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PRODUZIONI VEGETALI E DIFESA Corso di Coltivazioni Erbacee docente: prof. Fabrizio Quaglietta Chiarandà 4) Tabacco.

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Presentazione sul tema: "PRODUZIONI VEGETALI E DIFESA Corso di Coltivazioni Erbacee docente: prof. Fabrizio Quaglietta Chiarandà 4) Tabacco."— Transcript della presentazione:

1 PRODUZIONI VEGETALI E DIFESA Corso di Coltivazioni Erbacee docente: prof. Fabrizio Quaglietta Chiarandà 4) Tabacco

2 Tabacco (1) Origine e diffusione Due centri di origine del genere Nicotiana: America (da cui provengono le specie coltivate) e Oceania. Importato in foglia per la prima volta verso la metà del XVI° secolo. Il seme fu portato in Francia da THEVET per cui il primo nome dato al genere fu Thevetia. Solo in seguito NICOT (da cui il nome Nicotiana) diffuse la notizia delle sue proprietà medicinali e tale fu l'uso che se ne fece fino all'inizio del XVII° secolo. Nel '600 si diffuse l'uso del tabacco per fiuto e per pipa. Nel 1647 nasce in Francia il primo monopolio.

3 Tabacco (2) In Italia cominciò a diffondersi nel Sud verso la metà del XVII° secolo, ma la prima coltivazione a carattere industriale si ebbe nel 1700 a COSPAIA (Umbria) senza monopolio. Il monopolio della coltivazione in Italia è finito nel 1971. Da tale momento sono stati liberalizzati anche la prima trasformazione e lo stoccaggio del prodotto greggio di cui si occupano 69 imprese,per lo più cooperative; l'ATI (una delle più grosse) gestisce circa il 10% dell'intero mercato. L'attività manifatturiera, invece, è rimasta affidata fino a pochi anni fa al MONOPOLIO DI STATO. In seguito la fabbricazione di sigari e sigarette è stata curata dall'Ente Tabacchi Italiani (ETI) che poi ha ceduto la linea sigarette ad una grossa multinazionale.

4 Tabacco (3) Il consumo di tabacco, in continuo aumento fino a metà degli anni '70, è ora in forte declino. I prezzi del mercato internazionale sono molto al di sotto dei nostri costi di produzione. Per cui la coltivazione deve essere fortemente sostenuta dalla UE che fino a qualche anno fa ha contribuito per oltre l'80% alla PLV del settore (il prezzo del Bright è di 100-150.000 lire a cui si aggiungono 529.500 lire di sostegno UE). Oggi con il disaccoppiamento parziale l'aiuto è molto diminuito e dovrebbe terminare nel 2013. Nel 1977 la superficie coltivata a tabacco nel mondo aveva raggiunto i 4.400.000 ha con una produzione di oltre 5.500.000 t di foglie secche. Nel 1982 (dati FAO) la superficie era scesa a 4.200.000 ha, ma la produzione aveva raggiunto i 6 milioni di t, stabilizzandosi intorno a tale valore (nel1996: 6.382.100 t).

5 Tabacco (4) ProvenienzaTonnellate America del Nord858 000 America Centrale e del Sud624 00 Unione Europea350 600 Europa dell'Est ed ex Urss130 000 Africa396 000 Asia (senza la Cina)1 280 500 Cina2 398 500 Medio Oriente213 000 Altre regioni71 500 TOTALE6 382 100 Produzione mondiale di tabacco secco in foglia Le maggiori produzioni si hanno in Cina e nel resto dell'Asia; seguono l'America del Nord, l'america del Sud ed infine l'UE.

6 Tabacco (5) In Italia, dal dopoguerra alla metà degli anni '80, la superficie investita a tabacco, è cresciuta da 40-50.000 ha ad oltre 80.000, per poi ridursi nuovamente stabilizzandosi a circa 54.000 ha dal '95 ad oggi. La produzione è di circa 136.000 t di foglie (circa il 40% della intera produzione UE).

7 Tabacco (6) IMPORTANZA DEL TABACCO IN ITALIA In tutta la UE gli addetti al settore sono 600.000, di cui 250.000 solo in Italia. ====== 1.800 GLit. 100 GLit. 13.100 GLit. 3.000 GLit. 18.000 GLit. (di cui 600 all'Agricoltura) I 13.000 miliardi di tasse ed accise costituiscono il 6% dell'intero gettito fiscale (imposte dirette ed indirette).

8 Tabacco (7) CLASSIFICAZIONE BOTANICA Genere: Nicotiana s.gen. Rustica N. rustica (tabacchi da fiuto) s.gen. Tabacum N. tabacum (tabacchi da fumo) s.gen. Petunioides N. petunioides e N. Debney (fonti di resistenza) Famiglia: Solanaceae Ordine: Tubuliflorae Specie coltivate La N. tabacum è di gran lunga la più importante e ad essa appartengono i tipi più diffusamente coltivati.

9 Tabacco (8) CLASSIFICAZIONE DEI TIPI COLTIVATI ProvenienzaColoreCuraTipo T. delle zone temperate (americani) Chiari (light) air cured (aria) Burley, Maryland, Badischer Burley flue cured (fuoco indiretto) Bright (Virginia e Italia) Scuri (dark) air cured (aria) Havanna, Badischer Geudertheimer, Paraguay fire cured (fuoco diretto) Kentucky T. orientali o levantini sun cured (sole) Xanty Yakà, Perustitza, Erzegovina T. sub-tropicali Scafati 7, Round Tip, Resistente

10 Tabacco (9) Produzioni assegnate per ogni tipo nel 1996 e 1997 (oltre le quali si perde il sostegno UE): Di anno in anno questi quantitativi vengono contrattati in funzione dei fabbisogni e dell'andamento della produzione mondiale. Per il 2013, comunque è prevista la fine degli aiuti della UE.

11 Tabacco (10) Evoluzione della produzione dei vari tipi di Tabacco in Italia La produzione totale si è più che raddoppiata dal '70 al 1985, per poi stabilizzarsi intorno alle 150.000 t. Burley, Badischer Burley e Bright (chiari) sono cresciuti quasi costantemente. Così anche gli scuri curati ad aria Havanna e Badischer G., quest'ultimo nel '90 ha raggiunto quasi 8.000 t. Totale scomparsa di varietà locali (Beneventano e Nostrano, scuri fire cured) sostituiti dal Kentucky Orientali stabili fino all'85 ed ora ridotti a 18.000 t.

12 Tabacco (11)MORFOLOGIA Apparato radicale: fittone abbastanza sviluppato se le piantine al momento del trapianto hanno conservato integre le radici (germinazione in plateau di polistirolo, in vasetti di torba, ecc), se invece le hanno perse (semenzaio tradizionale e carpitura), l'apparato che si forma ex novo è di tipo fascicolato e più superficiale. Fusto erbaceo, consistente. Normalmente non ramificato. Foglie più o meno oblunghe, intere, sessili (raramente sub- picciolate), alla cui base sono presenti auricole sviluppate. Vengono suddivise in corone di 3-5 foglie: basali, I e mediane, II e mediane ed apicali, il cui valore merceologico è molto diverso (dimensioni, contenuto di nicotina, ecc). La nervatura centrale, robusta e spessa, è detta costola. Nella N. rustica sono picciolate e di forma ovata.

13 Tabacco (12) Infiorescenza: pannocchia situata all'apice del fusto. fiori di colore roseo, bianco o rosso. In N. rustica i fiori sono giallo- verdastri e l'infiorescenza è a grappolo. Frutto: capsula deiscente. Semi molto piccoli (10- 12000 g -1 ), reniformi, di colore marrone. Possono contenere dal 31 al 40% di olio. In N. rustica i semi sono più grandi (6000 g -1 )

14 Tabacco (13) KentuckyBurley Bright Italia in fioritura

15 Tabacco (14) Tabacco Orientale

16 Tabacco (15) Esigenze ed adattabilità all'ambiente Temperatura: per la germinazione: minima 13 °C, max 38°C, opt. 25°C L'esigenza di temperature elevate e le ridotte dimensione del seme obbligano alla germinazione in semenzaio. durante il ciclo: T. delle zone temperate  temperature moderate T. orientali e subtropicali  temperature elevate Il calore incrementa il contenuto di nicotina e l'aroma Vento Se forte provoca lacerazione delle foglie e danni alla produzione. Se moderato, evita eccessi di UR e, quindi, gli attacchi di crittogame.

17 Tabacco (16) Umidità Relativa e Piogge: T. subtropicali  UR alta T. orientali  UR bassa Eccessi di UR abbassano il contenuto di nicotina. La carenza di acqua durante la levata influisce negativamente sulle rese sia quantitativamente (numero e grandezza delle foglie), sia qualitativamente (habitus xerofitico  consistenza cuoiosa). I T. orientali resistono meglio all'aridità Luce e fotoperiodo La radiazione favorisce la resa ed il contenuto di nicotina. Il fotoperiodo è importante per la produzione di seme: il T. nasce brevidiurna, ma ormai si è adattata e sia fioritura che maturazione avvengono in estate.

18 Tabacco (17) Terreno: T. subtropicali  Terreni poco argillosi ma ricchi di S.O. T. orientali  Terreni molto sciolti, quasi sabbiosi, anche se ricchi di scheletro, poveri di S.O. T. chiari  Terreni tendenzialmente sciolti, mediamente dotati di S.O. Solo il Bright fornisce rese qualitativamente migliori in terreni poveri di N e di humus (  basso tenore di nicotina). T. scuri  terreni tendenzialmente argillosi, ricchi di humus (alto contenuto di nicotina). In generale: eccessi di humus riducono gusto e combustibilità; il Ca favorisce l'aroma ma, se in eccesso, deprime la combustibilità; il pH deve essere neutro o sub alcalino (6.8-7.8) il Cl è dannoso specie per la combustibilità;

19 Tabacco (18) Ciclo vegetativo 1) Germinazione e prime fasi dello sviluppo: Questa parte del ciclo, come detto, si svolge in semenzaio. L'emergenza si ha, mediamente, in 10-12 giorni dalla semina in funzione dalla temperatura, della disponibilità idrica e della freschezza del seme (da 6-8 giorni a 25-30). Con l'emissione dei cotiledoni e della prima coppia di foglioline si ha la fase di crocetta. La piantina si considera affrancata. Segue l'emissione di nuove foglioline (habitus rosettiforme). Quindi inizia la crescita in altezza (habitus caulinare). Quando la piantina ha raggiunto 10-15 cm di altezza (4-6 foglie vere) si considera pronta per il trapianto in campo e si procede alla carpitura. Il periodo emergenza-carpitura dura in media 1-1.5 mesi. Complessivamente, quindi, le piantine restano in semenzaio per circa 2 mesi.

20 Tabacco (19) 2) Levata: Superata la crisi di trapianto (la cui entità dipende dalla tecnica di produzione delle piantine), inizia la levata vera e propria che dura dai 50 ai 70 gg. La cimatura l'accorcia. Durante la levata vengono emesse e crescono le foglie e, dopo la prima metà, compare il bottone fiorale. 3) Maturazione delle foglie: E' acropeta. Dalla maturazione delle foglie basali a quella delle apicali intercorrono da 40 a 70 gg. E' un processo di senescenza i cui sintomi sono: divaricamento dell'angolo di inserzione sul fusto; ripiegamento verso il basso dei bordi del lembo; viraggio del colore dal verde al verde chiaro-giallastro; trasudamento di una sostanza vischiosa dal lembo fogliare.

21 Tabacco (20) 4) Fioritura: Lo sviluppo dell'infiorescenza e l'apertura dei fiori sono contemporanei alla maturazione delle foglie. La fioritura è basipeta. La fecondazione è prevalentemente autogama (>95%). Dopo la fecondazione si formano le capsule che a maturità deiescono. emergenza crocetta – h.rosettiforme h.cauliforme - carpitura B.F.

22 Tabacco (21)Avvicendamento Coltura da rinnovo (sarchiata). Per i t. chiari a basso contenuto di nicotina (Bright e orientali), evitare la precessione di leguminose (eccesso di S.O. ed N nel terreno). Evitare la monosuccessione per il diffondersi di fanerogame parassite (cuscuta e orobanche), di crittogame e, soprattutto, di nematodi. Nelle zone in cui, per ragioni economiche, si pratica la monocoltura (es. Campania), si usa effettuare uno scasso alla profondità di 100 cm ogni 4-5 anni.

23 Tabacco (22)Semenzai Tradizionalmente viene realizzato scavando una trincea larga 100-120 cm e profonda 60-70, delimitata da pareti di legno. La copertura può essere costituita da PVC o, come si faceva una volta, da garza. La produzione è di 600-700 piantine m -2. Attualmente vengono spesso realizzati sotto serra, a letto freddo (senza lo strato di letame). Il terreno del semenzaio deve essere accuratamente sterilizzato prima della semina o, almeno, trattato con diserbante (difenamide seguita da abbondante bagnatura). 30-35 cm – letame (fresco  letto caldo maturo  l. semi caldo) 2-5 cm - terriccio 15-20 cm – t. sciolto drenaggio copertura PVC

24 Tabacco (23) La concimazione si realizza con 20 g m -2 di N, 60 g m -2 di P 2 O 5 e 60 g m -2 di K 2 O. La semina si effettua a spaglio con 0.1-0.3 g m -2 di seme (600-700 semi) mischiato a sabbia molto fine (in rapporto 1:100). Circa 2 mesi dopo la semina si effettua la carpitura. Le piantine lasciano nel terreno gran parte dell'apparato radicale primario. L'allevamento della piantine in vassoi di polistirolo consente alle piantine di conservare le radici e, quindi, di superare facilmente la crisi di trapianto. Flooting system: i vassoi vengono lasciati galleggiare liberi sull'acqua.

25 Tabacco (24) Coltivazione in campo 1) Lavorazione del terreno Lavorazioni principali in autunno alla profondità di 40-50 cm. Lavori complementari e preparatori in primavera: erpicatura o aratura leggera in senso trasversale per pulire il terreno ed interrare i concimi fosfatici e potassici (eventualmente); preparazione del terreno al trapianto (affinamento e livellamento). In alcuni casi viene assolcato per favorire l'irrigazione dopo il trapianto (che viene effettuato sul fondo del solco). Lavori consecutivi: rincalzatura (colmatura) sarchiature

26 Tabacco (25) 2) Concimazione Asportazioni teoriche (kg q -1 di prodotto secco): Bright: 2 kg di N; 0.6 kg di P 2 O 5 ; 3.5 kg di K 2 O Orientali: 5.5 kg di N; 1.3 kg di P 2 O 5 ; 12 kg di K 2 O (hanno un valore relativo in quanto, specialmente per l'N, sono molto importanti le implicazioni sulla qualità). FOSFORO: utile, tra l'altro, per compensare i ritardi nel ciclo dovuti ad eccesso di N. 80-100 kg ha -1 durante la preparazione del terreno. POTASSIO: esalta la qualità, specialmente la combustibilità ed il contenuto in zuccheri. 100-150 kg ha -1 (se necessario), durante la preparazione del terreno. Non usare Cloruro di K (danni da Cl)

27 Tabacco (26) AZOTO: tende ad allungare il ciclo vegetativo. Incrementa le produzioni (con l'acqua è il principale fattore di sviluppo somatico), ma influenza pesantemente la qualità del prodotto:

28 Tabacco (27) Da ciò si deduce che ogni tipo di tabacco, avendo un suo specifico standard qualitativo, deve essere concimato in modo diverso: T. scuri (sia Kentucky che scuri curati ad aria, alto contenuto di nicotina): 70-80 kg ha -1 (la produzione aumenta fino oltre i 100 kg ha -1, ma scade la qualità). T. chiari curati ad aria (Burley, Maryland, ecc., contenuto medio di nicotina): 60 kg ha -1. T. flue-cured (basso contenuto di nicotina): Virginia Bright (tipi americani aromatici): 30-40 kg ha -1. Bright Italia: pochissimo azoto, spesso non concimato. T. Orientali (aromatici, bassissimo contenuto di nicotina): è più importante il clima della concimazione. Per una buona qualità devono essere coltivati in carenza di N e P. Distribuzione: 1/3 al trapianto come (NH 4 ) 2 SO 4 e 2/3 in copertura come (NH 4 )NO 3 oppure Ca(NO 3 ) 2 in terreni calciocarenti. L'eccesso di N, inoltre, deprime la combustibilità e nel Bright (in cui è importante un colore uniforme) produce macchie bruno-rossicce.

29 Tabacco (28) 3) Diserbo Difenamide: ad ampio spettro (graminacee e dicotiledoni), non agisce contro le solanacee e le erbe perennanti. Vecchio ma ancora valido. Pendimethalin: ad ampio spettro, non agisce contro le crucifere. Metobromuron: spettro abbastanza ampio. Miscelabile con Metolaclor. Fenoxaprop-ethyl: graminicida specifico come il Setossidim, ma più recente. Praticamente tutti da distribuire in pre-trapianto. Comunque è preferibile affidarsi alle sarchiature, dato che, anche se selettivi, in primavere fredde e piovose possono essere dannosi (riduzione dell'asorbimento di nutritivi e freno allo sviluppo delle radici e della pianta).

30 Tabacco (29) 4) Trapianto Epoca: da aprile ai primi di giugno (temperatura > 15°C). Investimento: si tende a ridurlo rispetto al passato: Kentucky: 1.0-1.2 piante m -2 (90x90) Chiari curati ad aria (Burley, Maryland, ecc): 3.0-3.5 piante m -2 (70-80x40-50) Bright Italia: 2.5-3.0 piante m -2 (80-120x35-55) Bright aromatico:  2 piante m -2 (100-120x50) Orientali (taglia inferiore): 8-10 piante m -2 (50x20-25)

31 Tabacco (30) 5) Irrigazione L'irrigazione incrementa le rese, conferisce elasticità ai tessuti (migliore qualità) e riduce il contenuto di nicotina. Quindi anche nei confronti dell'irrigazione bisogna tener conto delle caratteristiche previste dallo standard qualitativo dei diversi tipi di tabacco: T. Chiari (Burley, Maryland, Bright, ecc): a contenuto di nicotina medio o basso, vengono normalmente coltivati in irriguo. T. Scuri (Kentucky, Havanna, Badischer Geudertheimer, ecc): ad alto contenuto di nicotina, vengono spesso coltivati in asciutto con pochi interventi di soccorso (nella collina beneventana), anche se è stato dimostrato che oltre alle rese, nel complesso migliora anche la qualità. T. Orientali: tradizionalmente coltivati in condizione di aridità, ma attualmente si tende verso l'irrig. di soccorso.

32 Tabacco (31) Consumi idrici stagionali Pur con una certa variabilità tra gli anni, la sperimentazione condotta in Campania (Università e CNR) ha mostrato consumi abbastanza simili per Burley, Kentucky, Maryland e Bright aromatico: da 300 a 400 mm. Coefficienti colturali I massimi consumi si registrano durante la fase centrale di levata (formazione e sviluppo delle foglie). Iniziate le raccolte si riduce la superficie traspirante e quindi l' ET. Pertanto: Fase iniziale in campokc = 0.3-0.5 Da inizio levata al bottone fioralekc = 0.6-0.8 Fino al 50% di foglie raccoltekc = 1.0 Oltrekc = 0.5-0.7

33 Tabacco (32) Deficit idrico Il periodo più critico per la resa è la fase di levata centrale. Durante le fasi iniziali lo stress non è troppo pregiudizievole. Dal punto di vista qualitativo, lo stress rende i tessuti "cuoiosi" (habitus xerophitico) Metodi di distribuzione dell'acqua E' abbastanza diffusa l'aspersione a pioggia lenta, anche se può favorire l'insorgenza di crittogame. In Italia è ancora molto usata l'infiltrazione laterale da solchi L'irrigazione a goccia ha fornito dati discordanti. Comunque i costi d'impianto sarebbero notevoli (una linea gocciolante per ogni fila. Non sufficientemente sperimentati altri metodi localizzati (manichette forate, ecc).

34 Tabacco (33) Programmazione irrigua Subito dopo il trapianto le piantine vanno aiutate per superare la crisi iniziale. Può essere conveniente, una volta superata la crisi, effettuare una buona irrigazione (ripristino della CIC per uno strato di 30- 40 cm) e quindi sospendere gli interventi fin dopo l'inizio della levata. In tal modo la piante sarà stimolata a sviluppare ed approfondire l'apparato radicale e, una volta riprese le irrigazioni, sfrutterà al meglio l'acqua erogata. Per ottenere rese quantitativamente e qualitativamente soddisfacenti, durante la levata non bisogna indurre mai le piante in una condizione di stress. Conviene quindi seguire un programma basato, ad esempio, sulla restituzione dei consumi calcolati con approccio agrometeorologico (calcolo di ETP. ETM, ecc) o in funzione dell'umidità presente nel terreno.

35 Tabacco (34) 6) Cimatura Eliminazione del bottone fiorale e della parte apicale della pianta. In tal modo si riduce il numero delle foglie che, quindi, risultano più ricche di nicotina, di zuccheri e di dimensioni maggiori. A seconda del tipo si lasciano dalle 15 alle 20 foglie/pianta (15-16 nel Kentucky, 20 nel Burley). Da ciò dipende anche il momento in cui viene effettuata (più è precoce, minore sarà il numero di foglie alla raccolta, più alto il tenore in nicotina): nel Kentucky alla comparsa del bottone fiorale, nel Burley alla comparsa dei primi fiori. Non si effettua negli Orientali e nel Bright Italia.

36 Tabacco (35) La cimatura induce naturalmente uno stimolo a emettere germogli ascellari che devono essere eliminati. Il controllo dei germoglio può essere effettuato chimicamente con due tipi di prodotti: contattocidi = miscele di alcoli grassi da 6 a 12 atomi di C (OFF-SHOOT, ANTAK, ACCOTAB) sistemici (fitoregolatori) = p.a. Idrazide maleica (MH) (ROYAL MH30, FST-7) In genere si effettua prima il trattamento con contattocidi (a bassa pressione, evitando di bagnare la pagina inferiore delle foglie) e dopo 8-10 giorni quello con MH. CimatriceMacchina per trattamento antigermoglio

37 Tabacco (36) 7) Raccolta La maturazione delle foglie è scalare, pertanto per ottenere la migliore qualità, la raccolta deve essere effettuata in più riprese (da 2 a 4), man mano che le foglie maturano. In genere si procede per "corone", a partire dal mese di agosto con cadenza di 8-15 giorni). Si può effettuare anche la raccolta unica con grossi vantaggi economici, ma con perdita di qualità (le foglie sono ad un diverso grado di maturazione). La raccolta unica può essere effettuata "a foglie" (le foglie vengono trattate come per la raccolta scalare) o "a pianta intera". In questo caso viene avviata alla cura l'intera pianta tal quale (a stelo intero) o dopo essere stata spaccata longitudinalmente (a stelo spaccato).

38 Tabacco (37) Raccolta delle foglie e preparazione alla cura In Italia la raccolta a mano è ancora la più diffusa per la dimensione delle aziende e per l'orografia del terreno. Ciononostante si va diffondendo la meccanizzazione mediante macchine agevolatrici o raccoglitrici. AgevolatriceRaccoglitrice

39 Tabacco (38) Raccoglitrice a fila unica

40 Raccoglitrice a fila unica "Ra2fts" – Ditta SPAPPERI

41

42

43 Particolare del cassone di raccolta delle foglie

44 Raccoglitrice a fila unica "Ra2fts" – Ditta SPAPPERI Svuotamento delle foglie raccolte dal cassone

45 Tabacco (39) Dopo la raccolta le foglie, per essere avviate alla cura, vengono riunite in: filze (tutti i tabacchi curati ad aria, al sole o a fuoco diretto) Si può fare a mano anche se ormai esistono, a costi accessibili, cucitrici automatiche. telaini (Bright curato a massa, a fuoco indiretto - bulk flue curing).

46 Tabacco (40)

47 Tabacco (41) 8) Cura E' la parte della manipolazione del prodotto che viene effettuata dagli agricoltori. Consiste in una serie di trasformazioni, principalmente la perdita dell'acqua, che portano alle caratteristiche definitive del prodotto: colore, odore, combustibilità, ecc. Le filze vengono disposte su apposite strutture al riparo di tettoie variamente realizzate. E' importante che il tabacco sia tenuto al riparo dal vento (protezione laterale con reti, canne o altro) e che non si essicchi troppo velocemente. Durata: 35-45 giorni Cura all'aria (Burley, Maryland, Havanna, ecc)

48 Tabacco (42) Cura a fuoco diretto (Kentucky) Le filze vengono disposte in un locale all'interno del quale c'è anche la fonte di calore (fuoco acceso in una buca realizzata nel pavimento e ricoperto da una lamiera). Richiede grande abilità da parte del "fuochista". Si svolge in 4 fasi: 1.ingiallimento: al buio, a temperatura ambiente (fuoco spento) per 3-4 giorni; 2.ammarronamento: fuoco acceso (ma non deve fare fumo), temperatura portata gradualmente a 38-40°C per 4-5 giorni; 3.diseccamento del lembo: temp. a 50°C per 3-4 giorni; 4.disseccamento della costola: con un'alternanza di fuochi accesi e spenti si fa in modo che il lembo prenda acqua dalla costola e la ceda all'ambiente: 5-6 giorni. Durata totale: 15-20 giorni

49 Tabacco (43) Cura a massa a fuoco indiretto (tutti i Bright) I telaini vengono ammassati in un locale all'interno del quale viene fatto circolare un flusso d'aria proveniente dalla fonte di calore (caldaia) posta all'esterno del locale stesso. La temperatura e l'umidità del flusso d'aria possono essere facilmente regolati anche elettronicamente. Rispetto alla cura a fuoco diretto, l'intero processo, oltre a durare molto meno, può essere facilmente meccanizzato e automatizzato.

50 Tabacco (44) Anche questo si svolge in 4 fasi: 1.ingiallimento: temp. a 35-40 °C per 24-40 h; 2.fissazione colore: temp. a 52-55 °C per 16-24 h (aumento graduale di 1°C/h) 3.essiccazione lamina: temp. a 70°C per 10-12 h; 4.essiccazione costola: temp. a 77-80°C per 12 h. Durata totale: 3-4 giorni La cura a massa ha sostituito il vecchio sistema di cura a fuoco indiretto nel quale il riscaldamento del locale era realizzato facendolo attraversare da tubazioni che recavano aria calda proveniente dalla caldaia esterna. Non era possibile regolare l'umidità. Le foglie non erano ammassate in telaini, ma riunite in filze come per gli altri metodi.

51 Tabacco (45) Le filze vengono disposte su stendaggi in legno. Consta di 2 fasi: 1.ingiallimento: all'ombra per 2-3 giorni; 2.essiccazione: al sole per 15-20 giorni. Durante la notte e con pericolo di piogge gli stendaggi devono essere opportunamente riparati (con coperture provvisorie o spostati al coperto, se mobili). Pericoloso anche il vento. Durata totale: circa 20 giorni Cura al sole (T. orientali)

52 Tabacco (46) Caratteristiche qualitative del prodotto Il tabacco è uno dei pochi prodotti agricoli il cui prezzo di vendita viene determinato in base alle caratteristiche qualitative che possono dipendere sia dalla tecnica colturale, sia dal processo di cura. All'atto del conferimento (consegna del prodotto curato alle cooperative di stoccaggio) il tabacco viene suddiviso in base alle caratteristiche estrinseche in 4 classi: A, B, C e scarto (o frasame). Per il Kentucky, utilizzato per la manifattura dei sigari, esiste anche una classe superiore ("fascia") costituita da foglie particolarmente grandi ed integre da poter essere utilizzata per l'avvolgimento esterno (da cui il nome della classe)

53 Tabacco (47) Caratteristiche estrinseche Dimensioni della foglia: dipende dalla varietà, dalle condizioni di coltivazione e dalla posizione sul fusto (più grandi le mediane). Importante per la "fascia". Colore della foglia: tipico di ogni varietà. Importanti l'uniformità e la tonalità brillante.

54 Tabacco (48) Natura dei tessuti: influenzata dalle pratiche colturali (concimazione e irrigazione); i parametri per la valutazione sono: spessore, grana, elasticità e resistenza. Risultato della cura: basato sul colore (uniformità, presenza di foglie "ammarronate" nel Bright), sull'odore e sulla integrità del lembo. Caratteristiche intrinseche (valutabili sul prodotto finito) Gusto: sensazione sulle mucose della cavità orale quando il tabacco viene acceso: neutro, acre, amaro, caustico. Dipende dal rapporto zuccheri/nicotina, dalla presenza di polifenoli (positivi) o di sostanze azotate, cloro, acidi organici (negativi). Forza: sensazione irritante sulle vie respiratorie. In relazione con il contenuto di nicotina.

55 Tabacco (49) Aroma: sensazione sulle mucose nasali durante la combustione. Dipende dalla presenza di canfore, resine, eteri. Combustibilità: il tabacco deve accendersi e restare acceso tra una aspirazione e l'altra. Su di essa influiscono la concimazione (favorevoli K e Mg), la presenza di cloro (negativa), ecc. E' in relazione con quantità e qualità della cenere: il colore bianco ed una buona quantità sono indici di buona combustibilità. Importanti sono la grana e la consistenza dei tessuti: la presenza di spazi intercellulari di giuste dimensioni (tendenzialmente ampi) è positiva.


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