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SCHEDA DI LETTURA DE LA METAMORFOSI DI FRANZ KAFKA DI CHE COSA PARLA IL RACCONTO DI CHE COSA PARLA IL RACCONTO:  breve sintesi della trama  tempi (quando.

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1 SCHEDA DI LETTURA DE LA METAMORFOSI DI FRANZ KAFKA DI CHE COSA PARLA IL RACCONTO DI CHE COSA PARLA IL RACCONTO:  breve sintesi della trama  tempi (quando si svolge l’azione? quanto dura? con quali spostamenti nel tempo?)  luoghi (dove si svolge l’azione? con quali spostamenti nello spazio?)  contesto culturale (ambiente sociale, idee, modelli di comportamento del mondo rappresentato)  personaggi (caratteristiche fisiche, psicologiche e sociologiche)  funzione complessiva (testimonianza, denuncia, intrattenimento, scavo interiore, riflessione sull’esistenza, ecc..) COME E’ FATTO COME E’ FATTO:  rapporto invenzione/realtà (realistico, comico, satirico, fantastico, ecc...)  rapporto autore/narratore  rapporto narratore/narrato (voce narrante; punto di vista) DISPOSIZIONE DISPOSIZIONE:  divisione in macrosequenze (tre)  ritmo narrativo (la “velocità” della narrazione: presenza di scene, sommari, pause, ellissi narrative)  rapporto fabula/intreccio

2 DI CHE COSA PARLA IL RACCONTO: Sintesi della trama: Gregorio Samsa, commesso viaggiatore tutto casa e lavoro, si sveglia una mattina trasformato in un enorme insetto. La sua famiglia (padre, madre e una sorella) inizialmente si prende cura di lui, ma col tempo finisce col non sopportarne più la presenza: quando Gregorio muore, la sua scomparsa viene accolta con sollievo dai familiari. Tempi: L’azione si svolge nel primo Novecento, in autunno-inverno, per la durata di alcuni mesi. Il tempo scorre linearmente dalla metamorfosi di Gregorio alla sua morte, con un breve salto nel passato per ricostruire la situazione precedente alla metamorfosi (le condizioni economiche e le abitudini della famiglia, le ambizioni, le speranze e il modo di vita di Gregorio); il passato ricompare qua e là, molto brevemente, nei ricordi di Gregorio. Luoghi: L’azione si svolge quasi totalmente nella casa della famiglia Samsa, a Praga, principalmente nella stanza in cui è confinato Gregorio, con tre brevi “escursioni” nelle altre stanze. Solo dopo la morte di Gregorio, nell’ultima parte del racconto, il narratore segue il padre, la madre e la sorella in una passeggiata fuori città. Contesto culturale: Lo sfondo sociale è costituito dalla società industriale dei primi decenni del Novecento: la famiglia Samsa è un concentrato delle caratteristiche negative della piccola borghesia (culto dell’autorità e attaccamento al denaro, affetti apparentemente profondi ma in realtà subordinati agli interessi pratici, vita chiusa e ripetitiva, assenza di valori ideali, conformismo); il mondo del lavoro si presenta come autoritario, spietato, repressivo.

3 DI CHE COSA PARLA IL RACCONTO: Gregorio Rita (o Grete) Il padrePersonaggi principali: Gregorio, il protagonista, ha rinunciato a costruirsi una vita autonoma per mantenere i genitori e la sorella, alla quale è particolarmente legato. E’ terrorizzato dai suoi superiori e si dedica al lavoro con scrupolo ossessivo. Dopo la metamorfosi, i suoi sentimenti rimangono umani, in contrasto con il suo aspetto mostruoso: amore per la sorella, devozione per i genitori, dedizione al lavoro. Tranne che in qualche momento di rabbia, la sua preoccupazione principale resta la felicità della famiglia: quando capisce di essere di troppo, accetta serenamente la morte. Rita (o Grete), la sorella, è una ragazza di 17 anni, molto legata a Gregorio, sentimentale, amante della musica (il sogno di Gregorio è di poterle pagare la frequenza al Conservatorio). Dopo la metamorfosi, è lei che si prende cura del fratello, acquistando nella vita familiare un ruolo nuovo, che la fa sentire importante; col passare del tempo, logorata dai nuovi impegni di lavoro e dall’impossibilità di comunicare col fratello, lo trascura e finisce per odiarlo, fino a convincersi che quel “coso” non è Gregorio. Dopo la morte di Gregorio, i genitori notano che Rita si è fatta “una bella, fiorente ragazza” e pensano che sia ora “di cercarle un bravo marito”. Il padre, responsabile del fallimento che ha determinato le cattive condizioni economiche della famiglia, accetta volentieri di vivere alle spalle del figlio, ostentando debolezza e vecchiaia. Dopo la metamorfosi, riprende a lavorare e riacquista vigore, assumendo un atteggiamento autoritario nei confronti della famiglia. Fin dall’inizio è il più duro nei confronti di Gregorio: lo caccia in camera con un colpo di bastone, lo bersaglia con delle mele, osteggia i tentativi della moglie e della figlia di assecondare le esigenze del figlio insetto.

4 DI CHE COSA PARLA IL RACCONTO: La madrePersonaggi principali (continua): La madre, asmatica, debole, confusionaria, è quasi sempre in lacrime e sviene spesso e volentieri. La sua unica iniziativa per venire incontro alle esigenze di Gregorio si risolve in un fallimento. Divisa tra istinto materno, svenimenti e crisi asmatiche, è totalmente subordinata alle decisioni del marito e della figlia. Denuncia Scavo interiore Riflessione sull’esistenza:Funzione complessiva: si possono indicare le seguenti 3 linee interpretative. Denuncia: il racconto si può leggere come una critica del “principio di prestazione” che domina la società capitalistica: di fronte all’inefficienza di Gregorio, il mondo del lavoro e la stessa famiglia reagiscono con una progressiva emarginazione; da questo punto di vista, la metamorfosi di Gregorio è una metafora dello stato di disumanizzazione a cui viene ridotto chi non produce. Scavo interiore: il racconto si può interpretare come una traduzione narrativa di conflitti psicologici (la paura e il senso di colpa nei confronti dell’autorità, il sentirsi isolato ed escluso dal mondo delle persone “normali”) che trovano riscontro nella vita di Kafka, segnata dal difficile rapporto con un padre autoritario e dall’appartenenza a diverse culture (ebraica, tedesca e ceca) in contrasto tra loro. In questo contesto, la metamorfosi raffigura l’impossibilità di sentirsi uomo tra gli uomini, l’incapacità di comunicare coi propri simili. Riflessione sull’esistenza: Il mondo chiuso e assurdo evocato dal racconto si può interpretare come una rappresentazione della condizione esistenziale dell’uomo del mondo contemporaneo, privo delle certezze religiose, morali, ideologiche del passato.

5 COME E’ FATTO: realismo magicoRapporto invenzione/realtà. L’ambiente in cui si svolge l’azione è verosimile, in forte contrasto con la stranezza degli eventi narrati. Esso viene rappresentato in modo minuziosamente realistico: il corpo di Gregorio, che è la componente più bizzarra e inverosimile del racconto, è descritto frammentariamente, ma con insistenza e precisione, specie nei suoi aspetti più repellenti (le zampine, la bava, la putrefazione della mela nel dorso). E’ un modo di scrivere che è stato definito realismo magico e consiste nella raffigurazione precisa ed oggettiva, quasi fotografica, di situazioni ed avvenimenti impossibili. Rapporto autore/narratore. Autore e narratore coincidono. Si tratta di Franz Kafka (1883-1924), scrittore ebreo praghese di lingua tedesca, che visse la vita grigia di un impiegato e morì di tisi. E’ considerato un protagonista della narrativa novecentesca per la lucidità con cui ha saputo tradurre in fantasie allucinate l’assurdo della condizione umana. Rapporto narratore/narrato. La voce del narratore è esterna, ma, fino alla morte di Gregorio, egli filtra la narrazione attraverso ciò che il protagonista percepisce e pensa, limitando fortemente il suo punto di vista: non “sa” ciò che pensano gli altri personaggi, non “vede” ciò che avviene al di fuori del campo d’osservazione di Gregorio. Dopo la morte del protagonista, il punto di vista cambia, il narratore si distanzia dai personaggi e assume la tradizionale posizione “esterna onnisciente”.

6 DISPOSIZIONE: prima parte seconda parte terza parteDivisione in macrosequenze. Il racconto si può dividere in 3 parti, di lunghezza quasi uguale. Nella prima parte si raccontano i fatti di una mattinata: il risveglio di Gregorio, le prime reazioni dei familiari, l’arrivo del procuratore, l’uscita di Gregorio e la sua fuga nella stanza sotto le bastonate del padre. Ampio spazio è dedicato alle riflessioni di Gregorio sul lavoro, sui familiari, sulla nuova situazione in cui si trova. Nella seconda parte si narrano gli avvenimenti di un mese: l’organizzazione della nuova vita di Gregorio, le cure della sorella, il ritorno al lavoro del padre, la seconda uscita di Gregorio dalla sua stanza ed il bombardamento con le mele da parte del padre. Si situa qui la ricostruzione delle vicende familiari precedenti la metamorfosi. Nella terza parte sono condensati alcuni mesi: il progressivo deteriorarsi delle condizioni di Gregorio e la sempre maggiore negligenza della sorella; le crescenti difficoltà economiche della famiglia e la locazione di una stanza ai tre pensionanti; la terza uscita di Gregorio ed il discorso della sorella (“Quel coso non è Gregorio..”); la morte di Gregorio; la passeggiata della famiglia fuori città e il suo sollievo per la scomparsa di Gregorio. descrizionianalisi sommari fabula intrecciosceneRitmo narrativo. La “velocità” della narrazione è dunque crescente: dalla prima parte, ricca di descrizioni della casa e di analisi della psicologia di Gregorio, alle due successive, progressivamente più dense di avvenimenti, che racchiudono un tempo maggiore. Queste ultime sono costituite in gran parte da sommari, di cui uno, ricostruendo gli eventi precedenti la metamorfosi di Gregorio, interrompe il rapporto di parallelismo tra fabula e intreccio. Le tre scene che descrivono le uscite di Gregorio dalla sua stanza, una per ogni parte del racconto, scandiscono il ritmo della narrazione. Rapporto fabula/intreccio. Il racconto segue quasi sempre l’ordine logico e cronologico dei fatti: si può quindi dire che fabula ed intreccio coincidono in gran parte.


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