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Università di Pisa Direzione Finanza, Fiscale e Stipendi Aurelia De Simone.

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Presentazione sul tema: "Università di Pisa Direzione Finanza, Fiscale e Stipendi Aurelia De Simone."— Transcript della presentazione:

1 Università di Pisa Direzione Finanza, Fiscale e Stipendi Aurelia De Simone

2 agenda Inquadramento normativo Gli strumenti principali della NUOVA contabilità Dalla contabilità finanziaria alla contabilità economico-patrimoniale Budget e Bilancio di esercizio La redazione del Primo Stato Patrimoniale 2

3 Inquadramento normativo 3 2008 - Linee guida del Governo alle università: Incentivare la COEP quale STRUMENTO CONOSCITIVO essenziale per gli ATENEI, il MIUR e gli interlocutori esterni 2009 Legge su contabilità e finanza pubblica, n. 196, art. 2, co d: AFFIANCAMENTO, a fini conoscitivi, al sistema di contabilità finanziaria di un sistema e schemi di contabilità economico - patrimoniale 2010 – Riforma universitaria, Legge n. 240, art. 5, comma 4: INTRODUZIONE di un sistema di contabilità economico- patrimoniale e analitica…

4 Inquadramento normativo La riforma Gelmini Legge 240/2010 Art 5, comma 4, lett a, dispone l’introduzione di : un sistema di contabilita' economico-patrimoniale contabilità analitica Bilancio unico bilancio consolidato di ateneo ( sulla base di principi contabili e schemi di bilancio stabiliti e aggiornati dal Ministero, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze) un bilancio preventivo e di un rendiconto in contabilita' finanziaria ( in conformità alla disciplina adottata ai sensi dell'articolo 2, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196) 4

5 Inquadramento normativo L’attuazione della riforma Gelmini L.240/2010 Dlgs 27 gennaio 2012 n. 18 “Introduzione di un sistema di contabilita' economico-patrimoniale e analitica, del bilancio unico e del bilancio consolidato nelle universita” DM 14 gennaio 2014 n.19 “Principi contabili e schemi di bilancio in contabilità economico-patrimoniale per le università” DM 16 gennaio 2014 n. 21 “Classificazione della spesa delle università per missioni e programmi” 5

6 Dlgs 18/2012 in attuazione della Legge 240/10 Adozione di un sistema di contabilità economico-patrimoniale ed analitico Il quadro informativo economico è dato da: bilancio unico d'ateneo di previsione annuale autorizzatorio, composto da budget economico e budget degli investimenti unico di ateneo bilancio unico d'ateneo di previsione triennale, composto da budget economico e budget degli investimenti, al fine di garantire la sostenibilità di tutte le attività nel medio periodo bilancio unico d'ateneo d'esercizio, composto da stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, nota integrativa e corredato da una relazione sulla gestione; bilancio consolidato con le proprie aziende, società o gli altri enti controllati il bilancio preventivo unico d'ateneo non autorizzatorio e il rendiconto unico d'ateneo in contabilità finanziaria sistemi e procedure di contabilità analitica 6

7 GLI STRUMENTI principali della NUOVA CONTABILITA’ BILANCIO UNICO BUDGET CONTABILITA’ EP (GENERALE) CONTABILITA’ ANALITICA 7

8 BILANCIO UNICO Fino al 2012 Bilancio consolidato (sommatoria di più bilanci) Dal 2013Bilancio Unico Il singolo ateneo è un’entità unica e unitaria, pertanto deve essere unico il suo bilancio di previsione e il suo bilancio di esercizio. E’ l’insieme dei proventi/fonti che finanzia l’ateneo e che sostiene la totalità di costi/impieghi 8

9 BILANCIO UNICO Il bilancio UNICO è assicurato attraverso la separazione della struttura organizzativa (UE e UA) dalla struttura contabile (COGE e COAN) e dalla loro interrelazione e intersecazione 9

10 Struttura Organizzativa La struttura organizzativa è costituita In COGE dalla struttura economica, ossia l’insieme delle UE (Unità economiche: Amministrazione Centrale, Dipartimenti, Sistemi, Centri) In COAN dalla struttura analitica, ossia l’ insieme delle UA (Unità analitiche : i centri di costo individuati nei dipartimenti, poli, biblioteche, direzioni etc) 10

11 Struttura Contabile La struttura contabile è data dal PIANO dei CONTI: Il Piano dei Conti in COGE Il Piano dei Conti in COAN che presentano voci di costo e ricavo analoghe ma non necessariamente coincidenti Vi è un’ ASSOCIAZIONE tra voci COGE e COAN e con il codice SIOPE 11

12 Piano dei conti generale COGE e COAN 12 COGECOAN Proventi propriProventi Propri Contributi Altri proventi Costi operativi COSTI SPECIFICI COSTI GENERALI Rimanenze Ammortamenti e svalutazioni Accantonamenti per rischi ed oneri Oneri diversi di gestione Proventi ed altri oneri Risultato economico-------------

13 Piano dei conti generale COGE e COAN 13 COGECOAN ATTIVO Immobilizzazioni Attivo circolante---------------- Ratei e risconti---------------- PASSIVO Patrimonio netto Fondi per rischi ed oneri------------ TFR------------ Debiti------------- Ratei e risconti passivi------------- Proventi operativi

14 Coordinamento tra Struttura organizzativa e contabile C’è sempre un coordinamento tra Struttura organizzativa e voce di costo che sarà: Per la COGE voce di costo- UE Per la COAN voce di costo – UA Le voci del Piano dei conti della contabilità analitica sono quelle che vengono “valorizzate”; le voci del piano dei conti della contabilità generale (che è la contabilità principale) si valorizzano nel corso della gestione dalle operazioni che si effettuano in COAN e, in virtù delle associazioni alle voci di costo, vengono registrate, in partita doppia, in COGE. 14

15 Contabilità GENERALE (COGE) Rileva e registra i “fatti” di gestione dell’ateneo in un determinato esercizio al FINE di : Valutare i RICAVI derivanti dallo svolgimento di determinate attività che comportano il sostenimento di relativi COSTI Valutare le variazioni nella CONSISTENZA PATRIMONIALE 15

16 Contabilità GENERALE (COGE) Valore creato dalla realizzazione (vendita) di determinati beni/servizi Utilizzo di risorse per la realizzazione di determinati beni/servizi C’è una relazione tra i costi sostenuti e i ricavi realizzati OBIETTIVO: L’EQUILIBRIO ECONOMICO 16 RICAVI COSTI RICAVI – COSTI = RISULTATO

17 Contabilità GENERALE (COGE) 17 La CONSISTENZA PATRIMONIALE di un’organizzazione è influenzata dalle decisioni di investimento (utilizzo delle risorse). Fonti a disposizioneImpiego delle risorse RISORSE INVESTIMENTI Capitale proprio, riserve,Immobilizzazioni mat. e utili, etcimmat., etc

18 Contabilità ANALITICA (COAN) E’ uno strumento informativo per il management interno essenziale per l’analisi, la verifica e la valutazione dei costi dei servizi istituzionali di un ente. E’ finalizzato al controllo periodico tra obiettivi prefissati e risultati raggiunti consentendo una verifica periodica dell’effettivo andamento della gestione con quanto previsto in sede di programmazione Misura i costi di gestione relativi ai centri di costo Dettaglia quanto registrato in COGE con l’indicazione della destinazione (costi) o della provenienza (ricavi) 18

19 DIFFERENZA tra COGE e COAN COGECOAN Unità di analisiTutto l’Ateneo (le UE)Tutte le Unità analitiche (UA) Voci rilevateTutti i conti per tutti i fatti amministrativi Solo costi/ricavi delle UA LogicaNatura delle voci (origine dei fattori: salari, costi di gestione, etc) Destinazione delle voci (Centri di costo, di responsabilità, etc) RisultatoBilancio di esercizioBudget e scostamenti Piano dei contiConti COGE (tutti i conti numerari, economici,ecc) Conti COAN (solo conti economici, costi/ricavi riferiti alle Unità analitiche UtilitàconsuntivaPreventiva e consuntiva Metodo di rilevazionePartita doppiaPartita unica DestinatariVerso l’esterno (contabilità ufficiale) Organi di governo (contabilità interna) 19

20 Dalla contabilità finanziaria alla contabilità EP La contabilità finanziaria rileva gli effetti finanziari degli eventi di gestione, basandosi sul principio della competenza finanziaria, pertanto si iscrivono a bilancio: ENTRATELe entrate che si prevede di accertare SPESE Le spese che si prevede di impegnare

21 Dalla contabilità finanziaria alla contabilità EP La CONTABILITA’ FINANZIARIA NON rileva i risultati di gestione MA L’UTILIZZO delle risorse finanziarie! NB. L’analisi finanziaria ha lo scopo di verificare (preventivamente e/o consuntivamente) la capacità dell’Ente di far fronte ai fabbisogni finanziari OBIETTIVO: L’EQUILIBRIO FINANZIARIO! 21

22 Dalla contabilità finanziaria alla contabilità EP dal concetto di ENTRATA/SPESA (esborso/introito monetario riferito ad un acquisto/finanziamento) stanziato su un preventivo finanziario al concetto di COSTO/RICAVO (valore delle risorse utilizzate/prodotte nell’anno) programmato in un budget

23 Dalla contabilità finanziaria alla contabilità EP dalla PARTITA UNICA Es: pagamento di spesa per “Acquisto materiale di consumo” alla PARTITA DOPPIA Es: voce di COSTO “Acquisto materiale di consumo” A “Debiti v/fornitori”

24 Dalla contabilità finanziaria alla contabilità EP condizione essenziale per l’esistenza di qualsiasi ente pubblico e privato nel medio/lungo perioso: dal concetto di AVANZO DI AMMINISTRAZIONE (concepito sulla sola logica finanziaria, di cassa o di competenza) al concetto di EQUILIBRIO ECONOMICO COSTI DI COMPETENZA = RICAVI DI COMPETENZA

25 Dalla contabilità finanziaria alla contabilità EP dal BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO al BUDGET ECONOMICO E DEGLI INVESTIMENTI

26 Le differenze tra contabilità finanziaria ed EP Le principali differenze tra contabilità finanziaria e contabilità EP sono, sinteticamente: 1. la contabilità economica guarda anche all’aspetto patrimoniale (assente nella contabilità finanziaria); 2. la contabilità economica mira ad analizzare l’ateneo nel suo complesso (situazione patrimoniale = individuazione fondi di investimento e loro impiego) (situazione reddituale (costi/ricavi) mentre la contabilità finanziaria si limita alla determinazione dell’utilizzo delle risorse; 3. la contabilità economica rileva i costi “non monetari” legati all’utilizzo di risorse che apportano valore in un’ottica pluriennale (ammortamenti). 26

27 Strumenti principali per la NUOVA contabilità Budget economico e degli investimenti unico di ateneo (bilancio unico d'ateneo di previsione annuale e pluriennale) Bilancio unico d'ateneo d'esercizio composto da stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, nota integrativa e corredato da una relazione sulla gestione 27

28 Funzione autorizzatoria del Budget lL BUDGET è lo strumento di programmazione dell’esercizio e ha una funzione AUTORIZZATORIA Esercitata al livello di COAN (Contabilità analitica) 28

29 Il BUDGET Il Budget economico: previsione dei costi e dei ricavi nel periodo considerato Il Budget degli investimenti: programmazione pluriennale che tiene conto degli investimenti e del rinnovo delle immobilizzazioni Il Budget economico e degli investimenti = il BILANCIO di PREVISIONE 29

30 Operatività del BUDGET in U-GOV In previsione: Definizione del Budget (valorizzare il livello di voce del piano dei conti e di UA in cui inserire le previsioni) = il livello 4 è quello su cui si esercita il controllo di disponibilità In gestione: Il controllo obbligatorio sugli stanziamenti (attraverso la scrittura coan anticipata) variazioni/storni 30

31 IN PREVISIONE Livello del piano dei conti per l’inserimento degli ammontari del budget e per il controllo di disponibilità Esempio Piano dei conti Contabilità Generale: CODICEDescrizioneLivello APiano dei conti1 ACCosti2 ACBCosti generali3 ACBAAcquisto beni di consumo4 ACBA01Cancelleria5 ACBA02Materiale per laboratorio5 31

32 Il BUDGET in gestione controllo obbligatorio sugli stanziamenti Si effettua attraverso l’impegno di BUDGET che avviene con una SCRITTURA COAN ANTICIPATA Questa scrittura garantisce la disponibilità sul budget nel proseguo del ciclo prima dell’insorgere del costo effettivo 32

33 LE “VARIAZIONI” di BUDGET RIPARTIZIONE VARIAZIONI STORNI 33

34 LE “VARIAZIONI “ di BUDGET All’apertura dell’esercizio RIPARTIZIONE In corso d’anno VARIAZIONI STORNI 34

35 LE RIPARTIZIONI di BUDGET All’APERTURA dell’ESERCIZIO : Ripartizione del Budget dei Progetti ai singoli Progetti Chi è autorizzato? Tutti gli utenti (sia AC che Strutture) Funzione Frazionamenti 35

36 LE VARIAZIONI E STORNI di BUDGET In CORSO d’ANNO: per nuovi contratti/convenzioni: se non previsti in sede di formazione del BUDGET (VARIAZIONI) per “spostare” risorse da una voce all’altra (STORNI) 36

37 LE VARIAZIONI (in senso stretto) di BUDGET TIPOLOGIE di VARIAZIONI in corso d’anno: Variazioni RICAVI – COSTI 37

38 VARIAZIONI di BUDGET VARIAZIONI RICAVI-COSTI: I RICAVI devono essere registrati TUTTI al momento della stipula del contratto convenzione (in campo istituzionale) ; se è attività commerciale il ricavo si registra al momento dell’emanazione della fattura o fattura proforma; i COSTI devono essere, invece, determinati sulla base delle risorse che saranno “consumate” Per questo la Direzione/ Dipartimento, su indicazione del Responsabile, determina i COSTI dell’ANNO da sostenere sul progetto e CHIEDE la variazione per l’importo presunto L’organo competente ad autorizzare la variazione (se è con destinazione vincolata) è il Dirigente/Direttore di dipartimento; altrimenti è il Consiglio di Amministrazione 38

39 LE VARIAZIONI (in senso proprio) di BUDGET VARIAZIONI RICAVI-COSTI - ANTICIPI Qualora si rende necessario sostenere costi e NON è STATO INCASSATO neanche parzialmente l’importo del progetto è NECESSARIO autorizzare : ANTICIPO di CASSA Fino a 100 mila euro la competenza è del Direttore Generale, su richiesta del dirigente o del direttore di dipartimento; per importi superiori a 100 mila euro la competenza è del Consiglio di Amministrazione, su delibera del Consiglio di Dipartimento 39

40 STORNI di BUDGET Gli STORNI di BUDGET possono essere : STORNO tra stessa VOCE di UA diverse STORNO tra VOCI diverse della stessa UA STORNO tra VOCI diverse di UA diverse 40

41 STORNI di BUDGET STORNO tra stessa VOCE di UA diverse ad esempio è necessario spostare parte della voce CA 04.02.02.01 “Materiale di consumo” dalla UA (Direzione Economato) alla UA (Direzione didattica) Questa operazione non comporta MODIFICHE al BUDGET approvato dal Cda ma a quello assegnato dal Direttore Generale per cui l’autorizzazione è del DIRETTORE GENERALE, su richiesta dei dirigenti interessati 41

42 STORNI di BUDGET STORNO tra VOCI diverse della stessa UA ad esempio è necessario incrementare la voce CA 04.02.02.01 “Materiale di consumo”da CA 04.02.02.02 “Carburanti e lubrificanti” Questa operazione comporta MODIFICHE al BUDGET approvato dal Cda per cui l’autorizzazione è del Consiglio di AMMINISTRAZIONE, su richiesta dei dirigenti o del consiglio del dipartimento 42

43 STORNI di BUDGET STORNO tra VOCI diverse di UA diverse ad esempio è necessario incrementare la voce CA 04.02.02.01 “Materiale di consumo”da CA 04.02.02.02 “Carburanti e lubrificanti” dalla UA (Direzione Economato) alla UA (Direzione Ricerca) Questa operazione comporta MODIFICHE al BUDGET approvato dal Cda per cui l’autorizzazione è del Consiglio di AMMINISTRAZIONE, su richiesta dei dirigenti o del consiglio del dipartimento 43

44 TRASFERIMENTI INTERNI Operazione da utilizzare SOLO per : “spostare” risorse finanziate da terzi Rimborsare un servizio reso da una struttura dell’ateneo Negli altri casi: 1. o si effettua uno STORNO 2. oppure si crea un sottoprogetto (ad es. per i contratti al personale, assegnisti, etc.) 44

45 TRASFERIMENTI INTERNI Operazione da utilizzare SOLO per : “spostare” risorse finanziate da terzi Rimborsare un servizio reso da una struttura dell’ateneo ATTENZIONE!!!! …..alle TASSONOMIE Le lettere di assegnazione fondi devono passare dal Settore Finanza che indicherà l’esatta tassonomia che deve utilizzare la struttura ricevente 45

46 BILANCIO DI ESERCIZIO La contabilità generale (COGE) sfocia nel Bilancio di esercizio, il documento che viene composto per la sintesi di valori relativi alle operazioni di gestione, ai fini della rappresentazione del patrimonio e del reddito 46

47 Budget COAN 47 Conto Economico COGEBilancio di esercizio Stato Patrimoniale

48 CONTO ECONOMICO espone il risultato dell'esercizio attraverso la rappresentazione dei COSTI e degli oneri sostenuti, nonché dei RICAVI e degli altri proventi conseguiti nell'esercizio. Deve essere redatto in forma scalare (prima i componenti positivi e poi quelli negativi). 48

49 rappresenta la situazione del patrimonio di un ente in uno specifico momento della sua esistenza; è diviso in due parti chiamati ATTIVITA’ e PASSIVITA’ 49 LO STATO PATRIMONIALE

50 STATO PATRIMONIALE - ATTIVO Nell’ATTIVO dello stato patrimoniale troviamo tutti gli investimenti necessari all’ente per svolgere al meglio la propria attività, il magazzino, la liquidità e i crediti disponibili. 50

51 STATO PATRIMONIALE – PASSIVO Nel PASSIVO dello stato patrimoniale, ci sono i mezzi di cui l’ente si è dotato per finanziare gli investimenti; ad esso sono imputati il capitale sociale, le riserve, l’utile o la perdita dell’esercizio come pure i debiti a breve, medio e lungo termine. 51

52 STATO PATRIMONIALE 52 ATTIVOPASSIVO A) IMMOBILIZZAZIONIA) PATRIMONIO NETTO I ImmaterialiI Fondo di dotazione II MaterialiII Patrimonio Vincolato III FinanziarieIII Patrimonio non vincolato B) ATTIVO CIRCOLANTEB) FONDI PER RISCHI ED ONERI I RimanenzeC) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO II CreditiD) DEBITI III Attività finanziarieE) RATEI E RISCONTI IV Disponibilità liquideCONTI D’ ORDINE C) RATEI E RISCONTI CONTI D’ ORDINE

53 STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 53 ATTIVO A) IMMOBILIZZAZIONI 1) immateriali Costi di impianto, ampliamento e sviluppo Diritti di brevetto Concessioni licenze, marchi e diritti simili Immobilizzazioni in corso ed acconti Altre immobilizzazioni immateriali (software)

54 STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 54 ATTIVO A) IMMOBILIZZAZIONI 2)materiali Terreni e fabbricati Impianti e attrezzature Attrezzature scientifiche Patrimonio librario, opere d’arte, d’antiquariato e museali Mobili e arredi, automezzi e macchine agricole e altri mezzi di trasporto Immobilizzazioni in corso ed acconti Altre immobilizzazioni materiali

55 STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 55 ATTIVO A) IMMOBILIZZAZIONI 2)finanziarie Partecipazioni azionarie B) ATTIVO CIRCOLANTE 1) Rimanenze Beni materiali in corso di alienazione

56 STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 56 ATTIVO B) ATTIVO CIRCOLANTE 2) crediti Crediti verso il MIUR e altre amministrazioni centrali Crediti verso Regioni e province autonome Crediti verso altre amministrazioni locali Crediti verso la UE e altri organismi internazionali Crediti verso Università Crediti verso studenti per tasse e contributi Crediti Società ed enti controllati Crediti verso altri (Pubblici) Crediti verso altri (Privati)

57 STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 57 ATTIVO B) ATTIVO CIRCOLANTE 3)attività finanziarie 4) Disponibilità liquide Depositi bancari e postali Denari e valori in cassa C) RATEI E RISCONTI ATTIVI 1) Ratei per Progetti di Ricerca 2)Altri Ratei e risconti attivi

58 STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 58 ATTIVO A) IMMOBILIZZAZIONI 1) immateriali Costi di impianto, ampliamento e sviluppo Diritti di brevetto Concessioni licenze, marchi e diritti simili Immobilizzazioni in corso ed acconti Altre immobilizzazioni immateriali (software)

59 STATO PATRIMONIALE - PASSIVO 59 PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO 1) Fondo di dotazione di Ateneo 2) Patrimonio Vincolato Fondi vincolati destinati da terzi Fondi vincolati per decisione degli organi istituzionali Riserve vincolate (per progetti specifici, obblighi di legge o altro) 3) Patrimonio non vincolato Risultato gestionale di esercizio Risultati gestionali relativi ad esercizi precedenti B) FONDO PER RISCHI ED ONERI C)TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO CONTI D’ ORDINE

60 STATO PATRIMONIALE - PASSIVO 60 PASSIVO D) DEBITI Mutui e debiti verso Banche Debiti verso il MIUR e altre amministrazioni centrali Debiti verso Regioni e province autonome Debiti verso altre amministrazioni locali Debiti verso la UE e altri organismi internazionali Debiti verso Università Debiti verso studenti Acconti Debiti verso fornitori Debiti verso Società o enti controllati Altri debiti

61 STATO PATRIMONIALE - PASSIVO 61 PASSIVO E) RATEI E RISCONTI Risconti per progetti e ricerche in corso Contributi agli investimenti Altri ratei e risconti passivi Altri risconti passivi Conti d’ordine

62 La Redazione del Primo Stato Patrimoniale Premesse I principi contabili e i criteri utilizzati sono stati desunti dall’allora bozza di DM (ora DM 14 gennaio 2014 n.19), dalla disciplina civilistica e da quanto previsto dai Principi Contabili Nazionali comunemente adattati dalle aziende private. L’approccio valutativo è stato quello della «prudenza» delle stime allo scopo di garantire l’integrità del patrimonio netto. Il Primo Stato Patrimoniale è stato approvato con delibera del C d A n.6 del 20 novembre 2013 62

63 La Redazione del Primo Stato Patrimoniale Le questioni importanti: Valorizzazione degli immobili Valorizzazione dei beni mobili Valorizzazione del patrimonio librario 63

64 La Redazione del Primo Stato Patrimoniale Valorizzazione degli immobili 1. immobili (terreni e fabbricati) di proprietà, 2. immobili di valore culturale storico ed artistico 3. immobili posti in vendita sono stati valutati con il criterio del valore catastale aggiornato nei casi in cui non esista o non sia significativo il costo di acquisto 64

65 La Redazione del Primo Stato Patrimoniale Valorizzazione degli immobili 1.Immobili (terreni e fabbricati) di proprietà A questi beni si applica l’aliquota di ammortamento del 3%; gli immobili sono esposti al valore catastale/o costo d’acquisto diminuito delle quote di ammortamento cumulate al 31.12.2012. Gli immobili completamente ammortizzati e ancora in uso sono esposti per il valore catastale e il fondo di ammortamento di pari importo, per cui l’impatto è nullo sul patrimonio 65

66 La Redazione del Primo Stato Patrimoniale Valorizzazione degli immobili 2Immobili di valore culturale storico e artistico stati inseriti tutti i beni immobili muniti di un qualche tipo di certificazione dei Ministeri competenti e/o sovraintendenze Questi beni non sono ammortizzabili 66

67 La Redazione del Primo Stato Patrimoniale Valorizzazione degli immobili 3.Immobili posti in vendita sono stati valutati con il criterio del valore catastale aggiornato Non al valore di stima della CTA 67

68 La Redazione del Primo Stato Patrimoniale Criterio di Valorizzazione degli immobili 1. IMMOBILIZZAZIONI in CORSO In questa voce sono stati inserite le nuove costruzioni ristrutturazioni di immobili non ancora concluse al 31.12.2012. sono stati valutati al costo di costruzione (ivi compreso il costo dei professionisti per la progettazione, collaudi, etc) considerando solo quelli per i quali erano già pervenuti i documenti giustificativi per lavori già svolti o servizi già erogati) 68

69 La Redazione del Primo Stato Patrimoniale Valorizzazione dei beni mobili In bilancio sono rappresentati anche i beni mobili completamente ammortizzati ma in uso, per i quali si presenta il costo storico ed il fondo di ammortamento di pari importo, con un impatto pari nullo sul patrimonio 69

70 La Redazione del Primo Stato Patrimoniale Valorizzazione del patrimonio librario In mancanza di una valutazione attendibile si considerano al «costo di esercizio» (non sono pertanto nel patrimonio). Tuttavia si tiene «traccia» dei nuovi acquisiti perché inventariati con Aleph. In alternativa: Patrimonializzazione Valore costante purché di scarsa importanza rispetto all’attivo 70

71 La Redazione del Primo Stato Patrimoniale Valorizzazione del patrimonio librario «antico» Per le opere d’arte, d’antiquariato riferite al patrimonio librario si è proceduto ad una stima a «campione» differenziata per secolo di appartenenza dei singoli volumi basandosi su valori presenti nei cataloghi degli antiquari, con l’utilizzo del «valore medio» per secolo moltiplicato per il n° dei volumi. Si è applicata poi una decurtazione del 10% rispetto al valore reale. Si farà nel 2014 una verifica inventariale. 71

72 La Redazione del Primo Stato Patrimoniale Valorizzazione dei crediti I crediti sono stati esposti, evidenziando quelli esigibili oltre l’anno, al presunto valore di realizzo, tramite la previsione di un fondo svalutazione crediti già costituito in sede di consuntivo 2012 (3 milioni di euro) 72

73 La Redazione del Primo Stato Patrimoniale Valorizzazione delle Rimanenze Il valore delle rimanenze sia riferite all’attività istituzionale che commerciale è stato stimato al 31.12.2012 non rilevante nel contesto specifico dell’Ateneo e quindi non è stato inserito (secondo quanto prevede il DM del 14 gennaio 2014 n.19, art 4, comma1d) 73


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