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IPERTESTO CREATO DAI RAGZZI DELLA CLASSE II C COORDINATI DALLA PROFESSORESSA COSTANZA TEODOSIA POTENZA.

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Presentazione sul tema: "IPERTESTO CREATO DAI RAGZZI DELLA CLASSE II C COORDINATI DALLA PROFESSORESSA COSTANZA TEODOSIA POTENZA."— Transcript della presentazione:

1 IPERTESTO CREATO DAI RAGZZI DELLA CLASSE II C COORDINATI DALLA PROFESSORESSA COSTANZA TEODOSIA POTENZA

2 Il comico è un modo diverso di raccontare e interpretare la realtà

3 INDICE  Testo comico e umoristico  Indice  Presentazione  Cos’è un testo comico  Tipologie di testo comico  Il testo comico  Il testo umoristico  Il testo ironico  Il testo satirico  I meccanismi del comico  Esempi di romanzo umoristico  Esempi di romanzo comico  Le tecniche del testo comico  Le tecniche e lo stile  La caricatura  Il comico nello sport  Breve storia della canzone comica italiana  I maggiori rappresentanti della canzone comica italiana

4 Quest’anno la nostra classe, con l’insegnante Costanza Teodosia Potenza, ha svolto diversi lavori di gruppo tra cui quello sul testo Comico e Umoristico. La classe, divisa in gruppi, ha avviato delle ricerche in rete per approfondire meglio l’argomento. Le ricerche sono state lette in classe e, dopo aver scelto le migliori, sono stati aggiunti i lavori realizzati sullo stesso argomento in arte, educazione fisica e musica creando un ipertesto con PowerPoint. Presentazione

5 Cos’è il testo comico  L’aggettivo “comico” ha due significati: “è proprio della commedia” e “che fa ridere”; questo secondo significato deriva dal primo per il fatto che nell’antica Grecia la “commedia” era un genere teatrale che esplicitamente mirava a far ridere il pubblico, a divertirlo inscenando equivoci, burle, litigi, scambi di persona, intrighi amorosi o facendo il verso a personaggi politici di spicco e a potenti in genere. Di qui l’aggettivo è stato applicato a tutte quelle situazioni, reali o inventate, che suscitano ilarità.  In ambito letterario il termine “comico” serve a designare lo scopo di un testo.  Sono da considerarsi comici tutti quei testi che inducono il lettore a ridere o a sorridere divertito.  La principale strategia del comico consiste nel cogliere il pubblico di sorpresa introducendo una situazione anomala, bizzarra che di certo non si aspetta.  Il pubblico ride perché assiste a qualcosa di diverso da ciò che dovrebbe essere, è posto di fronte al “rovesciamento comico” della realtà.  Talvolta l’effetto comico è affidato alle situazioni, altre volte ai personaggi, altre ancora al linguaggio usato nel testo.

6 TIPOLOGIE DI TESTO COMICO COMICOCOMICO: fa ridere d’istinto in situazioni paradossali IRONICO: nel dire una cosa ne fa intendere un’ altra, spesso il suo opposto UMORISTICOUMORISTICO: fa risaltare situazioni di assurdità SATIRICO: prende di mira vizi e difetti delle persone

7 IL TESTO COMICO Il testo comico si propone di far ridere, di divertire il lettore e di suscitare la risata immediata. Trae spunto dalla normalità, da situazione ed ambienti in cui tutti possiamo riconoscerci. Per suscitare ilarità ed effetti comici, il contesto reale viene però deformato ed esagerato in alcuni aspetti. Il testo comico presenta personaggi comuni che, però manifestano comportamenti particolari. A volte hanno manie e tic che li rendono ridicoli.

8 Il testo umoristico Il testo umoristico Il testo umoristico descrive la realtà enfatizzandone alcune parti, facendone una vera e propria parodia che ha lo scopo di divertire il lettore, ma anche di farlo riflettere su un determinato aspetto della realtà.

9 IL TESTO IRONICO L'ironia non è altro che l'affermazione di un qualcosa che però sta a significare il suo contrario. Ha come base e scopo il comico, il riso e può finire nel sarcasmo, ma ha assunto anche significati più profondi. Di essi si possono definire tre accezioni: l'ironia interpersonale o sociale l'ironia psicologica l'ironia filosofica l'ironia verbale e situazionale che viene spesso usata intenzionalmente, allo scopo di enfatizzare l'affermazione di una verità.

10 La satira si distingue dalla comicità e dallo sfottò (la presa in giro bonaria), nei quali l'autore non ricorda fatti rilevanti e non propone un punto di vista ma fa solo del "colore". La definizione di satira va dettagliata sia rispetto alla categoria della comicità, del carnevalesco, dell'umorismo, dell'ironia e del sarcasmo, con cui peraltro condivide molti aspetti: con il comico condivide la ricerca del ridicolo nella descrizione di fatti e persone con il carnevalesco condivide la componente "corrosiva" e scherzosa con cui denunciare impunemente con l'umorismo condivide la ricerca del paradossale e dello straniamento con cui produce spunti di riflessione morale con l'ironia condivide il metodo socratico di descrizione antifrasticamente decostruttiva con il sarcasmo condivide il ricorso peraltro limitato a modalità amare e scanzonate con cui mette in discussione ogni autorità costituita IL TESTO SATIRICO

11 I MECCANISMI DEL TESTO COMICO Fa ridere, diverte il lettore e suscita la risata immediata Prende spunto dalla normalità,da situazioni ed ambienti in cui tutti possiamo riconoscerci I personaggi sono persone normali che hanno comportamenti particolari. A volte hanno dei tic o delle manie che li rendono ridicoli Il linguaggio è sempice, comprensibile, ricco di giochi di parole e doppi sensi. Inoltre fa uso di parole inventate L’umorismo non suscita solo la risata, ma ci spinge anche a riflettere. La satira mette in ridicolo il modo di essere delle persone

12 Il fu Mattia Pascal Luigi Pirandello Il fu Mattia Pascal Luigi Pirandello Uno delle basi della letteratura umoristica è Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello in cui il protagonista scopre di essere creduto da tutti morto. In questo romanzo, quindi, c'è un insieme di elementi comici ma anche drammatici. Il fu Mattia Pascal Luigi Pirandello Giovannino Guareschi Il giornalino di Gian Burrasca di Vamba. Giovannino Guareschi Il giornalino di Gian Burrasca di Vamba. Altri esempi sono i romanzi scritti da Giovannino Guareschi che hanno per protagonista il parroco Don Camillo, in costante rivalità con il sindaco comunista Peppone i quali, oltre a far divertire il lettore grazie agli esilaranti derivati di questa rivalità, lo fanno riflettere su una situazione politica di rivalità che si sente anche in un piccolo paese (in questo caso Brescello). Un altro celebre esempio è il romanzo Il giornalino di Gian Burrasca, (pseudonimo di Luigi Bertelli) di Vamba.Giovannino GuareschiIl giornalino di Gian Burrasca di Vamba. Tuttavia lo scrittore umoristico che ha riscosso il maggiore successo mondiale è stato Sir Pelham Grenville Wodehouse, maestro riconosciuto di lingua e di stile inglese. ESEMPI DI ROMANZO UMORISTICO

13 ESEMPI DI ROMANZO COMICO Giovanni BoccaccioGiovanni Boccaccio, vissuto nel Trecento, può essere considerato un iniziatore del genere, in particolare per le molteplici situazioni burlesche presenti nel “Decameron”. La novella “Chichibio e la gru” ha tutte le caratteristiche per far divertire i lettori di ogni epoca: un signore ricco ed esigente, un cuoco imprudente per amore, una risposta arguta che evita al cuoco la giusta punizione del padrone. Due autori contemporanei dall’indiscussa vena comica sono Stefano Benni e Luciana Littizzetto.“Decameron”.Chichibio e la gru

14 LE TECNICHE DEL TESTO COMICO Crea un’esagerazione (iperbole) delle dimensioni, dei termini, delle caratteristiche Rompe l’attesa Gioca con i suoni Inventa nuove parole Crea nonsense ossia parole senza senso Mischia i registri linguistici

15 LE TECNICHE  Effetti di suspense, colpi di scena, contrattempi: vivacizzano la narrazione favorendo l’irruzione improvvisa della comicità  Ripetizione di situazioni: è un espediente di facile effetto che consiste nel ripetere, magari in modo accentuato e con qualche piccola variante, una situazione comica  Personificazione degli oggetti: in alcuni momenti gli oggetti sembrano animarsi e sfuggire al controllo dei malcapitati protagonisti  Esagerazione: realizza una forzatura, una deformazione della realtà, che arriva talvolta a sfiorare l’assurdo  Caricatura: si ha quando il gusto dell’esagerazione investe tipi e comportamenti umani di cui viene accentuato ed evidenziato il lato ridicolo  Creazioni di contrasti: di solito si oppongono le buone intenzioni ai cattivi risultati ottenuti LO STILE LO STILE  Ritmo incalzante: consente di concatenare efficacemente più situazioni o momenti divertenti.  Ironia: è un particolare modo di esprimersi con cui si assegna alle proprie parole un significato contrario, per ottenere un effetto derisorio  Creazione di paradossi: sono ragionamenti o situazioni che si pongono in netta contraddizione con l’esperienza comune  Giochi di parole: battute di spirito, frasi prive di senso, signifiati scambiati, nomi particolari, soprannomi

16 La caricatura  CARICATURA - La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con intento satirico o allegorico o simbolico o puramente estetico. Può basarsi sia sulla deformazione espressiva di tratti secondo i principi dell'abnorme e del grottesco, sia sulla accentuazione manierata di atteggiamenti e di gesti, sia sull'interpretazione umoristica del contenuto, presupponendo così una padronanza dei vari elementi del comico in una cultura matura ed evoluta che abbia indagato a fondo i problemi dell'anima e della società umana. Con l’aiuto della professoressa Laura Greco

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18 IL COMICO NELLO SPORT Lo sport è agonismo, passione, vigore. Intensità e concentrazione. E nello sforzo massimo per raggiungere la vittoria personale o di squadra spesso… si cade! Si inciampa grossolanamente, ci si butta pur di arrivare su una palla, si lotta con i gomiti e le unghie sotto una mischia o stesi sul suolo, ci si tuffa, si scivola, si perde la groppa, ci si stende stremati, si frana rovinosamente. Con l’aiuto del professore Mimmo Testa

19 LE ORIGINI Non esiste una data o un evento particolare che delimiti temporalmente l’inizio di una produzione musicale in cui l’aspetto comico fosse prevalente; forse dovremmo rifarci alle canzonette dell’ avanspettacolo, in cui regnavano doppi sensi per le più boccacceschi, o agli sberleffi tipici di una certa canzone popolare, o ancora agli stornelli toscani. Come non ricordare d’altronde le mitiche Osterie o i canti da camerata tramandati di scaglione in scaglione. Oppure, venendo agli anni ‘50, possiamo pensare alle storie tragicomiche più raccontate che cantate del geniale BREVE STORIA DELLA CANZONE COMICA ITALIANA Con l’aiuto del professore Carmine Cardaropoli

20 I MAGGIORI RAPPRESENTANTI Enzo Jannacci Dario Fo Renzo Arbore

21 Quartetto cetra GIORGIO GABER LE SORELLE BANDIERA

22 THE END!!


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