La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Vai all’indice di 33Pag.1 LA CRIPTA DI SAN BIAGIO un tesoro da riscoprire Istituto Comprensivo “G. Binotti”, Pergola Scuola Primaria di Serra Sant’Abbondio.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Vai all’indice di 33Pag.1 LA CRIPTA DI SAN BIAGIO un tesoro da riscoprire Istituto Comprensivo “G. Binotti”, Pergola Scuola Primaria di Serra Sant’Abbondio."— Transcript della presentazione:

1 Vai all’indice di 33Pag.1 LA CRIPTA DI SAN BIAGIO un tesoro da riscoprire Istituto Comprensivo “G. Binotti”, Pergola Scuola Primaria di Serra Sant’Abbondio

2 Vai all’indice di 33Pag.2 Istituto Comprensivo “G. Binotti”, Pergola - Scuola Primaria di Serra Sant’Abbondio LA CRIPTA DI SAN BIAGIO. Un tesoro da riscoprire Presentazione del progetto Il progetto La Cripta di San Biagio è il viaggio che i bambini della classe terza hanno fatto nel loro territorio alla riscoperta delle radici cristiane e tradizionali. Tale percorso ha permesso la conoscenza e la valorizzazione di una vecchia chiesa sotterranea risalente al IV-V secolo d. C. Il sito è ricco di sacralità e comunica intense sensazioni: non è molto conosciuto ma ha il diritto ad esserlo, per la sua stupenda architettura e per l’arcano fascino che emana. Finalità/obiettivi Individuare nel proprio territorio edifici da salvaguardare per valorizzare il patrimonio storico, artistico, religioso, ambientale Mettere in condizione gli alunni di (ri)conoscere un luogo antico attraverso l’osservazione diretta, la riproduzione grafica, le riprese fotografiche e filmiche, l’ascolto di testimoni, la consultazione di archivi e di internet Comunicare e far comprendere l’importanza di rispettare il patrimonio, saperlo conservare e trasmettere. Soggetti esterni coinvolti Comune e Parrocchia di Serra Sant’Abbondio. Staff di progetto Docente referente:Giovanna Cecconi - Docenti di classe: Franca Simonelli, Michela Simonelli. Destinatari/attori I 17 alunni della classe terza della scuola primaria di Serra S. Abbondio. Metodologia Si è dato avvio al percorso conoscitivo con una conversazione mediante la quale, in risposta alle sollecitazioni dell’insegnante, gli alunni hanno fatto emergere le loro idee spontanee sul viaggio che nell’antichità i fedeli facevano verso Roma. Su queste basi iniziali la classe ha effettuato un viaggio nel territorio, avente come meta la Cripta di San Biagio. Visita guidata al sito. Produzione di materiali da parte degli alunni e rielaborazione dell’appreso in prospettiva di ricerca-azione. Operatori esterni coinvolti Biblioteca comunale, archivi parrocchiali, comunali e del monastero di Fonte Avellana, sede della Pro-Loco per attingere immagini e notizie. Fasi di lavoro e tempi di attuazione 1° fase: conversazione- visita- lavoro in classe 2° fase: visita agli archivi, ascolto di esperti, interviste al sindaco, al parroco ed alle persone più anziane del paese 3° fase: rielaborazione in classe del materiale rinvenuto attraverso un lavoro in piccoli gruppi, ognuno dei quali curava un aspetto particolare, iconografico, simbolico, architettonico, storico, religioso ecc. 4° fase: gli alunni hanno stilato il testo storico che segna il percorso fatto. I tempi per la realizzazione del percorso sono stati: primo bimestre del 1° quadrimestre; primo bimestre del secondo quadrimestre, a. s. 2007/08. Prodotto La classe ha realizzato un CD nel quale gli alunni stessi hanno documentato tutte le fasi salienti del percorso; tale supporto digitale viene anche rielaborato in ipertesto, così da permettere una fruizione più immediata dell’argomento prescelto. Di tale materiale si è prodotta anche una versione cartacea. Ricezione e diffusione A livello locale: presentazione del lavoro svolto ai genitori degli alunni. Impatto sul territorio Mostra all’interno dell’Istituto aperta al pubblico. Innovazione Il progetto ha permesso di effettuare collegamenti interdisciplinari attraverso l’esperienza diretta degli alunni; si è inoltre evidenziata la trasferibilità del percorso a nuovi contesti e a nuove tematiche. L’itinerario conoscitivo ha permesso di far emergere tratti d’analogia culturale (la processione) tra cristianesimo e islam.

3 Vai all’indice di 33Pag.3 INDICE : “La Cripta di San Biagio” - Descrizione Progetto - - - - Il territorio Le impressioni sulla Cripta Dopo la visita… Le ricerche - - San Biagio - Interviste La Pietra Nera

4 Vai all’indice di 33Pag.4 UN PROGETTO DI DIDATTICA DEI BENI CULTURALI Nel corrente anno scolastico (2007/2008) ho aderito all’iniziativa “La strada europea della pace da Lubecca a Roma”. Il progetto ha come scopo principale valorizzare, rispettare, tutelare il patrimonio architettonico, religioso, storico, ambientale, ecc… Tutto questo mi ha convinto e coinvolto, dato che vivo e insegno in due comuni limitrofi, Frontone e Serra S. Abbondio, che sono ricchi di beni paesaggistici, architettonici, religiosi, storici ecc. Fra i tanti siti e manufatti ho optato per un edificio che pur annoverando su di sé storia, architettura, religiosità, bellezze naturalistiche (è situato ai piedi del monte Catria, sulle rive del fiume Cesano) è poco conosciuto. Si tratta della Cripta di San Biagio: si trova nel territorio di Serra Sant’Abbondio, dove insegno: è quindi un bene culturale facilmente fruibile da parte dei miei alunni.

5 Vai all’indice di 33Pag.5 PREMESSA La nostra società è caratterizzata da una grande crescita tecnologica, scientifica, mediatica ecc. ma tralascia a volte di soffermarsi sulla socialità, l’ambiente, l’arte, la storia e i rapporti che tra tali elementi intercorrono. Per questo ritengo opportuno aderire al progetto di didattica del patrimonio culturale in quanto permette di valorizzare aspetti che spesso sfuggono nella quotidianità scolastica. Ai miei allievi di classe terza intendo quindi far acquisire conoscenze relative al loro territorio dal punto di vista sia ambientale che storico, religioso, artistico, architettonico mediante un percorso di ricerca– azione rivolto ad un bene antico: La Cripta di San Biagio. MOTIVAZIONI Il progetto intende promuovere nelle giovani generazioni la conoscenza dei luoghi significativi presenti nel proprio territorio: i centri di culto, legati al transito dei pellegrini che si recavano a Roma, e i siti d’arte, ambiente, architettura che ne segnano e ne raccontano la storia.

6 Vai all’indice di 33Pag.6 DESTINATARI DEL PROGETTO Il progetto viene proposto agli alunni della classe terza della Scuola Primaria di Serra S. Abbondio. OBIETTIVI FORMATIVI Individuare, nel proprio territorio, i luoghi dove sorgono edifici da prendere in esame. Conoscere gli edifici e i luoghi esistenti attraverso visite guidate, durante le quali gli alunni osservano, fotografano, riprendono con la telecamera, eseguono disegni, schizzi ecc. Riferire e organizzare notizie riguardanti l’edificio prescelto, quali: l’origine, la storia, le trasformazioni, le destinazioni d’uso ecc. ATTIVITA’ Visite guidate con l’insegnante e con esperti per osservare dal vivo l’edificio; annotare notizie riferite dagli esperti; fotografare la Cripta sia esternamente che internamente; realizzare disegni e schizzi; rilevare le caratteristiche principali riferite alla storia, all’arte, all’architettura della Cripta; documentare quanto visto in loco con ricerche negli archivi Comunali, Parrocchiali e del Monastero di Fonte Avellana; effettuare interviste al Sindaco, al Parroco, alle persone più anziane del paese; rielaborare in classe le notizie raccolte; costruire grafici temporali per ricostruire le fasi di edificazione, l’uso nel tempo, la proprietà e il possesso; inventare giochi (puzzle digitali e di carta); altro ancora.

7 Vai all’indice di 33Pag.7 Infine, la produzione di un testo storico collettivo ad opera degli alunni, corredato da cartine topografiche che evidenzino la posizione geografica, il percorso effettuato per raggiungerla, le vie di comunicazione e d’accesso per i turisti che intendano visitarla; non mancheranno foto e disegni realizzati dai bambini. TEMPI Tempi di realizzazione: il secondo bimestre del primo quadrimestre e il primo bimestre del secondo quadrimestre. COMPETENZE IN USCITA Gli alunni, così operando, acquisiscono, approfondiscono e attualizzano attraverso l’esperienza conoscenze sui siti di storia, arte e cultura del proprio “luogo antropologico”. PRODOTTO FINALE Alla fine del percorso la classe rielabora e assembla i diversi testi su supporto cartaceo, informatico e digitale per comunicare l’esperienza e divulgare le conoscenze apprese. L’insegnante Giovanna Cecconi fine del capitolo

8 Vai all’indice di 33Pag.8 Siamo 17 alunni che frequentano la classe terza nella scuola primaria di Serra S.Abbondio dell’I.S.C. “G. Binotti di Pergola”. La nostra scuola da sei anni accoglie alunni provenienti da due comuni confinanti: Frontone e Serra S.Abbondio. Nel nostro territorio si riscontrano tanti aspetti quali: ambientale-storico-architettonico- artistico-religioso-antropologico-scientifico ecc. Vogliamo farveli conoscere attraverso le immagini: valorizzeremo la Cripta di San Biagio perché è il bene architettonico più antico presente nel nostro territorio. I comuni di Serra e Frontone fanno parte della Comunità Montana del Catria e del Cesano ed appartengono alla Provincia di Pesaro e Urbino e sono situati nella Regione Marche e quindi appartengono alla nazione italiana. Nei nostri territori, oltre ai centri che ospitano la sede comunale, (Serra-Frontone), ci sono altri paesi che ospitano beni culturali di rilievo.

9 Vai all’indice di 33Pag.9 In Comune di Frontone: Buonconsiglio – Castello – San Savino – Foce – Caprile – Ca’ Egge – Sterpachino – Ca’ D’Ercole – Ca’ D’Eusepio. In Comune di Serra Sant’Abbondio: Petrara – Santa Maria – Leccia – Montevecchio – Montevecchietto – Torricella – Poggetto – Coldorso – Fonte Avellana. Tutti questi centri sono molto importanti ma secondo noi il luogo più caratteristico è la CRIPTA DI SAN BIAGIO ; questo bene architettonico è il più antico nel suo genere della Regione Marche e il più originale del nostro territorio. Noi vorremmo metterlo in evidenza per farlo conoscere e valorizzare.

10 Vai all’indice di 33Pag.10 IL CASTELLO DI FRONTONE (PU)

11 Vai all’indice di 33Pag.11 LE CHIESE DI FRONTONE (PU) MADONNA DELL’ACQUANERA MADONNA DEL BUONCONSIGLIOSAN PIER DAMIANI MADONNA DEL SOCCORSO

12 Vai all’indice di 33Pag.12 MONASTERO DI FONTE AVELLANA SERRA SANT’ABBONDIO (PU)

13 Vai all’indice di 33Pag.13 La Porta Santa di Serra S. Abbondio Chiesa della Canale Chiesa di Montevecchio Abbazia di Sitria I MONUMENTI STORICI DI SERRA S. ABBONDIO Cripta di S. Biagio fine del capitolo

14 Vai all’indice di 33Pag.14 LA CRIPTA DI SAN BIAGIO UN LUOGO DA SCOPRIRE NEL COMUNE DI SERRA SANT’ABBONDIO (PU)

15 Vai all’indice di 33Pag.15 Esiste un luogo, ai piedi del Catria, nel territorio di Serra Sant’Abbondio, che ci riporta ad un antichissimo passato, il IV-V secolo d. C., ricco di sacralità e di intense sensazioni, la Cripta di San Biagio. Non è molto conosciuta, ma ha diritto ad esserlo, per la sua bellezza, per la sua stupenda architettura, per l’arcano fascino che emana.

16 Vai all’indice di 33Pag.16 IMPRESSIONI E SENSAZIONI INDIVIDUALI DOPO LA VISITA Ho avuto la sensazione di trovarmi in un luogo antico. Ricordo l’odore particolare che mi ha riportato indietro nel tempo. La sua vista mi ha fatto pensare ad una struttura molto antica e sacra. (Giordano) La struttura mi ha fatto pensare a qualcosa di strano, originale soprattutto la forma del tetto ad arcate. (Camilla) Ho avuto l’impressione di trovarmi in un luogo sacro, importante e quindi da rispettare e far conoscere. (Manuel) La vista della Cripta mi ha fatto pensare che essa è molto antica e per questo sono ritornata al tempo passato, cercando di capire come poteva essere. (Marina) Ho provato delle sensazioni strane perché non avevo mai visto una chiesa sotto terra, completamente nascosta e quindi invisibile. (Madeline)

17 Vai all’indice di 33Pag.17 Mi ha fatto provare delle emozioni e sensazioni particolari, mi sono sentito a mio agio, mi ha portato a pensare alle nuvole, al cielo e a Dio. (Matteo) Ho pensato alla struttura, che mi è piaciuta molto ed è come era stata costruita tanti, tanti anni fa. (Lucia) Dall’ esterno non si nota nulla, non si ha idea della sua esistenza, si sente solo lo scroscio dell’ acqua del fiume Cesano che scorre lì sotto. (Nicolò T.) Il suo ingresso, attraverso una piccola porticina, mi ha fatto pensare ad un luogo misterioso, nascosto, sconosciuto, sacro e che contiene un tesoro importantissimo. (Brigido) Appena entrata, alla luce accesa da Gilberto, ho visto un’immagine che non avevo mai visto, una chiesa particolare, nascosta sotto un’altra e molto più vecchia di quella sopra. (Gessica) Sono rimasta colpita dal silenzio che c’è al suo interno, si ascolta solo, sotto l’altare, lo scorrere dell’acqua che la tradizione dice sia l’acqua del fiume Giordano. (Alice)

18 Vai all’indice di 33Pag.18 Mi è piaciuto il modo in cui i fedeli,tanti anni fa, pregavano al suo interno e cioè dicevano: un Padre Nostro, un’ Ave Maria e un Gloria al Padre per ognuna delle quattro colonne presenti. (Nicolò A.) Mi ha colpito la preghiera che i devoti a San Biagio dicevano : “San Biagio Benetto che stà sotto sto tetto e io che giro il mondo vengo qui a girarmi tondo”. (Noemi) Mi è sembrato strano e particolare il suo pavimento che è fatto di una particolare terra battuta, non ci sono mattoni. (Francesco) La sua struttura è particolare perché è fatta da tre stanze: una al centro più grande con quattro colonne ed un altare e due laterali più piccole. (Skipe) La vista di questa chiesa, così diversa dalle altre, mi ha fatto venire in mente la storia di San Biagio ed in particolare il suo martirio. (Davide) Mi è piaciuto tanto stare lì sotto, era silenzioso e fresco. (Giulia) fine del capitolo

19 Vai all’indice di 33Pag.19 Oggi, 11 dicembre 2007, noi alunni della classe terza, della scuola Primaria di Serra, siamo andati a visitare la Cripta di S. Biagio. Siamo arrivati a scuola e fino alle 9'15 abbiamo lavorato, poi siamo andati al bagno, ci siamo preparati e alle 9' 30, insieme alle maestre Giovanna e Michela siamo saliti sullo scuolabus di Gilberto. TESTO DOPO LA VISITA ALLA CRIPTA DI SAN BIAGIO Siamo partiti, abbiamo percorso via Loreto, viale Rossini e ci siamo immessi nella provinciale Cagli-Pergola, poco dopo abbiamo girato a sinistra prendendo la strada per Sassoferrato. Abbiamo percorso poco più di un chilometro e siamo arrivati al cimitero di Serra; Gilberto si è fermato, ha parcheggiato e siamo scesi.

20 Vai all’indice di 33Pag.20 Con le maestre abbiamo osservato l’ambiente e ci siamo accorti che eravamo vicini al fiume Cesano. Alle spalle si vedono i monti su cui spicca il monte Catria alto 1702 metri; dietro c'è il Cimitero e si vedeva una piccola chiesa con sotto una porticina raggiungibile con una scala. Sopra la scala, sulla parete, si vede una finestra sopra la quale c’è una croce contenuta in una finestrella, essa si chiama “croce di Lorena”. Gilberto l’autista aveva la chiave così ha aperto la porta e ci ha fatto entrare. Siamo scesi, siamo entrati e davanti a noi abbiamo visto una vecchia chiesa sotto terra. Non potete immaginare il nostro stupore! Essa è formata da tre stanze semicircolari, una centrale più ampia e due laterali più piccole.

21 Vai all’indice di 33Pag.21 Nell’arcata centrale si vedono quattro colonne costruite con materiale di antiche costruzioni pagane. Sopra le colonne ci sono gli archi tipici dall’architettura bizantina. In fondo si vede un altare formato da un piano di granito situato su un basamento quadrato con sotto una base in granito messa sul pavimento. Nelle colonne si vedono dei graffiti ed ai lati destro e sinistro si aprono due cappelle laterali che hanno ciascuna una piccola finestra esterna. Gilberto ci ha raccontato che ora, ogni anno, per la festa di San Biagio (3 febbraio) la Cripta viene aperta, vi si celebra la Messa e molti Serrani vi partecipano.

22 Vai all’indice di 33Pag.22 Quando l’autista era bambino i fedeli, per la festa del santo, si recavano alle funzioni e prima del loro inizio facevano un percorso di preghiera tra le quattro colonne ed ascoltavano, sotto l’altare il rumore dell’acqua che scorre ritenendola l’acqua del fiume Giordano. Questa Cripta è molto vecchia e sembra che sia stata costruita all’epoca della diffusione del Cristianesimo e forse è la più vecchia e la meglio conservata della Regione Marche. Per questo noi la vogliamo valorizzare e far conoscere a molti in modo che gli studiosi di archeologia la vengano a vedere e ci facciano delle ricerche. A noi è piaciuta molto e ci auguriamo che piaccia anche agli altri e che venga valorizzata ed apprezzata come merita. TESTO COLLETTIVO (Camilla, Marina, Skipe, Lucia) fine del capitolo

23 Vai all’indice di 33Pag.23 TESTO REALIZZATO DOPO AVER CONSULTATO DOCUMENTI E ARCHIVI Poco lontano dal centro storico di Serra Sant'Abbondio, sulla sponda sinistra del fiume Cesano, nei pressi del cimitero omonimo, sorge la Cripta di S. Biagio, forse già cripta dell'antica chiesa priorale dedicata al Santo. La costruzione della cripta risale all'epoca della diffusione del cristianesimo lungo la valle del Cesano, già territorio dei Galli Senoni, e deve essere inquadrata nella diffusa consuetudine del tempo di utilizzare elementi architettonici antichi per la edificazione dei primi tempi cristiani. La presenza della cripta, pur con qualche incertezza, si fa risalire ad un'epoca anteriore all' età carolingia (VII-VIII secolo). La cripta è lunga 13 m con tre absidi semicircolari di cui una centrale e le altre in corrispondenza delle due cappelle laterali. Nel centro della struttura si trovano elementi architettonici che testimoniano il reimpiego di materiali di antiche costruzioni pagane, forse provenienti dalla vicina Sentinum [Sassoferrato].

24 Vai all’indice di 33Pag.24 Si tratta di quattro pilastri o colonne che delimitano le tre navate della parte centrale della cripta. I quattro pilastri sono di diversa fattura: uno rotondo, uno quadrato con angoli vivi, uno sempre quadrato con angoli smussati e il quarto pure quadrato con angoli smussati ma posto su un basamento circolare. Le colonne sono sormontate da rozzi pulvini che fungono da capitelli di raccordo tra le colonne stesse e gli archi sovrastanti che richiamano elementi dell'architettura bizantina. Oltre al vano centrale formato dalle tre piccole navate, ai lati dell'abside centrale si aprono due ampie arcate che costituiscono il collegamento con le due cappelle laterali terminanti in piccole absidi circolari.

25 Vai all’indice di 33Pag.25 La cripta è sormontata dalla cappella cimiteriale di recente costruzione. Tra le due strutture non esiste alcun collegamento. L'elemento più interessante della Cripta è l'altare consistente in una lastra di granito, pietra locale detta “bisciano", dello spessore di 15 centimetri circa e di dimensioni di metri 1,30 x 0,70 (forse un'antica ara di un tempio pagano) posta su un basamento quadrangolare di superficie più ridotta e preceduto da una predella, sempre di granito, posata sul pavimento. Sulle colonne compaiono interessanti graffiti: la doppia croce, la palma del martirio ed altre immagini non molto chiare. Non mancano poi altri elementi architettonici di singolare bellezza: archi ciechi, finte colonne sormontate da rozzi pulvini forse utilizzati per sorreggere le lanterne. La cripta ha un'unica porta e alcune feritoie nella parte centrale e nelle due cappelle laterali.

26 Vai all’indice di 33Pag.26 Sulla parete esterna, osservando i due spigoli della parte centrale, è ben visibile sul lato destro la struttura del muro originario, mentre il lato sinistro è stato rifatto in fase di restauro. Sempre all'esterno, al centro, in corrispondenza della chiesa superiore, sopra l'attuale ingresso della cripta è visibile una formella rettangolare con una croce di Lorena in rilievo sormontante una finestrella romanica. Si tratta certamente della cripta più antica e meglio conservata nella regione Marche, la quale meriterebbe un più attento e approfondito studio da parte di studiosi dell'arte paleocristiana. La presenza della Cripta di S. Biagio, sotto la chiesa cimiteriale, era nota, ma l'abbandono in cui era rimasta per lungo tempo aveva cancellato dalla memoria questo singolare esempio di architettura paleocristiana. L'Amministrazione Comunale ha promosso un'adeguata azione presso la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici delle Marche per il recupero della singolare struttura con l'interessamento del professor Sandro Sebastianelli di Pergola.

27 Vai all’indice di 33Pag.27 A seguito di continui interventi dell'Amministrazione Comunale di Serra Sant' Abbondio, presso la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici delle Marche, si è giunti ad un completo ed accurato recupero della struttura. I lavori di restauro iniziati nel 1982 e completati nel 1983 hanno quindi permesso la conservazione di una così rara testimonianza di architettura paleocristiana. TESTO COLLETTIVO (MANUEL, FRANCESCO, MATTEO, NICOLO' A.)

28 Vai all’indice di 33Pag.28 fine del capitolo

29 Vai all’indice di 33Pag.29 Nel 1640 la chiesa di San Biagio era un benefizio semplice senza la cura delle anime. Rischiando la rovina, il Vescovo di Gubbio decise di abbatterla e di spostare la sede a Serra chiamando la chiesa dei Santi Abbondio e Biagio. In seguito a questo fatto si pensa che la cripta rimase separata dalla chiesa e cadde in isolamento. Solo pochi anni fa, grazie all'interessamento del Comune di Serra S. Abbondio, presso la Soprintendenza regionale, si ottennero dei finanziamenti per ristrutturarla e permettere la sua conservazione e visione. TESTO COLLETTIVO (Giordano, Brigido, Nicolò T., Davide) fine del capitolo

30 Vai all’indice di 33Pag.30 STORIA DI SAN BIAGIO La Cripta è dedicata a San Biagio, per questo ci siamo incuriositi ed abbiamo cercato notizie su di lui. Biagio, visse nel III-IV secolo a Sebaste in Armenia (Asia Minore). Era un medico. Divenne vescovo della città di Sebaste dove operò numerosi miracoli. Arrestato durante la persecuzione ordinata da Licinio, fu imprigionato, lungamente picchiato e sospeso ad un legno, dove con pettini di ferro gli fu scorticata la pelle e quindi lacerata le carne. Dopo un nuovo periodo di prigionia, fu gettato in un lago, dal quale uscì salvo, quindi per ordine dello stesso giudice, subì il martirio della decapitazione insieme con due fanciulli e dopo l'uccisione di sette donne arrestate perché raccoglievano le gocce di sangue che scorrevano dal corpo dello stesso martire, durante il suo supplizio.

31 Vai all’indice di 33Pag.31 È’ stato innalzato alla dignità di Santo ed è invocato contro i mali di gola, perché durante la sua prigionia, guarì miracolosamente un ragazzo che aveva una lisca di pesce conficcata nella trachea. È Patrono di Maratea, città che ne conserva le reliquie. Secondo la tradizione, queste, insieme a quelle di san Macario, giunsero a Maratea nel 732, quando una nave proveniente da un porto orientale si arenò a causa di una tempesta presso l'isolotto di S. Janni. Gli abitanti del Castello di Maratea raggiunsero l'imbarcazione per portare soccorso e vi trovarono oltre l’equipaggio le sacre reliquie conservate in un' urna marmorea, che fu portata in cima al monte dove rimase custodita. Il 3 maggio 1941 fu fatta una ricognizione ufficiale per il riconoscimento di quanto contenuto nell’urna: il torace, una parte del cranio, un osso di un braccio e un femore del santo armeno. La venerazione di Maratea per il Santo protettore accrebbe l'evento miracoloso della santa manna: in più di un’occasione la statua e le pareti della basilica si ricoprirono, e in modo abbondante, di un liquido acquoso, di colore giallastro, raccolto dai fedeli e adoperato con estrema devozione per la cura dei malati, in quanto portatore di poteri taumaturgici. Fu Papa Pio IV, all’epoca vescovo di Cassano, che nel 1563 riconobbe il liquido come “manna celeste”.

32 Vai all’indice di 33Pag.32 San Biagio è ricordato dalla Chiesa il 3 febbraio, quando fu decapitato, ma a Maratea la festa patronale si celebra nella seconda domenica di maggio con un cerimoniale stabilito da un protocollo vecchio di secoli. I festeggiamenti durano otto giorni e si aprono il sabato precedente la prima domenica di maggio con la processione al Castello, detta "S. Biagio va per la terra". Il giovedì successivo, il simulacro del Santo viene portato a Maratea Inferiore, e la mattina della seconda domenica di maggio la statua, coperta col drappo rosso, torna nella sua abituale sede al Castello. San Biagio viene invocato contro i mali di gola. Il giorno della sua festa (3 febbraio) viene benedetta la gola mettendo davanti ad essa due candele benedette che il sacerdote tiene incrociate. Nella Cripta, ogni anno, il 3 febbraio, don Stefano dice la Messa e molti Serrani vi partecipano con devozione ed entusiasmo, pregando e chiedendo l'intercessione del Santo contro le malattie della gola e per altre loro necessità. Si pensa che la devozione per San Biagio, nel nostro Comune, giunse durante il dominio Bizantino di Ravenna e delle zone costiere. Per la sua venerazione gli venne dedicata la Chiesa. TESTO COLLETTIVO (ALICE, GESSICA, MADELINE, NOEMI) fine del capitolo

33 Vai all’indice di 33Pag.33 Aspetto comune tra: RELIGIONE CATTOLICA E MUSULMANA In occasione della visita e dell’ascolto dei testimoni, abbiamo saputo che fino a qualche anno fa, i devoti a San Biagio, si recavano in visita alla Cripta (3febbraio sua festa o per motivi personali) dove recitavano, girando intorno ad ogni colonna, il Padre Nostro, l’Ave Maria, l’Angelo di Dio e l’Eterno Riposo per concludere il tutto con la recita del Rosario e la partecipazione alla Santa Messa. Infine ascoltavano, sotto l’altare, il rumore dell’ acqua che scorre ritenendola l’acqua del fiume Giordano (Palestina ). A questo proposito, Gessica e Skipe, alunne di religione musulmana, hanno fatto notare, ai compagni, che anche nella loro religione succede una cosa simile. Questo accade in occasione della visita che ogni fedele mussulmano deve fare almeno una volta nella vita, alla Mecca per pregare davanti alla Pietra Nera (Ka ‘Ba). La preghiera, anche qui, avviene girando intorno al catafalco che contiene la Ka ‘Ba o Pietra Nera. fine del capitolo


Scaricare ppt "Vai all’indice di 33Pag.1 LA CRIPTA DI SAN BIAGIO un tesoro da riscoprire Istituto Comprensivo “G. Binotti”, Pergola Scuola Primaria di Serra Sant’Abbondio."

Presentazioni simili


Annunci Google