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AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani REGIONE MARCHE Nuovo Iter di Fo.Ca. 22 Novembre 2008 Area Formazione Capi.

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1 AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani REGIONE MARCHE Nuovo Iter di Fo.Ca. 22 Novembre 2008 Area Formazione Capi

2 Dai “Sacri Testi” associativi …. REGOLAMENTO AGESCI (come da CG2008) APPENDICE – PROFILO DEL CAPO (mozione 17 CG1991) Emergono tre esigenze formative sul profilo funzionale del capo: Crescita di adulti come persone e come capi secondo le scelte del P.A. e con un progetto. Crescita di adulti come persone e come capi secondo le scelte del P.A. e con un progetto. Competenze pedagociche e metodologiche Competenze pedagociche e metodologiche Formazione associativa Formazione associativa

3 Dai “Sacri Testi” associativi …. Crescita di adulti come persone e come capi secondo le scelte del P.A. e con un progetto. a) Doti personali nell’ambito di una capacità a rapportarsi agli altri e al proprio ambiente in modo maturo. Elementi: Tensione verso la fedeltà agli impegni presi, all’armonia tra i diversi ambiti di vita e alla gestione efficace del proprio tempo; Tensione verso la fedeltà agli impegni presi, all’armonia tra i diversi ambiti di vita e alla gestione efficace del proprio tempo; Capacità di guardare al futuro con speranza e fiducia; Capacità di guardare al futuro con speranza e fiducia; Capacità educativa e relazionale di comprendere e accogliere la diversità con particolare riguardo, oggi, agli aspetti razziali, culturali, economico-sociali e religiosi. Capacità educativa e relazionale di comprendere e accogliere la diversità con particolare riguardo, oggi, agli aspetti razziali, culturali, economico-sociali e religiosi.

4 Dai “Sacri Testi” associativi …. Crescita di adulti come persone e come capi secondo le scelte del P.A. e con un progetto. b) Scelta cristiana e scelta politica come elaborazione culturale personale della dimensione umana ecclesiale e politica, come capacità di lettura della realtà e di proposta, come testimonianza coraggiosa nella vita quotidiana, come inserimento nelle realtà territoriali, come partecipazione attiva alla comunità ecclesiale e civile; b) Scelta di servizio educativo in Agesci come vocazione gioiosa che da solidità all’attività di educatore al di là di altre pur importanti motivazioni al servizio.

5 Dai “Sacri Testi” associativi …. Competenze pedagogiche e metodologiche a) Comprensione del metodo scout nel suo complesso e quindi della continuità di esso nelle diverse branche (PPU) b) Comprensione delle motivazioni pedagogiche alla base dell’utilizzo del metodo c) Capacità di tradurre la proposta educativa in PE e in programmi di unità d) Comprensione e messa in pratica delle caratteristiche fondamentali del rapporto educativo tra adulto e ragazzo in una unità scout (educare attraverso la comunità …)

6 Dai “Sacri Testi” associativi …. Formazione Associativa a) Capacità di educare nella comprensione della rete di relazioni che è attorno al ragazzo (famiglia, scuola, altre agenzie educative, contesto socio-culturale) b) Capacità di lavorare con altri adulti in Comunità Capi e in Staff con particolare riguardo alla diarchia c) Comprensione del servizio di capo anche come attività di formazione di altri capi all’interno dello staff d) Capacità di sintesi personale della cultura associativa e) Partecipazione attiva e cosciente alla vita dell’Associazione

7 NUOVO ITER FORMAZIONE CAPI ( Capo E – Regolamento Agesci) PRINCIPI FONDANTI Finalità della formazione dei soci adulti I bambini, i ragazzi e i giovani hanno il diritto di essere educati da adulti che abbiano compiuto scelte solide ed acquisito adeguate competenze. I percorsi formativi L’ Associazione propone al socio adulto dal momento dell’ingresso in Comunità Capi di diventare artefice e protagonista del proprio percorso formativo chiamandolo a sperimentare e vivere modalità di formazione permanente, che non si arrestano con la nomina a Capo ma lo accompagnano per tutta la sua vita associativa. Il percorso formativo avviene attraverso l’accompagnamento della Comunità Capi ed il sostegno delle strutture associative ed ha nel Progetto del Capo il quadro di riferimento, di sintesi e di verifica.

8 NUOVO ITER FORMAZIONE CAPI ( Capo E – Regolamento Agesci) PRINCIPI FONDANTI Personalizzazione dei percorsi formativi L’associazione si prefigge di tenere conto delle esigenze, competenze, esperienze e tempi di ciascun socio adulto attraverso la personalizzazione del proprio cammino. Le occasioni formative L’ Associazione propone momenti formativi di qualità, capaci di rispondere ai bisogni formativi e alle aspettative dei soci adulti ed in grado di essere occasioni di confronto teorico ma anche luoghi di esperienze e di verifica della propria vocazione.

9 NUOVO ITER FORMAZIONE CAPI ( Capo E – Regolamento Agesci) PRINCIPI FONDANTI I luoghi della formazione Gruppo attraverso lo staff di Unità e la Comunità Capi (trapasso nozioni, acquisizione metodo scout, ricerca identità personale solida); Gruppo attraverso lo staff di Unità e la Comunità Capi (trapasso nozioni, acquisizione metodo scout, ricerca identità personale solida); Zona (occasioni di confronto, sperimentazione ed approfondimento, sostegno delle comunità Capi); Zona (occasioni di confronto, sperimentazione ed approfondimento, sostegno delle comunità Capi); Regione (formazione metodologica); Regione (formazione metodologica); Livello Nazionale (formazione associativa); Livello Nazionale (formazione associativa); Ambiti formativi esterni all’Associazione. Ambiti formativi esterni all’Associazione.

10 NUOVO ITER FORMAZIONE CAPI ( Capo E – Regolamento Agesci) LE FASI DEL PERCORSO FORMATIVO DI BASE Il percorso formativo è diviso in due fasi: FASE PRIMA: Acquisizione delle conoscenze e comprensione degli elementi fondanti del servizio di capo (responsabilità conduzione Unità). FASE SECONDA: Acquisizione di competenze associative e piena consapevolezza del servizio educativo in AGESCI (Nomina a Capo e Wood Badge).

11 NUOVO ITER FORMAZIONE CAPI ( Capo E – Regolamento Agesci) Campo per adulti di provenienza extrassociativa o con esperienza remota di scoutismo – CAEX Obiettivi Offrire occasione di confronto, scoprire principi fondanti scoutismo e la sua metodologia, presentare associazione e sua struttura, conoscere ruolo e compiti socio adulto. Si realizza in un fine settimana vissuto in stile scout. Il progetto del Capo Si articola nei seguenti ambiti: -Io e la realtà: Posizioni assunte nel concreto e possibili cambiamenti; -Io e il servizio: Modificazione atteggiamenti per poter dare una giustarisposta alle esigenze del servizio; -Io e la Comunità Capi, il Progetto Educativo, l’ Associazione : verifica del proprio confrontarsi con altri; -Io e la Fede: Vita vissuta coerentemente alla Sequela di Cristo.

12 NUOVO ITER FORMAZIONE CAPI ( Capo E – Regolamento Agesci)

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16 Autorizzazione alla conduzione di Unita’ dopo la prima fase d’iter I soci Adulti che hanno vissuto il tirocinio, frequentato il CFT e il CFM hanno, dal Comitato di Zona, l’autorizzazione annuale a condurre l’Unità nella quale si è svolto il CFM per una durata di 2 anni. Nel caso si cambi branca deve essere svolto il CAM entro l’anno scout. Il Comitato di Zona può autorizzare un ulteriore anno associativo valutata la partecipazione alla vita associativa.

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19 Autorizzazione alla conduzione di Unita’ dopo aver frequentato il CFA Ai soci Adulti che hanno frequentato il CFA, il comitato di Zona su richiesta della Co.ca., preso atto della valutazione dell’evento formativo, può rilasciare l’autorizzazione a condurre l’unità per la durata di 2 anni associativi.

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22 NOMINA A CAPO E FORMAZIONE CONTINUA Il socio adulto che ha concluso la seconda fase dell’iter e che svolge servizio a qualsiasi livello associativo può richiedere alla propria Co.Ca. la nomina a capo. La comunità capi valutata positivamente la richiesta la trasmette alla zona che a sua volta la trasmetterà agli organi regionali. La Capo Guida e il Capo Scout nominano i capi dell’Associazione vista la valutazione del percorso formativo ed i pareri favorevoli di zona e regione. La nomina a capo ha validità internazionale e dà diritto alla Wood-Badge. Formazione continua E’ l’atteggiamento della persona in continua ricerca di occasioni e strumenti di apprendimento, aggiornamento, confronto e verifica. Anche dopo la Nomina a Capo, il socio adulto, proseguirà il suo cammino formativo coerente con il suo aggiornato Progetto del Capo e parteciperà quindi oltre che ai momenti di democrazia associativa ad occasioni formative organizzate dall’Associazione ai vari livelli e a quelle proposte da altri enti ed organizzazioni.

23 Ed infine….. …….Grazie per l’attenzione....... Buona Strada!!! Buona Strada!!!


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