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TROMBOSI VENOSA Eseguito da Valenti Katia Rosaria.

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Presentazione sul tema: "TROMBOSI VENOSA Eseguito da Valenti Katia Rosaria."— Transcript della presentazione:

1 TROMBOSI VENOSA Eseguito da Valenti Katia Rosaria

2 SINTOMI TVP EDEMA DELL’ARTO IPEREMIA DOLORE

3 EDEMA MONOLATERALE DELL’ARTO COLPITO

4 EDEMA MONOLATERALE

5 IPEREMIA ED EDEMA

6 GESTIONE DEI SINTOMI Favorire il ritorno venoso Mobilizzazzione precoce Applicare impacchi C.U. Somm.ne terapia antidolorifica Somm.ne terapia antinfiammatoria

7 CURA DEI PIEDI

8 ALCUNE BUONE REGOLE … Indossare con pazienza e costanza la calza elastica Tenere il letto sollevato di circa 10-15 centimetri da terra dalla parte dei piedi Fare ogni giorno regolarmente attività fisica Non esporre le gambe al sole nelle ore più calde della giornata Riferire immediatamente al medico eventuali sintomi

9 CALZE ELASTICHE

10 CALZE ELASTICHE A COMPRESSIONE PREVENTIVE Esercitano una forza di compressione alla caviglia sempre inferiore a 20 mmHg e un valore a livello della coscia pari al 70% circa di quello alla caviglia. Queste calze vengono impiegate principalmente, in assenza di patologia conclamata, per prevenire lo sviluppo di problemi circolatori in soggetti con uno o più fattori di rischio (ad esempio familiarità, sedentarietà, uso di contraccettivi orali, stitichezza). TERAPEUTICE Assicurano una compressione alla caviglia dai 20 mmHg in su. La compressione diminuisce progressivamente a mano a mano che si sale verso la coscia. L'andamento decrescente fa sì che la maggiore compressione alla caviglia spinga il sangue verso l'alto, incontrando man mano che risale una resistenza sempre minore. Normalmente le calze terapeutiche sono distinte in 4 classi di compressione: prima (18- 30 mmHg), seconda (25-40 mmHg), terza (36- 50 mmHg), quarta (oltre 50 mmHg). Le indicazioni d'impiego vanno dalle varici molto leggere (prima classe) a quelle diffuse con marcata tendenza agli edemi (quarta) attraverso condizioni progressivamente sempre più gravi.

11 LA TAGLIA GIUSTA Le misure devono essere prese al mattino presto, preferibilmente quando ancora non si è rimasti a lungo in piedi o prima di aver intrapreso qualsiasi attività fisica. Questo accorgimento evita di misurare una gamba gonfia. Se si è camminato per raggiungere l'ambulatorio o la farmacia, prima di procedere alla misurazione bisogna tenere la gamba in posizione sollevata il più a lungo possibile. Le misurazioni devono essere effettuate direttamente sulla pelle. Non ci si deve basare su misure desunte da vecchie calze e calzini. Una volta prese le misure, si consultano le tabelle fornite dalla ditta produttrice che definiscono un intervallo di valori per i singoli punti di misurazione. La taglia della calza può essere scelta entro gli intervalli in cui ricadono tutte le misurazioni ottenute. In genere, le misure rientrano in una delle taglie standard prodotte dall'industria. Sfuggono a questa regola le persone molto grasse o molto magre. Per risolvere questo tipo di problema, alcune ditte producono calze su misura, fornendo una scheda su cui segnare le varie misure. Per chi è allergico ai tessuti sintetici ci sono prodotti specifici in cotone.

12 COME INDOSSARE LE CALZE Le calze vanno indossate ogni giorno. Un sottile strato di talco sulla gamba può rendere l'operazione più agevole. Ci si deve togliere tutti gli oggetti appuntiti che potrebbero tirare i fili (ad esempio anelli, braccialetti, orologi). Le unghie delle mani e dei piedi devono essere non troppo lunghe e ben limate, senza spigoli. La calza deve essere rovesciata fino al calcagno, tenuta ben tesa in modo che il piede vi scivoli dentro facilmente. La punta del piede e il tallone devono essere nella posizione corretta. Il resto della calza deve essere sistemato con calma sul piede e la caviglia, accompagnandolo in modo che sia ben teso e non si raggrinzi in nessun punto. In seguito la calza può essere tirata con delicatezza verso l'alto per tutta la lunghezza della gamba facendo attenzione a non danneggiare le fibre con le dita o le unghie. Sfilare la calza è più facile che indossarla. La calza deve essere abbassata fino alla caviglia, rovesciandola. A questo punto può essere sfilata dal piede tirando la punta con delicatezza

13 ALCUNI CONSIGLI … Ispezionare quotidianamente i piedi I piedi e le gambe devono essere asciugati, prima che siano posizionate le calze Le calze compressive devono essere controllate regolarmente L’educazione del paziente deve essere una parte importante dell’assistenza prestata

14 FILTRI CAVALI INDICAZIONI controindicazioni alla terapia anticoagulante, complicanze della stessa che comportino la sua sospensione inefficacia di una terapia anticoagulante

15 EMBOLIA POLMONARE

16 SINTOMI EP TACHIPNEA TACHICARDIA DOLORE TORACICO DISPNEA CIANOSI TOSSE AGITAZIONE

17 TERAPIA E.P. FARMACI ANTICOAGULANTI FARMACI TROMBOLITICI SOMMINISTRAZIONE DI OSSIGENO

18 GESTIONE DELL’ANSIA INCORAGGIARE IL PAZIENTE A PARLARE RISPONDERE ALLE DOMANDE DEL PAZIENTE SPIEGARE AL PAZIENTE LA TERAPIA PER CAPIRE EVENTUALI EFFETTI INDESIDERATI

19

20 TAO ASSUMERE IL FARMACO LONTANO DAI PASTI SEMPRE ALLA STESSA ORA DIETA EVITARE TERAPIE INTRAMUSCOLARI CONTROLLO SANGUINAMENTI CONTROLLO VALORI INR

21 COMPLICANZE DELLA TAO Rischio emorragico Necrosi cutanea Embolizzazzione

22 ALIMENTAZIONE IN TAO posso usare l’aglio ? mangiare una banana ? e un gelato ? cambierà il mio INR ?” ? ? ?

23 ALIMENTI RICCHI DI VITAMINA K Alimenti ad alto contenuto di Vit. K microgrammi / 100 g Lattuga160 Spinaci108 Olio oliva,mais,burro 50 Cavolo 34 Broccoli,cavolfiori 33 Uovo 25 Carote,fagioli,pomodori 10,14,18

24 ALIMENTO VITAMINA K ALIMENTO VITAMINA K (microgrammi per 100gr.) Latte intero1Cavolfiori33 Agnello5,7Spinaci108 Petto di pollo6,7Lattuga160 Prosciutto crudo7,3Broccoli33 Triglia4Cavolo34 Tonno fresco10Coniglio4,5 Bel paese ed analoghi5Pollo4,5 Fontina5Cavallo6,6 Pecorino fresco5Bresaola7,1 Certosino5Sogliola3,8 Ricotta fresca5 Tonno sott'olio11 Semolino3,8Emmenthal5 Riso3,8Parmigiano5 Pane3 Provolone dolce5 Burro50Mozzarella5 Funghi6,4Patate4 Asparagi11Pasta3,8 Bietola4Polenta3,8 Cetrioli4 Olio di oliva/mais50 Fragole12Carote10 Piselli7Pomodori18 Mele4,6Fagioli14 Arance4Uovo25/cadauno ALIMENTI RICCHI DI VITAMINA K

25 ALIMENTI POVERI DI VITAMINA K Alimenti a basso contenuto di vit. k microgrammi/ 100 g - latte 1 - pane 3 - pasta,riso,polenta 3,8 - bietola,cetrioli,arance 4 - triglia, sogliola,patate 4 - pollo,coniglio,mele 4,5 - formaggi 5

26 AVVISARE SEMPRE IL MEDICO – urine molto scure o rossastre – feci nerastre – comparsa di disturbi di stomaco non presenti in precedenza – mestruazioni chiaramente più abbondanti del solito

27 EBPM Identificare la zona d’iniezione (regione deltoidea o regione glutea), evitare la regione addominale se deve essere sottoposto ad intervento chirurgico presso quella sede. Dopo aver disinfettato l’area, formare una plica cutanea tra il pollice e le altre quattro dita (per assicurarsi di iniettare l’eparina nel sottocute e non nel muscolo). Se vi è abbondante sottocute, si può anche tenderla. Inserire l’ago con un angolo di 45° o 90°, si usa quella a 90° quando l’ago è specifico per la terapia sottocutanea (corto). In ogni caso, l’angolatura varia secondo la quantità di tessuto sottocutaneo e dall’aria scelta. Non aspirare per controllare se siamo in un capillare. Ultimata l’iniezione comprimere la sede con il batuffolo di cotone senza strofinare, altrimenti si provocherebbero grosse ecchimosi. Ricordarsi di alternare le zone d’iniezione

28 IN PREVISIONE DELLA DIMISSIONE ADDESTRAMENTO PAZIENTE FAMILIARI E CARE GIVER AGLI AUSILI E ALLA TERAPIA ATTIVAZIONE ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRIZZAMENTO AL CENTRO TAO

29 ULCERE VENOSE

30 COME RICONOSCERLE Si presentano per lo più al 3° inferiore della gamba, sulla faccia interna

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32 COME RICONOSCERLE Dolore Gonfiore Senso di peso Macchie sulla pelle Ulcerazioni

33

34 MEDICAZIONE

35 TRATTAMENTO DELLE ULCERE BENDAGGIO DEAMBULAZIONE RIPOSO CON ARTO SOLLEVATO

36 MEDICAZIONE DELLE ULCERE Detergere la ferita con soluzione fisiologica Eseguire le più corrette modalità di debridement Applicare sul sito della ferita la medicazione Utilizzare un sistema a bendaggio a compressione ridotta Cambiare la medicazione ed il bendaggio compressivo in virtù delle caratteristiche dell'arto e della lesione e comunque ogni 7 giorni

37 TIPI DI MEDICAZIONE GRANULEGGIANTE /ASCIUTTA O UMIDA- MEDICAZIONE NON ADESIVA + BENDAGGIO FISSO GRANULEGGIANTE/ESSUDANTE - SCHIUMA DI POLIURETANO +BENDAGGIO FISSO GRANULEGGIANTE/IPERESSUDANTE - ALGINATO O SCHIUMA DI POLIURETANO + BENDAGGIO MOBILE

38 MEDICAZIONE IN SCHIUMA DI POLIURETANO

39 ALGINATO

40 GRAZIE


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