sola testimonianza al dio; ciò nonostante esso non è l’unico luogo in cui testimoniare la propria fede. Le tre più grandi religioni del mondo monoteiste sono: il cristianesimo, l’ebraismo e l’islamismo con i rispettivi luoghi di culto.

3 La chiesa cristiana Quella qui rappresentata è la basilica di San Pietro a Roma, è la più grande chiesa cristiana e centro del culto cattolico del mondo. Prevalenti sono le parole scritte in latino, con il quale si celebravano la liturgia fino a metà del ‘900.

4 La sinagoga Questa è la sinagoga di Oradea. La sinagoga è il luogo di culto degli ebrei. Dal culto ebraico discende la religione cristiana, motivo per cui si hanno in comune luoghi e comandamenti. L’unica differenza rimanente è quella per cui gli ebrei stiano ancora aspettando il Messia, già comparso, morto e risorto per la religione cristiana.

5 La moschea Questa è la moschea di Omar a Gerusalemme. La moschea è il centro del culto islamico. A differenza dei culti ebraico e cristiano l’islam presenta “regole” più severe. All’interno dello stesso islam si distinguono i sunniti e gli sciiti.

6 La chiesa cristiana da vicino: l’entrata e la navata L’entrata o sacrato è sempre preceduta da una gradinata, simbolo del passaggio dalla vita quotidiana alla vita per la preghiera. Esistono vari tipi di sacrati e alcuni sono caratterizzati dalla presenza di un rosone sopra di essi. La navata è la parte centrale della chiesa in cui sono presenti le panche e non sempre è una sola. Collega il sacrato al presbiterio. Può essere a volte tagliata da un transetto prima del presbiterio.

7 L’acqua benedetta L’acquasantiera contiene l’acqua benedetta, si trova solitamente all’entrata di ogni chiesa e serve per purificare l’uomo che viene a pregare. Il battistero serve per battezzare le persone e farle così entrare nel regno di Cristo,la sua acqua è a volte usata per l’aspersione durante la liturgia.

8 Il presbiterio e il crocifisso Presbiterio deriva da presbitero, ed è un termine liturgico e architettonico per indicare quella parte della chiesa che circonda l'altare maggiore e riservato al clero officiante. ed e concluso dall'abside, il presbiterio speso rialzato e separato dal resto dell'ambiente per mezzo di una recinzione. Il crocifisso è da sempre il simbolo della religione cristiana, per questo non può mancare in alcuna chiesa. È opportunamente collocato in una posizione privilegiata, visibile dall’interno della chiesa, solitamente di fianco all’abside.

9 Il leggio e la cattedra Nella Chiesa cattolica la parola cattedra indica il trono sul quale siede il vescovo o, nel caso di Roma, il papa. Essa era posta fin dall'epoca paleocristiana al centro delle basiliche, nel mezzo dell'area dedicata ai sacerdoti, detta presbiterio. Dalla cattedra venne la parola cattedrale, intesa come la chiesa che contiene la cattedra vescovile (per questo la parola cattedrale non è sinonimo di duomo, che invece è la chiesa principale di una città anche se non è sede vescovile). Il leggio è di un’importanza rilevante; da esso infatti il sacerdote annuncia durante le celebrazioni liturgiche gli episodi tratti dai Vangeli e la predica del giorno. E’ posizionato in maniera tale da essere visibile da tutte le navate.

10 Domus Ecclesiae La domus ecclesiae (termine latino con il significato di "casa dell'assemblea" o "casa della chiesa") era un edificio privato, adattato alla necessità del culto, nella quale si radunavano i primi cristiani in epoca precedente all'editto costantiniano del 313.

11 La chiesa paleocristiana La costruzione di queste grandi chiese porta alla luce la nuova fede e la esalta e induce la progressiva, rapida scomparsa dei Tituli o domus ecclesiae, i precedenti, modesti luoghi di culto, per lo più ricavati all'interno di abitazioni private di patrizi convertiti al nuovo culto o riutilizzando mitrei, sovente sotterranei.

12 La chiesa romanica La basilica romanica si distingue dalle precedenti perché ha i soffitti a volta ed il primo tipo di cupola non romana, di forma ottagonale. Essa fu realizzata attorno all'anno Mille, con l'avvento dell'architettura romanica, quando i Magistri cumacini (superstiti discendenti di architetti romani), peregrinarono chiamati dalle famiglie nobili per costruire i loro palazzi, e con ciò insegnarono ovunque le tecniche di costruzione delle volte e delle cupole.

13 La chiesa gotica Le grandi cattedrali gotiche sorsero nel periodo nel quale il regno dei Capetingi si affermava su tutta la Francia a partire dall'Île-de-France, dove la pace e la sicurezza ripristinate nella prima metà del XII secolo avevano portato prosperità. Con il progressivo ingrandimento dei domini capetingi nuove cattedrali vennero iniziate anche nei territori via via annessi.

14 La chiesa rinascimentale La predilezione per le forme geometriche elementari e per l'armonia tra le parti portò alla costruzione di numerose chiese a pianta centrale. In questa scia si inseriscono alcuni progetti teorici di Leonardo da Vinci. Il tempietto rotondo nella chiesa di San Pietro in Montorio in Roma esprime una nuova concezione nella tipologia di complessi a pianta centrale, mostrando una maggiore derivazione dai modelli dell'antichità. La pianta longitudinale non fu messa da parte. Le facciate riscoprono i motivi dell'antichità, come pronai, frontoni e archi trionfali.. Diversamente, il Palladio innalzò dei prospetti fondendo insieme due facciate derivate dai templi classici, poste rispettivamente a chiusura della navata centrale e dinnanzi a quelle laterali.

15 La chiesa barocca L'edificio, che rappresenta una sintesi tra architettura rinascimentale, manierista e, naturalmente, barocca, soddisfaceva pienamente le esigenze dettate dalla Controriforma: infatti, la disposizione longitudinale della pianta permetteva di accogliere il maggior numero di fedeli, mentre la pianta a croce latina con numerose cappelle laterali rappresentava un ritorno a quella tradizione auspicata durante il Concilio di Trento. Peraltro, la presenza di una cupola sottolinea la centralità dello spazio verso il fondo della navata e lascia presagire la ricerca di un'integrazione tra gli schemi longitudinali e quelli centralizzati. Anche la facciata, sembra anticipare i temi più marcatamente barocchi. Gli architetti barocchi modificano l'architettura rinascimentale sia nelle piante, sia nelle partiture di facciata, in funzione di una concezione spaziale nuova.

16 La chiesa neoclassica Chiese del tipo neoclassico nascono tra la fine del ‘700 e i primi decenni dell’800. In architettura vengono “ri”-addottati gli ordini classici. Vengono costruite chiese con immensi spazi e imponenti cupole che dall’esterno sovrastano il paesaggio senza forzarlo. Le volte non sono slanciate verso l’alto a formare angoli a sesto acuto come nelle chiese gotiche, ma l’interno è sempre illuminato dalle aperture presso la cupola principale. Il colore privilegiato è il bianco, quasi a ricordare il colore marmoreo degli antichi templi greci. L’interno può essere più o meno affrescato mano a mano che la data di costruzione/restauro si avvicina all’800.

17 La chiesa moderna Le chiese moderne sembrano distaccarsi dagli antichi regimi architettonici delle costruzioni sacre precedenti. In esse rimane però un elemento affine alla liturgia; quasi tutte le chiese del secolo recente richiamano alla forma di una barca, di sovente capovolte, riconoscibili dall’interno o, più raramente, dall’esterno. I colori sono molto vivaci e nella maggior parte dei casi richiamano, come per il complesso architettonico, alle più recenti costruzioni, simili a quelle di tipo abitativo.

18 Il tempo sacro Il tempo è una dimensione fondamentale dell’esistenza umana; tutto ciò che facciamo è collocabile in un preciso momento. Festeggiare alcune date precise significa scoprire ciascuno di noi agli altri, infatti gli uomini hanno espresso da sempre la loro religiosità, fissando o istituendo dei tempi sacri, occasioni per rivivere i misteri della propria religione e per ricordarne i fatti salienti.

19 L’anno pastorale “Nell’ anno liturgico la Chiesa celebra tutto il mistero di Cristo, dall’incarnazione fino al suo ritorno glorioso”. I tempi principali dell’anno sono: l’Avvento, il Natale,il tempo di Natale, la Quaresima, la Pasqua,il tempo Pasquale, la Pentecoste e l’ Ascensione poi c’è il tempo ordinario fino a riprendere con l’Avvento.

20 I cinque colori Ogni tempo liturgico si riconosce ( oltre dal periodo ) dal colore delle vesti e della stola del sacerdote: viola per l’Avvento e la Quaresima,verde per il tempo ordinario, il rosso per Pentecoste e i Martiri, il rosa per la domenica a metà del tempo di Natale e di Pasqua, il bianco per i giorni festivi.

21 La Pasqua e la domenica L a festa centrale della fede cristiana è la Pasqua di Risurrezione. Il termine Pasqua deriva dall’ebraico “Pesach” e significa passaggio. La Pasqua ebraica ricorda la liberazione dalla schiavitù d’Egitto. L’ origine della settimana risale alla tradizione ebraica. L’origine semitica della settimana è attestata dalla stessa Bibbia che, nel primo racconto della Creazione, distribuisce l’opera creatrice di Dio nell’ arco di sette giornate, sei di lavoro e una di riposo: I cristiani hanno mantenuto la divisione del tempo e settimana, ma hanno iniziato a celebrare la domenica come giorno festivo per ricordare il Signore.

22 Liturgia delle ore La liturgia delle Ore è la preghiera "ufficiale" della Chiesa Cattolica. La "Liturgia delle Ore" è secondo la Chiesa partecipazione sacramentale alla preghiera personale di Gesù Cristo. A livello di contenuti è basata soprattutto sui salmi e sulla lettura della Parola di Dio. A livello strutturale si articola in varie ore canoniche. Le due ore principali sono: le lodi mattutine, che si celebrano all'inizio della giornata; i vespri, che si celebrano alla sera, solitamente all'imbrunire o prima di cena. Comprende anche altre ore minori: l'Ufficio delle letture (un tempo detto mattutino), che non è legato ad un'ora prestabilita ma può essere celebrato in qualunque ora della giornata, e che è caratterizzato da una lettura biblica lunga e da un'altra lettura tratta dai Padri della Chiesa; l'Ora media (Terza, Sesta e Nona che corrispondono alle 9, alle 12 ed alle 15) la Compieta (prima di andare a dormire). È articolata in un ciclo di quattro settimane (il salterio), nel quale si recitano quasi tutti i salmi. Invece lo schema della Compieta è articolato su una sola settimana.


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