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Il diritto alla protezione e alla sicurezza L’esperienza della sicurezza è: 1) la sensazione di poter contare sull’altro nei momenti di bisogno, di paura,

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Presentazione sul tema: "Il diritto alla protezione e alla sicurezza L’esperienza della sicurezza è: 1) la sensazione di poter contare sull’altro nei momenti di bisogno, di paura,"— Transcript della presentazione:

1 Il diritto alla protezione e alla sicurezza L’esperienza della sicurezza è: 1) la sensazione di poter contare sull’altro nei momenti di bisogno, di paura, di tensione emotiva interna.

2 3)si può sempre fare ritorno alla base sicura nei momenti di difficoltà per poterne poi ripartire dopo aver ricevuto conforto, rassicurazione, consolazione. 2) la consapevolezza di poter conoscere l’ambiente, di poterlo esplorare senza paura.

3 Come si realizza? I n un contesto relazionale responsivo e sensibile La ricerca di protezione trova conforto solo quando l’accessibilità fisica e la disponibilità emotiva/affettiva delle figure familiari diventano caratteristiche relazionali costanti e prevedibili del contesto di cura quotidiano.

4 Le prime sfide evolutive per garantirsi la sopravvivenza psicologica e fisica sono: una bilanciata alternanza tra : 2) Attività di esplorazione dell’ambiente 1) Ricerca di vicinanza fisica e di contatto emotivo con l’adulto familiare per assicurarsi la sua protezione e consolidare il proprio sentimento di sicurezza.

5 John Bowlby  (Londra, 26 febbraio 1907 – Isola di Skye, 2 settebre 1990) è stato uno psicoanalista britannico che ha elaborato la teoria dell’attaccamento, interessandosi particolarmente agli aspetti che caratterizzano il legame madre-bambino e quelli legati alla realizzazione dei legami affettivi all’interno della famiglia.

6 Bowlby 1969 Definisce tale relazione come relazione primaria e come: Un legame stabile e duraturo nel tempo Che il piccolo stabilisce con una persona specifica (figura di attaccamento/ attaccamenti multipli)‏ Tale relazione sarà il prodotto di una storia di interazioni e, in quanto relazione prototipica, influenzerà le interazioni successive. Le relazioni di attaccamento hanno un’evidente funzione adattiva. Attachment L’attaccamento è un processo di reciproca interdipendenza: il piccolo si attacca al genitore e questi a lui. (Attachment=affezionarsi)‏

7 Caratteristiche  Relazione precoce  Costruita dal bambino con adulto specifico  Funzione biologica: proteggerlo pericoli  Funzione psicologica: sensazione sicurezza  È selettivo  Implica la ricerca della vicinanza fisica  In situazioni di lontananza fisica o di interruzione relazione il bambino protesta per la separazione e tenta ricostituzione legame  Orientato al raggiungimento di una condizione di sicurezza

8 I comportamenti di attaccamento hanno lo scopo di ottenere la vicinanza fisica della figura di attaccamento ottenere la vicinanza fisica della figura di attaccamento Sono di due tipi: (1) comportamenti attivi (andare verso l’adulto, arrampicarsi in braccio, stringersi,...) (2) comportamenti di segnalazione (richiamare a sé l’adulto; ad esempio il pianto, le vocalizzazioni, lo stendere le braccia, ma anche la rabbia).

9 Quando è attivato il sistema di attaccamento? Da condizioni di disagio e/o pericolo di diversa natura:  Endogene: interne all'individuo come incubo, malattie..  Esogene: derivanti dall'ambiente esterno allo scopo di mantenere il rapporto di una persona con la sua figura di attaccamento entro certi limiti di distanza e accessibilità.

10 Riassumiamo  L’attaccamento è un legame che una persona o un animale (mammiferi/uccelli) ha con un'altra persona/animale con cui interagisce quotidianamente in maniera precoce, privilegiata e significativa; un legame che unisce nello spazio e si protrae.  Lo scopo è di tentare di raggiungere e mantenere un certo livello di vicinanza con l’adulto, in particolare nelle situazioni di pericolo. Da questo deriva un sentimento di sicurezza.  I limiti accettabili di distanza variano in base a molti fattori (età, temperamento, presenza di estranei, attaccamento sicuro, fatica, malattia) che modificano la percezione della figura di attaccamento come base sicura (importanza dei meccanismi di segnalazione)‏  Il comportamento di attaccamento è in continuo mutamento, con un'organizzazione ed una pianificazione che presuppongono l'utilizzo di processi cognitivi riguardanti il comportamento stesso, la comunicazione, ma anche l'elaborazione delle rappresentazioni di sé, figura d’attaccamento, e ambiente.

11 Modello operativo interno (internal working model) ‏  Nel corso delle interazioni quotidiane con la figura d'attaccamento il bambino costruisce le proprie aspettative che vengono incorporate in un modello rappresentazionale.  Tale modello si consolida nel corso dell'esperienza e diviene una delle variabili principali dello sviluppo.

12 Tappe di formazione e trasformazione del legame di attaccamento

13 Fase iniziale preattaccamento (nascita fino 2 mesi) ‏  Fase iniziale di risposta sociale indifferenziata,  Periodo dell’intersoggettività primaria  Il bambino è disponibile ad interagire con tutte le persone.

14 Fase formazione attaccamento (2° a 6° mese) ‏  Periodo intermedio fra intersoggettività primaria e secondaria  Il bambino mantiene disponibilità a tutti ma impara a riconoscere 1 persona ben precisa  In questo momento il disagio > avvertito è connesso all’esperienza della solitudine piu che all’assenza della figura d’attaccamento  Le risposte emotive vs le figure familiari sono però molto più intense e la figura d’attaccamento viene espressamente preferita quando il piccolo vive 1 sconforto.

15 Fase attaccamento vero e proprio (6/8 e fin vs 18 mesi) ‏  Il bambino protesta quando si separa dalla figura d'attaccamento  Ha paura degli estranei.  Il ricongiungimento suscita forti reazioni emotive, diverse a seconda della durata dell’allontanamento  La separazione è percepita come "pericolo".  Naturalmente oltre alla durata della separazione vanno considerate le caratteristiche del contesto relazionale in cui il bambino permane (attaccamenti multipli).

16 Fase autocorrezione tra i patner (dopo 18 mesi) ‏  Abbandono da parte del bambino dell'egocentrismo;  Compare una tendenza all’individuazione- separazione che si manifesta nella presenza sia di comportamenti di attaccamento che di comportamenti esploratori.  L’attaccamento è rivolto a una figura puramente interna, anche se è agevole il riscontro esterno.

17  Afferma Battacchi (2004): “questo è il paradosso di tutta la vita: si può reggere la solitudine se non si è soli, ma si è invece in relazione con figure interne, presenze mentali affettivamente caricate” (pag.86).  L’attaccamento non impedisce la separazione se l’attaccamento è verso una figura interna che accompagna nel processo di separazione dalla figura reale.

18 SICURO IWM di Sé come amabile e della figura d’attaccamento come affidabile e pronta ad intervenire tempestivamente in caso di bisogno. Lo stile di attaccamento delle figure accudenti è sicuro. L’alta responsività presente nelle figure accudenti è stata correlata positivamente a qualità di equilibrio psicologico personale. Equilibrio personale e responsività risultano correlati alla percezione di soddisfazione per il proprio ruolo di care-giver, alla soddisfazione per la relazione affettiva/intima con il partner e alla percezione di sostegno ricevuto dal contesto allargato sia familiare che sociale. Il contesto relazionale allargato è ricco e articolato. I modelli d'attaccamento nell'infanzia/modelli operativi interni/qualità cure ricevute

19 INSICURO-EVITANTE IWM di Sé come non all’altezza di ricevere amore e impossibilitato al contatto, viene costruito sulla base di relazioni con figure d’attaccamento che hanno uno stile insicuro, rifiutano le richieste di aiuto e conforto del bambino nei momenti di stress. Lo stile di cura prevalente è controllante intrusivo, iperattivo ed eccessivamente rifiutante e i comportamenti di conforto impiegati non fanno uso del contatto fisico. Le relazioni con il partner sono insoddisfacenti così come la percezione del supporto sociale ricevuto. Sono ridotte le interazioni con il contesto allargato e esigue le opportunità relazionali alternative offerte al bambino.

20 INSICURO-AMBIVALENTE IWM di Sé come non degno d’amore può indurre un falso Sé remissivo in quanto terrorizzato dalla separazione. Lo stile di attaccamento delle figure di accudimento è di tipo insicuro e lo stile di cura è imprevedibile, incostante e intrusivo. Il contesto relazionale allargato non offre esperienze di sicurezza.

21 Categorie nell’infanzia Comportamenti di attaccamento nel bambino rilevati nella Strange: Sicuro (B): mostra segni di perdita della figura d’attaccamento alla prima separazione e piange durante la seconda. Al ricongiungimento accoglie la figura d’attaccamento attivamente: per esempio gattonando verso di lui/lei o cercando di essere preso in braccio. Mantenuto per breve tempo il contatto si calma e gioca (attiva il sistema parallelo di esplorazione) Insicuro Evitante (A): non piange durante le separazioni, presta attenzione ai giochi e/o all’ambiente durante tutta la procedura. Evita ed ignora attivamente la figura d’attaccamento al suo ritorno, allontanandosi, voltandosi o rifiutando il contatto quando viene preso in braccio. Rabbia assente. Categorie nell’adulto Produzione discorsiva nell’Adult Attachment Interview Sicuro /Libero-Autonomo (F). La produzione discorsiva relativa alla descrizione e alla valutazione delle esperienze legate all’attaccamento, sia che esse vengano descritte come positive o come negative è coerente. L’atteggiamento verso l’intervistatore è collaborativo. L’intervistato sembra tenere in conto l’attaccamento valutando oggettivamente ogni specifica esperienza o relazione. Distanziante (DS). Le descrizioni positive dei genitori/figure d’attaccamento o tendenti alla normalizzazione (“una madre eccezionale, molto normale”) non sono supportate, o sono contraddette, da ricordi specifici. Le esperienze negative vengono considerate come prive di effetti. Le interviste sono brevi, frequente è l’assenza di ricordi.

22 Insicuro Ambivalente (C): mostra preoccupazione per la figura d’attaccamento per tutta la procedura; può mostrarsi attivamente arrabbiato cercando/ opponendosi alternativamente a lei, oppure essere passivo. Al ricongiungimento non si calma e non torna ad esplorare, continua a essere focalizzato su lei e piange. Insicuro Disorganizzato/Disorientato (D). comportamenti disorganizzati appaiono in presenza della figura d’attaccamento. Per esempio al ricongiungimento, il bambino può bloccarsi come in trance, agitare le mani in aria, alzarsi e poi cadere prono oppure può avvinghiarsi e nello stesso tempo contorcersi. In relazione a ciò può essere classificato contemporaneamente anche come A,B o C. Coinvolto o Preoccupato (E). La produzione discorsiva presenta affermazioni grammaticalmente confuse o colme di espressioni senza senso. Le interviste sono lunghe, alcune risposte sono irrilevanti. Mostrano di essere preoccupati in relazione alle esperienze descritte, sembrano arrabbiati, confusi e passivi o timorosi e sopraffatti. Non risolto rispetto a lutti o traumi (U). Durante il racconto di perdite o di abusi subiti i soggetti perdono il controllo del ragionamento e del discorso: per esempio parlano di persone morte come se fossero ancora in vita, fanno lunghe pause o usano un frasario poetico ed elogiativo. Potrebbero essere classificati contemporaneamente anche come Ds, F o E. Fonte : riadattamento da Carli, 1999

23 Strange situation  Mary D. Salter Ainsworth (Glendale, 1 dicembre 1913 – Charlottesville, 21 marzo 1999) è stata una psicologa statunitense, allieva di Bowlby.  Nata in Ohio, prima di 3 sorelle.  Laurea all'Università di Toronto vi insegnò per qualche anno, prima di arruolarsi nel Canadian Women's Army Corp nel 1942 e partecipare alla Seconda guerra mondiale, da cui tornò nel 1945 con il grado di maggiore.

24 Modalità somministrazione Strange Situation:  Tempo: 30'  Modalità: 8 episodi (modi/ordini invariabili)‏  Soggetti: 4 persone: bambino, figura attaccamento, “estraneo” e osservatore.

25 1.L’episodio introduttivo ( 30 secondi) l’osservatore accompagna la madre ed il bambino dentro la stanza e poi esce. 2.Nel secondo episodio (3 minuti) la madre indirizza il bambino verso i giochi si siede lasciandolo giocare 3.L’inizio del terzo episodio (3 minuti) è segnato dall’ingresso dell’estraneo che va subito a sedersi nella poltrona precedentemente preparata. 4.Nel quarto episodio (3 minuti) l’estraneo cerca di giocare con il bambino, lo consola o prova a distrarlo 5. Quinto episodio rientro della madre (3 minuti o più) saluta il bambino e lascia la stanza dopo avere nuovamente lasciato la propria borsa sulla sedia 6. Sesto episodio (3 minuti) il bambino rimane solo nella stanza. 7.Il settimo episodio (3 minuti) rientro dell’estraneo 8. Ottavo episodio (3 minuti)rientro della madre che prende in braccio il bambino per consolarlo e, una volta calmato, avvia con lui una nuova esplorazione dei giochi. L’estraneo lascia la stanza.

26  La responsività sensibile è quella capacità umana di leggere accuratamente i segnali del bambino nella loro unicità esercitata con regolarità e continuità dalla figura d’attaccamento, adattandosi flessibilmente ad essi e rispondendo in modo appropriato al momento, alla situazione ed allo stadio evolutivo in cui il piccolo si trova.  Gli ambienti sicuri vedono adulti dotati di sensibilità responsiva che riescono a gratificare il bisogno di contatto e di intimità dei loro piccoli e/o si impegnano a ridurre e a contenere le loro emozioni negative di paura e sconforto. Non sempre entrambe le funzioni sono presenti e non tutti gli adulti sono ugualmente disponibili per entrambe ( Keller, Volker e Zach, 1997). Responsività sensibile quale condizione di sicurezzazione di sicurezza

27 Modelli di attaccamento aticpici  attaccamento disorganizzato/disorientato (D)‏  il modello evitante/ambivalente (A/C)  il modello instabile/evitante (U/A). Disturbi dell’attaccamento  il disturbo reattivo dell’attaccamento (che corrisponde al tipo inibito del DSM-IV)‏  il disturbo disinibito dell’attaccamento che corrisponde all’omonimo del DSM-IV.  i disturbi da assenza di attaccamento, simili ai quadri clinici descritti dai due manuali;  le distorsioni della base sicura, in cui il bambino ha relazioni di attaccamento gravemente patologiche con un particolare caregiver  i disturbi dell’attaccamento interrotto, in cui il bambino reagisce alla perdita di una relazione d’attaccamento.

28 Nodi cruciali nella formulazione di Bowlby  MONOTROPISMO  PROTOTIPO  MODELLO CIBERNETICO  La qualità del legame viene definita nei termini della qualità di informazione posseduta dall’individuo circa la possibilità di ottenere e mantenere la vicinanza con la propria figura d’attaccamento

29 Crittenden Dr. Patricia Crittenden trains Dr. Noll and her staff to code attachment categories via Ainsworth's Strange Situation.)‏ Set-up in Dr. Noll's lab to accomplish Ainsworth's Strange Situation paradigm with abused mothers and their offspring.)‏

30  Classificazione circolare e non tripartica  L’attaccamento sicuro è la manifestazione di una piena integrazione dei livelli affettivi e cognitivi delle relazioni di attaccamento  Strategie affettive e cognitive falsamente adattive conducono all’emergenza di pattern complessi e misti  A/C  IWM (MOI)‏

31  CRAIK (1943) modelli come strutture mentali (non copie del mondo) contenenti le configurazioni spaziali, temporali e causali dei fenomeni del mondo stesso  Assimilazione/accomodamento  Schemi  Non tutte le informazioni sono processate  Esclusione difensiva come caso particolare dell’esclusione selettiva  Si ha esclusione difensiva quando le informazioni sono conflittuali o fanno paura

32 Modello scisso del sè  1) Parte accessibile  2) Parte non accessibile La scissione avviene dopo traumi ai quali gli adulti hanno dato una spiegazione inadeguata e/o ingenua. Il bambino risolverà il conflitto escludendo difensivamente dalla consapevolezza la propria interpretazione dell’evento e rimanendo consapevole solo della spiegazione ricevuta

33 Come spiega Bowlby il modello scisso?  Tulving  MEMORIA SEMANTICA (informazioni cognitive)‏ Modello consapevole si forma alla luce di ciò che dicono gli altri  MEMORIA EPISODICA (anche informazioni affettivo/emotive)‏ Modello inconsapevole carica affettiva no ricordo

34 Come vengono integrati i modelli di Sé in relazione all’altro?  Main Kaplan Cassidy modello prototipico  Brethertonmeta-modello  Il bambino nel corso dello sviluppo integra i diversi modelli operativi costruiti nelle relazioni di attaccamento nell’ambito di un metamodello che viene a costituirsi come una struttura unitaria del Sé in cui però è possibile il riconoscimento della differenziazione delle esperienze del Sé attraverso le relazioni.

35 La Bretherton fa riferimento alla teoria dei copioni di Scank e Abelson Il sistema rappresentazionale consiste di strutture mentali, i copioni, che vengono definite come strutture rappresentazionali organizzate in sequenze come “tracce per ruoli specifici, per sequenze d’azione motivate da specifici obiettivi ed emozioni, per destinatari delle azioni e per luoghi.

36 Modello gerarchico del sè  I l concetto del Sé consiste in una gerarchia di postulati in cui ad un livello inferiore si pongono schemi interattivi molto vicini all’esperienza al di sopra dei quali esisterebbero schemi generali che includono una varietà di schemi inferiori.

37  SCHEMI SUPERIORI O GENERALIZZATI In cui l’inclusione delle varietà degli schemi inferiori avviene per eventi di soddisfazione dei bisogni da parte delle figure d’attaccamento  DISTORSIONE dell’informazione non ESCLUSIONE DIFENSIVA

38 Il valore della sicurezza nell'infanzia  Base per l'adattamento  Base affettiva favorente la crescita e l'evoluzione individuale: competenza sociale, intelligenza e linguaggio  Fattore fondamentale per lo sviluppo  Costrutto stabile nel secondo anno di vita  Non inalterabile: possibilità di cambiamento  L'interesse maggiore riguarda in questo senso la possibilità di cambiamento laddove l'attaccamento è insicuro per favorire processi evolutivi e costruire interventi


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