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A.A. 2013/2014 D OCENTE : R OSY C UPO F ILOLOGIA DELLA L ETTERATURA ITALIANA MODERNA.

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1 A.A. 2013/2014 D OCENTE : R OSY C UPO F ILOLOGIA DELLA L ETTERATURA ITALIANA MODERNA

2 Scrupoli e Filologia: l’indiscrétion posthume Dal tempo di Tucca e Vario gli editori hanno sempre avvertito il contrasto tra interesse oggettivo e indelicatezza soggettiva nelle loro operazioni, senza però indursi ad alcuna rinuncia, quasi stupratori che alla violenza aggiungano la voluttà dello scrupolo. [...] Trivellazioni di questo tipo suscitavano il maggior fastidio e timore di Marcel Proust. Quando nel 1922 gli fu proposto di vendere le bozze corrette e il manoscritto di Sodome II, lo fece esitare il pensiero che l’acquirente aveva in animo di lasciare le sue collezioni allo Stato. [...] «non mi è affatto gradito il pensiero che a chiunque, dopo la mia morte (se ci si occuperà ancora dei miei libri) sarà consentito di compulsare i miei manoscritti, di confrontarli con il testo definitivo, e di dedurne ipotesi che saranno sempre sbagliate sul mio modo di lavorare, sull’evoluzione del mio pensiero ecc.» [...] la cura con cui Proust serbò il manoscritto delle parti edite significa, più forte d’ogni timore che sarebbe stato vanificato da una facile distruzione, un giudizio di valore. Contini, Introduzione alle «paperoles», Varianti e altra linguistica.

3 Scopo della filologia d’autore è dunque di entrare nel laboratorio dello scrittore e di assistere alla nascita dell’opera d’arte, di carpire il tradursi della forma ideale dell’opera in una forma materiale e concreta che di essa tende a rappresentare la maggiore approssimazione possibile, e in questo senso continuamente perfettibile

4 Metodo filologico Anche davanti a un’opera moderna, il primo problema che è necessario porsi è quello della recensio: è necessario stabilire innanzitutto quante volte è stata pubblicata e se di essa esistono manoscritti autografi. Strumenti di ricerca:  www.sbn.it (Catalogo del servizio bibliotecario nazionale) La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e quella di Firenze sono le uniche abilitate all’esercizio del diritto di stampa, cioè a ricevere copia di ogni pubblicazione effettuata sul territorio italiano

5 Metodo filologico www.italinemo.it Analisi, schedatura, indicizzazione delle riviste di Italianistica pubblicate nel mondo a partire dal 2000; abstract per ogni articolo; ricerca incrociata per autori e titoli, per parole chiave, per nomi delle testate. C.I.R.C.E. www.circe.lett.unitn.it/ progetto di diffusione in veste digitale dei periodici che hanno avuto importanza nella storia culturale dell'Europa del XX secolo

6 FONDI Fondazioni private Centro manoscritti. Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei, Università di Pavia Gabinetto scientifico-letterario “G. P. Vieusseux” - Archivio Contemporaneo “A. Bonsanti” di Firenze Archivio del Novecento – Roma Molti fondi e materiali sono ancora inesplorati

7 Metodo filologico Il secondo problema è quello della determinazione del testo base (testo di riferimento = vulgata) ULTIMA VOLONTÀ DELL’AUTORE ultima stampa licenziata dall’autore

8 Il caso della Gerusalemme Liberata nell’aprile del 1575 Tasso lesse la Gerusalemme Liberata al duca Alfonso II d’Este (terminus ante quem) durante la prigionia del poeta a Sant’Anna cominciarono a circolare stesure manoscritte non autorizzate ; da una di queste, nel 1580, fu tratta una stampa parziale e non autorizzata nel 1581 il poeta decise dunque di dare alle stampe il poema, che esce a Ferrara a cura di Febo Bonnà nel 1584 esce una nuova redazione a cura di Scipione Gonzaga, censurata sia dall’autore che dal curatore.

9 Il caso della Gerusalemme Liberata In seguito, Tasso continuò a rivedere il poema, uniformandolo ai princìpi aristotelici e al moralismo controriformista, e pubblicando nel 1593 (Roma) e nel 1594(Pavia) la Gerusalemme Conquistata In ossequio all’ultima volontà dell’autore dovremmo dunque mettere a testo la Gerusalemme Conquistata; ma tutti riconoscono l’innegabile superiorità della Liberata

10 L’Allegria di Giuseppe Ungaretti 1916: Il porto sepolto, Udine, Stabilimento Tipografico Friulano 1919: Allegria di naufragi, Firenze, Vallecchi 1923: Il porto sepolto, La Spezia, Stamperia Apuana 1931: L’Allegria, Milano, Preda 1936: L’Allegria, Roma, Novissima 1942: L’Allegria, Milano, Mondadori

11 pro e contro Motivazione autoriale Motivazione storica Motivazione critico - evoluzionistica

12 PROBLEMI Prestigio storico dell’edizione Fasi redazionali molto differenti (v. confronto Noia) Chiara volontà dell’autore, riscontrabile nell’opera Attenta analisi della situazione e cautela nella scelta del testo base

13 ultima volontà dell’autore fase redazionale più antica Apparato genetico lezione a testo] I redazione > II redazione> T = (testo finale) Apparato evolutivo lezione a testo] < II redazione < I redazione SCELTA DEL TESTO-BASE

14 OPERE INCOMPIUTE E/O POSTUME OPERE PUBBLICATE manoscritti anche in redazioni differenti e allo stato magmatico, non destinati al pubblico prime stesure parziali o complete pubblicazioni parziali o totali in rivista stampe successive attestanti redazioni diverse manoscritti o dattiloscritti autografi afferenti a redazioni diverse manoscritti o dattiloscritti inviati in tipografia bozze di stampa con interventi autografi TIPOLOGIE DI MATERIALI SUPERSTITI

15 Schema Abbozzo 1788 Nascita 1797 Infanzia. Lavora alla chiatta con il padre. Morte di sua madre. 1800 Scappa con don Tinu merciaiuolo ambulante. 1801 Lascia don Tinu […] 1812 Imprende piccoli appalti 1821 Allarga le sue speculazioni. Aiuta i fratelli, soccorre il padre. Carboneria. Ricco, sposa donna Giovanna Rubiera. Avidità di ricchezza- Mastro don Gesualdo le sacrifica ogni cosa, ma a ricchezza non gli dà la felicità; né la dolcezza dell’amore, né la quiete domestica, né l’affetto dei suoi […] sposa donna Bianca Trao, di famiglia nobile e decaduta LAVORI PREPARATORI: Mastro don Gesualdo

16 Jean Bellemin Noël, 1972 Un avantesto è una certa ricostruzione di ciò che ha preceduto il testo, stabilita criticamente con un metodo specifico, per creare l'oggetto di una lettura continuata rispetto al dato definitivo. Almuth Gresillon, 1983 Chiamiamo avantesto l'insieme dei documenti che vengono prodotti nel corso della genesi di un testo nella 'fabbrica', nel 'laboratorio', nello 'studio' dell'autore. CONCETTO DI AVANTESTO

17 Pubblicazione integrale e cronologicamente ordinata di tutti i materiali, senza distinzione tra testo e avantesto (materiali preparatori) e senza distinzione tra materiali direttamente afferenti all’opera e non PROPOSTA DELLA CRITIQUE GÉNÉTIQUE

18 OBIEZIONI ALLA CRITIQUE GÉNÉTIQUE la pubblicazione integrale di tutti i materiali, quando sopravvissuti, potrebbe indurre nel lettore la falsa idea che sia stato ricostruito l'intero processo creativo, e che esso si svolga sotto i nostri occhi; «Il testo è un risultato di cui sono sottratte molte, talora tutte le fasi. I meccanismi mentali che sovrintendono alle connessioni di concetti e immagini, poi di parole e ritmi, sino alla realizzazione linguistica e metrica, ci sfuggono in gran parte, come probabilmente sfuggono agli autori stessi». C. Segre, Avviamento all’analisi del testo letterario, Torino, Einaudi, 1985

19 OBIEZIONI ALLA CRITIQUE GÉNÉTIQUE « Ogni abbozzo o prima copia è, dal punto di vista linguistico, un testo, con la sua coerenza. Anche se si allinenano tutti i testi anteriori di un'opera in ordine cronologico non si ottiene una diacronia, bensì una serie di sincronie successive». C. Segre, Avviamento all’analisi del testo letterario, Torino, Einaudi, 1985

20 Paradossi della CRITIQUE GÉNÉTIQUE tutte le opere precedenti, contemporanee di un'opera devono essere considerate avantesto un testo rivisto con l'inserzione di varianti si dovrebbe pubblicare due volte, una con la prima lezione, una con l'ultima

21 CRITICITÀ della CRITIQUE GÉNÉTIQUE l'edizione diplomatica e genetica dei manoscritti di Un coeur simple di Flaubert, testo di una trentina di pagine, occupa 600 pp. pubblicare due volte un testo che si differenzia in due o tre varianti complica il lavoro del lettore

22 PROPOSTA DELL’ EDIZIONE CRITICA TEDESCO- ITALIANA Distinzione tra materiali direttamente afferenti al testo e non Soluzione tipografica testo + apparato (con subordinazione del secondo) Pubblicazione in appendice dei materiali preparatori Assunzione di responsabilità da parte del filologo, che deve saper discriminare e proporre una ipotesi valida

23 P. Volponi, Il pianeta irritabile

24 Esempio di varianti immediate: trascrizione: […] cominciai anch’io a >percorrere le come vedere< saperne tutti i segreti.

25 Esempio di varianti tardive:

26 Redazione iniziale Fuggì >la f<l’armento su aride notti infinita la luna Possibili redazioni intermedie? Redazione finale Fuggì >l’armento< il branco solo delle palme e la luna infinita su aride notti Esempio di varianti tardive:

27 STRATI DIFFERENTI E SINCRONIA COMPOSITIVA

28 L’Allegria di Giuseppe Ungaretti 1916: Il porto sepolto, Udine, Stabilimento Tipografico Friulano 1919: Allegria di naufragi, Firenze, Vallecchi 1923: Il porto sepolto, La Spezia, Stamperia Apuana 1931: L’Allegria, Milano, Preda 1936: L’Allegria, Roma, Novissima 1942: L’Allegria, Milano, Mondadori

29 ALLEGRIA 19 NOIA A chi regalare un gocciolo di pianto d’infingarda umanità Alla mercè della vita Le case si schivano per non disturbarmi Filo d’afa al collo Occhi di odalische a zonzo coll’ombrellino Com’è immobile l’aria ALLEGRIA 31 NOIA Anche questa notte passerà Questa solitudine in giro titubante ombra dei fili tranviari sull’umido asfalto Guardo le teste dei brumisti nel mezzo sonno tentennare La litania ai numeri degli usci serrati che seguo per accompagnarmi Anche questa notte passerà Questa vita in giro titubante ombra dei fili tramviari sull’umido asfalto Guardo i faccioni dei brumisti tentennare Il sonno arriva così prudente a portarmi un pò via La litania ai numeri degli usci serrati che seguo per accompagnarmi Anche questa notte passerà Questa vita in giro titubante ombra dei fili tramviari sull’umido asfalto Guardo i faccioni dei brumisti tentennare Il sonno arriva così prudente a portarmi un pò via

30 Tipi di varianti: immediate indizio topografico: in rigo (non sempre) specchio della pagina varianti implicate con il testo (implicazione sintattica, morfologica)  soprascritte: es. >una< un è immediata, anche se soprascritta, perché implicata con galantuomo  sottoscritte  ascritte (allineate al rigo, a dx o a sin) a margine

31 Tipi di varianti: tardive indicatori grafici (penne di colore diverso) il ductus la grafia lo stile correttorio dell’autore riscontro di casi simili che “fanno sistema”

32 Tipi di varianti: sostanziali realizzate  aggiunta  sostituzione  permutazione  soppressione formali non realizzate o alternative (varia lectio)

33 APPARATO: PARTE DI TESTO IN RAPPORTO DI SUBORDINE SIA GRAFICO CHE TIPOGRAFICO DIVERSE FASCE DI APPARATO + NOTE EDIZIONE CRITICA ITALIANA: TESTO + APPARATO

34 TIPOLOGIE DI APPARATI: Apparato verticale o in colonna DISTACCO Locvizza il 24 settembre 1916 Eccovi un uomo uniforme Eccovi un’anima deserta uno specchio impassibile M’avviene di svegliarmi e di congiungermi e di possedere Il raro bene che mi nasce così piano mi nasce E quando ha durato cosí insensibilmente s’è spento 1 Eccovi un uomo 2 uniforme // 3 Eccovi un’anima 3a una lastra 3b un’anima / 4 deserta 4a di deserto 4b deserta / 5 uno specchio impassibile 5a dove il mondo 5b uno specchio impassibile / 6 del mondo 6a si specchia

35 SVANTAGGI DELL’APPARATO IN COLONNNA non si legge distesamente il testo impedisce di cogliere cambiamenti che coinvolgono una porzione più ampia e di capire l’esatta successione delle fasi redazionali si può applicare solo a testi in poesia

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37 TIPOLOGIE DI APPARATI: Apparato orizzontale DISTACCO Locvizza il 24 settembre 1916 Eccovi un uomo uniforme Eccovi un’anima deserta uno specchio impassibile 1-5 Eccovi … impassibile ] PS 16, AN 19, Ung42 [1-6] Eccovi un uomo / uniforme / eccovi una lastra / di deserto / dove il mondo / si specchia // A 31 [1-6] [...] uniforme // eccovi un’anima / deserta / uno specchio impassibile / del mondo // A 36 [...] impassibile // = T

38 VANTAGGI SVANTAGGI è più diffuso e quindi più familiare si può utilizzare anche per la prosa può essere arricchito con indicazioni aggiuntive (apparato parlato o simbolico) per ricostruire una fase redazionale è necessario andare continuamente con gli occhi al testo a volte l’apparato non è a piè di pagina ma in fondo al volume TIPOLOGIE DI APPARATI: Apparato orizzontale

39 PARLATO SIMBOLICO agg. a mrg. aggiunto a margine svrscr. sovrascritto agg. in intrln. aggiunto in interlinea / fine verso // fine strofa corretto in [...] ampia porzione di testo invariata [zw] integrazione congetturale I simboli devono essere indicati nella nota al testo APPARATO PARLATO / SIMBOLICO

40 APPARATO FOTOGRAFICO/ DIACRONICO Apparato come interpretazione testuale vs Apparato come trascrizione tipografica L’apparato non deve descrivere precisamente la collocazione topografica delle varianti ma riuscire a dare una rappresentazione dinamica delle peculiarità correttorie Idea non ancora condivisa

41 Concetto di “incompiutezza” dell’opera Formalizzazione = forzatura Rappresentazione della volontà dell’autore / compromesso con la leggibilità Sintagmatica paradigmatica

42 incompiutezza sul piano sintagmatico: incompiutezza sul piano paradigmatico: L’inamoramento de Orlando, di Matteo Maria Boiardo Le Stanze per la giostra, di Angelo Poliziano Lo Zibaldone, di Leopardi Le Grazie, di Ugo Foscolo Edizione di testi in fieri

43 problemi Normalizzazione degli usi grafici scioglimento abbreviazioni assenza di sequenzialità dei documenti riorganizzazione per materia!?!! (Gramsci) Il cattivo filologo maschera sotto l’esigenza della completezza e dell’esaustività l’incapacità o la pavidità di effettuare scelte critiche. P. Stoppelli

44 RISULTATI DELLA FILOLOGIA: ipotesi di lavoro Posta l’esistenza di un autografo o altro documento autorizzato, anche la sua riproduzione è critica. Ogni edizione è interpretativa: non esiste una edizione tipo, poiché l’edizione è pure nel tempo, aprendosi nel pragma e facendo sottostare le sue decisioni a una teleologia variabile. All’ambizione di un testo-nel- tempo corrisponde altresì l’elasticità di un’edizione- nel-tempo. G. Contini, cit. da R. Antonelli, Interpretazione critica del testo.

45 I parte  Che cos’è la filologia  Filologia neolachmanniana II parte  Nasce la filologia d’autore (Croce - Contini) III parte  Prospettive della filologia IV parte  Metodo filologico V parte  Metodi nella storia

46 Metodi nella storia Se la critica delle varianti nasce nel ’900 a opera di G. Contini, non era nuova l’attenzione data agli originali Primo esempio scoperto da Gino Belloni, nell’opera Actius del Pontano: Autocitazione di una variante reale, attestata Secondo esempio attestato, Pietro Bembo

47 DANTE ALIGHIERI Non possediamo di Dante alcuna attestazione autografa; tuttavia il primo esempio di variante diretta d’autore è proprio di Dante. Vita Nuova, XXXIV- 23: E dissi allora questo sonetto, lo quale comincia Era venuta; lo quale à due cominciamenti…: [Primo cominciamento ] Secondo cominciamento Era venuta nella mente mia la gentil donna, che per suo valore quella donna gentil cui piange Amore fu posta dall’Altissimo Signore entro ’n quel punto che lo suo valore nel ciel dell’umiltate, ove è Maria vi trasse a riguardar quel ch’io facea

48 FRANCESCO PETRARCA Dei Rerum vulgarium fragmenta (Canzoniere) di Francesco Petrarca ci è pervenuto l’originale, in parte manoscritto, in parte idiografo, cioè di mano di Giovanni Malpaghini, ma vergato sotto la diretta sorveglianza del P.) Codice Vaticano Latino 3195

49 FRANCESCO PETRARCA Inoltre ci è giunto il Codice Vaticano Latino 3196, detto Codice degli Abbozzi 20 carte autografe relative a diverse opere e attestanti diverse fasi dell’elaborazione dei testi

50 FRANCESCO PETRARCA «Coscienza di essere un Auctor, controllo del testo nell’intero ciclo, trasmissione compresa, e coscienza del problema testuale e dei guasti che la copia manuale affidata a copisti prezzolati portava con sé, sono dunque collegati in una logica fortemente unitaria, che si estende anche alla riproduzione dei classici, ai quali Petrarca applica le stesse cure riservate alla propria. […] Petrarca […] punta alla costituzione di una nuova tradizione, al cui centro sono posti Auctor e Testo» R. Antonelli, Interpretazione e critica del testo, p. 146

51 Metodi nella storia P. Bembo, Prose della volgar lingua, cit. da G. Belloni, Laura tra Petrarca e Bembo, Padova, Antenore, 1992

52 Metodi nella storia P. Bembo, Prose della volgar lingua, cit. da G. Belloni, Laura tra Petrarca e Bembo, Padova, Antenore, 1992

53 Metodi nella storia Sulla linea petrarchesca tre studiosi del ’500 studiano le tre edizioni del Furioso: Simon Fòrnari (1549) Giovan Battista Pigna (1554) Ludovico Dolce (1564)

54 Metodi nella storia Nel 1652 Federico Ubaldini pubblica le Rime di M. Francesco Petrarca come estratte da un suo originale primo tentativo di rappresentazione grafica delle varianti non florilegio a scopo didattico integrale visibilità dell'iter correttorio ristampata nel 1750 Utilizzata da Muratori

55 Metodi nella storia 1937, S. Debenedetti, Frammenti autografi dell’Orlando Furioso 1938, M. Barbi, edizioni della Vita nuova e studi sui Promessi sposi

56 Studi manzoniani, sollecitati dalla spinta etico-politica: 1873-4 Luigi Morandi (saggio comparativo di un cap.) 1877 Riccardo Fogli e Policarpo Petrocchi (edizioni raffrontate) 1915 Giuseppe Lesca (polemica con Contini) «In quanto a me, non potrei se non provare un’assoluta e sincerissima compiacenza d’aver data occasione a un largo e circostanziato esperimento comparativo della virtù naturale d’un idioma; e, ciò che importa più, dell’idioma che, per un complesso unico di circostanze è, al mio credere, l’unico mezzo che l’Italia abbia, se non per arrivare, almeno che per accostarsi il più che sia possibile, all’importantissimo e desideratissimo scopo dell’unità della lingua». Lettera di A. Manzoni a Alfonso della Valle di Casanova, 30 marzo 1871.


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