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I TOTALITARISMI LA RUSSIA DI STALIN

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Presentazione sul tema: "I TOTALITARISMI LA RUSSIA DI STALIN"— Transcript della presentazione:

1 I TOTALITARISMI LA RUSSIA DI STALIN
Nel 1927 Stalin prende il potere in URSS ed instaura un regime totalitario, sterminando tutti gli oppositori e tradendo gli ideali rivoluzionari.

2 La successione di Lenin
Stalin Trotzkij 1924 Dopo la morte di Lenin si scatena nel PCUS una lotta per la guida del partito e quindi dello Stato. 1927 Stalin conquista la direzione del partito e diventa capo della Nazione. Sostiene la necessità di rafforzare il comunismo in Russia e difenderlo dall'aggressione dei Paesi capitalisti, reprimendo con fermezza ogni opposizione. Sostiene la necessità di attuare la "rivoluzione permanente", cioè di estendere il comunismo in tutto il mondo.

3 La trasformazione dell’economia agricola
1930 Kolchoz e Sovchoz Una volta conquistato il potere con l'eliminazione fisica dei suoi oppositori, Stalin cercò di trasformare la Russia arretrata in una grande potenza economica. Dal 1930 attuò la collettivizzazione forzata delle terre,che furono tolte ai contadini e organizzate in KOLCHOZ (колхоз) o SOVCHOZ, delle fattorie controllate dallo Stato.

4 La trasformazione dell’economia agricola
L’AGRICOLTURA FINANZIA L’INDUSTRIA Secondo il progetto del regime stalinista, la ricchezza prodotta dall'agricoltura doveva essere trasferita all'industria, il vero motore dell'economia pianificata, perciò tutta la produzione agricola doveva essere controllata dallo Stato.

5 La collettivizzazione delle terre
La collettivizzazione forzata delle terre provocò la reazione dei KULAKI, i proprietari di aziende agricole, anche piccole, i quali furono sterminati o deportati in Siberia e condannati ai lavori forzati.

6 La collettivizzazione forzata in Ucraina
In Ucraina, regione che forniva oltre il 50% della farina di tutta la Russia, le terre furono espropriate ed accorpate in Kolchoz, cooperative di contadini o in Sovchoz, vere e proprie aziende agricole di Stato. Tutti gli agricoltori dovettero trovare un impiego nelle fattorie collettive, che avevano l'obbligo di consegnare i prodotti al prezzo fissato dallo Stato. Ma contadini e kulaki, si ribellarono, nascondendo le derrate alimentari, macellando il bestiame ed anche utilizzando le armi. Deportazione dei Kulaki

7 Holodomor: il genocidio dei kulaki ucraini
Stalin ordinò eliminazioni fisiche e deportazioni di massa nei campi di lavoro: la cosiddetta “dekulakizzazione”. Tra il 1932 e il 1933 vennero attuate misure che determinarono lo sterminio per fame della popolazione sopravvissuta: la requisizione totale di tutti i generi alimentari e l'obbligo di cedere allo Stato quantità di grano tali da non lasciare ai produttori neanche il necessario per il loro sostentamento. Il governo di Mosca aggravò così coscientemente la carestia che nello stesso periodo colpì i territori interessati.

8 Lo sviluppo industriale
I Piani Quinquennali Il governo stabilì dei piani per programmare la produzione industriale fin nei dettagli (numero di operai, ore di lavoro, salari...) per un periodo di 5 anni. Per dare maggiore sviluppo all'industria furono ampliate la rete ferroviaria e quella stradale, inoltre, furono costruiti canali navigabili. La realizzazione di queste grandi opere contribuì a celebrare la grandezza dello Stato comunista e a sconfiggere la disoccupazione, anche se molte di esse furono realizzate grazie alla mano d'opera a basso costo fornita dai condannati ai lavori forzati. Nonostante ciò le condizioni di vita della popolazione restavano misere: salari bassi, beni di consumo scarsi e totale mancanza di libertà. RISPONDI: Come si chiama la produzione industriale programmata dallo Stato? In che modo lo sviluppo industriale fu ulteriormente favorito? Quali benefici portò la realizzazione di grandi opere? Come furono realizzate le grandi opere? Come erano le condizioni di vita dei lavoratori?

9 Il Regime Stalinista Il regime totalitario instaurato da Stalin era in grado di controllare tutti gli aspetti della vita dello Stato, fondato su una indiscussa fedeltà al suo progetto politico e alla sua persona. Le sue idee erano diffuse dalla propaganda politica, che alimentò nel popolo una sorta di devozione nei suoi confronti: il culto della personalità. Stalin era considerato una guida e un capo infallibile. Egli affermò il suo potere personale servendosi di un efficace sistema burocratico e repressivo. Il governo controllava completamente l'istruzione, la stampa, lo spettacolo, lo sport e l'arte per evitare ogni voce di dissenso. RISPONDI: Su cosa si fondava il regime di Stalin? Come si definisce il regime di Stalin? Come venivano diffuse le sue idee? Come si definisce la devozione del popolo nei confronti di Stalin? Quali settori controllava il governo per reprimere ogni forma di dissenso?

10 Gli artisti e la propaganda
Aleksandr Michajlovic Rodcenko ( ) Pittore, fotografo e grafico russo. Amico del poeta Vladimir Majakovski, tra gli anni Venti e Trenta, frequenta i circoli intellettuali di Mosca. Si accosta prima al Futurismo e poi al Costruttivismo (corrente favorevole all'arte come pratica con scopi sociali), sviluppando anche un grande talento come propagandista. Con la tecnica del fotomontaggio realizza, insieme alla moglie Varvara Stepanova, copertine di libri e manifesti, sue sono anche le locandine del film di Ejzenštejn del 1925 “Bronenosesc Potemkin 1905”, che narra i fatti storici che portarono all'inizio della Rivoluzione russa del La sua produzione alterna prove di grande qualità che fanno parte delle avanguardie con altre che illustrano in maniera pedagogica la costruzione dell’Unione Sovietica. Vladimir Majakovskij e Lily Brik Composizione con cerchi, 1920 Manifesto per il film La corazzata Potemkin 1905 di Sergej Michajlovic Ejzenštejn, 1925

11 Aleksandr Michajlovic Rodcenko
Rodchenko, Lily Brik, 1924 Alexandr Rodchenko con la moglie Varvara Stepanova, 1922 Libri! In ogni ramo della conoscenza. Manifesto con fotomontaggio di Lily Brik, Mosca, 1924

12 L’assassinio di Trotzkij
Il Grande Terrore L’assassinio di Trotzkij Stalin attuò una politica repressiva per affermare il proprio potere, sterminando 8 milioni di persone. Furono perseguitati non solo gli oppositori politici contrari al comunismo ma anche gli stessi dirigenti del partito, che non erano d'accordo con lui. Costoro venivano condannati a morte o mandati in Siberia nei gulag, dei campi di concentramento per la rieducazione. Tra questi ci fu lo stesso Trotzkij, che costretto all'esilio, fu poi ucciso in Messico, dove aveva trovato ospitalità presso gli artisti Diego Rivera e Frida Kahlo. Trotzkij venne assassinato nel 1940 con un colpo di piccone alla testa da un sicario di Stalin.

13 I Gulag milioni di persone furono deportate nei gulag, quando non venivano impiegati per i lavori forzati, morivano di fame, freddo o malattie. L'incertezza sul numero dei morti è dovuta al fatto che i russi tentarono di cancellare l'esistenza di queste persone, Stalin ordinò persino di riscrivere i libri di storia per eliminare ogni traccia dei suoi oppositori politici, che in passato avevano avuto un ruolo di spicco nella rivoluzione. Il matematico russo Alexsandr Solzenicyn fu condannato a 8 anni di lavori forzati per aver criticato Stalin in una lettera privata. Tra 1973 e il 1978 scrisse "Arcipelago Gulag", un libro in cui raccontò la sua prigionia in un gulag.

14 1 2 3 4 5 Riordina le date corrispondenti agli eventi 1924 a
ASSASSINIO DI TROTZKIJ 1 1924 a CONQUISTA DEL POTERE DA PARTE DI STALIN 2 b GRANDE TERRORE 3 1927 c MORTE DI LENIN 4 1930 d COLLETTIVIZZAZIONE FORZATA DELLE TERRE 5 1940 e

15 Indica se le affermazioni sono vere o false
NELLA RUSSIA DI STALIN: Si afferma il concetto di "rivoluzione permanente" Si attuarono dei piani per lo sviluppo industriale che duravano 5 anni I kulaki furono deportati in Siberia Vi era libertà di stampa


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