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PIANI,ASSI, POSIZIONI E MOVIMENTI MANDIBOLARI

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Presentazione sul tema: "PIANI,ASSI, POSIZIONI E MOVIMENTI MANDIBOLARI"— Transcript della presentazione:

1 PIANI,ASSI, POSIZIONI E MOVIMENTI MANDIBOLARI
PER PIANO si intende quella porzione di spazio contenuto all'interno della congiunzione di 3 punti,non disposti su una stessa linea retta I piani a cui solitamente facciamo riferimento sono: 1)Piano sagittale mediano:e' un piano verticale diretto dall' dall’alto al basso e dall'avanti all'indietro;divide il corpo umano in due parti simmetriche e le arcate dentarie risultano divise in due emiarcate destra e sinistra. Su questo piano studiamo tutti i movimenti mandibolari esclusi quelli di lateralita'. 2)Piano frontale o coronale: e' diretto dall'alto in basso e da destra a sinistra;divide il corpo umano in una parte anteriore ed in una posteriore. Su questo piano studiamo i movimenti di lateralita' PIANI,ASSI, POSIZIONI E MOVIMENTI MANDIBOLARI

2 3)Piano trasverso:e' un piano orizzontale diretto antero-posterioremente; divide il corpo in una parte superiore ed in una inferiore non simmetriche e le arcate dentali in superiore ed inferiore. Su questo piano possiamo studiare i movimenti di lateralita', protrusione e retrusione. 4)Piano di Francoforte:o auricolo orbitario, va dal bordo superiore del condotto uditivo esterno al punto sottorbitario. 5)Piano di Camper:e' un piano immaginario che va dal punto sotto-nasale al centro del condotto uditivo esterno. PER ASSE si intende una linea immaginaria attorno alla quale un corpo ruota e in particolare definiamo questo asse asse di rotazione I movimenti mandibolari avvengono intorno a 3 assi perpendicolari tra loro il cui punto d'incontro e' il centro del processo condiloideo. Gli assi principali sono i seguenti: 1)Asse orizzontale o cerniera:congiunge i centri di rotazione dei due condili e attorno ad esso i condili compiono un movimento di rotazione pura senza traslazione ( per traslazione intendiamo il movimento di

3 Questo asse corrisponde alla posizione di massima intercuspidazione.
tutti i punti di un corpo,che si muovono nella stessa direzione e con la stessa velocità) Possiamo riconoscere diversi tipi di asse cerniera a) Asse cerniera terminale o individuale:passa per il centro di rotazione dei condili,quando questi si trovano nella posizione corrispondente alla relazione centrica (posizione dei condili più alta e mediale nella fossa glenoidea). Stabilisce una posizione condilare riproducibile,punto di partenza per tutti i movimenti mandibolari. Utilizzato per progettazioni di riabilitazioni occlusali complesse. b) Asse cerniera abituale:passa per il centro di rotazione dei condili quando essi sono in posizione diversa da quella di cerniera terminale. Questo asse corrisponde alla posizione di massima intercuspidazione. c) Asse cerniera arbitrario:viene determinato adottando centri di rotazione arbitraria; è approssimativo e passibile di errore. Trova giustificazione in protesi totale,vista la difficolta'di registrare un'asse cerniera individuale negli edentuli in conseguenza della

4 instabilità dei tessuti e della mobilita' delle basi per le registrazioni.
2) Asse sagittale:e' monocondilare ed attraversa la testa di ciascun condilo in senso antero posteriore. Interessa i movimenti di compensazione in presenza di interferenze occlusali. 3) Asse verticale:e' monocondilare e passa attraverso la testa di ciascun condilo in direzione verticale;esso interessa i movimenti di lateralita' della mandibola. PER POSIZIONE si intende una situazione statica di un corpo nello spazio. Per l'esecuzione di una riabilitazione protesica interessano quattro posizioni mandibolari e precisamente: 1) Posizione di riposo:è la posizione assunta dalla mandibola in seguito al rilasciamento della muscolatura;esiste un certo numero di fibre muscolari in tono (principalment il fascio anteriore del temporale), responsabile di tale posizione della mandibola.

5 In tale posizione esiste uno spazio di c. a. 2-7 mm
In tale posizione esiste uno spazio di c.a. 2-7 mm. tra gli incisivi delle due arcate,detto spazio interocclusale. Dato che i denti non sono in contatto,tale spazio è indipendente dalla presenza od assenza dei denti. Tutti i restauri protesici devono offrire una distanza interocclusale adeguata,altrimenti tale spazio viene ricreato a spese del riassorbimento osseo,dell'abrasione dei denti o dall'insieme di questi fenomeni. 2) Relazione centrica:è la posizione più mediale ,alta ed anteriore dei condili in rapporto alla cavità glenoidea, indipendente dal contatto occlusale. Anche se è una posizione fisiologica ed acquisita,è usata come punto di partenza per grosse riabilitazioni,poiché è una posizione condilare costante,fissa e facilmente ripetibile. 3) Massima intercuspidazione: posizione assunta dalla mandibola quando i denti hanno il maggior numero di contatti intercuspidali, indipendentemente dalla posizione dei condili.

6 E' solitamente utilizzata per restauri poco complessi,quali singole corone.
4)Massima intercuspidazione in relazione centrica: condizione ideale quando esiste simultaneità tra relazione centrica e massima intercuspidazione. Rappresenta il risultato di una riabilitazione che partendo dalla relazione centrica,sia atta a mantenere i condili in relazione centrica. Nel caso in cui un paziente presentasse alcuni problemi particolari si può ricorrere al MOLAGGIO SELETTIVO:è la limatura di superfici occlusali di denti naturali o protesi per riabilitare un paziente con disturbi articolari o muscolari per stabilizzare l'ingresso in occlusione,eliminare contatti anomali ed arrivare alla massima intercuspidazione in relazione centrica. Errori conservativi/protesici,perdita di denti o malposizioni di denti naturali creano difetti occlusali e contatti eccentrici con problemi articolari e spasmi muscolari:è la sindrome algico-disfunzionale della A.T.M.con spasmo(contrazione muscolare fenomeno acuto e

7 transitorio)e miosi (alterazione delle fibre muscolari,fenomeno cronico e non completamente reversibile.) A ciò si associa lo scroscio o click articolare per difficoltà di spostamento del disco articolare,legata ad alterazione dei rapporti tra condilo e menisco durante i movimenti. Prima di arrivare al molaggio selettivo nella cavità orale bisogna rilassare la muscolatura del paziente per arrivare in relazione centrica:per fare ciò bisogna eliminare qualsiasi contatto tra le arcate dentarie mediante apparecchi in resina autopolimerizzante od apparecchi in resina/metallo(detti Bite-plane) interposti tra le arcate. Tali apparecchi possono essere ritoccati ed adattati alle diverse condizioni che si presentano nel corso del trattamento. La prova che il paziente è decondizionato consiste nel modo in cui egli si lascia guidare la mandibola senza opporre resistenza. Si rilevano successivamente i modelli,che sono montati in articolatore,onde valutare i contatti indesiderati da eliminare e l'eventuale manufatto protesico da approntare.

8 Solo ora si può intervenire nel cavo orale.
Si parla di molaggio di aggiustamento occlusale per indicare quel tipo di molaggio effettuato dal medico direttamente in bocca quando si debbano eliminare modiche interferenze occlusali su protesi finite,oppure eseguito dal tecnico sull'articolatore in fase di aggiustamento della protesi dopo la prova definitiva in bocca:per tale operazione è utilizzata una nuova cera di centrica rilevata con la protesi in prova nel cavo orale. Il molaggio si articola in 3 fasi: 1)raggiungimento della centrica: si cerca di raggiungere la massima intercuspidazione in relazione centrica stabilendo un punto di partenza. Si marcano con carta di articolazione i contatti più grossolani e si esegue un molaggio in senso antero posteriore:questa è la regola del mesial upper,distal lower, cioè versanti mesiali delle cuspidi superiori e versanti distali di quelle inferiori,senza abbassare le cuspidi di stampo.

9 Per raggiungere la centrica Si sposta la mandibola all'indietro;si hanno così dei precontatti,eliminabili con molaggio in senso vestibolo-linguale: questa è la regola del buccal upper,lingual lower,cioe'versanti buccali delle cuspidi di stampo superiori e versanti linguali delle cuspidi di stampo inferiori. 2) controllo delle escursioni eccentriche:si controllano i contatti eccentrici senza mai abbassare le cuspidi di stampo;se necessario si approfondiscono le fosse e si eliminano i contatti delle cuspidi di taglio. Si possono verificare 2 condizioni: a)denti anteriori in contatto:la disclusione (= perdita di contatto)delle arcate è effettuata dal contatto delle superfici palatine dei 4 incisivi superiori con il margine incisivo dei 4 incisivi inferiori; se non si riescono ad ottenere 4 contatti,ci si pulimitare a 2 purché uno a destra ed uno a sinistra. I denti posteriori non devono mai venire in contatto. b)denti anteriori non in contatto:la disclusione è effettuata dai posteriori:si ritoccano i versanti distali delle cuspidi superiori ed i

10 versanti mesiali delle cuspidi inferiori;successivamente si interviene si controlla la disclusione degli anteriori come nel caso A. Si controllano poi i contatti indesiderati nei movimenti di lateralità:la disclusione avviene tramite i canini(faccia palatina dei superiori e margine vestibolare degli inferiori). Bisognerà controllare separatamente il lato lavorante si ritoccano le superfici linguali delle cuspidi vestibolari superiori oppure le superfici vestibolari delle cuspidi linguali inferiori) ed il lato bilanciante(si creano contatti sui versanti distali delle cuspidi superiori e mesiali di quelle inferiori);mai abbassare le cuspidi di stampo,ma creare solchi di svincolo negli antagonisti secondo la direzione del precontatto. 3)ritocchi finali in centrica:si eseguono i ritocchi necessari a stabilizzare la posizione di centrica,correggendo solo le fosse. PER MOVIMENTO si intende il cambio di posizione di un corpo nello spazio rispetto ad un corpo fisso di riferimento. L'ampiezza del movimento e' vincolata da : - fattori limitanti:rappresentati dai legamenti della A.T.M.;

11 - fattori determinanti:a loro volta distinti in
- anatomici:rappresentati dal contatto dei denti(o determinanti anteriori) e dalle A.T.M.(o determinanti posteriori); - fisiologici:rappresentati dai nervi e dai muscoli. I movimenti mandibolari posso essere distinti in: - Funzionali:connessi alle funzioni di masticazione,deglutizione e fonesi; - Parafunzionali:come il bruxismo ed il serramento dei denti. Ogni condilo puo' presentare 2 movimenti: - rotazione:e' il movimento di un corpo intorno ad una linea immaginaria detta asse di rotazione; - traslazione:quando tutti i punti di un corpo si muovono tutti in una stessa direzione,con la medesima velocita'. I movimenti fondamentali sono 1)Abbassamento (apertura):esaminiamo il movimento da 3 posizioni di partenza: - massima intercuspidazione: questo movimento si svolge in due tempi: - primo tempo:i condili eseguono un movimento di rotazione

12 pura per azione dei muscoli miloioideo e digastrico,portando i denti ad una distanza interincisiva di 5-6 mm. - secondo tempo: con l'intervento degli pterigoidei esterni e dei sopraioidei, la mandibola si abbassa progressivamente fino alla massima apertura,con distanza interincisiva di mm. I condili compiono un movimento combinato di rotazione e traslazione in avanti ed in basso,ponendosi,alla fine del movimento all'apice dell'eminenza articolare. -relazione centrica: il 1° tempocostituito da una rotazione pura sullasse cerniera terminale, porta ad una apertura con distanza interincisiva di mm. Entrano poi in azione gli pterigoidei esterni e si ha un movimento misto di rotazione e traslazione - massima protrusione:si ha un movimento di rotazione pura per l'azione dei muscoli pterigoidei esterni e dei sopraioidei. 2)Innalzamento (chiusura):i movimenti sono inversi rispetto a quelli di apertura.

13 3)Protrusione:si svolge in due tempi:
- primo tempo:la mandibola si sposta in senso postero anteriore, con movimento protrusivo vero fino al contatto dei margini incisivi; - secondo tempo:l'arcata inferiore si abbassa rispetto alla superiore,gli incisivi inferiori si portano piu' avanti dei superiori invertendo il rapporto anteriore. La massima protrusione partendo dalla posizione di centrica e'di c.a. 15 mm,il condilo risulta bloccato dalla distensione della capsula articolare. I muscoli che intervengono in questo movimento sono gli pterigoidei esterni con contrazione contemporanea dei due lati. 4)Retrusione: la mandibola ripete all'inverso i movimenti di protrusione I Muscoli che intervengono in questo movimento sono:il ventre anteriore del digastrico,il miloioideo,il genioioideo ed i fasci orizzontali del temporale. 5)Lateralita':distinguiamo un lato di lavoro(verso cui si sposta la mandibola) ed un lato non di lavoro o bilanciante (lato opposto). Il movimento del condilo del lato di lavoro e' una rotazione intorno ad un asse verticale,il movimento del condilo del lato bilanciante avviene intorno ad un asse quasi orizzontale.

14 I muscoli che intervengono in questo movimento sono:lo pterigoideo esterno controlaterale, il digastrico ed il fascio posteriore del temporale del lato di lavoro. Nello spostamento laterale a livello del condilo lavorante alla rotazione si combina un movimento di traslazione.detto movimento di Bennet. Nella riabilitazione protesica bisogna sempre considerare tale movimento di Bennet onde evitare di provocare lesioni traumatiche dell'apparato stomatognatico.


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