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Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola Approfondimento circolari MIUR prot. 8910 dell’1 dicembre 2011 e MEF n° 32 del 16 dicembre.

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1 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola Approfondimento circolari MIUR prot. 8910 dell’1 dicembre 2011 e MEF n° 32 del 16 dicembre 2011 RINNOVO INVENTARIO 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 1

2 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola D.I. 44/01 – Titolo II – Gestione patrimoniale – BENI E INVENTARI artt. 23 – 24 – 25 – 26 – 27 e 28 In particolare l’art. 24, comma 9 prevede che: - Ogni 5 anni ci sia la ricognizione dei beni posseduti - Ogni 10 anni ci sia la rivalutazione dei beni posseduti LE OPERAZIONI DEVONO ESSERE FATTE ALLA DATA DEL 31.12.2011 Dato che il D.I. 44/01 è in vigore dal 1/1/2002 l’arco temporale di riferimento è 1/1/2002 – 31/12/2011 e quindi c’è l’obbligo della rivalutazione dei beni RIFERIMENTI NORMATIVI – REGOLAMENTO DI CONTABILITA ’ 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 2

3 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 3 LE CATEGORIE DEI BENI La nota MIUR 8910 fa riferimento a cinque categorie di beni. Categoria I: beni mobili costituenti la dotazione degli uffici (mobili, arredi e complementi di arredi), beni mobili per locali ad uso specifico, quali laboratori, officine…. Categoria II: libri e materiale bibliografico Categoria III: materiale scientifico, di laboratorio, attrezzature tecniche e didattiche…. Categoria IV: beni immateriali (brevetti, marchi, software proprietario….) Categoria V: mezzi di trasporto (automezzi, natanti…). Per la stragrande maggioranza delle scuola di fa riferimento alle prime 3 categorie. ATTENZIONE: Le categorie vanno registrate su un solo inventario, con l’eccezione della II categoria (i libri), con un’unica numerazione progressiva e ininterrotta.

4 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 4 LA TENUTA DEI REGISTRI La circolare richiama la possibilità di scritture sussidiarie e ausiliarie. A pag. 6 dice espressamente che: resta invece nelle prerogative di autonomia di ciascuna Istituzione scolastica statale la decisione sull’impianto e la tenuta di ulteriori scritture sussidiarie da ritenersi quindi meramente ausiliarie e facoltative. Il registro dei beni durevoli ad esempio La corretta tenuta delle scritture contabili è attività che rientra nei compiti e nella responsabilità del D.S.G.A. (art. 24 comma 7 del D.I. 44/01 che recita: l’inventario è tenuto e curato dal direttore, che assume le responsabilità del consegnatario, fatto salvo quanto previsto all’art.27…. cioè per i sub-consegnatari)

5 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 5 I BENI NON INVENTARIABILI Non si iscrivono in inventario gli oggetti fragili e di facile consumo, aventi modesto valore, vale a dire tutti i beni che per l’uso continuo sono destinati ad esaurirsi o deteriorarsi rapidamente (di norma nell’arco dell’esercizio finanziario). Si tratta di materiale tipo: le pubblicazioni ed i libri acquistati per essere distribuiti agli impiegati, quali strumenti di lavoro; i libri destinati alle biblioteche degli alunni; il materiale tecnico, didattico e scientifico destinato direttamente all'insegnamento (carte geografiche, diapositive, dischi, filmine, utensili e attrezzi dei laboratori, oggetti per l'educazione fisica e per l'educazione artistica); gli oggetti fragili o di valore effimero; quelli di consumo ; quelli di cancelleria e pulizia ( qualunque ne sia il prezzo) ; gli oggetti di vetro, di terracotta e di porcellana ( qualunque ne sia il prezzo); Tali beni vengono iscritti nel registro generale di magazzino.

6 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 6 ASPETTI PRATICI DI TENUTA DEL FACILE CONSUMO La circolare MIUR 8910 prevede la possibilità di indicare in un apposito regolamento interno (adottato ai sensi dell’art. 10, comma 3 del D.Lgs 297/94) le modalità di conservazione e modi d’uso del facile consumo. In pratica chi tiene in consegna il registro di carico e scarico, chi controlla lo stato di conservazione dei beni all’atto della consegna. Attenzione: le licenze d’uso di software non devono essere inventariate, né registrate tra i beni di facile consumo. E’ però il caso di tenere una scritturazione dove si evincono i seguenti dati: titolo del software, numero di licenza e durata, data acquisto e prezzo corrisposto. Il Software e i prodotti multimediali invece vanno considerati tra i beni mobili della II categoria.

7 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 7 UNA POSSIBILE GESTIONE DEL MAGAZZINO L’addetto al magazzino (generalmente un assistente amministrativo) cura le registrazioni delle entrate e delle uscite, verificando al momento della consegna la quantità e la qualità dei materiali ricevuti; risponde delle giacenze e della custodia del materiale I beni e le merci non sono assunti in carico nelle prescritte scritture di magazzino fino al collaudo (se dovuto) e accettati conformi Le merci saranno distribuite solo dopo l’assunzione in carico Si distribuisce generalmente la merce soggetta a scadenza più vicina L’addetto al magazzino provvederà periodicamente a rimpiazzare le scorte, verificando altresì la scadenza di quelli deteriorabili I movimenti di magazzino vanno rilevati con appositi sistemi contabili (e riscontro dei movimenti nei singoli reparti di officina o laboratorio e nella contabilità della scuola)

8 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 8 UNA POSSIBILE GESTIONE DEL MAGAZZINO La gestione contabile di un magazzino prevede : Il registro generale di magazzino, Il registro generale di magazzino, sul quale vengono annotate le operazioni di carico e scarico del materiale. Lo schedario dei materiali Lo schedario dei materiali che consente una visione analitica dei movimenti di carico e scarico. I buoni di prelevamento I buoni di prelevamento, compilati dal responsabile dell’unità funzionale (laboratorio, ufficio) I buoni di versamento I buoni di versamento, compilato dal responsabile dell’unità funzionale (laboratorio, ufficio) per quei beni restituiti al magazzino.

9 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 9 MATERIALI DEI LABORATORI E DELLE OFFICINE Per le strumentazioni dei laboratori e delle officine, l’art. 27 del D.I. 44/01 prevede che il D.S.G.A. le affidi, su indicazione vincolante del DS, ad un docente sub consegnatario. E’ questo un momento importante che va attuato all’inizio di ogni anno scolastico, dopo che il collegio docenti ha formulato gli incarichi di collegio e definito le responsabilità di laboratorio. Se il lavoro viene fatto come si deve, e cioè con la consegna dei beni al docente sub-consegnatario e a fine anno scolastico con il rientro dei beni riscontrati per verificarne l’esistenza, il grado di obsolescenza e inutilizzabilità, si avrebbe una situazione, anno dopo anno, sempre in ordine.

10 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 10 ART 27 CUSTODIA MATERIALE DIDATTICO, TECNICO E SCIENTIFICO La custodia, la conservazione e l’utilizzazione dei beni mobili inventariati è affidata ad “agenti” responsabili costituiti da: a) consegnatario b) subconsegnatari

11 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 11 ART 27 CUSTODIA MATERIALE DIDATTICO, TECNICO E SCIENTIFICO CONSEGNATARIO DEI BENI L'art. 24, comma 7, del Regolamento di contabilità delle Istituzioni Scolastiche, stabilisce che il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi assume la responsabilità di consegnatario dei beni oggetto del patrimonio della scuola. La responsabilità relativa è quella contabile che insorge quando ci si prende cura di beni e valori dell'Amministrazione Pubblica. Il consegnatario è personalmente responsabile dei beni ad esso consegnati nonché di qualsiasi danno che possa derivare da sue azioni od omissioni. Egli ha l’obbligo di segnalare, di richiedere o di ordinare interventi di manutenzione, di custodia e di conservazione, nonché di indicare i beni che vengono trasferiti dalla collocazione originaria per dare luogo a utilizzazioni diverse o a cura di strutture o di operatori diversi da quelli originari.

12 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 12 ART 27 CUSTODIA MATERIALE DIDATTICO, TECNICO E SCIENTIFICO Il consegnatario deve, in particolare, curare che vengano correttamente e tempestivamente svolte le seguenti operazioni: la tenuta dei registri inventariali; l’applicazione delle etichette inventariali su ciascun bene mobile; la compilazione delle schede indicanti i beni custoditi in ciascun vano e la relativa esposizione all’interno del vano stesso; la ricognizione ogni cinque anni e la rivalutazione dei beni inventariati con cadenza decennale; i provvedimenti di manutenzione o riparazione o sostituzione di beni deteriorati, danneggiati o perduti, da ordinarsi direttamente o da richiedesi agli uffici competenti; la denuncia di eventi dannosi fortuiti o volontari e relativa segnalazione ai competenti uffici.

13 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 13 LA GESTIONE PATRIMONIALE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE IL SUBCONSEGNATARIO I subconsegnatari dei beni sono individuati con provvedimento vincolante del Dirigente Scolastico. Tale individuazione è vincolante per il DSGA. Il subconsegnatario deve provvedere alla corretta custodia, conservazione e utilizzazione dei beni affidati alla sua responsabilità.

14 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 14 LA GESTIONE PATRIMONIALE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE. Egli assume i seguenti compiti: a.la conservazione dei beni custoditi nei vani posti sotto il suo controllo; b.il recupero tempestivo dei beni temporaneamente collocati in spazi affidati ad altri subconsegnatari; c.la richiesta di modifica della collocazione dei beni che siano trasferiti in spazi affidati ad altri subconsegnatari; d.la richiesta al consegnatario di interventi di manutenzione o riparazione o sostituzione di beni deteriorati, danneggiati o perduti, e.la denuncia al consegnatario o, in caso di urgenza, direttamente agli uffici responsabili, di eventi dannosi fortuiti o volontari..

15 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 15 LA GESTIONE PATRIMONIALE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE II docente sub-consegnatario individuato dovrà provvedere alla riconsegna del materiale al DSGA anche se cesserà dall'incarico per trasferimento, per quiescenza o per qualsiasi altra causa diversa dall'avvicendamento naturale dell'incarico. La riconsegna dovrà avvenire tramite verbale.

16 OPERAZIONI DI RINNOVAZIONE DEGLI INVENTARI Il Regolamento di contabilità, D. 44/01,all'art. 24 comma 9, prevede l'effettuazione della ricognizione dei beni almeno ogni cinque anni e il rinnovo degli inventari, con la conseguente rivalutazione dei beni, almeno ogni dieci anni. Con la ricognizione inventariale si registra la reale consistenza patrimoniale in relazione alle scritture inventariali. Il Regolamento di contabilità stabilisce che tale ricognizione deve essere effettuata almeno ogni cinque anni ma non vieta che sia effettuata anche più spesso. Infatti questa va comunque effettuata: ad ogni passaggio di consegne (art. 24, comma 8 del Regolamento); su iniziativa del consegnatario quando lo ritenga necessario (circolare 18 settembre 2008, n. 26/RGS). 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 16

17 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 17 OPERAZIONI DI RINNOVAZIONE DEGLI INVENTARI Le operazioni di rinnovo inventariale consistono nello svolgimento di attività, materiali ed amministrative, finalizzate all’implementazione di nuove scritture contabili. La rivalutazione dei beni è l’attività volta all’aggiornamento dei valori degli stessi secondo regole omogenee e predefinite. In pratica le fasi da compiere possono essere così riassunte: 1. La ricerca (cioè il riscontro dei beni) 2. La classificazione (la ricognizione dei beni) 3. La valutazione del valore (cioè la rivalutazione dei beni)

18 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 18 La nota MIUR prevede in seguenti adempimenti: 1) La nomina di una commissione per il rinnovo degli inventari;commissione 2) La ricognizione materiale dei beni e la formalizzazione delle operazioni compiute, nonché l’eventuale proposta di cessione dei beni non più funzionanti all’attività funzionale; 3) La sistemazione delle scritture contabili; 4) L’aggiornamento dei valori; 5) La redazione dei nuovi inventari al 1° gennaio 2012 con la completa rinumerazione continuativa dei beni dal numero 1 all’infinito applicando sui vari beni etichette identificative OPERAZIONI DI RINNOVAZIONE DEGLI INVENTARI

19 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 19 LA COMMISSIONE PER IL RINNOVO DEGLI INVENTARI Le operazioni di rinnovazione degli inventari devono essere svolte da una apposita Commissione nominata dal Dirigente Scolastico. Tale commissione deve, di regola, essere composta da: 1.Il Dirigente Scolastico o suo delegato 2.Dal DSGA in qualità di consegnatario dei beni 3.Da un docente o da un ATA. In casi particolari la Commissione può essere integrata con altri due componenti. Tralasciamo il fatto dei compensi ai componenti che ci sembra siano una prerogativa autonoma di ogni singola II.SS., anche se il MIUR, segnala che non deve avere oneri aggiuntivi per la finanza pubblica (sic!).

20 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 20 LA COMMISSIONE PER IL RINNOVO DEGLI INVENTARI Le risultanze della Commissione e cioè: i beni presenti e non inventariati (che dovranno essere presi prontamente in carico tra le "sopravvenienze" nella categoria relativa, al valore desumibile dalla documentazione in possesso della scuola o al valore di stima) e la mancanza di beni previsti in inventario (che dovranno essere alienati con le diverse procedure legate alla motivazione della mancanza e cioè: furto, obsolescenza, inservibilità), resteranno agli atti d’ufficio e conservata secondo la normativa vigente.

21 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 21 LA RICOGNIZIONE DEI BENI Prima dell’inizio dei lavori, secondo la circolare, è necessario che la Commissione visioni fisicamente i vari beni. Tutto ciò che viene svolto durante i lavori deve essere verbalizzato secondo l’apposita modulistica (modello PV/base o allegato A). Tale modello deve essere sottoscritto da tutti i componenti la Commissione e deve essere corredato dai seguenti modelli: Modello PV/1Modello PV/1: recante l’elenco dei beni …… esistenti alla data del 31.12.2011 rinvenuti in sede di ricognizione (allegato B) Modello PV/2Modello PV/2: concernente l’elenco dei beni …. ma non rinvenuti nel corso della ricognizione alla data del 31.12.2011 (allegato C) Modello PV/3Modello PV/3: riguardante l’elenco dei beni … ritenuti non più utilizzabili o posti fuori uso per cause tecniche (allegato D) Modello PV/4Modello PV/4: riguardante la descrizione delle operazioni svolte e degli esiti relativamente ai beni immobili e ai valori mobiliari (allegato E)

22 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 22 In sostanza, i nuovi inventari saranno compilati sulla scorta delle risultanze del modello PV/1. Tutta la documentazione indicata dovrà rimanere agli atti dell’Istituzione Scolastica e dovrà essere trasmessa in copia – quale allegato al conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2011 all’USR. NOTA: per ridurre i costi ed il consumo di carta (rispetto della norma “taglia carta” L. 133/2008), si potrà inviare la documentazione anche su supporto multimediale. Su questo ci sarà apposita comunicazione da parte dell’USR. ATTENZIONE: solo in occasione del rinnovo inventariale va costituita l’apposita “Commissione”. LA RICOGNIZIONE DEI BENI

23 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 23 RIASSUMENDO… RICOGNIZIONE DEI BENI  Ogni 5 anni (ogni subentro DSGA)  Commissione nominata dal Dirigente  Raccordo tra situazione di fatto e situazione di diritto Accertare l’esistenza dei beni iscritti in inventario (indagine materiale di verifica in aule, laboratori)  DSGA prepara appositi elenchi di materiale inventariato, su cui riportare le risultanze delle ricognizione  verbale

24 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 24 beni esistenti in uso beni mancanti (accertamento responsabilità, furto, causa maggiore..) beni rinvenuti (non registrati) stima prudenziale beni non più utilizzabili d.i. 44/2001 (artt. 26 e 52) correzione errori materiali (errata categoria, più beni stesso numero..)

25 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 25 SISTEMAZIONI CONTABILI Completate le fasi sopra descritte e cioè al termine della ricognizione e dopo aver acquisito tutti gli elementi relativi alla situazione dei beni al 31 dicembre 2011, si dovranno operare le conseguenti sistemazioni contabili. Si potranno comunque verificare due casi: 1. Che i beni rinvenuti con la ricognizione corrispondano a quelli risultanti dalle scritture contabili. In questo caso è sufficiente procedere all’aggiornamento dei relativi valori, oltre, eventualmente, dell’ubicazione e dello stato di conservazione nonché, se del caso, della diversa categoria. 2. Che i beni rinvenuti, elencati nel modello PV/1 (situazione di fatto) non corrispondano con quelli risultanti dalle scritture contabili in essere (situazione di diritto). In questo caso occorrerà operare in questo modo:

26 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 26 a) Per beni rinvenuti e non iscritti in inventario: procedere alla loro assunzione in carico. Il valore da attribuire ai tali beni sarà determinato dalla “Commissione”; b) In caso di mancato reinvenimento di beni regolarmente iscritti in inventario il Dirigente dovrà procedere, ai sensi dell’art. 26 del Regolamento di contabilità al provvedimento di discarico, con l’indicazione dell’obbligo di reintegro a carico di eventuali responsabili (con allegato a seconda dei casi, della denuncia di furto all’autorità di P.S. o documentazione per eventi calamitosi): c) In caso di errori materiali di scritturazione (duplicazioni, erronea attribuzione di categoria, iscrizione di beni di facile consumo, mancato aggiornamento dello scarico di beni regolarmente dismessi….) si procederà alle relative correzioni. SISTEMAZIONI CONTABILI

27 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 27 AGGIORNAMENTO DEI VALORI Dopo aver completato le procedure di ricognizione e le eventuali sistemazioni contabili e a questo punto la “Commissione” potrà procedere ad effettuare l’aggiornamento dei valori dei beni effettivamente esistenti per la formazione degli inventari al 1° gennaio 2012. NOTA: I valori di tutti i beni mobili vanno aggiornati secondo il metodo dell’ammortamento. La Tabella da prendere a riferimento è quella allegata alla circolare 26 gennaio 2010, n. 4/RGS. A tale proposito si sottolineano due aspetti importanti: 1. Non devono essere sottoposti all’aggiornamento i valori dei beni acquistati nel secondo semestre del 2011; 2. Per l’applicazione del suddetto criterio va assunto convenzionalmente l’anno 2008

28 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 28 LA TABELLA TIPOLOGIA BENIALIQUOTA ANNUA TIPOLOGIA BENIALIQUOTA ANNUA Mezzi di trasporto stradali leggeri 20% Hardware 25% Mezzi di trasporto stradali pesanti ed automezzi ad uso specifico 10% Equipaggiamento e vestiario 20% Mezzi di trasporto aerei e marittimi 5% Materiale bibliografico 5% Macchinari 20% Strumenti musicali 20% Mobili ed arredi per ufficio, per alloggi e pertinenze, per locali ad uso specifico 10% Animali 20% Impianti ed attrezzature 5% Opere dell’ingegno e software prodotto 20%

29 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 29 RIASSUMENDO … Rivalutazione e rinnovo inventari  Ogni 10 anni  Attribuire ai beni esistenti il procedimento dell’ammortamento, e applicando la tabella prevista dalla Circolare n. 47RGS del 26.02.2010  Non si sottopongono a rivalutazione i beni acquisiti nel secondo semestre 2011  Si applica convenzionalmente, per l’applicazione del criterio dell’ammortamento, l’anno 2008

30 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 30 OPERAZIONI DI RISCONTRO Al termine delle operazioni di rinnovo inventariale dei beni posseduti (situazione esistente al 31.12.2011) i valori aggiornati dei singoli beni risulteranno nei registri dei nuovi inventari. Nei vecchi registri l’aggiornamento verrà riportato globalmente, distinto per inventario o per categoria, in sede di chiusura, al fine di far emergere il valore attualizzato dei beni. Il valore complessivo dei beni inventariati costituisce una componente patrimoniale attiva e dovrà essere riportato nella pertinente voce del conto del patrimonio (art. 18 del D.I. 44/01 – prospetto attivo mod. K) Quindi, nell’esercizio finanziario 2011, a seguito delle operazioni di rinnovo inventariale, si dovrà tenere conto dell’aggiornamento del valore dei beni. I Revisori dei Conti, in sede d’esame del conto consuntivo 2011, verificheranno lo stato del rinnovo inventariale.

31 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 31 LA NOSTRA POSIZIONE – REGISTRO BENI DUREVOLI Fatta tutta questa carrellata sulla circolare MIUR 8910 rimangono sul tappeto tutta una serie di problematiche da chiarire, a partire dal famoso registro dei beni durevoli.  Cosa si deve fare se dal 2006 nelle scuole è stato introdotto il registro dei beni durevoli?  E’ ancora valido?  E’ opportuno tenerlo in vita o è meglio partire da capo e ragionare su un nuovo modo di registrazione con un unico registro inventariale che tiene conto di tutti i beni sia sotto che sopra i 500€ ?  Qual è il modo per semplificare veramente la vita degli uffici di segreteria: quello di avere due registri distinti, inventariale e dei beni durevoli, o un unico registro e morta là?

32 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 32 Partiamo dal presupposto che: i beni inventariali (sopra i 500€) rappresenterebbero la vera consistenza patrimoniale della scuola in quanto solo questi andrebbero sul mod K. Di questo fatto esiste un riscontro oggettivo ad un apposito quesito inoltrato all’USR – Ufficio V – Politiche di gestione delle risorse finanziarie da parte del DSGA Angelo Orsingher in data 9 marzo 2007. Risponde il dott. Lo Duca Francesco: Rispondo al quesito del modello K. Sullo stesso devono essere annotati solo il valore dei beni aventi valore superiore ai 500 euro. I revisori hanno la facoltà di vedere e vidimare il registro dei beni durevoli. La norma introdotta dal MEF ha significato semplificativo. E la nostra Direzione ha voluto operare il tal senso. Implicitamente l’ufficio dell’USR all’epoca aveva avallato l’idea dei due registri, inventariale e dei beni durevoli. Ma non solo, aveva stabilito che solo i beni appartenenti al registro dei beni inventariali andassero trascritti nel mod. K. LA NOSTRA POSIZIONE – REGISTRO BENI DUREVOLI

33 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 33 Dato che la Circolare MIUR fa menzione di un possibile regolamento e che è nelle prerogative di autonomia delle scuole decidere sulla tenuta di ulteriori scritture inventariali sussidiarie, vista inoltre la posizione del USR Veneto (vedi risposta a quesito) pensiamo sia legittimo mantenere in vita il registro dei beni durevoli. Resta da capire se le risultanze di questo debbano o meno (al fine dell’inserimento nel mod. k) essere sommate a quelle del registro dei beni inventariali. Noi crediamo che questa decisione sia da concordare con i revisori dei conti anche se, a nostro giudizio, e vista la posizione dell’USR, si potrebbe tranquillamente tralasciare questo dato patrimoniale dal mod. k, che aumenterebbe falsamente la consistenza patrimoniale delle scuole con una “ricchezza” fatta di beni di valore modico. LA NOSTRA POSIZIONE – REGISTRO BENI DUREVOLI

34 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 34 Si dovrebbero iscrivere nell’inventario i soli beni mobili “che non hanno carattere di beni di consumo” e “aventi un valore superiore a cinquecento euro, IVA compresa”. Onde evitare una inventariazione parziale, soprattutto in riferimento agli arredi d’ufficio, viene adottato il criterio dell’ “universalità di mobili” secondo la definizione del C.C., art. 816 (“è considerata universalità di mobili la pluralità di cose che appartengono alla stessa persona e hanno una destinazione unitaria”). I beni non aventi carattere di beni di consumo e di valore non superiore a cinquecento euro, IVA compresa, vanno iscritti nel cosiddetto “registro dei beni durevoli”. LA NOSTRA POSIZIONE

35 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 35 All’atto dell’acquisizione o della cancellazione di ciascun elemento del patrimonio le caratteristiche fondamentali di descrizione, classificazione, consistenza, valore, destinazione, collocazione e responsabilità vengono trascritte nei seguenti documenti: inventario generale, beni mobili "che non hanno carattere di beni di consumo" ed aventi un valore superiore a 500 Euro, IVA compresa registro dei beni durevoli, valore inferiore a 500 Euro, IVA compresa LA NOSTRA POSIZIONE

36 Carmelo Febbe DSGA Liceo Brocchi Angelo Orsingher DSGA DD Cassola 6 Febbraio 2012 C.T.S.S. Vicenza 36 Grazie dell’attenzione CONSERVATEVI !!!


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