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Quale valutazione per un'educazione inclusiva? Cristiano Corsini Università di Catania.

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Presentazione sul tema: "Quale valutazione per un'educazione inclusiva? Cristiano Corsini Università di Catania."— Transcript della presentazione:

1 Quale valutazione per un'educazione inclusiva? Cristiano Corsini Università di Catania

2 Prima parte. Valutazione e inclusione. La questione valutativa e quella dell’equità nascono assieme, le strade si separano negli ultimi anni. La riflessione sull’inclusione (Canevaro, Ianes) impatta positivamente la normativa e la realtà scolastica. La riflessione scientifica sulla valutazione viene esclusa dalla normativa scolastica, e non è dato sapere quanto sia diffusa tra la classe docente. Gli attuali indirizzi valutativi incidono negativamente sulle prassi inclusive: la valutazione, oggi, rischia di fagocitare l’inclusione. 11/05/16 cristiano corsini 2

3 Barbiana, 1967 La più accanita protestava che non aveva mai cercato e mai avuto notizie sulle famiglie dei ragazzi: «Se un compito è da quattro io gli do quattro». E non capiva, poveretta, che era proprio di questo che era accusata. Perché non c’è nulla che sia ingiusto quanto far le parti eguali fra disuguali. 11/05/16 cristiano corsini 3 Ieri Ianes ha richiamato Lorenzo Milani:

4 Barbiana, 1967 La più accanita protestava che non aveva mai cercato e mai avuto notizie sulle famiglie dei ragazzi: «Se un compito è da quattro io gli do quattro». E non capiva, poveretta, che era proprio di questo che era accusata. Perché non c’è nulla che sia ingiusto quanto far le parti eguali fra disuguali. 11/05/16 cristiano corsini 4

5 La valutazione fagocita l’inclusione Immaginate una classifica per valutare “oggettivamente” l’efficacia delle nostre scuole secondarie. Una classifica incentrata su un indice che metta assieme la media voto e la media dei cfu conseguiti da studentesse e studenti di ciascuna scuola nel loro primo anno di università. È possibile che le scuole, allo scopo di migliorare le proprie posizioni in classifica, si facciano più selettive, in modo tale da consentire solo a chi è ritenuto in grado di eccellere all’università di arrivare al quinto anno? 11/05/16 cristiano corsini 5

6 11/05/16 cristiano corsini 6 Concepire la difficoltà specifica dell’individuo e l’eterogeneità della classe come problemi rafforza la tendenza a selezionare: con questa valutazione, l’inclusione rischia di essere una fatica poco redditizia!

7 L’indice FGA. «i datori di lavoro tengono in forte considerazione l’età di conseguimento della laurea e spesso preferiscono laureati molto giovani, sebbene non a pieni voti, a laureati con voti alti ma sulla soglia dei trent’anni» 11/05/16 cristiano corsini 7 Le evidenze empiriche ci dicono che le classifiche “non funzionano”, perché non hanno ricadute positive su insegnamento e apprendimento. A cosa servono le prove Invalsi? A diagnosticare o a classificare? Ambiguità, molteplice dis-integrazione, periferizzazione della diversità.

8 Politica 11/05/16 cristiano corsini 8 La valutazione è una questione politica. L’educazione è una questione politica. Ogni valutazione educativa è incentrata su una particolare idea del rapporto tra scuola e società. Lo sono anche le cosiddette valutazioni «oggettive», che tendono a nascondere dietro i dati le proprie opzioni valoriali. Ma ogni dato, in quanto tale, è “preso”.

9 Politica 11/05/16 cristiano corsini 9 Ogni valutazione educativa è incentrata sulla risposta che diamo alla domanda: “a cosa serve la scuola?” Possiamo avere tante idee diverse in merito al rapporto tra scuola e società. Ma l’articolo 3 della Costituzione non è ambiguo. L’articolo 3 della Costituzione impegna ad essere equi ed efficaci per rimuovere gli ostacoli. L’articolo 3 della Costituzione non è stato abrogato né modificato. Non ancora. [Ho controllato stamattina].

10 Seconda parte. Inclusione e valutazione. 11/05/16 cristiano corsini 10 Inclusione: superamento di un’ottica normalizzatrice e assimilazionista* *“il problema” come problema di deficit da parte di un singolo individuo o di una minoranza, non come problema di tutti. Adattamento del singolo esponente di una minoranza allo stesso sistema che produce minoranzeattraverso valutazioni che etichettano. Al contrario, ogni ipotesi inclusiva riguarda tutti ed è una radicale messa in discussione dello status quo, scolastico e sociale. Quali meccanismi valutativi dobbiamo mettere in discussione?

11 Verso una valutazione inclusiva FINALIZZATA ALLO SVILUPPO 11/05/16 cristiano corsini 11 Costruire, non categorizzare. Funzionamenti, non etichette. Valorizza gli errori, non li stigmatizza. Indicazioni, non premi o numeri.

12 Verso una valutazione inclusiva FALSIFICABILE PARTECIPATA FINALIZZATA ALLO SVILUPPO 11/05/16 cristiano corsini 12 Discente Colleghe-i Famiglie Pari La valutazione è una forma di detenzione del potere.

13 Verso una valutazione inclusiva FALSIFICABILE PARTECIPATA FINALIZZATA ALLO SVILUPPO 11/05/16 cristiano corsini 13 Discente Colleghe-i Famiglie Pari Esclusione: i soggetti come oggetti della valutazione. Informazione su criteri e modalità: soggetti considerati come interlocutori. Condivisione di alcuni criteri e modalità. Coelaborazione (del giudizio): i soggetti partecipano direttamente al processo valutativo o ad alcune fasi di esso.

14 Verso una valutazione inclusiva FALSIFICABILE PARTECIPATA FINALIZZATA ALLO SVILUPPO 11/05/16 cristiano corsini 14 Mezzo, non fine Obiettivi a medio e a breve termine L’esistenza della scienza conferisce efficacia comune alle esperienze dei geni J. Dewey Flessibile

15 Verso una valutazione inclusiva RIGOROSA FALSIFICABILE PARTECIPATA FINALIZZATA ALLO SVILUPPO 11/05/16 cristiano corsini 15 Criteriale, non normativa Metodi e tecniche, non tecnicismi

16 Aldo Visalberghi, 1955 Noi dobbiamo domandarci non già quali tipi di prove siano più «calde» ed umane, ma quali tipi di prove servano meglio ai fini di un giudizio impegnativo e motivato ricco di conseguenze pratiche importanti. E che deve perciò essere giusto ed obiettivo quant’è possibile.

17 Verso una valutazione inclusiva RIGOROSA FALSIFICABILE PARTECIPATA FINALIZZATA ALLO SVILUPPO 11/05/16 cristiano corsini 17 Criteriale, non normativa Restituire la distanza tra dove siamo e dove vorremmo essere. Metodi e tecniche, non tecnicismi

18 Poesia diversa, Danilo Dolci C'è pure chi educa, senza nascondere l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo ma cercando d'essere franco all'altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato. 11/05/16 cristiano corsini 18 Grazie per l’attenzione.


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