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Governement e governance glossario Baccaro Vitalina Lagana Stefania Pascarella Vincenza Pinnavaia Serena De Falco Ciro Rosichini Riccardo Naymo Letizia.

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Presentazione sul tema: "Governement e governance glossario Baccaro Vitalina Lagana Stefania Pascarella Vincenza Pinnavaia Serena De Falco Ciro Rosichini Riccardo Naymo Letizia."— Transcript della presentazione:

1 Governement e governance glossario Baccaro Vitalina Lagana Stefania Pascarella Vincenza Pinnavaia Serena De Falco Ciro Rosichini Riccardo Naymo Letizia

2 Definizione Governement Occorre far riferimento all’assetto istituzionale dell’attività di governo,inteso come produzione ed implementazione delle politiche pubbliche che danno vita a dinamiche di governo piramidali e gerarchiche fondate sul principio d’autorità ( procedure amministrative standardizzate,policy making top-down). Viene identificato il concetto di governement con gli assetti istituzionali del governo, cioè con le istituzioni legalmente preposte a questa funzione(Consiglio dei ministri e Premier)

3 Definizione Governance Fa riferimento alle modalità ed agli effetti dell’attività di governo piuttosto che all’assetto istituzionale dello stesso. Pone particolare attenzione alle relazioni tra i diversi attori sociali che intervengono nel campo di azione della policy. Elementi fondamentali nei processi di governance sono il decentramento amministrativo e la sussidiarietà che danno vita a dinamiche di governo a rete,anziché piramidali o gerarchiche

4 Percorso storico Cambiamento amministrativo dalla 1 guerra mondiale ad oggi 1) Fino agli anni 40: -Introduzione obbligo scolastico -nascita amministrazione pubblica -passaggio dallo Stato di diritto allo Stato democratico(politiche Keynesiane)

5 Percorso storico 2 Cambiamento amministrativo dalla 1 guerra mondiale ad oggi 2) Dal dopoguerra agli anni 70: -Prende corpo lo Stato sociale -Aumento dei compiti della pubblica amministrazione a seguito dell’aumentare dei compiti dello State sociality(Welfare state)

6 Percorso storico 3 Cambiamento amministrativo dalla 1 guerra mondiale ad oggi 3) Anni 80: -Stato gonfio:carico di mansioni difficilmente gestibili a livello centralizzato -Trasferimento delle mansioni dal livello centrale al livello locale -Prende corpo una dinamica di alleggerimento

7 Percorso storico 4 Cambiamento amministrativo dalla 1 guerra mondiale ad oggi 4) Oggi Le privatizzazioni e la globalizzazione hanno comportato quella che, in anni recenti, è stata definita la «crisi dello Stato», ossia una riduzione, in ambito nazionale, del suo potere e, in ambito internazionale, della sua sovranità. La global governance formatasi per cooperazione e presentandosi come un aggregato di organizzazioni generali e settoriali, manca non solo di una supremazia e di un sovrano, ma anche di una struttura definita. Global government: tratti funzionali, regole, procedure, comportamenti prevalgono su organizzazioni e strutture. Queste ci sono, ma il loro ruolo non è prevalente e il loro assetto non è gerarchico, ma reticolare.

8 Riferimento normativo:percorso da Government e Governance ciclo storico delle autonomie locali 1860-1930 Il centralismo prefettizio: modello napoleonico 1922-1948 L’assolutismo imperfetto. 1948-1977 La repubblica: “una ed indivisibile” nel 1977 interviene il 2° provvedimento di trasferimento delle funzioni alle Regioni dopo l’art. 114 della Cost. 1977-1997 Il regionalismo 1997-oggiIl federalismo

9 Riferimento normativo:percorso da Government a Governance crisi del centralismo 1) Anni ’70:La crescita delle politiche settoriali. (welfare, sanitarie, del lavoro e scolastiche. Le politiche settoriali danno una spiegazione del fenomeno. Il 1977 è lo spartiacque. Si avvertono profonde resistenze al decentramento perché vengono trasferite competenze in modo settoriale, con un “centro” molto forte.). 2) Anni ’77Le modalità di trasferimento delle competenze regionali (le entrate e le spese sono fortemente centralizzate). 3) Anni ’92Svolta referendaria (si pensa ad altre forme di decentramento; es: la legge 142/90 riguarda la riforma delle autonomie locali, modificata successivamente dalla legge 265/99 e 15/005). La riforma al sistema elettorale assicura nel ’93 di essere eletti direttamente come pure nel ’95 ai presidenti delle regioni. 4) La crisi dei partiti come integratori sociali.

10 Governance ed autonomie locali Premessa: perché la governance? 1) - A livello inter-nazionale, perché mancano meccanismi di enforcement credibili e quindi occorre per lo più fare leva sulla volontà di coordinamento spontaneo degli stati. 2) - A livello trans-nazionale europeo, perché mancano i presupposti del government – mancano cioè gli essenziali anelli della catena che porta dalla volontà popolare alle decisioni autoritative del governo 3) - A livello nazionale, perché la complessità del policy-making è tale che i governi nazionali non riescono da soli a padroneggiare tutte le informazioni necessarie ai processi decisionali e devono quindi fare affidamento sulle conoscenze di gruppi di pressione e di lobby che nascono dalla società civile. 4) A livello regionale, perché è ai governi regionali che è demandata quella funzione di raccolta delle informazioni e delle preferenza sulle quali basare la strategia di sviluppo.

11 Rapporto governement e governance Il concetto di governance raccoglie problemi in realtà diversi fra loro per origine ma che paiono avere nello spontaneo coordinamento di attori ed istituzioni aventi obiettivi comuni o complementari la loro soluzione. In realtà, raramente si verifica il coordinamento spontaneo fra attori ed istituzioni: il bisogno di government quindi non viene meno neppure in un mondo di governance. Il compito del governo non è però tanto quello di proporre soluzioni sostantive, quanto di predisporre gli incentivi morali e materiali che inducano gli “stakeholders” – tutti coloro che hanno una posta in gioco in una data decisione di policy – a partecipare al processo decisionale e a coordinarsi.

12 Problemi normativi del concetto di Governance In realtà l’inclusività nel processo decisionale non è sufficiente a legittimare le decisioni eventualmente prese. Affinché le decisioni pubbliche siano legittime, esse non possono rinunciare ad essere democratiche, e non si è ancora trovato un migliore sistema di arrivare a decisioni democratiche della democrazia rappresentativa. Pur con tutti i suoi limiti, la democrazia rappresentativa partitica non ha trovato ancora un sostituto migliore. La governance può quindi utilmente costituire un modo nuovo di governare, ma non può pretendere di eliminare il bisogno di governo più tradizionalmente inteso.

13 Un caso:E-Governement nelle amministrazioni centrali,nelle regioni e negli enti locali Il modello che il Governo intende implementare è quello di una Pubblica Amministrazione orientata all'utente, cittadino ed impresa, fornitrice di moderni servizi, creatrice di valore"pubblico", con cui sia facile operare. Una Pubblica Amministrazione efficiente e trasparente nei suoi compiti e nel suo grande patrimonio informativo, è anche e soprattutto un fattore di innovazione e di competitività per il Paese.

14 Un caso:E-Governement nelle amministrazioni centrali,nelle regioni e negli enti locali

15 Bibliografia 1) www.innovazione.gov.it www.innovazione.gov.it 2) www.club-cmmc.it


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