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Noi e la Sicurezza Secondo modulo Le parole della sicurezza.

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Presentazione sul tema: "Noi e la Sicurezza Secondo modulo Le parole della sicurezza."— Transcript della presentazione:

1 Noi e la Sicurezza Secondo modulo Le parole della sicurezza

2 Date una definizione a questo binomio Pericolo – Rischio Gruppo 1Gruppo 2 Gruppo 3Gruppo 4 sintesi

3 PERICOLORISCHIO  Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (art. 2 DLgs 81)  Fonte di possibili lesioni o danni alla salute. E’ generalmente usato insieme ad altre parole che definiscono l’origine o la natura della lesione /danno alla salute previsti: (di elettrocuzione, schiacciamento, di intossicazione…  Circostanza, situazione o complesso di circostanze atte a provocare un grave danno, “periri” (lat.): fare esperienza; “periculum” (lat.): il fare esperienza, esperimento  Probabilità che sia effettivamente raggiunto il limite di potenziale che determina il danno  Combinazione di probabilità e di gravità di possibili lesioni o danni alla salute in una situazione pericolosa  Possibilità di conseguenze dannose o negative a seguito di circostanze non sempre prevedibili (sec. XIII, Guidotto da Bologna); evento pericoloso (av. 1321, Dante); “resecare”, “reseclare” (lat.): tagliare in modo arbitrario

4 pericolo

5 rischio

6

7 Diversi tipi di rischi Per la sicurezza Per la salutetrasversale Attività di lavoro Infortunio (trauma)Malattia professionale (lunga esposizione) Malattia professionale (stress, disagio) Cause chiare Cause poco chiare Cause difficilmente riconoscibili Cause difficilmente riconoscibili

8 Altra definizione del rischio Il rischio (R) è la combinazione tra la probabilità (P) che si manifesti un danno e la gravità (Magnitudo – M) ad esso collegato R=f(P,M) oppure R=PxM

9 Il danno è l’evento che può chiudere il circuito tra il pericolo (quello che può accadere) ed il rischio (sta accadendo) Pericolo (potenziale) potrebbe accadere Rischio (QUANTO potrebbe accadere) Danno (è successo)

10 Danno

11 Date una definizione a questo binomio Prevenzione - Protezione Gruppo 1Gruppo 2 Gruppo 3Gruppo 4 sintesi

12 PREVENZIONEPROTEZIONE  dal lat. praevenire, comp. di prae- «pre-» e venire «venire»]  Azione diretta a impedire il diffondersi di fatti non desiderati o dannosi (G. devoto – G.C. Oli, Dizionario della lingua italiana 1971)  Il complesso delle disposizioni/misure adottate o previste in tutte le fasi dell’attività lavorativa per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno (D.Lgs. 626/94). Può essere: Primaria, Secondaria e Terziaria  Derivata da pro (davanti) – tergere (coprire)  Difesa, aiuto, riparo, salvaguardia, tutela (sinonimi)  insieme di misure e dispositivi, collettivi o individuali, idonei a ridurre l’esposizione al rischio

13 PREVENZIONE Primaria: azione diretta ad individuare le cause di rischio che possono determinare una malattia o un infortunio per eliminarle o, se ciò non è possibile, per attenuarne gli effetti. Prevenzione secondaria: Consiste nell’effettuare la diagnosi del danno alla salute in una fase molto precoce, prima cioè che si manifestino i sintomi e, soprattutto, prima che il danno diventi irreversibile. Prevenzione terziaria: consiste in quell’insieme di misure (terapeutiche, comportamentali, etc.) che si adottano per impedire che un danno, già presente, possa aggravarsi, dare origine a complicanze, provocare invalidità permanenti,

14 Prevenzione/Protezione La prevenzione si basa su tutte le operazioni messe in atto per ridurre la probabilità che si verifichi un evento dannoso R=f(P,M) R=f( P,M) Esempio: divieto di fumo…. La protezione si basa su tutte le operazioni messe in atto per ridurre la gravità dell’evento dannoso R=f(P,M) R=f(P, M ) Esempio: utilizzo occhiali in laboratorio… Per legge la prevenzione ha priorità sulla protezione

15 Quale rischio?

16 P molto bassa (per noi lodigiani) M molto alta P molto alta M media (allergie, toxoplasmosi) RISCHI O?

17 QUALE PROTEZIONE? GABBIANORMALI NORME IGIENICHE

18 Date una definizione a questo binomio Incidente - Infortunio Gruppo 1Gruppo 2 Gruppo 3Gruppo 4 sintesi

19 INCIDENTEINFORTUNIO  Evento negativo, disgrazia (av. 1683, Siri); sciagura, infortunio (1915, nei giornali: Lingua nostra XIV, 1953); “in-cadere”, “incidere”, “incidens” (lat.): sopraggiungere cadendo  Evento non voluto, potenzialmente in grado di provocare danni a cose o persone  Convenzionalmente: infortunio mancato  Evento dannoso e imprevisto, specialmente di natura fisica (sec. XIV, Guido da Pisa); segno negativo della fortuna, destino, sorte, casualità (inizialmente il significato era neutrale, poi, con il passare del tempo, la parola “fortuna” è stata identificata con la buona sorte); “in-fortunium” (lat.): caso disgraziato dovuto a fatalità  Evento traumatico avvenuto in occasione di lavoro per causa violenta (che dall’esterno danneggi l’integrità psico-fisica) e che abbia causato una o più lesioni (più o meno gravi) da cui può derivare la morte, l ’inabilità permanente /temporanea, totale o parziale  Evento dannoso che si produce sulla persona in seguito ad un’azione intensa e concentrata nel tempo nel corso dell’attività lavorativa

20 Date una definizione a questo binomio Salute - Malattia Gruppo 1Gruppo 2 Gruppo 3Gruppo 4 sintesi

21 SALUTEMALATTIA  E’ una risorsa di vita quotidiana e non lo scopo della vita. L’OMS (1946) la definisce: “stato di completo benessere fisico e mentale e non consiste solamente in un’assenza di malattia o di infermità» Inoltre è una premessa per uno sviluppo sociale, economico e ambientale sostenibile. L’art. 32 della Costituzione recita: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività …»  Il significato della parola latina (salus – utis) è salute, salvezza, integrità dalla stessa radice di salus  E’ uno stato che permette agli individui di svolgere il proprio ruolo sociale (Person)  Qualsiasi alterazione dello stato fisiologico dell’organismo, capace di ridurre, modificare negativamente o persino eliminare le funzionalità normali del corpo.  Ogni alterazione della salute che non dipende da un infortunio. In senso medico legale può definirsi come il processo cronico od acuto, localizzato o diffuso, che determina una ridotta funzionalità dell’organismo  Dal lat. male habĭtus (modellato sul gr. κακ ῶ ς ἔ χων «che sta male»

22 Date una definizione a questo binomio Diritto – Dovere Gruppo 1Gruppo 2 Gruppo 3Gruppo 4 sintesi

23 DIRITTODOVERE  Insieme di norme ritenute fondamentali per la persona umana e che non possono essere minimamente violate (diritto all’uguaglianza senza discriminazioni di razza, sesso, religione….).  Diritto positivo. Il diritto che regola la vita di una comunità organizzata in un preciso momento storico. E’ creato dall’uomo per soddisfare i propri bisogni e per rendere possibile la coesistenza.  Il complesso delle leggi che regolano i rapporti sociali e il cui rispetto è obbligatorio per tutti i cittadini.  Dal lat. directus, «eseguire un movimento in linea retta»; indicare una direzione/tracciare la via  Legge morale, non necessariamente scritta ma comunque riconosciuta dalla coscienza, che impone di osservare gli impegni che ognuno contrae con gli altri per il fatto stesso di vivere in società  Dal latino debēre, contratto da dehibēre, der. di habēre "avere", col pref. de-, quindi propr. "avere avuto qualcosa da qualcuno e perciò essergli debitore"

24 Date una definizione a questo binomio Ruolo – Responsabilità Gruppo 1Gruppo 2 Gruppo 3Gruppo 4 sintesi

25 RUOLORESPONSABILITA’  Deriva dal teatro (il “rotolus” che designava il rotolo sul quale l’attore leggeva in scena la propria parte) e rende l’idea della parte he ciascuno recita sulla scena della società, conformandosi alle aspettative ed alle regole stabilite.  Insieme strutturato di aspettative e comportamenti attesi riguardanti un individuo che occupa una determinata posizione sociale o lavorativa.  Possibilità di prevedere gli effetti del proprio comportamento e di correggerlo in base a tale previsione. Un comportamento responsabile da parte di qualcuno implica la previsione degli effetti possibili del comportamento stesso.  Consapevolezza di dover rispondere degli effetti di azioni proprie o altrui.  Obbligo di risarcire un danno derivante da un atto illecito.  al latino: respondere rispondere, composto di re (indietro) e spondere (promettere), più il suffisso -bile che indica facoltà, possibilità

26 I soggetti coinvolti nella prevenzione ciclicamente si incontrano

27 I soggetti coinvolti nella prevenzione DATORE DI LAVORO (DL) Ha l’obbligo di valutare TUTTI i rischi Oltre a predisporre il documento di valutazione, nomina e può delegare le altre figure a supporto della sicurezza PUO’ ESSERE SANZIONATO PENALMENTE DIRIGENTE Dirige le attività produttive, senza i poteri del DL Organizza il lavoro, ne controlla la conformità, segnala e le anomalie e se può le corregge

28 I soggetti coinvolti nella prevenzione PREPOSTO E’ il collegamento tra il DL/Dirigente ed i lavoratori Ha l’obbligo di vigilare e controllare: in caso di necessità deve intervenire, segnalare e anche interrompere il lavoro. Controlla il corretto utilizzo dei macchinari e delle protezioni, fa formazione LAVORATORE Ha l’obbligo di collaborare con le misure di sicurezza, rispettando tutte le norme contenute nel piano. Non può apportare modifiche, deve segnalare le anomalie, partecipare alla formazione, fare i controlli medici previsti PUO’ ESSERE SANZIONATO (multa/carcere)

29 I soggetti coinvolti nella prevenzione RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) Individua i fattori di rischio Definisce le misure di prevenzione e protezione in base a quanto rilevato Elabora procedure e le valida Propone la formazione NON HA LE STESSE RESPONSABILITA’ DEL DL ma se il danno è legato ad una sua errata valutazione può essere condannato RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) È scelto dai lavoratori È consultato in ordine alla valutazione dei rischi, della prevenzione e della formazione Riceve una formazione specifica

30 I soggetti coinvolti nella prevenzione MEDICO COMPETENTE (MC) Collabora con il DL per stendere il piano per la valutazione dei rischi Visita annualmente gli spazi Controlla lo stato di salute dei lavoratori in funzione dei rischi (dallo stato di salute iniziale, alla propensione individuale ai rischi, diagnostica malattia/evidenzia sintomi cercando di limitarne l’insorgenza Da l’idoneità o meno per lo svolgimento della mansione ADDETTI COMPITI SPECIALI Addetti alle emergenze (es incendi) Addetti di primo soccorso

31 Dispositivi di protezione individuale DPI Vengono adottati dopo quelli di prevenzione generale se il rischio non può essere ulteriormente ridotto Devono essere conformi alla norma per il rischio affrontato

32 Segnaletica di Sicurezza Sono segnali standardizzati e uniformi ai Paesi che li hanno recepiti COMBINAZIONE DI FORME E COLORI-SIGNIFICATO PER I SEGNALI FORME E COLORE ROTONDOTRIANGOLORETTANGOLO/ QUADRATO DIVIETOMATERIALE ANTINCENDIO ATTENZIONE AVVISO DI PERICOLO DISPOSITIVI DI SOCCORSO SITUAZIONE DI SICUREZZA PRESCRIZIONE (ordine, comando) INFORMAZIONI O ISTRUZIONI

33 Segnaletica di Sicurezza DIVIETO

34 Segnaletica di Sicurezza MATERIALE ANTINCENDIO

35 Segnaletica di Sicurezza ATTENZIONE AVVISO DI PERICOLO

36 Segnaletica di Sicurezza DISPOSITIVI DI SOCCORSO SITUAZIONE DI SICUREZZA

37 Segnaletica di Sicurezza PRESCRIZIONE

38 Segnaletica di Sicurezza INFORMAZIONI / ISTRUZIONI

39

40 Mettiamo in pratica…. Proviamo ad osservare la mostra scuola con gli occhi di un RSL


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