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Psicologia Sociale e Devianza 3° Lezione: L’atteggiamento 20 marzo 2011 – 9,00-11,00.

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1 Psicologia Sociale e Devianza 3° Lezione: L’atteggiamento 20 marzo 2011 – 9,00-11,00

2 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 2 L’atteggiamento Dal Palmonari-Cavazza-Rubini Pag 41-72

3 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 3 Gli atteggiamenti sociali “Il concetto di atteggiamento è probabilmente il più caratteristico e necessario della psicologia sociale americana contemporanea” Allport (1954) Perché? Indicatori attraverso i quali è possibile prevedere le azioni delle persone. Per modificare il comportamento della gente un buon punto di partenza è cambiarne gli atteggiamenti.

4 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 4 Gli atteggiamenti sociali Il concetto di atteggiamento in psicologia sociale è importante perchè:  lo scopo della psicologia è di studiare il comportamento, e si assume che gli atteggiamenti influenzino il comportamento In particolare:  gli atteggiamenti sociali costituiscono degli indicatori attraverso i quali è possibile prevedere le azioni delle persone. Inoltre nella ricerca sociopsicologica è opinione diffusa che:  per modificare il comportamento della gente un buon punto di partenza consista nel cambiarne gli atteggiamenti; E’ chiaro allora che: il concetto di atteggiamento sociale assume un ruolo di primaria importanza in un modello psico-sociale del comportamento.

5 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 5 Gli atteggiamenti sociali: definizioni Le principali definizioni e descrizioni dell’Atteggiamento sono riconducibili ai seguenti autori:  Thomas e Znaniecky (1918) – processo mentale individuale  Allport (1935) – stato mentale neurologico di prontezza  Rosenberg e Hovland (1960) – costrutto psicologico tripartito  Fazio (1986) – struttura cognitiva

6 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 6 Gli atteggiamenti sociali: definizioni Thomas e Znaniecky (1918) i primi autori a parlare di atteggiamenti: “processo mentale individuale che determina le risposte sia attuali sia potenziali di ogni individuo al mondo sociale …… un atteggiamento è sempre rivolto verso un oggetto”  Atteggiamenti = processi di conoscenza sociale che determinano l’azione  Valori sociali = ogni oggetto che ha significato in connessione con determinate azioni dell’individuo (es. una moneta)  Aspetti positivi  Definizione innovativa per l’epoca  Critiche:  Definizione aspecifica  Atteggiamenti considerati solo come processi individuali

7 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 7 Gli atteggiamenti sociali: definizioni Allport (1935): Atteggiamenti: stato mentale neurologico di prontezza, organizzata attraverso l’esperienza, che esercita un’influenza direttiva o dinamica sulla risposta dell’individuo nei confronti di ogni oggetto o situazione con cui entra in contatto  Aspetti innovativi:  Atteggiamento come stato non direttamente osservabile, ma inferibile sulla base della risposta: variabile interveniente fra stimolo e risposta  Critiche:  Definizione generica: Definizione che copriva tutti gli stati psicologici in relazione ai quali la persona manifesta una certa prontezza nel fornire una risposta (stati mentali, set di tipo motorio, disposizioni stabili)  L’aspetto valutativo passa in secondo piano

8 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 8 Gli atteggiamenti sociali: definizioni Rosenberg e Hovland (1960): modello tripartito Gli atteggiamenti sono un costrutto psicologico costituito da 3 componenti:  Componente cognitiva: informazioni e credenze verso un oggetto  Componente affettiva: reazione emotiva verso l’oggetto  Componente comportamentale: azioni di avvicinamento o allontanamento dall’oggetto  Critiche:  La ricerca ha studiato soprattutto la componente valutativa

9 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 9 Gli atteggiamenti sociali: definizioni Rosenberg e Hovland (1960): modello tripartito

10 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 10 Gli atteggiamenti sociali: definizioni Fazio (1986) nell’ambito della Social cognition definisce l’atteggiamento come: struttura cognitiva costituita dall’associazione in memoria tra la rappresentazione dell’oggetto e la sua valutazione ed è caratterizzata da:  Disponibilità: associazione tra oggetto e valutazione immagazzinata nella memoria a lungo termine  Accessibilità: tempo e sforzo richiesti per il recupero mnestico di tale struttura Questa definizione non è in contrapposizione con il modello tripartito  Aspetti innovativi:  Introduce il concetto di “forza dell’associazione tra oggetto e valutazione” misurato attraverso il tempo di latenza (tempo che occorre all’individuo per formulare la valutazione dal momento in cui appare lo stimolo)

11 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 11 Gli atteggiamenti sociali: come si formano Gli atteggiamenti sono frutto di apprendimento e quindi derivano dall’esperienza:  Esperienza diretta  Esperienza mediata  Comunicazione  Processi di mera esposizione

12 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 12 Gli atteggiamenti sociali: come si formano Esperienza diretta: Porta a una forte associazione in memoria tra la rappresentazione dell’oggetto e la sua valutazione Es: atteggiamento verso un partito politico = f(militanza in un partito) Sono gli atteggiamenti PIÙ resistenti.  Esperienza mediata: si basano sull’osservazione del comportamento altrui. Es: atteggiamento verso un partito = f(valutazione di leader, esponenti, militanti che conosciamo). Ruolo dei media L’associazione tra la rappresentazione dell’oggetto e la sua valutazione è meno forte, è l’Atteggiamento MENO resistente al cambiamento

13 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 13 Gli atteggiamenti sociali  Comunicazione: Modalità importante di formazione di atteggiamenti. Ruolo dei gruppi di riferimento (identità sociale) Associazione tra rappresentazione e oggetto molto debole, difficile recupero dalla memoria Atteggiamento MOLTO MENO resistente al cambiamento  Processi di mera esposizione (Zajonc, 1968): Il ripetersi dell’esposizione rende l’associazione automatica (memory based). La familiarizzazione di un oggetto porta normalmente ad atteggiamenti più favorevoli Es: Pubblicità commerciale e politica Come si formano

14 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 14 Gli atteggiamenti sociali: come cambiano Il cambiamento di atteggiamenti può avvenire attraverso:  Mera esposizione  Processo di dissonanza cognitiva  Modello della probabilità di elaborazione – ELM (Petty e Cacioppo)  Modello euristico-sistemico – ES (Chaiken)  Modello unimodale (Kruglanski et al.)

15 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 15 Gli atteggiamenti sociali: come cambiano Mera esposizione - Processo individuale legato all’esperienza diretta - L’esposizione ripetuta ad uno stimolo porta a modificare l’atteggiamento relativo Variabili:  Caratteristiche della fonte: la sua immagine, il suo rapporto con il pubblico  Caratteristiche del messaggio: basato su contenuti informativi, emotivi, persuasivi  Caratteristiche del ricevente: più o meno propensi, con maggiori o minori strategie e capacità di elaborazione.

16 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 16 Gli atteggiamenti sociali: come cambiano Dissonanza cognitiva (Festinger, 1957) - Processo di natura motivazionale - Deriva dal bisogno di mantenere coerenza tra le proprie cognizioni (credenze e valori) e/o comportamenti Esempio: - credo che mettere il casco sia utile - a volte non indosso il casco  Si modifica l’elemento dissonante meno resistente al cambiamento

17 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 17 Gli atteggiamenti sociali: come cambiano Modello della probabilità di elaborazione –ELM (Petty e Cacioppo) Atteggiamento varia per esposizione ad un messaggio persuasivo attraverso 2 distinti percorsi: a) Percorso centrale: -elaborazione attenta delle argomentazioni e delle informazioni -richiede risorse cognitive: -focalizzazione dell’attenzione -comprensione delle argomentazioni -confronto e integrazione fra informazioni e credenze possedute b) Percorso periferico: -basato su elementi che non hanno a che fare con le argomentazioni ma sul modo in cui vengono presentate e su elementi del contesto (attrattività della fonte, musica, colori vivaci) Variabili:  Motivazione: rilevanza del messaggio  Abilità: capacità stabili (intelligenza, ecc) e condizioni contingenti (allerta, ecc)

18 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 18 Gli atteggiamenti sociali: come cambiano Modello della probabilità di elaborazione –ELM (Petty e Cacioppo) Esperimento di Petty, Cacioppo e Goldman (1981) Studenti ascoltano una comunicazione sulla necessità di istituire un esame generale prima della fine del corso. Tre condizioni sperimentali (manipolazione di tre variabili indipendenti)  Rilevanza personale della comunicazione (alta motivazione vs. bassa motivazione)  Qualità delle argomentazioni a sostegno dell’utilità dell’esame (forte vs. debole)  Livello di expertise della fonte (alto vs. basso)

19 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 19 Gli atteggiamenti sociali: come cambiano Modello della probabilità di elaborazione – ELM (Petty e Cacioppo) Risultati: Processo centrale se: -Si verifica la Condizione di alta rilevanza personale (alta motivazione) -Il contenuto del messaggio è persuasivo -Il soggetto capace di elaborare le informazioni Processo periferico se: -Si verifica la condizione di bassa rilevanza personale (bassa motivazione) -il processo di persuasione è influenzato dal livello di expertise della fonte -Il soggetto non in grado di elaborare le informazioni:

20 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 20 Gli atteggiamenti sociali: come cambiano Modello euristico-sistemico –ES (Chaiken) Due processi di elaborazione che non si escludono a vicenda: a) processo sistematico: -elaborazione approfondita del messaggio (come processo centrale) b) processo euristico: -applicazione di euristiche utilizzate come modalità per arrivare ad un giudizio. Il processo sistematico e il processo euristico sono influenzati da: -Motivazione -Abilità cognitiva

21 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 21 Gli atteggiamenti sociali: come cambiano Modello unimodale (Kruglanski et al.) Nasce dalla critica ai modelli a due vie: rappresenterebbero soltanto gradi differenti di un unico tipo di elaborazione dell’informazione.  Il cambiamento di atteggiamento consiste nella: - Verifica ipotesi - Generazione di inferenze da informazioni rilevanti -Cambiamento attraverso un ragionamento di tipo sillogistico (se…..allora….) basato sulle credenze rilevanti che un individuo ha già in memoria  Motivazione: influenza la probabilità di dare avvio, di continuare e orienta la direzione dell’elaborazione  Abilità cognitiva Software = disponibilità e accessibilità in memoria di informazioni Hardware = allerta e energia cognitiva

22 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 22 Gli atteggiamenti sociali: come cambiano Modello unimodale (Kruglanski et al.)  Es. “il segretario dell’ONU dice che le bombe a grappolo sono da abolire perché colpiscono la popolazione civile”  Credenza in memoria: “se un arma colpisce i civili e non i militari allora è da abolire” le bombe a grappolo colpiscono i civili quindi sono da abolire  Credenza in memoria “se una persona autorevole esprime un parere allora questo è valido” Il segretario dell’ONU è una persona autorevole quindi ciò che sostiene (l’abolizione delle bombe a grappolo) è giusto

23 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 23 Gli atteggiamenti sociali: strumenti di misura Premesso che gli Atteggiamenti sono:  Costrutti non osservabili  Inferibili da alcuni indicatori (risposte manifeste e comportamenti) Esistono due tipi di strumenti: - le scale - Misure indirette e/o fisiologiche

24 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 24 Gli atteggiamenti sociali: strumenti di misura Le scale permettono di misurare: La natura e l’intensità delle opinioni La frequenza dei comportamenti Ricordiamo quelle di: Scale di atteggiamento Thurstone e Chave (1929) e Guttman (1941) Scala Likert Differenziale semantico di Osgood

25 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 25 Gli atteggiamenti sociali: strumenti di misura La Scala di atteggiamento Thurstone e Chave (1929) e Guttman (1941) Era costituito da una serie di item il cui “valore” variava in funzione del contenuto. Critiche: Erano strumenti poco standardizzati la costruzione richiedeva un forte dispendio di tempo e risorse difficile le operazioni statistiche dei risultati non garantivno la validità esterna

26 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 26 Gli atteggiamenti sociali: strumenti di misura Scala Likert (1932): è costituita da item (affermazioni favorevoli o sfavorevoli) che coprono gli aspetti rilevanti nell’area semantica dell’oggetto studiato i soggetti devono indicare su una scala di risposta il grado di accordo o disaccordo con le affermazioni Esempio: La mia famiglia dovrebbe eliminare la carne dalla dieta Totale disaccordo 1 2 3 4 5 6 7 Pieno accordo Consente di effettuare operazioni statistiche come l’aggregazione delle risposte sullo stesso oggetto, il calcolo della media

27 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 27 Gli atteggiamenti sociali: strumenti di misura Differenziale semantico di Osgood, Suci e Tanenbaum (1957) È composto da un insieme di coppie di aggettivi bipolari separati (in genere) da sette spazi che rappresentano una gradazione da uno all’altro oggetto di atteggiamento posto all’inizio del questionario Esempio: Come giudica il conformismo? Buono ___ ___ ___ _X_ ___ ___ ___ Cattivo Bello ___ ___ ___ ___ _X_ ___ ___ Brutto Stupido _X_ ___ ___ ___ ___ ___ ___ Intelligente Gli autori hanno rilevato che le coppie di aggettivi si raggruppano sistematicamente in tre fattori: Valutazione; Potenza; Attività Critiche: Problema legato alla desiderabilità sociale

28 Psicologia Sociale e della Devianza – Prof.ssa S.Attanasio Page 28 Gli atteggiamenti sociali: strumenti di misura Misure indirette o fisiologiche: Risposta elettrogalvanica (capacità della pelle di condurre elettricità) Attività dei muscoli del viso in risposta a messaggi controattitudinali. Vantaggi: Risposte non influenzate dalla desiderabilità sociale Critiche: Metodologie troppo intrusive Tempo di latenza nella espressione della risposta: Strategie supportive alle scale o questionari. Si utilizzano un software che permette di calcolare il tempo tra la domanda (apparizione dello stimolo sullo schermo di un computer) e risposta (digitata sulla tastiera)


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